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Il collegamento tra paesaggio/natura e storia
Uno dei pensatori italiani che più si è soffermato sul collegamento tra paesaggio/natura e storia è l'autore de "il paesaggio e l'Estetica".
Temi:
- Spazialità e temporalità proprie del paesaggio, paesaggio come unione di due ordini temporali diversi: quello della natura (che ha un proprio ritmo, cadenza, ciclicità ecc) e quello della storia umana;
- La tradizione precedente che aveva già messo insieme questi aspetti, ad esempio il giardino dell'Eden come una prima interazione tra i due aspetti sopracitati;
- Importanza della questione del "giardino" sia dal punto di vista concettuale che pratico (urban gardening, giardini come atti di rivolta ecc), diventa quasi un sorta di ideale - ideale del giardino;
- La consapevolezza della storicità del paesaggio spingevano Assunto ad accentuare la prossimità tra paesaggio e opera d'arte.
già presente nella cultura cinese —> teorizza la presenza di società con paesaggio e società senza paesaggio. Se il paesaggio è qualcosa di storicamente dato, una delle conseguenze è che il paesaggio è collegato ai vari contesti storici, linguistici ecc.
Altra critica di Venturi Feriolo: La storicità del paesaggio ha a che fare con una dimensione etica; paesaggio come luogo della responsabilità dell'agire umano (questione etica).
Legame tra paesaggio e sentimento
Ordine emotivo che fa parte della tradizione pre-romantica (Byron, Oscar Wilde ecc)
Rischio: vedere la natura solo come una proiezione dello sguardo umano: una tempesta o un temporale non sono malinconici di per sé, sono nostre proiezioni.
Rilke: la natura non si cura delle nostre emozioni, Natura come luogo del totalmente alieno, lontano addirittura dalla nostra idea della morte (ci si sentirebbe più soli in mezzo agli alberi).
(rispetto che vicino a un cadavere)- Il paesaggio suscita in noi dei sentimenti (D'Angelo)e ce ne rendiamo conto ognivolta che notiamo delle discrepanze tra il paesaggio e il nostro sentire (es. triste inuna giornata di sole o euforici in una giornata grigia).
- Tema portante del saggio di Zimmel: concezione di paesaggio al termine tedescodi Stimmung (?), reso come "stato d'animo, nota emotiva"; questo termine è ilpunto di incontro tra il nostro sentire e il paesaggio che prova in noi un sentire; è ilnostro sentimento a creare il paesaggio (vediamo il mondo attraverso un nostrostato d'animo, ma al tempo stesso il paesaggio suscita in noi uno stato d'animo).
- Temi che si inseriscono nel dibattito contemporaneo delle "atmosfere" (pag 31)("atmosferologia"), ovvero delle "quasi cose" (es. si entra in una stanza con dellealtre persone e sentiamo un'atmosfera allegra o di disagio, cos'è questaatmosfera?),
non esistono nel mondo delle cose siche ma si inseriscono nellecose percepibili. D'Angelo individua un legame tra le atmosfere e il paesaggio, anche perché le atmosfere si possono creare (es. atmosfera solenne con un discorso accademico o di stato; atmosfera romantica ecc); per il paesaggio è la stessa cosa: è possibile disporre materiali naturali in modo da suscitare una determinata atmosfera.
Legame tra paesaggio e identità:
Paesaggio come luogo dell'abitare, il paesaggio è qualcosa di delimitato dal fatto di essere abitato/coltivato dall'essere umano; in parte contrasta con un'idea di paesaggio pittorico, (contrasto luogo dell'abitare/luogo della bellezza e della contemplazione). Parte della ricerca contemporanea è improntata su come conciliare queste due cose. Luogo dell'abitare implica sempre l'idea di un radicamento locale, diversamente dal cosmopolitismo dell'ideale contemplativo.
Convenzione
Nel documento "Europa del paesaggio" (Firenze, 2000) (pag 35), si parla del paesaggio anche in termini identitari. Il paesaggio non è solo l'ambiente o il territorio oggettivo (come invece sono le descrizioni oggettive), ma nemmeno completamente soggettivo (non solo una proiezione del sentimento umano). Questo documento raccoglie la sfida di conciliare questi due aspetti a prima vista inconciliabili: il paesaggio come risorsa identitaria, un fattore che contribuisce a definire l'identità di una comunità - un tema molto presente nella ricerca contemporanea, interpretato da Luisa Bonesio e dalla corrente chiamata "geolosofia" (studio dei fenomeni di radicamento e sradicamento territoriale propri della nostra epoca). Il tema, trattato da Bonesio, è "dell'omologazione dei luoghi" (come una conseguenza della globalizzazione). "Luoghi non luoghi" come ad esempio gli aeroporti - luoghi definiti spazialmente ma privi di
un’identità propria;A. rischio di appiattimento, di un globalismo astratto, per cui c’è una perdita di questa identità (con sradicamento territoriale ecc);
B. l’altro rischio è un’insistenza troppo forte sul radicamento, collegato alla questione del localismo vs globalismo —> insistere troppo sul valore identitaria del paesaggio può essere rischioso, in quanto richiama a ideologie di “difesa”, anche violenta, del suolo.
Da rivedere
Slides:
Paesaggio
Ampio spettro semantico
- un pezzo di terra definito
- Una vista (un panorama)
- Una rappresentazione artistica (pittorica, fotografica ecc di quella vista/terra)
- Un particolare landscape —> terra “fatta” o “agitata" dall’essere umano; oppure significato socio-politico come amministrazione di una determinata terra.
- Apparenza visibile dell’identità di un territorio —> paesaggio alpino, industriale ecc; l’apparenzache per noi è l'identità di quel determinato territorio. Un primo punto loso co- Nel concetto stesso di paesaggio sono impliciti una moltitudini di significati; allabase di tutti i diversi significati, di unitario c'è il tentativo di metter insieme/conciliare/compensare la cosa e la sua rappresentazione (lo sguardo umano sullacosa); in questa maniera tematizziamo ciò che non è umano (la terra) con ciò chesembra essere una prerogativa umana (il creare/fare ecc).5fi fi fi fifi fi fifi fi fi fi- Definizione (della convenzione Europea del paesaggio, Firenze 2000)"Paesaggio" designa una determinata parte di territorio, così come percepita• dalle popolazioni (questione dell'identità, della cultura ecc, però c'è la questionedeterminatadella percezione - o estetica-. E poi c'è la questione di una parte diterritorio, quindi delimitata), il cui carattere derivadall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni. Definizione "diplomatica" che tiene di conto di sensibilità e interessi politici - molto diversi tra loro. - Termini simili Paesaggio, ambiente e territorio - Che differenze ci sono? Ambiente e territorio sono concetti dualistici perché suggeriscono una separazione strutturale di soggetto e oggetto -> l'ambiente è ciò che mi sta intorno, ma che resta tale e quale se non ci sono dentro (es. pietre, alberi ecc). Il Territorio di solito si riferisce alla presenza di un essere senziente (es. territorio di caccia del leone o, in senso politico, fa riferimento al dominio territoriale). - paesaggio, Rosario Assunto: tra questi tre termini, l'unico concreto è il paesaggio, ambiente e territorio sono astrazioni -> ciò di cui facciamo esperienza è sempre e solo il paesaggio, solo questo è il concreto della nostra esperienza, azione, apprendimento.gio nella nostra società contemporanea. Il testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:
Studio ecc.; quando si parla di ambiente o territorio si sta facendo un'astrazione per delle finalità precise (scienti che, politiche, amministrative ecc).
- (Altro testo) "Landscape in a changing world" (2010) -> Tutti noi non viviamo solo in un ambiente (realtà fisica, oggettivamente descrivibile) ma anche nella nostra percezione di esso - quindi -> il paesaggio include (nel senso che strutturalmente, etimologicamente, rimanda all'impossibilità di distinguere tra il naturale e il culturale) il fisico e il mentale, il naturale e il culturale;
- paesaggio come sfida centrale del nostro tempo (sempre citando Landscape in a changing world) -> i temi più importanti sono incorporati nel paesaggio (es. cambiamento climatico, bisogni energetici, migrazione ecc) -> Crescente centralità del paesaggio nella nostra società contemporanea.