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COSTITUZIONE
ARTICOLO 35: TUTELA DEL LAVORO
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero
ARTICOLO 36: CRITERI DI DETERMINAZIONE DELLA RETRIBUZIONE (retribuzione di base, indennità..)
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé
e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge (ESEMPIO DI RISERVA DI LEGGE).
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi
ARTICOLO 37: UGUALI DIRITTI DELLA DONNA LAVORATRICE (pari opportunità, poste a tutela della donna lavoratrice, per essere espresso anche il
ruolo di madre)
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.
Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una
speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.
ARTICOLO 38: DIRITTO DEL LAVORATORE AD ADEGUATE FOME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALE (riguarda le garanzie date ai cittadini
inabili al lavoro; SIL, servizio di inserimento lavorativo, per inserire categorie protette nel mondo del lavoro; es. ciechi al centralino)
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia,
invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato (INAIL, INPS, ASL).
L'assistenza privata è libera.
ARTICOLO 39: TUTELA DELL’ATTIVITA’ SINDACALE (l’efficacia dei contratti collettivi nazionali riguarda tutte le parti del comparto stesso, es.
comparto sanitario: i rappresentanti della pubblica amministrazione ARAN e i sindacati si incontrano e arrivano ad un accordo contrattuale che
riguarda tutta la categoria, ovvero tutti i soggetti che fanno parte di quel contratto (medici, infermieri..)
L'organizzazione sindacale è libera.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti
collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria (ERGA OMNES) per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
ARTICOLO 40: DIRITTO DI SCIOPERO (il dettaglio si rimanda ad altre normative, ovvero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano (riserva di
legge))
ARTICOLO 41:
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
ARTICOLO 97: ACCESSO AL PUBBLICO IMPIEGO
I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità
dell’amministrazione.
Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie e dei funzionari (vd. Art.
28 Cost.).
Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi previsti dalla legge, come le categorie protette (le
strutture private convenzionate non devono necessariamente indire concorsi come le strutture pubbliche: ciò le accomuna è la
possibilità di poter fornire prestazione in regime di servizio sanitario nazionale, con la libertà di scelta del cittadino, che può scegliere
dove andare ad abbattere le liste d’attesa)
3 principi su cui si basa la pubblica amministrazione è l’articolo 97 della costituzione:
- Principio di legalità
- Principio di buon andamento: l’azione amministrazione deve essere rivolta a principi fondamentali (efficacia, efficienza,
economicità, sussidiarietà)
- Principio di imparzialità
Criteri pubblico concorso:
1. Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento delle procedure selettive che garantiscano l’imparzialità ed assicurino
economicità e celerità di espletamento (pubblicazione presso il B.U.R.L. e la gazzetta ufficiale della repubblica);
2. Adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti di selezione;
3. Rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori;
4. Decentramento delle procedure di reclutamento;
5. Composizione delle commissioni con esperti (non più richiesta la presenza di un sindacalista all’interno)
Requisiti
1. Cittadinanza italiana o Unione Europea
2. Età non inferiore ad anni 18
3. Idoneità fisica all’impiego (medicina del lavoro)
4. Godimenti dei diritti politici
5. Titolo di studio
Il lavoro quindi può essere:
1. Autonomo
2. Subordinato: dettagliato dall’ art. 2094 codice civile (è prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a
collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore)
Diritto soggettivo e interesse legittimo di un lavoratore in un concorso:
1. INTERESSE LEGITTIMO (tutela del partecipante al concorso): pretesa di un soggetto verso la pubblica amministrazione affinché si
comporti in modo corretto e imparziale in una procedura (come il concorso) in quanto si trova in una posizione differenziata rispetto
ad altri poteri, definita legittimante (tutte le volte in cui si lamenti un cattivo uso del potere, si farà valere un interesse legittimo, es.
ricorso perché si ha il sospetto che in un concorso non siano stati imparziali). La tutela di questo diritto è affidata al TAR.
2. DIRITTO SOGGETTIVO (tutela del vincitore del concorso): pretesa di un soggetto verso la pubblica amministrazione che il suo diritto
non venga leso: potere di agire per il soddisfacimento di un proprio interesse riconosciuto e tutelato dall’ordinamento giuridico
(tutte le volte che si voglia contestare l’esistenza stessa del potere in capo all’amministrazione, si farà valere un diritto soggettivo,
es. vinto il concorso, firmato il contratto, il soggetto con diritto non ha il lavoro). La tutela di questo diritto è affidata al giudice
tutelare, tribunale sezione lavoro.
DIRITTI e DOVERI DEL LAVORATORE
DOVERI
DIRITTI
Con la nomina in ruolo il lavoratore diventa titolare di una serie di diritti soggettivi che possiamo distinguere in patrimoniali e non
patrimoniali PATRIMONIALI NON PATRIMONIALI
DIRITTO ALL’UFFICIO
Retribuzione: il rapporto di lavoro è “sinalagmatico”
(prestazione e contro prestazione tra le parti) Diritto a non essere rimosso dal proprio ufficio (inteso
1. La retribuzione deve essere proporzionata alla come conservazione del posto di lavoro) eccetto per i casi
quantità e qualità di lavoro, e comunque previsti dalla legge:
sufficiente a garantire al lavoratore ed alla sua 1. Conseguenza di sanzioni disciplinari
famiglia una esistenza libera e dignitosa. Quindi 2. Dimissioni
assume una valenza costituzionale per una finalità 3. Raggiungimento dei limiti d’età
di tipo SOCIALE. 4. Decesso)
2. Pertanto possiamo sintetizzare i seguenti principi DIRITTO ALLA FUNZIONE
fondamentali della retribuzione: proporzionale, Diritto all’esercizio delle funzioni inerenti la propria
sufficiente, obbligatoria e continuativa qualifica (si parla di “qualifica funzionale”)
TFR 3. Mansioni per le quali è stato assunto;
4. Mansioni considerate equivalenti nell’ambito della
classificazione professionale prevista dai contratti
collettivi di lavoro;
5. Mansioni corrispondenti alla qualifica superiore
purché quest’ultima sia stata successivamente
acquisita per effetto dello sviluppo professionale o di
procedure concorsuali o senza sviluppo
professionale in caso di vacanza di posto in organico
(3 mesi)/ sostituzione di altro dipendente assente
con diritto alla conservazione del posto, per la
durata dell’assenza
DIRITTO ALLA MOBILITÀ: esterna o interna all’azienda
DIRITTO ALLE FERIE, DIRITTO AI RIPOSI ED AI PERMESSI:
Diritto ad un periodo annuale di ferie retribuito,
possibilmente continuativo, tenuto conto delle esigenze
dell’Azienda.
Si tratta di un diritto IRRINUNCIABILE (costituzionalmente
tutelato dall’art. 36)
Il lavoratore ha altresì diritto ad un giorno di riposo ogni
settimana, di regola coincidente con la domenica.
LA RESPONSABILITA’
La responsabilità consiste nelle conseguenze personali e/o patrimoniali a cui va incontro il soggetto che assume un comportamento
attivo azione) o passivo (omissione) lesivo di un interesse tutelato dalla legge
Nella gradazione della responsabilità si valuta il nesso causale: rapporto tra azione/omissione-evento e l’elemento psicologico della
condotta
DOLOSO Secondo l’intenzione (compiere un’azione con la volontà che si venga a realizzare un determinato
evento dannoso):
1. SPECIFICO
2. EVENTUALE: è sufficiente che l’evento sia stato previsto e accettato dall’agente come conseguenza
certa del suo operato
COLPOSO Il soggetto agisce con volontà senza aver preso coscienza delle conseguenze
Un operatore che agisce con volontà e senza coscienza reca danno a qualcuno, è imputato per colpa (es.
negligenza..)
La colpa può essere: lieve o grave
PRETERINTENZIONALE Oltre (praeter) l’intenzione (unici casi: omicidio ed aborto) es. tizio colpisce caio che picchia la testa e
muore
Tipologie:
1. Penale
2. Civile
3. Amministrativa
4. Professionale (cittadino lavoratore)
RESPONSABILITA’ PENALE
Pr