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VARIAZIONI PERMUTATIVE DI CAPITALE PROPRIO

Possono infine realizzarsi variazioni permutative del capitale proprio in presenza di operazioni che non modificano l'entità complessiva del patrimonio netto aziendale, tuttavia ne generano una diversa composizione.

Il caso più frequente avviene in ipotesi di aumento di capitale sociale nominale mediante utilizzo di riserve di utili a disposizione dell'azienda, ad esclusione della "Riserva legale". Tale operazione genera dunque un aumento di capitale sociale a cui non corrisponde un'entrata finanziaria.

Esempi di questo genere sono l'emissione di nuove azioni aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire gratuitamente agli azionisti in proporzione alle quote di capitale possedute, o nell'aumento del valore nominale unitario delle azioni in circolazione. Tali operazioni prendono il nome di "aumenti gratuiti di capitale".

conto movimentato DARE AVERE VF VE SP

CE NOTE

riserva sovrapprezzo azioni 20000

riserva straordinaria 30000

capitale sociale 50000

+7)I CICLI ECONOMICI E FINANZIARIE IN CORSO AL TERMINE DELPERIODO AMMINISTRATIVO- REDDITO D'ESERCIZIO

1)LA COSTRUZIONE DELL'ESERCIZIO

La contabilità generale consente all'impresa di esercitare il controllo economico e finanziario della gestione. Attraverso le scritture sono rilevati gli aspetti economici, finanziari e patrimoniali delle operazioni effettuate durante il periodo amministrativo. Mentre la verifica della dinamica monetaria e finanziaria viene condotta contestualmente allo svolgimento della gestione, il controllo della dinamica economica può essere efficacemente effettuato solo ad intervalli temporali rilevanti durante i quali possono effettuarsi uno o più cicli operativi completi. Tale verifica si colloca compiutamente alla fine dell'esercizio in corso e si attua determinando il reddito d'esercizio e il connesso capitale di funzionamento.

  1. Le convenzioni del sistema contabile assumono che i fatti amministrativi siano rilevati nel corso dell'esercizio al verificarsi di:
    1. Scambi con terze economie
    2. Incassi di crediti e pagamenti di debiti
  2. Le operazioni oggetto di rilevazione riguardano esclusivamente ciò che attiene la gestione esterna, ossia gli scambi propri ed impropri effettuati con terze economie e avvalorati da documenti formali. Tali fatti vengono rilevati nel momento della loro manifestazione finanziaria al verificarsi di variazione di moneta o, per sua sostituta, formazione di crediti e/o debiti.
  3. Al termine del periodo i conti movimentati segnalano le operazioni di scambio avvenute, mentre il loro saldo esprime la consistenza dei valori generati.
  4. È possibile riepilogare tutti i valori raccolti nell'esercizio nei rispettivi conti al fine di formare un prospetto riepilogativo denominato "bilancio di verifica" il cui scopo è accertare che siano state rispettate le condizioni.
di bilancio e dei cicli finanziari rende necessario un adeguato collegamento tra il bilancio di verifica e il bilancio d'esercizio. Il bilancio di verifica rappresenta una fotografia statica della situazione patrimoniale e finanziaria dell'azienda in un determinato momento. Esso elenca tutti i conti movimentati durante il periodo, evidenziando le variazioni finanziarie. Tuttavia, per comprendere appieno la ricchezza prodotta dalla gestione, è necessario analizzare i cicli economici e reddituali. Questi cicli sono definiti dal periodo che intercorre tra l'acquisizione dei fattori produttivi e la cessione del prodotto, ovvero il momento in cui si genera il ricavo. Spesso, questi scambi avvengono con regolamento differito, il che significa che i cicli economici e reddituali si intersecano con i cicli finanziari, che si sviluppano quando si creano crediti e debiti. Per uniformare la comunicazione dei risultati d'impresa, è necessario definire un intervallo di tempo per l'esercizio. Di solito, questo intervallo coincide con l'anno solare. In questo modo, si riesce a gestire l'intersezione dei cicli di bilancio e finanziari in modo più efficace. In conclusione, il collegamento tra il bilancio di verifica e il bilancio d'esercizio è fondamentale per comprendere la ricchezza prodotta dalla gestione aziendale.nella contemporaneità e nella successione fa sì che la definizione di esercizio risulti sempre una forzatura fondata sulla discrepanza tra limiti temporali teorici e la continuità della gestione. Proprio per tale motivo accade spesso che molti cicli vengono avviati ma non vengono conclusi nel periodo considerato, pertanto i corrispettivi valori necessitano di essere suddivisi e attribuiti ai diversi esercizi. Tale azione viene definita valutazione e serve a valutare gli elementi attivi e passivi del capitale di funzionamento. La massima attenzione viene per tale motivo posta in particolare sulla corretta attribuzione ai singoli esercizi dei valori generati e al contempo alla considerazione dei rischi generali e particolari che gravano su tali cicli. La prima cautela si esplica nell'esigenza di rispettare un principio di competenza economica e la seconda nell'assunzione di un atteggiamento orientato al principio della prudenza. La competenza economica si esplica

effettivamente nel valutare quei cicli che sono in corso di svolgimento alla conclusione di un esercizio.

I costi sono di competenza di un esercizio se espressione di condizioni produttive consumate che hanno portato alla realizzazione di prodotti finiti dalla cui cessione sono scaturiti ricavi realizzati. I costi sono di competenza se hanno correlazione economica con i ricavi d'esercizio.

I ricavi sono di competenza dell'esercizio se il ciclo di trasformazione è concluso e lo scambio è avvenuto.

La correlazione viene detta diretta se il legame tra consumo e risultato è immediato, altrimenti essa è detta indiretta se la relazione tra il costo e il ricavo è stabile in forza di un'ipotesi logica di collegamento formulata soggettivamente dal redattore.

La correlazione può a sua volta essere basata sulla ripartizione dell'utilità o della funzionalità pluriennale di un fattore o, quando possibile, associata alla durata (assicurazioni, ecc.).

noleggi etcc.).

Vi sono infine dei costi non correlabili ai ricavi che sono tuttavia di competenza dell'esercizio in cui si manifestano, è questo il caso di fattori produttivi acquisiti e non consumati.

In riferimento ai cicli economici non conclusi si distinguono operazioni e processi avviati nell'esercizio:

  • Che si concluderanno nell'esercizio successivo che, se già contabilizzati, sarà necessario sottrarre dal calcolo del reddito la quota che si realizzerà nell'esercizio successivo, se non contabilizzati (come ad esempio per pagamenti posticipati, sarà necessario aggiungere all'esercizio attuale la quota parte di fattori utilizzati).
  • Che si concluderanno in più esercizi futuri perché aventi oggetto fattori produttivi a lungo ciclo di utilizzo, pertanto sarà necessario ripartirli equamente su gli esercizi (ammortamento pluriennale) se la contabilizzazione è anticipata, altrimenti valutare la quota
parte dell'esercizio attuale seposticipata. - Che sono potenzialmente accompagnati da rischi particolari collegati ai ricavi dell'esercizio. La prudenza accompagna il principio di competenza economica nel momento in cui bisogna fare previsioni su operazioni non ancora concluse. Bisogna perciò tener conto sia dell'incertezza legata a stime e congetture, sia alla possibilità di rischi particolari e generali. Perdite ed eventi negativi di varia specie devono gravare sul Conto Economico dell'esercizio in cui diventano prevedibili e non in quello in cui saranno certi al fine di evidenziare le perdite in corso di formazione. Diversamente gli utili potranno essere rilevati in via generale se collegati a cicli conclusi. Un oggettivo aiuto alla formulazione delle previsione è dato dal differimento tra le operazioni di chiusura e redazione del bilancio rispetto alla data di differimento del medesimo; in particolare si ha un periodo massimo di 120gg utile per la

competenza dell'esercizio nonostante la variazione finanziaria sia avvenuta. Le scritture di assestamento possono poi essere redatte attraverso due diversi metodi ossia: la rettifica indiretta, la quale propone conti appositi per storni ed integrazioni in modo tale da percepire l'incidenza di valori oggettivi e soggettivi, e la rettifica diretta che propone l'affluenza negli stessi conti. La prassi aziendale adotta tuttavia un procedimento di rettifica misto che privilegia l'indicazione di valori netti (diretta) fatta eccezione per alcuni valori originati dalla fase di assestamento, accolti in conti appositi (indiretta).

4) LE SCRITTURE DI INTEGRAZIONE

Le scritture di integrazione possono essere ricondotte ad alcune fattispecie generali a cui ci si riferisce:

  • Fatture da emettere e da ricevere
  • Partite attive e passive da liquidare
  • Ratei attivi e passivi
  • Fondi spese future
  • Fondi rischi

Le fatture da emettere e da ricevere sono espressione di crediti e debiti presunti

Rilevati per ricavi da liquidare di competenza dell'esercizio. I ricavi sono di competenza dell'esercizio se la cessione è avvenuta e vengono contabilizzati solo nel momento della cessione della fattura di vendita. Quando non è emessa nel periodo di competenza sorge l'esigenza di integrare il ricavo di competenza e un corrispondente credito presunto. Il ricavo confluisce nel reddito del periodo mentre il credito presunto confluisce in un ciclo finanziario non concluso che si chiude in Stato patrimoniale.

Conto movimentato DARE AVERE VF VE SP CE NOTE
Fatture da emettere 18300 +
Prodotti finiti c/vendite 15000 +
IVA a debito 3300 +

Per i beni immobili o beni mobili iscritti nei pubblici registri il trasferimento di proprietà richiede la stipula di un contratto scritto definitivo pertanto la fattura dovrebbe coincidere con la stipula del contratto. Quando ciò non avviene il redattore dovrà accertare l'esercizio di competenza.

i servizi sono stati effettivamente resi. I ricavi derivanti dalla vendita di beni o dalla prestazione di servizi devono essere riconosciuti nel periodo in cui si verifica il trasferimento del controllo dei beni o dei servizi al cliente.
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
26 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LP30 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Caselli Paolo.