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AUTOMATICA

L’automatica studia gli strumenti utili per svolgere un compito automaticamente senza l’intervento dell’uomo. I controlli automatici studiano tecniche, volte a studiare l’intervento umano per modificare il comportamento di un dato sistema.

SPECIFICHE DI PROGETTO

Le specifiche di progetto si dividono in:

  • funzionali: specificano le funzioni del progetto
  • prestazionali: descrivono il comportamento desiderato del sistema da progettare. Esse comprendono:
    • statico (a regime), un esempio potrebbe essere la temperatura a regime dell’estrusore di una stampante 3D
    • dinamico (transitorio), un esempio potrebbe essere il tempo impiegato per raggiungere una data temperatura

L’obiettivo del progettista, è fare in modo che tutte le specifiche del progettista con il committente, vengano rispettate costruendo il sistema di controllo.

BASE

Un sistema è un complesso di elementi opportunamente collegati fra di loro, in cui è possibile individuare delle grandezze soggette a variazioni nel tempo. Dette grandezze sono variabili.

Quando si utilizzano equazioni per descrivere le interazioni tra le parti del sistema e delle variabili, allora si parla di modello matematico o più semplicemente modello.

ORIENTAMENTO DEL MODELLO (O DEL SISTEMA)

L’individuazione di cause ed effetti di un dato fenomeno, si dice orientamento del modello (o del sistema) da cause a effetti. Si dicono anche ingressi ui(t) del sistema in numero pari ad m, invece gli effetti si dicono anche uscite yi(t) del sistema in numero pari ad m.

Esempio: il sistema ha 2 ingressi (o cause) e 3 uscite (o effetti)

S

Gli ingressi si possono definire in due modi:

  1. ingressi manipolabili o semplicemente ingressi. Si indicano con ui(t)
  2. ingressi non manipolabili o disturbi, ad esempio la temperatura della stanza. Si indicano con di(t)

Ritornando all’esempio precedente avremmo:

S

Adesso prendiamo un serbatoio, in cui c’è un liquido, con una sezione A e un foro da cui esce il liquido.

a, b, c, d, A sono dei parametri in m2

  1. q1 è la portata di liquido in ingresso [m3/s]
  2. q2 è la portata di liquido in uscita [m3/s]
  3. h(t) è il livello del liquido

Orientamento del modello:

  1. q1(t) è la portata controllata dall’utilizzatore del serbatoio
  2. q2(t) è la portata che liberamente esce dal foro, allora è

3) Se l'ingresso modellato con la perturbazione esce dal foro, allora l'andamento del sistema cambia.

OBIETTIVO DEL CONTROLLO

Si definisce segnale di riferimento (o solo riferimento) ri(t), il segnale desiderato della variabile di uscita yi(t), dunque l'obiettivo del controllo è quello di progettare un sistema di controllo che sia in grado di generare che ciascuna uscita yi(t) "insegua" il riferimento corrispondente ri(t), indipendentemente dal valore assunto dai disturbi. Affrontiamo due problemi:

  • inseguimento dei riferimenti
  • reiezione dei disturbi

Esempi di obiettivi:

  • controllo della temperatura T(t) di una stanza.
    • T(t) = la temperatura di riferimento
    • T(t) = il valore della temperatura in una stanza
  • controllo della temperatura T(t) e dell’umidità di una stanza.
    • T(t) e H(t) = i valori dei variabili di riferimento
  • T(t) = il valore della temperatura
  • H(t) = il valore dell’umidità in una stanza

IL PROBLEMA DELL’INSEGUIMENTO (TRACKING)

Il problema dell’inseguimento è risolto se le uscite sono asintoticamente proporzionali ai riferimenti. Ossia, ogni termine yi(t) = ki ri(t) ∀t.

Questa richiesta non è in generale possibile da soddisfare perché ad esempio non ci può essere un'accelerazione da 0 a 100 in 0s. Il tutto si risolve grazie al problema dell’inseguimento a regime: yi(t) = ki ri(t) ∀t. Se ri(t) è costante, allora si parla del problema di regolazione. Se non è costante, si parla in generale di problema di controllo.

Esempio: drone

Errore d’inseguimento e sistema di regolazione:

r(t) riferimento della quotaz(t) indice della quota

Errore e regolatore:

L'errore d’inseguimento è la variabile e(t) = ri(t) - (1/ki) yi(t). Esso è nullo quando (ri(t) = 1/ki y(t) ∀t). Se [yi(t) = ki ri(t)], il problema dell’inseguimento si risolve quando l’errore tende asintoticamente a zero. Invece, il problema si risolve a regime se lim t→∞ e(t)=0 ∀ki.

IL CONTROLLO IN ANELLO APERTO (O A CATENA APERTA O FEEDFORWARD)

Se non si utilizza il blocco C, si ha controllo a catena aperta. Il blocco C è il controllore, mentre il blocco S è il sistema controllato, cioè quello che viene controllato. Il controllore legge l’ingresso u(t), che dipende a sua volta dal tempo t, e viene confrontato con il riferimento r(t). Da questo riscontro si progetta un modo tale che il controllo agisca sul processo dentro il sistema in verso l’uscita desiderata.

Il controllo a catena aperta è utile quando è costante il livello del liquido nel tempo t:

g(t) = h(t)

Perturbazione dell’ingresso d’equilibrio. Mi chiedo di quanto varia l(t) rispetto all’unità: i!

l(t) = L + ΔL(t). Dove ΔL(t) è la perturbazione sull’uscita dovuta alla perturbazione Δqe(t).

Considero il modello del sistema. Ai = U2g[\sqrt(a/i+)= T> 0. SupervisioneconlarispettodiTaylor:

(termine non lineare) Vicinanza dell’equilibrio! V di V e

_ \int(l) Δ(f lei(l) . qe.1)[f(l) (1)]/1(.)

Sviluppo del segmento Taylor considerato al primo ordine con ordine a Δl(t)=\sqrt(1)/1)?

L(l) aU2g[ ]Δl(t).

f(eU2g 0 |e ot| |ε-it| e-ot = |e -ot|

Nel se: μ = limt→∞ e-ot = 0 e F(s) : 0 (e-st dt = 1/s

In generale esiste la trasformata di f(t): e il dominio di convergenza la posizione che pue medere qui accunto.

LA TRASFORMATA DI UNA SINUSOIDE

Osserviamo che: sin (ωt) e cos(ωt) possono essere scritti come: sin (ωt) = eiωt - e-iωt 2i

cos (ωt) = eiωt + e-iωt 2

Dimostration: le to i = ee-iθ = e -sot = < cos θ + i sin θ

- le cos θ = cos θ t i sin θ

Analogamente avermo e-cot - cos θ - i sin θ

(le facciamo la (1), (2) avriamo che 2(0, cos(ωt)) = sins(0 + sin(θ)) e i sin θ 1

Quindi: -∫ sin(ωt)dt = -t e⋹ (ωt)*-t = -t∫(0-0∞ ∂ e-ωt)t dt} 0t

;

-1 -0 0 { e-0 ∂

PROPRIETA NELLA TRASFORMATA

La trasformata di Lapolis ha le seguenti propietà:

  1. Linearità: concatenèate due funzioni causali, con transformata F1(s) ed F2(s), allora:F1(s)εt α0(t)- α2(t) e-st F2(s) + f(t) =

La dimostrazione deriva dal calcolo della linearità dell'integrale0f (t) = (F)(t) propriedade acquisita = Quando proInte nata una certa entia di tempo. Se denca con 0t il (t)e-st1e*st...(senza indicare il tempo)

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
43 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/04 Automatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lucacri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di automatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Bari o del prof De Cicco Luca.