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LA PERMEABILITA’ DELLE MEMBRANA.
L’acetil-colina viene liberata, si alloggia sulla membrana del neurone successivo, e viene
intrappolata e chiusa da un tappo (che apre un canale che fa passare ioni Na), una volta passato il
segnale viene liberato l’enzima esterasi.
ENZIMA ACETIL-COLINA ESTERASI: va a rompere le due subunità dell’acetil-colina e permette il
rilascio delle due unità che vanno a riformare l’acetil-colina nelle vesciche sinaptiche e la chiusura
del CANALE ionico, quindi la chiusura momentanea dele segnale.
➢ ACETIL COLINO MIMETICO: insetticidi che hanno una forma stereochimica simile all’acetil-
colina, si ha una sovra stimolazione degli ioni Na. Uno dei modi per il quale l’insetto viene
portato alla morte è il rilascio dell’ormone DIURETICO, con una perdita di acqua nei tessuti
e un’interruzione dei processi metabolici.
➢ INSETTICIDI DIRETTI INIBITORI DELL’ACETIL-COLINA ESTERASI, rimane sempre aperto il
canale Na, con il conseguente e costante flusso elettrico e la NON RICHIUSURA dei canali
sinaptici; quindi, un non controllo di ogni singola cellula (esempio di quando sbattiamo il
gomito su uno spigolo e ci si irrigidisce il braccio e l’impulso nervoso è continuo, non si
richiudono i canali di Na).
Gli ammassi nervosi che si trovano negli insetti si chiamano GANGLI che si organizzano in:
• SISTEMA NERVOSO CENTRALE: si distingue il CEREBRO (come se fosse il nostro cervello) e
una CATENA GANGLIALE VENTRALE (come se fosse la nostra spina dorsale). I gangli sono
unità fondamentali funzionali, il che significa che ogni ganglio può funzionare, anche per
poco, in autonomia. Ci sono una coppia di gangli per segmento: Doppia catena di gangli
uniti Longitudinalmente (connessure) e Trasversalmente (commessure).
CEREBRO: formato da:
o PROTOCEREBRO: cellule neurosecernenti che hanno perso la recezione dell’impulso
nervoso ma reagiscono a un impulso nervoso producendo ORMONI che vanno a
gestire altri sistemi.
o DEUTOCEREBRO: dove ci sono posizionati i
lobi deutocerebrali, antennali olfattivi e il
lobo dorsale.
o TRITOCEREBRO: ha il nervo trito cerebrale
che si connette a un ganglio che si chiama
GANGLIO FRONTALE che è il punto di
partenza del SNV. Il ganglio frontale collega
anche il sistema CARDIO AROTICO, che
producono ormoni (corpi cardiaci e corpi
allati).
• SISTEMA NERVOSO PERIFERICO
• SISTEMA NERVOSO VISCERALE SECREZIONE
GHIANDOLE A SECREZIONE INTERNA: tutto ciò che viene
immesso sono ormoni, che va a regolare diverse attività
fisiologhe del corpo,
GHIANDOLE A SECREZIONE ESTERNA: sono ghiandole che
producono sostanze di vario tipo che vengono immesse
all’esterno, sono per esempio I FEROMONI per l’accoppiamento
o il corteggiamento tra la stessa specie o sostanze difensive
come CERE.
ORMONE PROTORACICOTROPICO: muovendosi lungo i nervi
tritocelebrale, ganglio frontale, raggiunge i CORPI CARIDACI. Una
volta raggiunto si accumula qui, nelle ghiandole retrocelebrali,
una parte va nei corpi allati, per produrre l’NEOTENINA o
ORMONE GIOVANILE. Dai corpi cardiaci il PTTH viene rilasciato
nell’emolinfa e rilasciata nelle ghiandole protoraciche che
producono l’ormone della muta o ECDISONE.
Ci sono degli insetticidi presenti nel mercato, quelli che vanno a
bloccare e interagire queste vie, sono quelli più sicuri per l’essere umano perché sono specifici per
l’insetto e un loro meccanismo di secrezione. (negli ormoni che vanno a interagire con l’acetil-
colina sono tossici anche per noi perché ce l’abbiamo anche noi).
L’ORMONE GIOVANILE permette il PERMANERE dei caratteri giovanili, presente in quantità
superiore nella prima età dello sviluppo, fino allo scomparire totalmente in età ADULTA.
L’ECDISONE è un ormone sempre presente, perché è l’ormone che, quando aumenta di
concertazione, permette il passaggio da uno stadio all’altro, da una forma giovanile all’altra fino
alla forma adulta. → →
Tratteggiato ormone giovanile – continuo ecdisone.
Ho a disposizione degli INSETTICIDI REGOLATORI DELLA CRESCITA, nello specifico, un gruppo va a
interferire con questi meccanismi. Quando sono disponibili, posso dare dell’ECDISONE in forma
sintetica (per esempio a una larva che ha 5 forme larvali e poi le forme adulte) la larva DIVENTA
SUBITO ADULTO ma con uno STOP IMMEDIATO di NEOTENINA; quindi, rimane piccolo ma
adulto→ la conseguenza è che è un insetto non capace di riprodursi, oppure muore perché troppo
sconvolto dalla concentrazione ormonale.
Se do come insetticida la NEOTENINA avviene subito la muta, quindi l’effetto opposto
dell’ECDISONE, con un eccesso di forme giovanili rispetto allo standard e una serie di alterazioni di
forma dell’insetto.
Questi trattamenti si effettuano per trattamento contro i BLATTOIDEI, per esempio nelle temiti
viene dato questo trattamento alle operaie che trasportano l’insetticida alla regina e poi si ha un
effetto globale sulla popolazione.
SVILUPPO POST-EMBRIONALE
È regolato da ormoni, abbiamo una serie di STADI GIOVANILI, prima della formazione dell’adulto,
tra uno stadio e l’altro è detto MUTA.
SVILUPPO POST-EMBRIONALE: periodo compreso tra sgusciamento e formazione dell’adulto, che
è caratterizzato dalle mute e dalla metamorfosi che è il passaggio finale. Si hanno diversi stadi
giovanili, ogni passaggio si chiama muta dove avvengono due fenomeni che sono APOLISI ed
ECDISI che formano la fase farata.
Gli insetti hanno un accrescimento ponderale, continuo e legato alle dimensioni del volume e
discontinuo perché l’esoscheletro deve cambiare, la parte persa è detta esuvie.
Sotto lo stimolo degli ormoni precedenti come ecdisone, a livello dell’esoscheletro, stimola le
cellule epidermiche che cominciano ad ingrossarsi e si staccano dalla procuticola, secernendo un
liquido esuviale che comincia da una parte a degradare endocuticola e le sostanze vengono
recuperate, contemporaneamente si formano nuovi stadi e rimane solo esocuticola ed epicuticola.
Queste hanno legami stabili non scindibili, l’insetto esce e quando è fuori pompa aria all’interno
e si gonfia e si formano i legami stabili chinonici.
Nei vari meccanismi di controllo si hanno prodotti insetticidi che interferiscono con le mute, che
interferiscono con il processo di deposito della chitina quindi non si depositano questi strati di
chitina e quando l’insetto esce si ha un esoscheletro
debole che non va ad indurirsi.
INSETTI ETEROMETABOLI come le blatte si passa
dall’uovo all’adulto tramite una trasformazione
graduale con individui simili alla forma adulta; si
distingue le neanidi senza bozze alari e le ninfe con
i primordi delle bozze alari ed OLOMETABOLI le cui
forme giovanili sono del tutto differenti dalla forma
adulta e quindi tutte le fasi giovanili sono
caratterizzate da una serie di stadi larvali, stadio
quiescente con abbozzi alari sotto esoscheletro e
successivamente forma adulta.
Sotto l’azione ormonale, succede qualcosa a livello
dell’esoscheletro. L’EGDISONE va a stimolare le
cellule epidermiche che iniziano a ingrossarsi e si
staccano dallo strato superiore.
CONTROLLO DEGLI INFESTANTI
Attraverso la sistematicità che deve essere documentata, attraverso dei sistemi di controllo
preventivo, posso fare un’analisi anche a livello STATISTICO, che permette di prevenire e
correggere, in modo tale da eliminare l’infestazione. Questo rientra nella visione dell’HACCP con i
suoi 7 principi: IDENTIFICAZIONE PERICOLI; IDENTIFICAZIONE PUNTI CRITICI; VALUTARE IL
RISCHIO; IMPOSTARE I LIMITI CRITICI; MONITORAGGIO; AZIONI CORRETTIVE; VERIFICA;
REGISTRAZIONE. Questi concetti che sono legati a pratiche generali ma adesso vediamo nello
specifico gli IPM. Dopo la valutazione del rischio, è necessario avviare azioni proattive con lo
scopo di garantire la gestione degli infestanti attraverso le strategie di controllo integrato (IPM)
la cui filosofia ha strette analogie con quella dell’HACCP. È una strategia con la quale si
mantengono le popolazioni di fitofagi o infestanti al di sotto della soglia di tolleranza sfruttando
meccanismi naturali di regolazione e utilizzando metodi di lotta accettabili dal punto di vista
ecologico, economico, e tossicologico.
IPM: sono delle strategie di controllo che devono riportare una popolazione che è diventata
un’epidemia a livelli adeguati, livello chiamato ENDEMICO, in cui non ho il danno. Quindi devo
tenere conto di due livelli chiave:
➢ SOGLIA ECONOMICA DI DANNO O DI TOLLERANZA: valore di popolazione in cui il costo del
trattamento equivale al costo del danno. Punto in cui il costo del trattamento (dipende dal
tipo) è uguale al danno economico (danno di immagine, danno di prodotto ecc) quando
arrivo a quel punto sono già nel danno quindi devo applicare le mie strategie nella soglia
economica di intervento.
➢ SOGLIA ECONOMICA DI INTERVENTO: si deve considerare il tempo di azione degli
interventi e i tempi di manifestazione dell’efficacia delle azioni che vado ad applicare. Se do
un’insetticida che fa effetto dopo due minuti, la soglia economica di intervento sta vicina
alla SOGLIA ECONOMICA DI DANNO. È una soglia che si mette PRIMA DI ARRIVARE ALLA
SOGLIA ECONOMICA DI DANNO, con il calcolo di quest’ultima, e la riduzione dei rischi di
arrivarci. Prevengo e anticipo i tempi con la SOGLIA ECONOMICA DI INTERVENTO.
Il momento in cui devo agire lo si decide con una PIRMA OSSERVAZIONE e delle OSSERVAZIONI
SEQUENZIALI, queste due cose insieme sono il MONITORAGGIO. Attraverso il campionamento
sequenziale capisco QUANDO INTERVENIRE.
Metto una trappola e vado a verificare (in base al
quantitativo di controlli periodici) se c’è stata o
meno cattura. Lo rapporto al n di catture e vedo
se conviene intervenire.
STRATEGIA IPM: È una strategia di controllo e di
gestione degli insetti che si basa sulla
prevenzione e quando non è sufficiente si basa su
strategie di controllo applicate su principi
ECONOMICI, ECOLOGICI E TOSSICOLOGICI.
Nell IPM queste strategie devono seguire delle tossicità per l’individuo e di POTENZIALE
INQUINAMENTO per l’ambiente, scegliendo SELETTIVITA’ e un prodotto con minor
inquinamento. Queste strategie non è detto che devono essere portate avanti in modo singolo,
ma devono essere usate in COMBINAZIONE TRA LORO.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO→ si va a determinare i RISCHI POTENZIALI, non ciò che è presente,
ma ciò che potenzialmente potrebbe essere presente. Questo è definito in base al CONTESTO e la
definizione del MONITORAGGIO.
CONTESTO ESTERNO: devo considerare TUTTO, l&rs