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La nascita della contrattazione collettiva e la scelta economica dell'Italia dopo la guerra
Quando la guerra finì, gli imprenditori tornarono in patria e richiesero di rientrare nelle aziende, rivendicando la proprietà privata, mentre i lavoratori iniziarono a chiedere più tutele. All'interno delle aziende, il rapporto di lavoro cominciò ad avere una disciplina che fa riferimento al codice civile e al contratto collettivo comune. Nascono i primi accordi confederali che contengono il principio del licenziamento.
Nel 1946 l'Italia diventa Repubblica. Il 2 giugno del 1947, l'Italia era completamente indebolita dal punto di vista economico a causa della guerra. La scelta fondamentale da fare allora era se:
- aderire al patto Atlantico e quindi scegliere la libertà di iniziativa economica -> economia capitalistica
- aderire al patto di Varsavia e diventare un paese comunista -> economia collettivistica: non esiste la proprietà privata dei mezzi di produzione
L'America per evitare che l'Italia aderisse al patto di Varsavia, promette agli italiani il Marshall: piano di investimenti posta la condizione che l'Italia scelga l'economia di mercato.
L'Italia sceglie il patto Atlantico e il libero mercato.
Viene scelta un'economia che riconosce la proprietà privata e la libertà di iniziativa economica privata.
Il limite principale del capitalismo è la disuguaglianza, in quanto riconoscendo la proprietà privata ammetto la disuguaglianza nell'avere tra le persone.
Come contrappeso di questa disuguaglianza viene richiesta la libertà sindacale, ovvero il diritto di associarsi in sindacato con ulteriori tutele dei lavoratori.
La libertà sindacale è il principio secondo il quale chiunque è libero di accedere a un'organizzazione sindacale o non iscriversi a atto: il lavoratore è libero dallo Stato e dal datore di
lavoro.- 1948 costituzione repubblicana
Nel viene emanata la con il potere distribuito nel Governoformato da partiti : massima espressione del pluralismo.riconosciuta:Dunque con la costituzione vienel’autonomia1. intesa come libertà di regolare i propri interessi2. la libertà d'impresa3. la libertà contrattuale.4. La libertà sindacale
La costituzione , attraverso l'articolo 36 , a rontava anche il problema della retribuzione chedoveva essere proporzionata e su ciente al lavoratore per il sostentamento della famiglia.garantire a tutti
Il problema della retribuzione era quello di doverla poiché i contratti collettiviavevano e cacia solamente per i suoi iscritti.contratto collettivo costituzionale
Per far ciò si creò il il quale prevedeva la stipulazione deie cacia erga omnes.contratti collettivi da parte dei sindacati con per tutta la categoria dunquedecisa dalla maggioranza.
Tale e cacia era erga omnes se 4 di 6ffi fi ffi ffi
L'obiettivo era quello di avere un unico contratto collettivo che si applicasse erga omnes per assicurare a tutti una retribuzione sufficiente. Con l'articolo 39 della costituzione si sanciva che un sindacato per avere personalità giuridica questo doveva essere registrato e che il sindacato abbia al proprio interno un ordinamento democratico.
Limiti:
- I sindacati dovevano accettare il riconoscimento cioè il controllo interno da parte dello Stato
- Solo i sindacati in maggioranza possono fare i contratti collettivi erga omnes -> art 39 principio maggioritario
Il sindacato vuole proteggere i suoi scritti piuttosto che rappresentare tutti ed essere sottoposta al potere dello Stato perdendo l'autonomia: viene scelto quindi il contratto di diritto comune e non quello costituzionale.
Contratto collettivo di diritto comune:
È un contratto di autonomia privata secondo cui nessuno è obbligato contro il proprio volere a fare qualcosa. Questo serve ad
Individuare le condizioni al di sotto delle quali i prestatori non sono disposti a lavorare.
Nel periodo 1948, i lavoratori iniziarono ad accettare condizioni di lavoro inferiori rispetto a quelle previste dal contratto collettivo, creando una concorrenza al ribasso tra i lavoratori.
Questo come conseguenza del fatto che il contratto collettivo comune non era disciplinato da nessuna legge ma era legittimato dalla volontà dei lavoratori, quindi dal basso.
Il contratto collettivo comune aveva due limiti:
- Non era erga omnes ma era applicabile solo agli iscritti.
- Era inderogabile a livello individuale.
La questione fu risolta dalla Corte di Cassazione che rendeva il contratto individuale inderogabile, a meno che non presentasse condizioni più favorevoli per il lavoratore.
Più avanti nel tempo (nel 1973), vedremo attraverso l'articolo l'introduzione della disciplina delle rinunzie e transazioni che rende invalide le rinunzie aventi
ad oggetto diritti inderogabili dei lavoratori. Negli anni '50, l'Italia conosce, grazie alla costituzione, un periodo di grande stabilità. Alcuni punti chiave di questo periodo sono: 1. I contratti collettivi comuni regolano la pace sociale. 2. Aumenta l'occupazione - c'era molta forza lavoro: l'Italia era un paese giovane in pieno boom economico. 3. L'Italia incontra il taylor-fordismo. 4. Il sistema produttivo più utilizzato era la catena di montaggio con pagamento a cottimo per incentivare la produttività. 5. Le fabbriche disponevano di un'organizzazione quasi militare per garantire il successo della produzione. 6. L'emergere del consumismo incentiva ancora di più la produzione di massa, andando a rendere sempre maggiore lo sfruttamento del lavoratore che ne paga le conseguenze disumanizzanti, subendo: 1. Alienazione dal lavoro - il lavoratore trasformato in una macchina. 2. Problemi sociali. Negli anni '60, questa situazione crea un importante problema per i lavoratori.erano retribuiti ma non avevano diritti, erano sfruttati. Inoltre, per via dell'organizzazione militare e il controllo dei produttori nei confronti dei lavoratori, il sistema diventava sempre più invasivo (non vi era più privacy) e il potere disciplinare continuava a non avere limiti, anche per quanto riguardava il licenziamento (molto facile). La costituzione non poteva varcare i cancelli delle fabbriche, dove i lavoratori vedevano lesi i propri diritti. Nel 1966 inizia a formarsi un nuovo movimento portato avanti dalla nuova generazione che reclama i valori e i diritti e che contesta il potere in tutte le sue forme. I lavoratori cominciano a reclamare migliori condizioni di lavoro. Aumentano gli scioperi fino a raggiungere il culmine nel '68, in concomitanza dei movimenti studenteschi che reclamavano maggiori diritti alla persona. Nel 1970 viene approvato lo Statuto dei Lavoratori per porre un freno alla situazione, che riuscì a far entrare la costituzione nelle fabbriche.- Della libertà e dignità del lavoratore
- Della libertà sindacale
- Dell'attività sindacale
Dunque i principali obiettivi erano sulla tutela della libertà dei lavoratori e dei sindacati e promuovere l'azione sindacale.
Con lo statuto viene trasformata la struttura dell'azienda: da una struttura gerarchica piramidale ad una struttura simile ad una comunità.
Con lo statuto il posto del lavoratore non poteva più essere tolto se non in presenza di una giusta causa.
Vengono introdotti due contropoteri al datore di lavoro:
- Sindacato
- Giudiziale poiché il lavoratore che è stato danneggiato può immediatamente reagire.
Anni 70'
Negli anni 70' vengono fatte numerose riforme:
- Riforma del diritto di famiglia
- Riforma...
del sistema sanitario
Riforma delle regioni
Riforma della previdenza sociale
6 di 6fi fi ORDINAMENTO GIURIDICO
Quando manca un ordinamento giuridico l'unica legge vigente è quella dei più forti.
Per questo gli individui si uniscono in collettività regolati al fine di garantire l'uno l'altro i diritti e assicurare i doveri.
La maggioranza è il decisore più legittimato a determinare le vicende della collettività.
Lo Stato è il sistema in cui il monopolio della forza è gestito in base alla legge e nell'unico detentore.
In un sistema a disoccupazione strutturale la legge di mercato porta naturalmente la retribuzione al minimo necessario per la sussistenza.
ordinamenti giuridici pacifica convivenza
Gli servono ad assicurare la pace affinché i singoli non vadano alle armi.
La pacifica convivenza è quella condizione nella quale le persone vivono civilmente e accettano le regole imposte: quando non c'è nessuna regola chi
comanda è il più forte. Con l'ordinamento lo Stato è il detentore della forza legittima. Regole per una convivenza civile: 1. Nessuno può essere obbligato a fare qualcosa contro il proprio volere: per obbligare a fare qualcosa ci vuole il consenso dell'altro individuo. 2. In democrazia la legge è posta dalla maggioranza ossia dalla forza. 3. La propria libertà finisce quando comincia quella dell'altro: la libertà quindi per farsi autonoma deve presupporre convivenza ed accettazione del limite. Per vivere in una comunità bisogna accettare che la propria libertà sia limitata. COSTITUZIONE Le costituzioni costituiscono la convivenza civile quindi la costituzione italiana aveva il compito di ricostruire la convivenza civile. Lo strumento per assicurare la convivenza era dunque il lavoro. art.1 l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.: Il lavoro è l'architrave che regge la costituzione. VieneArt 2: la Repubblica riconosce e individua i diritti inviolabili dell'uomo
Art 3: uguaglianza formale -> tutti cittadini sono uguali davanti alla legge - uguaglianza sostanziale -> è compito dello Stato rimuovere gli ostacoli
Art 4: la Repubblica riconosce a tutti cittadini il diritto al lavoro
Art 35: la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni
Art 36: retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro "il lavoratore ha diritto ad una e in ogni caso sufficiente ad assicurare asse e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita