Ogni enzima ha un alta specificità e selettività per il substrato e la
reazione da catalizzare, riconosce un preciso substrato. Il sito attivo
è la regione specifica che interagisce col substrato, è
complementare al substrato in termini di seq aa e di struttura 3d o
ingombro sterico. Si creano specifiche interaz deb. Per migliorare la
selettività e la specifcità bisogna aumentare la dimensione del sito
att.
I reagenti sono attratti dall enzima per affinità, quando si legano
all enzima nel sito attivo l enzima cambia leggermente
conformazione per adattarsi ai reagenti e questo meccanismo si
chiama adattamento indotto, poi avviene la reazione che trasforma
reagenti in prodotti, i prodotti non sono +affini all enzima qunidi
vengono rilasciati, e il ciclo ricomincia con altre molecole di reagente.
Al termine della reazione, nonostante sia dinamico e sia cambiato
leggermente durante la reazione, l enzima torna all esatta forma
iniziale.
L enzima mostra una cinetica di saturazione o curva di saturazione
che è una curva iperbolica, in cui plotto la velocità di reazione vs la
[] di substrato, rispetto a una data [] di enzimi. Simile a quella del
trasporto mediato e ha stesso significato. Quando la [] del substrato
è bassa, la vr aumenta in modo direttamente proporzionale alla
[] di substrato ovvero si è in una zona pressochè lineare. All
aumentare della [] di substrato, gli enzimi vengono
progressivamente occupati e notiamo un progressivo appiattimento
della curva che tende asintoticamente a una vmax, ad alte [] qunidi
ci si avvicina alla saturazione degli enzimi ovvero a un certo punto si
ha che la [] di substrato raggiunge quella degli enzimi. Da qui in poi ho
un
eccesso di substrato rispetto agli enzimi, la v rimane costante e dipende
dal numero di enzimi presenti e dal numero di turnover intrinseco dell
enzima.
In realtà, in condiz fisiologiche, non raggiungo mai la saturazione,
ovvero rimane sempre qualche enzima libero, però mi trovo ad alte [].
Primo step della catalisi:
substrate binding o legame enzima-substrato per creare il
complesso ES. Questo è lento e reversibile perché è caratterizzato da
un meccanismo a ping pong, infatti se l interazione tra S e E non è
quella corretta dal pov geometrico allora il complesso ES non si forma o
si disgrega. Quando l interazione è corretta parte il secondo step. Il
secondo step è quello catalitico ed è veloce e irreversibile, ovvero
avviene la trasformazione del S in prodotto P e il rilascio di P dall E.
Tutti gli enzimi sono caratterizzati da un numero di turnover =
numero max di reazioni catalizzate al secondo, che è una misura
della loro velocità di catalisi, e dall efficienza che quantifica sia l
affinità per il substrato che la capacità catalitica e dipende dalla
frequenza delle interazioni ES corrette.
Gli enzimi cataliticamente o cineticamente perfetti sono enzimi
ideali in grado di formare i prodotti a qualsiasi collisione E S.
Se consideriamo i parametri cinetici. Gli enzimi aumentano la
velocità di reaz. Infatti vanno ad abbassare l energia di attivazione
Ea che servirebbe ai reagenti per raggiungere uno stato di transizione
TS da cui poi possono decadere in prodotti e
qunidi predispone i reagenti alla trasformazione. I parametri
termodinamici sono riferiti al deltaG ovvero a endoerg e esoerg. L
enzima non può rendere una reaz endoerg esoerg, non può
cambiare i parametri termodinamici ma solo cinetici. Punto iniziale
e finale nell energia di reagenti e prodotti sono gli stessi.
La catalisi enzimatica può essere regolata, in particolare può essere
favorita o up-regolata opp sfavorita o down-regolata.
Esiste un controllo della quantità di enzima prodotto, che diepnde
dal rapporto tra velocità di sintesi e di degradazione dell enzima, che
avviene grazie a una regolazione genica: induzione e inibizione
enzimatica. Questo è un meccanismo a lungo termine e che di solito
proprio perché +lungo non viene osservato in condiz fisiologiche
bensì patologiche.
Esiste poi un controllo dell attività dell enzima, che può avvenire
grazie ad attivatori o inibitori, modulatori allosterici o modifiche
covalenti. Sono tutti meccanismi a breve termine molto sfruttati
dalle cell.
Gli inibitori sono molecole che si legano all E e abbassano la sua
attività. L inibizione può essere irreversibile, con inibitori esogeni ad
es i farmaci, che sfruttano dei leg cov con gli E. Oppure reversibile
come avviene fisiologicamente attraverso leg non cov, è il caso degli
inibitori competitive/uncompetitive/non-competitive.
L inib competitivo riconosce l E libero e può legarsi al suo sito
attivo oppure legarsi a un suo sito allosterico in modo da chiudere
il sito attivo a causa del suo ingombro sterico, in ogni caso il
complesso EI impedisce il leg con il substrato, cioè c è
competizione tra s e i per legarsi a E, se si lega l i non si può più legare
il s. Quindi bloccano il primo step della catalisi.
Gli inib uncompetitive
riconoscono il
complesso ES, si
legano ad esso
formando il
maxicomplesso ESI,
distorcono il sito
attivo dell E e non permettono la formazione dei P. Quindi
impediscono il secondo step della catalisi. In questo caso l i non
somiglia al s e lavora meglio ad alte [s].
Gli inib non-competitive riconoscono sia E che ES. Si possono legare
quindi a un sito allosterico di E e indurre una distorsione del sito
attivo, opp possono legarsi al sito attivo al S e anche qui fare una
distorsione che impedisce al s di legarsi all e oppure di trasformarsi in p.
Modulazione allosterica. Un modulatore allosterico, che può essere
un substrato reagente o il prodotto, riesce a legare il sito allosterico,
è un sito lontano dal sito attivo, cambia l equilibrio tra le
conformaz R e T. Quindi è presente solo negli enzimi con stutt quat.
Se favorisce la conf R o relaxed o ad alta affinità o ad alta attività
allora è un attivatore allosterico, se favorisce la T o tight o a bassa
affinità o a bassa attività allora è un inib all. Il sito allosterico si
trova sulla subunità regolatoria, il sito attivo sulla subunità
catalitica.
La modulazione covalente è quella in cui l agginuta di un gruppo
chimico all enzima mediante leg cov gli fa cambiare forma. Ci
sono tre tipi di modulazione a seconda del gruppo chimico:
glicosilazione per aggiunta di uno zucchero, metilazione per aggiunta
di un metile -CH3, fosforilazione per aginuta di un gruppo fosfato P.
Fosforilazione. Le chinasi agginugono il P utilizzando ATP come
coenzima e attivano l enzima, le fosfatasi tolgono il P e
inattivano l enzima. Per questa attivazione ci vuole +tempo di prima
ma comunque breve.
La glicogeno fosforilasi è l enzima che catalizza la glicogenolisi,
ovvero il rilascio di glucosio a partire dal glicogeno. La glicogeno
fosforilasi aggiunge un gruppo fosfato a un terminale del
glicogeno dove si trova un glucosio legato con leg alpha-1,4-
glicosidico e rilascia un glucosio-1-P.
Possiamo avere + di una forma di regolazione su un enzima. Infatti la
glicogeno fosforilasi è sia regolata da fosforilazione che da
modulatori allosterici.