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Dinamica della popolazione

Demografico e il suo opposto sono gli effetti di alcuni fattori. Il movimento naturale e la migrazione.

Saldo naturale positivo: + nati - morti

Saldo naturale negativo: - nati + morti

Saldo migratorio positivo: + immigrati - emigrati

Saldo migratorio negativo: - immigrati + emigrati

La somma del saldo naturale e del saldo migratorio porta ad un saldo demografico (positivo o negativo).

Per l'analisi di queste componenti si ricorre ai tassi grezzi (definiti così perché tralasciano i fattori di età, genere):

- Tasso di natalità: numero delle nascite in una data unità di tempo diviso per la popolazione media

- Tasso di mortalità: numero di decessi in una data unità di tempo diviso per il valore medio della popolazione

Tasso di incremento naturale: rapporto tra la differenza tra nascite e decessi in un determinato periodo e la popolazione media di quello stesso periodo.

I tassi specifici

Sono le unità di misura in cui si prendono in considerazione fattori quali: età, genere, professione.

Piramide della popolazione: modalità utile a descrivere la struttura di una popolazione; un grafico a sviluppo verticale che visualizza la percentuale di individui sulla base della loro età (maschi a destra, femmine a sinistra).

L'equazione malthusiana e la sindrome del collasso

Thomas Malthus studiò il rapporto tra crescita demografica e risorse utili alla sopravvivenza umana (I principi della popolazione 1798). Nella sua opera, prevedeva le disastrose conseguenze ecologiche dovute al continuo incremento demografico. Secondo la sua teoria, la popolazione cresce in maniera geometrica (1, 2, 4, 8, 16...) quindi in maniera esponenziale, mentre le risorse utili alla sopravvivenza aumentano in maniera aritmetica (10, 20, 30, 40...) quindi in maniera costante. Ciò significa che, arrivato ad un certo punto, la linea di crescita della popolazione

incontrerà la linea di addensamento/crescita delle risorse (equazione di Malthus) e della popolazione provocherà pressioni sulle risorse stesse portando al collasso. La situazione potrebbe risolversi solamente con un ridimensionamento della popolazione, grazie alla fame, le carestie e la guerra, oltre che il controllo delle nascite.

In contrasto con la teoria di Malthus abbiamo il pensiero di Ester Boserup: ella sostiene che la densità della popolazione è un fattore di progresso economico e che è la popolazione a determinare la ricchezza grazie alla pressione creatrice (maggiore popolazione maggiore ricchezza).

Secondo alcuni dati offerti dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l'uomo consuma solo una minima parte delle risorse mondiali. Il problema sta nel fatto che il carico alimentare non è distribuito in maniera omogenea in tutto il pianeta.

Neomalthusianesimo: il pensiero di Malthus, che non teneva conto

dello sviluppo tecnologico e del suo apporto al miglioramento dello stile di vita del pianeta, fu ripreso intorno agli anni del 1900 dal lavoro di Paul Ehrlinch (1968) che evidenziò il controllo delle nascite come unica soluzione alla situazione catastrofica che avrebbe portato il continuo incremento demografico. La Geografia Sistemica e il sistema territoriale 1973: crisi petrolifera Le nuove ideologie ecologiche contro lo sfruttamento delle risorse del pianeta hanno portato, intorno alla seconda metà del 1900, ad un nuovo interesse da parte della Geografia del rapporto uomo-ambiente lontano dai principi scientifici-razionalistici cartesiani dei decenni precedenti (Funzionalismo). Motivazioni di questa nuova tendenza: - Sociali - Geografia Marxista - Geografia Radicale - Esistenziali - Geografia della Percezione - Geografia umanistica - Ecologista - Geografia Ecologista - Logiche - Geografia Sistemica General System Theory: realtà territoriale non

più vista come una macchina banale bensì come un sistema di cui anche l’uomo fa parte. Animato che interagisce con l’uomo ed è insieme organico. Territorio composto da un insieme interconnessi di elementi capaci di evolversi nel tempo. Elemento fondamentale di questa nuova teoria è, appunto, l’evoluzione degli elementi interconnessi tra loro, all’interno della struttura territoriale. La stessa evoluzione della struttura territoriale è fortemente l’ambiente dipendente dal rapporto che riusciva ad instaurare con esterno e dagli input che quest’ultimo invia costantemente. In questa nuova fase della storia dell’umanità, non si poteva più l’ambiente considerare una realtà territoriale senza tener conto del suo rapporto con esterno (globalizzazione).

Ambiente Esterno Sistema Territoriale Substrato fisico/Società

Il sistema territoriale è composto da due moduli:

  • Società
essere considerata come un sistema complesso, in cui ogni parte è interconnessa e interdipendente. Questo approccio sistemico permette di comprendere la complessità e la dinamicità del nostro pianeta. Il substrato fisico della Terra è costituito da diverse componenti, tra cui la crosta terrestre, l'atmosfera, gli oceani e i continenti. Questi elementi interagiscono tra loro e con gli organismi viventi, creando un equilibrio delicato e complesso. La crosta terrestre è la parte più esterna del pianeta e comprende sia la terra emersa che i fondali oceanici. È composta da rocce e minerali, che si formano attraverso processi geologici come l'erosione, la sedimentazione e la fusione delle rocce. L'atmosfera è uno strato di gas che circonda la Terra. È composta principalmente da azoto, ossigeno, anidride carbonica e altri gas minori. L'atmosfera svolge diverse funzioni vitali, come la protezione dai raggi solari nocivi, la regolazione della temperatura e la fornitura di ossigeno per gli organismi viventi. Gli oceani coprono la maggior parte della superficie terrestre e sono fondamentali per la vita sulla Terra. Sono composti da acqua salata e ospitano una vasta varietà di organismi, dai piccoli plancton alle grandi balene. Gli oceani influenzano il clima, assorbono il calore e il carbonio dall'atmosfera e forniscono risorse alimentari e di sostentamento per molte comunità umane. I continenti sono le masse di terra emersa sulla superficie terrestre. Sono composti da rocce, suolo e vegetazione. I continenti ospitano una grande diversità di ecosistemi, habitat e specie. Sono anche il luogo in cui si sviluppano le attività umane, come l'agricoltura, l'industria e l'urbanizzazione. Tutte queste componenti interagiscono tra loro attraverso processi complessi, come il ciclo dell'acqua, il ciclo del carbonio e il ciclo dei nutrienti. Queste interazioni sono fondamentali per il mantenimento dell'equilibrio ecologico e per la sopravvivenza degli organismi viventi. In conclusione, il substrato fisico della Terra è complesso e dinamico, e comprende la crosta terrestre, l'atmosfera, gli oceani e i continenti. Queste componenti interagiscono tra loro e con gli organismi viventi, creando un sistema complesso e interconnesso. Comprendere e preservare questo substrato fisico è fondamentale per garantire la sopravvivenza e il benessere della vita sulla Terra.

Essere vista come un holon, un organismo vivente quale miscela di fattori umani e ambientali (struttura territoriale). In ogni caso, l'evoluzione di ogni sistema territoriale non avviene in maniera passiva ma cambia qualora fosse necessario rispetto alle sollecitazioni esterne: una dimostrazione si ha con lo sviluppo industriale, nella quale, molti paesi occidentali si posero degli obiettivi di cambiamento in virtù della crescita industriale e incremento demografico (anni del '900); appunto, della crescita industriale e incremento demografico (anni del '900); appunto, dei obiettivi che furono modificati con le nuove esigenze qualche decennio successivo.

Geografia del Sistema complesso: considera il territorio come cellula di un organismo che, assieme ad esso, si trasforma nel tempo, perseguendo ogni volta fini diversi. Ogni sistema territoriale è formato da un insieme organizzato di elementi, ambientali e sociali, attraverso i quali intrattiene relazioni con l'esterno.

Il sistema attua una morfogenesi

(fase di cambiamento nel corso del quale il sistema si trova in un momento evolutivo di biforcazione) che gli permette di gestire i flussi di informazioni con l'esterno al punto da trasformare la sua struttura. L'organizzazione: - Morfogenesi autopoietica: da cui dipende interna del sistema territoriale tramite il controllo dei comportamenti sociali con leggi, diritto statuale, gestione territoriale. - Morfogenesi autoreferenziale: ha il compito di diffondere il senso identitario, culturale, valoriale della società presente di quel sistema territoriale (lingua). Se un sistema territoriale non possiede una capacità autopoietica e autoreferenziale molto solida le relazioni con l'ambiente esterno possono provocare una decostruzione dell'intera struttura, fino ad aggiungere al pericolo della colonizzazione culturale ed economica da parte di strutture più complesse e avanzate. È il caso dei paesi economicamente disagiati ma meta di.

Il turismo è dominato dai villaggi turistici di proprietà delle multinazionali. Queste realtà sono affette da un alto tasso di criminalità e prostituzione causato proprio dal livello di disagio della struttura interna e dalla pressione esterna (multinazionali e turismo internazionale), strettamente legato alla fitta rete di dinamici legami d'interdipendenza tra il sistema territoriale e l'intorno globale.

La prospettiva umanistica in Geografia:

  • Grammatica razionalista (Positivismo)
  • Determinismo
  • Possibilismo
  • Funzionalismo
  • Geografia Sistemica

Grammatica umanistica (Romanticismo):

  • Indirizzo umanistico (la territorializzazione è la partecipazione dei luoghi nella sfera esistenziale del soggetto; il geografo indaga sugli aspetti sociali e culturali per capire come i luoghi vengano percepiti nell'immaginazione sociale)
  • Indirizzo postmodernista (spazio

occupato e vissuto in rapporto allo spirito degli individui)- Indirizzo semiotico (territorializzazione come processo che ha radici nella simbolizzazione dei luoghi; il geografo studia la cultura delle comunità che vivono quel territorio analizzando i significati che sono stati dati al territorio stesso) dell'incontro- Indirizzo spiritualista (territorializzazione come frutto tra natura e spirito umano)

La prospettiva umanistica muove le sue origini da influenze derivate dalle suggestioni del '900 romanticismo e spiritualismo. Nella prima metà del un contributo fondamentale allo sviluppo di questo filone si deve a Carl Sauer e, nella seconda metà del secolo scorso a Herbert Lehmann; ma è con Yi-Fu Tuan (dal 1970) che si sviluppò una precisa linea analitica del pensiero (I luoghi come gli esseri umani, acquistano caratteristiche uniche nel corso del tempo). Essa si contrappone alla nell'inversione dell'oggetto prospettiva razionalista

della posizione e del soggetto: il paesaggio non viene più visto come un semplice oggetto, su cui effettuare una analisi obiettiva, bensì viene trasformato in oggetto che entra a far parte della dimensione esistenziale del soggetto (individuo) e che influenza le sue emozioni.

- Prospettiva razionalista: lo spazio geografico è legato al soggetto tramite la ragione

- Prospettiva umanistica: lo spazio è sostituito dal luogo che è campo di espressione dell’emotività con la quale lo si rappresenta

L’analisi umanistica parte dal soggetto e considera i luoghi intorno ad esso sulla base delle sue emozioni (luogo in base alle emozioni che ispira).

dell’oggetto

- Razionalismo: spiegazione dell’oggetto

- Umanismo: comprensione (farlo proprio)

In questa nuova visione, gli oggetti dello spazio territoriale

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
28 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Brizio83 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Montebelli Stefania.