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LE QUATTRO IPOTESI FONDAMENTALI IN C.P

La C.P è una forma di mercato in cui i produttori e consumatori non sono in grado di influenzare i prezzi di mercato dei beni e dei servizi. Il modello di C.P si ha su 4 ipotesi fondamentali:

  • LE IMPRESE OPERANTI SUL MERCATO SONO "PRICE-TAKER" cioè ogni impresa vende una percentuale abbastanza piccola della produzione totale del mercato, per cui le decisioni non influenzano il P sul mercato;
  • OMOGENEITA' DEI PRODOTTI, cioè quando i prodotti operanti sul mercato sono sostituibili l'uno all'altro;
  • ASSENZA DI BARRIERE cioè le imprese possono entrare o uscire dal mercato in tempi rapidi e senza costi elevati;
  • INFORMAZIONE PERFETTA,cioè gli operatori economici hanno accesso a tutte le informazioni caratteristiche del bene e del mercato in cui operano.

CURVA DI INDIFFERENZA E LE PROPRIETA'

è il luogo geometrico delle combinazioni delle quantità dei due beni x e y che sono indifferenti per il consumatore e ai quali attribuisce un'identica utilità. Le principali proprietà della curva di indif. sono:

  • INCLINAZIONE NEGATIVA poiché essendo l'unione dei panieri ad utilità costante, il maggior consumo implica sempre il minore consumo dell'altro bene;
  • CONVESSITA', dipende dall'andamento decrescente del SMS tra due beni;
  • NON POSSONO INTERSECARSI TRA LORO, poiché associate a livelli di utilità differenti, un'eventuale intersezione comporterebbe la violazione degli assiomi delle preferenze.

I TRE ASSIOMI DELLA TEORIA DEL CONSUMATORE:

Gli assiomi delle preferenze sono le proprietà che spiegano le scelte d'acquisto del consumatore, i quali sono:

  • PROPRIETA' DI NON SAZIETA',se un paniere rispetto ad un altro contiene una maggiore quantità di un bene a parità di altri, il consumatore sceglierà il primo;
  • PRINCIPIO DI COMPLETEZZA: dati due panieri, il consumatore è in grado di ordinarli in graduatoria, può meglio attribuire sullo stesso gradino e in questo caso è indifferente tra i panieri;
  • PROPRIETA' DI TRANSITIVITA' DELLE PREFERENZE, assicura che le preferenze del consumatore siano coerenti.

LA CURVA DI DOMANDA E LE CAUSE DELLO SPOSTAMENTO:

la curva di D mostra la relazione inversa tra la quantità domandata di un bene e il P di quest'ultimo. La curva di D è inclinata verso il basso: quando la quantità domandata di un bene diminuisce quando il P di quel bene aumenta.

La quantità domandata di un bene dipende da 4 variabili:

  • il suo P, il prezzo dei beni,il reddito e i gusti degli acquirenti.

Ognri loro variazione sposta la curva di domanda. Se la variazione aumenta la disponibilità dei consumatori all'acquisto del bene, la curva di D sposta verso destra; se la variazione riduce la disponibilità dei consumatori all'acquisto del bene, la curva si sposta verso sinistra.

LA CURVA DI OFFERTA E LE CAUSE DELLO SPOSTAMENTO:

la curva di S mostra la relazione diretta tra il prezzo di un bene che i venditori sono disposti a vendere e il P del bene.La curva di offerta ha inclinazione positiva: la quantità offerta di un bene aumenta all'aumentare del suo P.

La quantità di un bene dipende da 3 variabili:tecnologia, il P dei fattori produttivi e regolamentazioni e pubblicità. Ognri loro variazione sposta la curva di S. Se la variazione aumenta la disponibilità dei produttori ad offrire il bene al basso prezzo, la curva di S si sposta verso destra; se la variazione riduce la disponibilità di offerta del bene allo stesso prezzo, la curva si sposta verso sinistra.

DETERMINARE IL VINCOLO DI BILANCIO DI UN CONSUMATORE E LA VARIAZIONE DELLA RETTA

Il vincolo di bilancio di un consumatore è l'insieme di panieri di beni o di servizi che quest'ultimo è in grado di acquistare. Pertanto il reddito disponibile e i prezzi di mercato sui beni definiscono il vincolo di bilancio del consumatore. Il vincolo di bilancio può essere rappresentato attraverso una retta detta LINEA DI BILANCIO, la quale definisce le combinazioni o panieri di due beni che il consumatore può acquistare spendendo il proprio reddito Ro nell'acquisto di due beni. La retta di bilancio ha pendenza negativa poiché, dato un determinato Y, il consumatore può decidere di acquistare un'unità aggiuntiva di un bene soltanto riducendo la quantità acquistata dell'altro bene: la retta di bilancio può subire delle variazioni. La variazione dell'Y sposta la retta di bilancio verso destra o verso sinistra, a seconda che si tratti di un aumento o di una riduzione del Y in modo parallelo alla sua posizione di origine. Lo spostamento parallelo delle rette è dovuto al fatto che il rapporto dei prezzi resta immutato. La variazione dei prezzi p1/p2 muta la pendenza del vincolo di bilancio e le intercette sull'asse x e y.

DEFINIRE LA DOMANDA DI MERCATO

è la somma orizzontale delle domande individuali di tutti gli acquirenti che operano nel mercato di un bene. La quantità domandata di un bene è inversamente correlata al prezzo: pertanto la rappresentazione grafica della domanda ha una pendenza decrescente. L'inclinazione della curva di D dipende dalla facilità o meno con cui il consumatore può sostituire un bene in questione con un altro aumentando il suo prezzo. Quando un bene non è facilmente sostituibile, la curva di D si presenta non elastica al prezzo (rigida e verticale); al contrario, quando un bene è facilmente sostituibile con un altro, la curva si presenta elastica al prezzo, tendenzialmente orizzontale.

  • DIFFERENZA TRA DOMANDA DI MERCATO E DOMANDA INDIVIDUALE: la domanda individuale indica la quantità domandata di un bene da parte di un singolo operatore al variare del prezzo. La domanda di mercato, invece, indica la quantità domandata del bene da parte di tutti gli operatori al variare del prezzo. Al variare dell'offerta della domanda individuale varia soltanto la quantità del bene del singolo operatore. Nella domanda di mercato, invece, varia sia la quantità del bene sia il numero degli operatori che compongono la domanda.
  • DEFINIRE LA CURVA REDDITO-CONSUMO E SPIEGARE L'INCLINAZIONE IN PRESENZA DI BENI INFERIORI: la curva reddito-consumo descrive come varia la scelta ottima di beni al variare del reddito: è il luogo dei punti di tangenza tra il vincolo di bilancio e la curva di indifferenza per dati prezzi dei due beni e il reddito R aumenta. La variazione del reddito implica una traslazione del vincolo bilancino, verso l'esterno in caso di aumento del reddito, verso l'interno in caso di riduzione del reddito. La pendenza della curva varia a seconda della tipologia di beni: nel caso di BENI INFERIORI, per rappresentare il loro uso, è necessario che l'altro bene sia un bene normale ed essi anche se sono inferiori, seccessivamente entreranno in conflitto inclusi i quantitativi domandati che annulleranno l'abbracciamento sull'aumento del reddito. Nel caso di BENI NORMALI, se entrambi fossero normali, la quantità domandata di ciascun bene aumenta con l'incremento del reddito.
  • LA DOMANDA INDIVIDUALE: è la quantità di un bene di consumo che il consumatore acquista a base il P di mercato del bene stesso, alle proprie preferenze e al proprio Y disponibile. La D è rappresentata graficamente come una curva convessa con un andamento discendente. In ogni punto della curva di D individuale il consumatore massimizza l'utilità soddisfacendo la condizione SMS=PxPy. Il livello di utilità raggiungibile varia mentre ci si sposta lungo la curva: minore è il prezzo del prodotto più alto e il livello di utilità.

Differenza tra costo medio e marginale:

Il costo medio è determinato dal rapporto tra costi totali e quantità totale della produzione. Il costo marginale è la misura dell'incremento dei costi a seguito di un incremento della quantità di produzione. Un'altra importante differenza tra il CM e il CMa è data dal costo di riferimento. Nel CM viene preso in considerazione il CT, il quale è composto tra costo fissi e da costi variabili. Quindi la curva del CM è calcolata tenendo conto sia i CF sia i CV come grandezza assolute. Nel CMa sono presi in considerazione solo i CV poiché i CF non variano al variare della quantità di produzione e la loro variazione marginale è nulla. Per questa ragione la curva del CM e del CMa non coincidono.

Definire la funzione di produzione:

È la relazione che definisce la combinazione di fattori produttivi tecnicamente ottenibile per ogni dato insieme o quantità di fattori produttivi. In sintesi, la funzione di produzione indica il più alto livello di produzione Q che un’impresa è in grado di produrre per ogni specifica combinazione di fattori produttivi, dato lo stock della tecnologia: Q(K,L). Il L e il K sono gli unici fattori produttivi. La funzione di produzione varia a seconda dei rendimenti di scala che possono essere: decrescenti, se la produzione aumenta in misura meno che proporzionale all'incremento di impiego del fattore produttivo; crescenti, se la produzione aumenta in modo più che proporzionale all’incremento di impiego dei fattori; costanti, se la produzione varia nella stessa proporzione dell'impiego dei fattori.

Definire i fattori produttivi nel breve:

La funzione di produzione misura la relazione tra la produzione e i fattori nel b.p, considerando costanti solo il capitale e la tecnologia degli impianti produttivi a disposizione dell'impresa; variabile invece la quantità di utilizzo dei fattori produttivi. La funzione di produzione nel b.p inizialmente cresce in misura più che proporzionale, poi continua a crescere in misura meno che proporzionale. Questo andamento rispecchia la legge dei rendimenti decrescenti, secondo la quale mano a mano che si aggiungono ulteriori unità di fattori produttivi (tenendo fissi gli altri), in una prima fase il prodotto cresce più che proporzionale rispetto all'input; oltre un certo punto, il prodotto continua a crescere in misura meno che proporzionale.

Definizione Isoquanto:

È il luogo geometrico di tutte le possibili combinazioni di K e L che forniscono lo stesso output. Lungo l'isoquanto la quantità prodotta resta costante; quello che varia è il rapporto tra le quantità di inputs impiegati cioè le differenti proporzioni di K e L. Ogni curva di isoquanto è associata ad un livello di produzione differente; gli isoquanti più vicini all'origine sono associati a livelli di produzione più basso; quelli esterni a un livello di produzione più alto. Le curve di isoquanto sono inclinate negativamente e sono concasse verso l'origine poiché le combinazioni intermedie dei fattori implicano una migliore organizzazione e produttività.

Saggio marginale di trasformazione:

È la misura della sostituibilità tecnica dei fattori produttivi a parità di produzione e tecnologia utilizzata. Il SMST è pari al rapporto tra due produttività marginali di fattori produttivi ovvero al valore della pendenza dell’isoquanto, cioè all'inclinazione della retta tangente in un determinato punto della curva di isoquanto: SMST=PMAL/PMAK. Il rapporto tra i prodotti marginali dipende dalle proporzioni con cui i fattori sono impiegati nella produzione: infatti, la pendenza del SL o SR, cresce e PMAL si riduce in termini relativi (ossia rispetto a quella del K). Inoltre il SMST è la quantità di cui si può ridurre il fattore K quando si impiega una unità di L in modo che il livello di produzione rimanga costante. SMST= ΔK ΔL.

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
18 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MF9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Donati Cristiana.