Anteprima
Vedrai una selezione di 19 pagine su 87
Geografia Pag. 1 Geografia Pag. 2
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 6
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 11
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 16
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 21
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 26
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 31
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 36
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 41
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 46
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 51
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 56
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 61
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 66
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 71
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 76
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 81
Anteprima di 19 pagg. su 87.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia Pag. 86
1 su 87
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

L'UMIDITÀ

L'umidità è la quantità di vapore acqueo contenuta nell'atmosfera. Quando l'atmosfera si satura di vapore acqueo esso deve essere eliminato sotto forma di acqua, neve o grandine a seconda della temperatura. Molto importante è l'osservazione della piovosità poiché la vita della popolazione e l'agricoltura dipendono molto da questo. Per misurarla si utilizzano le isoiete ovvero le linee che congiungono i luoghi con la stessa piovosità.

I FATTORI DEL CLIMA

I fattori del clima sono quelle caratteristiche astronomiche e morfologiche che determinano il clima in un punto della superficie terrestre. Essi sono la latitudine, l'altitudine, la distanza dal mare, le correnti marine e la morfologia. Ci sono poi altri fattori minori che coincidono come l'azione dell'uomo o la presenza della vegetazione. Anche la città può essere un fattore climatico importante a livello di.

gioco anche la presenza dell'oceano che contribuisce a mantenere temperature più stabili. Infatti, l'acqua ha una capacità termica maggiore rispetto alla terraferma, quindi si riscalda e si raffredda più lentamente. Un altro fattore importante è l'altitudine. Man mano che si sale in quota, la temperatura diminuisce. Questo perché l'aria si rarefà e quindi non trattiene il calore in modo efficace. Ad esempio, nelle montagne più alte si possono trovare temperature molto basse anche in estate. Oltre alla latitudine e all'altitudine, ci sono anche altri fattori che influenzano il clima, come la presenza di correnti marine, la direzione dei venti dominanti e la presenza di barriere naturali come le catene montuose. In conclusione, il clima di una determinata area dipende da una serie di fattori, tra cui la latitudine, l'altitudine, la presenza di oceani e correnti marine, la direzione dei venti e la presenza di barriere naturali. Questi fattori interagiscono tra loro determinando le caratteristiche climatiche di una regione.gioco l'altitudine. L'altitudine è quando un punto delle superficie terrestre si eleva rispetto al livello del mare. Viene misurata in metri e ci sono delle zone che si trovano ad altitudini notevoli rispetto alla superficie del mare. In Italia il punto più alto è la cima del Monte Bianco. L'atmosfera è divisa in cinque strati, a partire dal basso si ha la troposfera dove si sviluppa la vita; andando più in alto le condizioni di vita non sono più possibili. La temperatura nell'atmosfera ha un andamento particolare perché diminuisce con un gradiente termico che fa variare la temperatura di 6 gradi ogni 1000 metri: esso è la differenza di temperatura tra il suolo e le quote superiori. Nei bassi strati dell'atmosfera, andando sempre più in alto, la temperatura diminuisce; salendo di quota si troveranno temperature più basse e un clima più freddo. Mano a mano che mi sposto verso nord o sud lo

Il zero termico diminuisce: esso è sull'imite oltre il quale la neve e il ghiaccio non si sciolgono mai.

Il terzo fattore climatico che troviamo è la presenza del mare. Il mare e la Terra hanno due diversi comportamenti termici: la Terra assorbe il calore in modo veloce e lo rilascia con altrettanta velocità mentre l'acqua ha un comportamento termico più lento poiché si riscalda più lentamente conservando il calore che poi restituisce altrettanto lentamente.

Ovviamente più un clima è marittimo più esso sarà mite e dunque avrà estati più fresche ed inverni miti. La marittimità limita il clima.

La presenza del mare è importante perché non comprende solo il discorso della marittimità o continentalità. Abbiamo visto come in Labrador ci siano inverni freddissimi e come in Irlanda ci sia invece un clima mite.

Il mare è importante anche perché in esso vi sono le

correnti marine: movimenti dovuti adelle differenze di composizione dell'acqua che creano una serie di flussi. A seconda didove originano sposteranno acqua calda o acqua fredda. Se partono dalle zone torridel'acqua sarà ovviamente più calda; viceversa se partono dalle zone più fredde.

Il discorso dell'Irlanda è legato alla Corrente del Golfo, corrente che si origina nelle zonelimitrofe al Golfo del Messico e che attraversa l'Atlantico fino ad investire tutta l'Europaatlantica. Il Labrador invece è investito dalla Corrente del Labrador che viene giù dalnord raffreddando maggiormente un clima già di per sé freddo a causa della latitudine.

Le più famose correnti oceaniche sono la Corrente del Bengala e la Corrente di VonHumboldt che arriva fino alle Galapagos.

Un altro fattore climatico è la morfologia poiché la presenza di montagne e barriere va adalterare il clima sia nelle zone

sottovento che dietro e questo ci spiega perché alle spalledelle montagne spesso ci sono delle zone desertiche. In più vi è il discorso dei fanti antropici con tanto di effetto serra e piogge acide che si verificano quando, a causa dell'inquinamento atmosferico, sostanze corrosive si legano alle gocce d'acqua e fanno danni. Il danno più grave è quello sulle foreste e sulla vegetazione. Ovviamente anche la natura ci mette del suo come ad esempio le eruzioni vulcaniche che emettono enormi quantità di ceneri e polveri che possono arrivare a portare cambiamenti climatici molto gravi come gli inverni vulcanici. Una delle conseguenze principali e più evidenti del clima è l'influenza sulle forme di vita vegetale ed animale ovvero sugli ecosistemi. Un esempio di ecosistema è lo stagno: un substrato fisico e non vivente dato dal tipo di terreno e dalle condizioni idrologiche e climatiche. In questo substrato si sviluppa un

stagione delle piogge si spostano verso altre zone in cerca di cibo e acqua. Durante questastagione, invece, la savana si riempie di vita, con una vegetazione rigogliosa e una grandevarietà di animali che si nutrono delle piante e dei piccoli animali presenti. Altri esempi dibiomi sono la foresta pluviale, il deserto, la tundra, la taiga, ecc. Ogni bioma ha le suecaratteristiche specifiche in termini di clima, flora e fauna.

stagione secca migrano alla ricerca di pascoli. I biomi individuano le grandi fasi climatiche mondiali. Si possono classificare le varie aree della Terra secondo dei binomi principali. Dove ho i climi caldi la temperatura è più alta; a seconda della piovosità si avranno sempre dei climi caldi ma più o meno aridi. Alle latitudini intermedie avremmo quindi o il tipico ambiente mediterraneo o le foreste: verso nord tendono ad esserci foreste di conifere che mano a mano che arrivano ai luoghi più freddi si trasformano in muschi o licheni. La foresta pluviale è diffusa lungo l'Equatore e si trova soprattutto nelle aree più basse e più soggette a precipitazioni. La tundra invece è la famosa prateria fredda dove gli alberi non riescono a crescere, un luogo piuttosto secco dove la vegetazione è molto bassa. Wladimir Koppen utilizzò i biomi per creare una classificazione sistematica dei climi della Terra. Questa

classificazione ancora oggi risulta valida anche se permette di dare una classificazione un po' superficiale dei climi. Egli vide come la temperatura e l'umidità mutano e cercò di capire se a questi biomi fosse possibile associare delle caratteristiche climatiche ben precise. Per la sua classificazione partì da un discorso relativo alla temperatura che lui considerava molto calda o molto fredda e che non saliva sopra i 10° con tutta poi una classificazione intermedia. Possiamo notare come all'interno della stessa fascia di temperatura ci possano essere condizioni di siccità, umidità ecc. e questo va a creare i sottotipi. Lui divise i climi in megatermico, mesodermico e microtermico. Il megatermico viene a sua volta diviso in umido e arido e qui la temperatura è sempre al di sopra dei 18°; il microtermico lo divide in freddo o nivale. Quando si ha un clima megatermico umido si ha un clima caldo dove piove molto. Dove le piogge sono

costanti si ha un rigoglio vegetale come nella foresta equatoriale.Koppen definisce i climi con delle lettere. A-F si riferisce al clima equatoriale che comebioma ha la foresta pluviale.

Alcuni tipi di clima:

  • Clima megatermico umido (T mese più freddo >15°C > mm pioggia annua): clima molto caldo ma caratterizzato da livelli di piovosità notevoli.
  • Clima equatoriale (T media annuale circa 25-30°C > mm pioggia annua distribuite uniformemente): questo clima si trova lungo l'Equatore, nella zona della Foresta amazzonica, nella Foresta pluviale del Congo e in molte aree del sud-est asiatico come l'Indonesia. La temperatura media è sempre molto alta e la quantità di pioggia è notevole ed è distribuita in modo uniforme. Sull'Equatore si hanno alcune variazioni di precipitazioni e una temperatura costante; in Australia si ha invece una stagione più fresca dove le precipitazioni sono minori.

La classificazione tipica

del clima equatoriale è quella di una temperatura calda che è sempre più costante quanto più ci si avvicina all'Equatore e con precipitazioni notevoli. Il bioma classico è quello della foresta pluviale. Essa ringrazia il calore e l'umidità che sono le condizioni che favoriscono lo sviluppo della vita vegetale: è una foresta fatta di enormi alberi dove si hanno uccelli, insetti, animali che vivono nell'acqua, mammiferi molti piccoli e animali con delle forti propensioni arboricole. - Clima tropicale a stagione secca o clima monsonico (sempre caldo con estati piovose e inverni secchi): clima che alterna una stagione secca a una stagione piovosa. La Terra e il mare reagiscono in modo diverso al calore: durante l'estate la Terra si riscalda e quindi l'aria sale creando una bassa pressione mentre dal mare parte un flusso d'aria che va a rimpiazzare la bassa pressione causata dall'aria calda. L'aria chearriva dal mare incontra però dei rilievi ed essendo umida, l'aria, è costretta a risalire e raffreddandosi si condensa.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
87 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bealana00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Macchia Paolo.