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Estratto del documento

LEZIONE 1

INTRODUZIONE

Automatica (= automazione)

Automatica

Sistema di strumenti matematici necessari per specifica progetto e gestione di sistemi di controllo automatico.

Si occupa di problemi di controllo.

  • Due parti:
    • Progetto: sviluppo dei processi, creazione dell’algoritmo.
    • Implementare l’algoritmo (= automazione)
  • Controllo: far lavorare un sistema fisico qualsiasi

Es. accelerazione auto, aumentare la temperatura

NB si fissa l’andamento di variabili (non del sistema)

Per modellare le variabili si agisce sul sistema

Variabili da controllare (ottenute dal sistema)

Per modellare le variabili applico delle variabili in ingresso

Sistema

Aggress su di esso per modificare le variabili in uscita

L’automatica si occupa dei problemi di controllo => costruire e progettare modelli di sistemi.

ESEMPIO: Cessivo

Applico flusso costante ad tn

(=sensori) Il livello del riempimento del serbatoio è una indicazione di tempo

Il problema del controllo è garantire che l’flusso in ingresso sia costante

devo mantenere h=cost, così che la pressione rimanga cost.=> il flusso in uscita è costante (h = variabile da controllare) Per avere h=cost si ha flusso in ingresso = in uscita

COME FUNZIONA IL CONTROLLO

Se si alza il galleggiante la valvola ad esso collegata blocca il flusso in ingresso. Il macch. misura continuamente il livello dell’ acqua e di conseguenza aumenta o diminuisce la portata in ingresso.

LEZIONE 2

23/09/22

SISTEMI DINAMICI (2.1-2.6)

DEF: SISTEMA = oggetto fisico che interagisce con il mondo attraverso 2 segnali (variabili) al variare del tempo.

MODELLO = SISTEMA FISICO (rappresenta il comportamento dell'ente complesso)

ESEMPIO 1: FORNO

qs θe

  1. temperatura
  2. qin - qout

NB: SISTEMA DINAMICO (modello con temperatura interna del sistema e della parete)

Ct = capacità termica

PARAMETRI (non variabili nel tempo)

  • IN ROSA (f= f(i)+guadagni nei nodi))
  • USCITE (es.θe, altro di interesse)

Øp - θp

K = trasmissività termica

LEZIONE 3

I sistemi vengono rappresentati in rappresentazione di stato (tipo di modello).Stato = vettore di n variabili che descrive la configurazione interna = stato del sistema (es. pendolo → posizione y).Esistono i modi per categorizzare i sistemi; uno di questi è un sistema proprio e uno strettamento proprio.Per fare questa distinzione bisogna vedere le equazioni di uscita:

  • eq di uscita non dipendono da u(t) → sistema strettamente proprio
  • yi(t) = gi(x(t))
  • eq di uscita dipendono da u(t) → sistema proprio

yi(t) = gi(x(t), u(t))x' = f(x(t), u(t))y(t)i gi(x(t))SISTEMA STRETTAMENTE PROPRIOSISTEMA PROPRIO

In sostanza quando in un sistema in propria l'uscita viene modificata in mancanza "istantanea" dell'ingresso, mi interessa passare attraverso la dinamica se un sistema è strettamente proprio.Esempio:

  • PENDOLO
  • y(t) = x(t) (non compare u(t))

strettamente proprio

  • FORNO
  • { y1(t) = Θi(t)
  • y2(t) = K1(Θp(t) - Θi(t))

(Θ diritta della massa di calore verso il pistoccio)SISTEMA PROPRIO (Es. l'ingresso compare nell'eq di uscita)

Soluzione dei sistemi LTI o data dalla formula di Lagrange:

x(t) = eA(t-t0)x(t0) + ∫t0t eA(t-τ)B u(τ) dτ, (t ≥ t0)

(esecuzione dato)

Questa formula è valida per tutte le eq. all'ordiene n lineari (non è necessario risolvere le eq. differenziali)

y(t) = C eA(t-t0)x(t0) + C ∫t0t eA(t-τ)B u(τ)dτ + D u(t), (t ≥ t0)

(esecuzione) del vista

Al momento la cosa più importante è capire l'andamento dello stato: si potrà in un momento successivo dare l'uscita.

Studio della formula di Lagrange

Matrice esponenziale eAt

def. : eAt = ∑i=0 Ai ti /i!

  • 1) A0 = In
  • 2) d/deAt = A eAt
  • 3) eA(t1+t2) = eAt1 ⋅ eAt2

N.B: normalmente le matrici non permutano nella moltiplicazione

Questa matrice definisce movimento, velocità e stabilità della dinamica di un sistema. La dinamica si può dividere in:

Movimento libero

Dipende solo dalle condizioni iniziali (u(t) = 0, senza applicare ingressi)

x(t) = eA(t-t0)x(t0), (t ≥ t0), considerando t0 = 0, > x(t) = eAtx0 L3 vettore condizioni iniziali

[ x1(t) ] [ n x n ] [ x2 ]

[ x2(t) ] = [ x2 ]

[ xn(t) ] [ xpm ] (NB x0 eAt ERRORE!)

Movimento forzato

Se le condizioni iniziali sono nulle x(t0)=0

Integrale di “convoluzione”: x(t)= ∫t0t eA(t-τ) B u(τ) dτ

Z = TD · x

Ż = AD · Z

sistema con n.e.

di ordine inseparabile

(re possibile risolverlo)

Z(t) = eAD·t · Z0

x(t) = TD · eAD·t · TD-1 · x0

ESEMPIO

dx(t)

=

[1 2]

[1 1] x(t)

da risolvere per qualunque condizione iniziale

x0 = x(0)

CARATTERISTICO

det(A-I) = 0

det [1-λ 2]

[1 1-λ]

= (1-λ)(1-λ)-2·1

det [1-λ 2]

[1 1-λ]

=> (1-λ)2-2=0

=> λ3 - 3λ - 8 > 0

λ1 = 3

λ2 = -1

2 autovettori + ->λ diagonaliizazione?

TROVO AUTOVETTORI

(A-λI)vi = 0

[1 2][v1] = [v1]

[ 1 1][v2] =[v2]

[1-2][v1]= [v1]

[1 1][v2]= [v2]

vi = [1] v2 = [1]

soluzioni partiolari

vi ded dello spazio nullo

Ricorda! gli autovettori definiscono la matrice inversa

[1][1] [v2] [1][1] [TD1] = (+1/2)

[-1][-1] [v3] [1][1] 1

Z1(t)= -2 · t -1 + x1(t)

Z2(t)= 1/2 + 2t + 1 x2(t)

[AD] =

2 1 0]

[A1]

=

[0 1 0]

[1][1]-[λ2]

=

[0 1 3 1]

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
135 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/04 Automatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mahid di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di Automatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Palacios Fredy Orlando Ruiz.