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DIFFONDERE LA DEMOCRAZIA
La Deveaux ha proposto un approccio impegnativo ma più praticabile al problema della riconciliazione dei fini multiculturali con quelli femministi in una società liberale. Ella rifiuta gli approcci liberali a priori di altri (come quello della Okin) per 3 ragioni: 1) non comprendono la forma attuale delle pratiche culturali; 2) sembrano portare a risultati non democratici; 3) possono aggravare la condizione dei membri vulnerabili dei gruppi culturali rendendola più oppressiva. La Deveaux propone un approccio democratico, pluralista e politico per risolvere i conflitti di cultura nelle democrazie liberali, soprattutto quelli riguardanti i ruoli di genere. Secondo la studiosa in questa mediazione è importante che le donne dei gruppi culturali abbiano una parola diretta e siano inserite nei processi formali di decisione. Queste soluzioni non sono solo vantaggiose ma sembrano avere anche maggiore legittimità, tuttavia per la stessa Deveaux non c'è una soluzione unica e definitiva.garanzia che esse portino a risultati liberali e non discriminatori. La Deveaux richiede una forma di deliberazione democratica di tipo politico piuttosto che un modello discorsivo ed etico idealizzato, soprattutto perché si preoccupa che le varie voci di una minoranza culturale siano ascoltate, giungendo così a un compromesso tra le varie visioni interculturali su argomenti come il matrimonio, il divorzio, le regolamentazione sessuale e la riproduzione. Ella ritiene che sia preferibile lasciare emergere interessi parziali e riconoscerli come tali nel corso delle deliberazioni, piuttosto che tentare di neutralizzarli, richiedendo che le discussioni vengano condotte in termini accettabili per tutti. Inoltre afferma che la deliberazione democratica sulle pratiche contestate dovrebbe assumere la forma di un processo politico trasparente, giungendo a produrre compromessi politici negoziati. Del modello della Deveaux bisogna considerare 3 principi normativi: il principio dellanon-dominazione o non-coercizione: i leader tradizionali o le élite dei gruppi culturali non devono poter ridurre al silenzio i dissidenti mediante forme parte onascoste di oppressione;
l'eguaglianza politica: la presenza di opportunità reali x tutti i cittadini di partecipare ai dibattiti e ai processi decisionali;
il principio della rivedibilità: non arrivare ad una soluzione dei conflitti culturali x sempre.
La Deveaux chiarisce il funzionamento della sua soluzione esaminando i tentativi e le consultazioni che in Sud Africa hanno portato al Customary Marriage Act del 1998 x la riconciliazione dei due provvedimenti conflittuali della Costituzione del paese, recentemente adottata, e che hanno visto la partecipazione di rappresentanti e leader di vari gruppi ed anche un sufficiente numero di donne. La Costituzione, da un lato, sostiene che dovrebbero esserci uguali diritti individuali e proibisce la discriminazione in 17 forme diverse (tra cui le
discriminazione razziali e quelle sessiste), dall'altro può riconosce i diritti dei gruppi culturali, compresi i vari sistemi del diritto consuetudinario africano e della leadership tradizionale che erano sia patrilineari (prevalenza della progenitura maschile) sia altamente patriarcali. In molti sistemi tribali le donne venivano considerate come minori legali, incapaci di ereditare la terra, stipulare contratti o avviare un divorzio, erano forzate a vivere matrimoni che funzionavano male e a subire la pratica del lobolo o prezzo della sposa che doveva essere ripagato dalla propria famiglia se la sposa metteva fine al suo matrimonio. Dunque la Deveaux chiarisce che mentre il diritto consuetudinario e il diritto alla cultura sono protetti costituzionalmente in linea con i diritti garantiti dalla Carta dei diritti (tra cui il diritto all'eguaglianza), la relazione tra diritto consuetudinario ed eguaglianza sessuale in Sud Africa rimane in qualche modo indeterminata e piena di.Incertezza politica. Le consultazioni tenute prima del Customary Marriage Act sono un esempio chiaro del conflitto tra propositi femministi e multiculturalisti, infatti c'erano due tipi di oppressione da superare:
- L'apartheid che aveva oppresso il popolo del Sud Africa e le sue leggi consuetudinarie: i matrimoni consuetudinari non erano mai stati legalmente riconosciuti anche se praticati da più della metà degli africani che si sposavano;
- Il patriarcato della maggior parte delle leggi consuetudinarie che opprimeva le donne.
Non era però possibile risolvere questi due tipi di oppressione nello stesso tempo perché se le leggi consuetudinarie fossero state trasformate al momento del loro riconoscimento, così da diventare non-sessiste, poteva sembrare che non fossero mai state riconosciute.
Da qui si comprendono anche le origini coloniali del paradosso della vulnerabilità multiculturale, infatti in Sud Africa, come in altri contesti, i colonizzatori hanno rafforzato,
contro i colonizzati, le loro leggi riguardanti i contratti, i crimini, ma hanno consentito loro di conservare le leggi sul matrimonio, il divorzio ed altre questioni che meno li interessavano. Il risultato delle deliberazioni è stata una parziale riforma: alle mogli è stato riconosciuto, almeno formalmente, un pari status con i mariti (proprietà comune nel matrimonio, la possibilità per le donne di avviare le pratiche per il divorzio, entrambi i genitori riconosciuti come custodi dei figli) e solo ai tribunali familiari, e non alle corti tribali, la possibilità di trattare importanti materie di diritto familiare; ai capi è stato concesso il riconoscimento del lobolo o prezzo della sposa, anche se non è più indispensabile per riconoscere un matrimonio consuetudinario; la poliginia è stata preservata sia perché vista come un'importante variante del diritto consuetudinario, sia perché si temeva che le donne in matrimoni poliginici.sarebbero state peggio che senza, la poliginia è stata modificata così che ad un uomo che cerca di sposare un'altra moglie viene richiesto di sottoscrivere un contratto con la moglie attuale con sui si proteggono i suoi interessi finanziari x la durata di vita del marito e si garantisce l'equa ripartizione dei beni in caso di divorzio o alla sua morte. La Okin si trova d'accordo con il modello della Deveaux e con la sua approvazione del processo in Sud Africa xkè risponde alle richieste di legittimazione democratica e dimostra rispetto x i diversi obblighi e legami religiosi e culturali dei cittadini. Tuttavia nutre dei dubbi se il processo, così concretizzato, risponda a due dei suoi 3 criteri x l'affermazione della democrazia in tali contesti: la non-dominazione e l'eguaglianza. Infatti la Okin fa riferimento alla presenza nella consultazione di leader tribali scelti con pratiche non democratiche (cioè non eletti).(democraticamente) in numero4 DIRITTO CONSUETUDINARIO= si intende il diritto vincolante, tramandato oralmente, formatosi con la tradizione ela pratica nell'ambito di una comunità giur. Nelle fonti tale diritto viene indicato come Consuetudine o costume. Sicontrappone al diritto scritto, statuito (diritto statutario), creato da un'autorità attraverso una procedura formale (Leggi ).
5 POLIGINIA= consente all'uomo di sposarsi con più di una moglie alla volta. La differenza con la poligamia è chequest'ultimo termine è generico e non intende esclusivamente la possibilità per gli uomini di avere più mogli, mainclude anche la possibilità delle donne di avere più mariti.maggiore rispetto a qnto li ha autorizzati il mandato popolare e ciò ostacola la soluzione democraticaal conflitto femminismo/multiculturalismo. La Deveaux, citando Bohman, sostiene che x ottenerel'uguaglianza politica bisogna