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CHIUSURA E RIAPERTURA DEI CONTI (cap.12)

Al 31/12 dopo aver fatto le scritture di assestamento si fa la chiusura generale dei conti per determinare il reddito dell'esercizio.

Per chiudere i conti (epilogo) si scrive il loro saldo nella sezione opposta e si mette il valore del saldo nella propria sezione dello stato patrimoniale o del conto economico.

Per differenza costi - ricavi si trova l'utile / perdita e si andrà a mettere nello stato patrimoniale.

Tutto quello che rimane in azienda e non è consumato al 31/12 deve essere messo a stato patrimoniale e inviato all'esercizio successivo.

Con la chiusura dei conti, i conti economici di esercizio muoiono mentre gli altri sono una rimanenza da inviare all'esercizio successivo.

Alla riapertura dei conti vanno aperti solo i conti dello stato patrimoniale, comprese le rimanenze rinviate al nuovo esercizio, compreso l'utile.

Al momento della riapertura dei conti bisogna riprendere i costi e ricavi sospesi.

imputare al nuovoesercizio: vanno sistemati i conti magazzino materie, rimanenze e i risconti.I costi e ricavi sospesi sono di fatto i primi costi dell'esercizio.AVVIAMENTO E RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONICome mai un'azienda vale di più rispetto al suo patrimonio netto?➔ per effetto dell'avviamento➔ per i plusvalori latenti: è il valore del bene superiore al valore iscritto in bilancio (anche i plusvalorilatenti, come l'avviamento non vanno contabilizzati) →Es. in bilancio abbiamo il magazzino per 2200, ma in realtà vale 3000 plus valore di 800Il valore reale dell'azienda è diverso dal valore nominale (valore sulla carta), ovvero il patrimonio nettodell'azienda (capitale sociale + utile).AVVIAMENTOL'avviamento è il maggior valore dell'azienda rispetto alla somma dei singoli beni ed in genere non èesplicitato in bilancio, e non si contabilizza.Per calcolare l'avviamento abbiamo bisogno

del valore del patrimonio aziendale iniziale e della valutazione dell'azienda, fatta con vari metodi, che va a stabilire il suo valore dalle contrattazioni di mercato o da un perito.

Esempio: Rossi costituisce una società nel 2019 apportando 800.000.

Durante l'anno la società non produce nulla e non fa acquisti di impianti, ma si fa conoscere e apprezzare per i suoi progetti ecc.

Nel 2020 Rossi si rende conto che gli servono 1.600.000 per poter iniziare la sua attività e quindi decide di far entrare un socio in società che apporterà altri 800.000 per arrivare a 1.600.000.

Il socio Neri nel 2020 vuole entrare in società: prima del suo ingresso la società di Rossi deve essere valutata (valutazione d'azienda).

Avviamento = valutazione d'azienda - apporto Rossi

Avviamento = 3.200.000 - 800.000 → AVVIAMENTO 2.400.000

Al momento dell'ingresso di Neri, dato l'avviamento, le percentuali di comando non saranno 50 e

50% anche se sia Rossi sia Neri hanno apportato 800.000. A questo punto bisogna distinguere in due parti l'apporto di Neri: 1- aumento capitale sociale: CS vecchio : Variazione CS = Val. econom. vecchio : Variazione Val. econom. 800.000 : X = 3.200.000 : 800.000 X = 200.000 2- riserva soprapprezzo azioni: Variazione V - Variazione CS Per differenza alla riserva sovrapprezzo azioni va: 800.000 - 200.000 = 600.000 PERCENTUALI DI COMANDO: ➔ Rossi, mette l'azienda ovvero, 3.200.004.000.000, si conta come 100% perché è il valore dell'azienda + 800.000 3.200.000 : X = 4.000.000 : 100 X = 80% ➔ Neri, mette i soldi ovvero, 800.000 800.000 : X = 3.200.000 : 80 X = 20% → RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI valore in più per far rispecchiare le percentuali La riserva soprapprezzo azioni ha la stessa natura del capitale sociale e comprende il denaro che Neri versa ma che non gli dà diritto di partecipazione al capitale. La somma versata a titolo di riserva.

Sovrapprezzo azioni deve essere considerata come una sorta di investimento futuro da parte del socio che ragiona con una prospettiva di crescita futura dato che l'azienda promette di andar bene. Valore in più a titolo di patrimonio per far equilibrare il tutto.

Dare Avere

Banca 800.000

Capitale sociale 200.000

Riserva sovrapprezzo azioni 600.000

CASO SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETÀ

Quando la società ha venduto tutti i suoi beni e ha pagato tutti i debiti entra in liquidazione e il capitale apportato verrà diviso in percentuale.

COSTI DEL PERSONALE, ovvero del fattore umano

Quali sono i costi che genera il fattore lavoro?

  1. retribuzione (salari e stipendi, ovvero ciò che aspetta al lavoratore)
  2. contributi previdenziali e assicurativi (I due istituti sono INPS e INAIL)
  3. TFR (trattamento di fine rapporto)

RETRIBUZIONE

Il costo della retribuzione viene indentificato dalla busta paga.

La retribuzione si compone dalla: retribuzione lorda – (le poste

La retribuzione lorda è la somma tra gli elementi fissi e gli elementi variabili costo per l'azienda. Le poste decrementative (- Debito dell'azienda) più importanti sono: - imposta sul reddito (a carico del dipendente) tramite meccanismo del sostituto d'imposta, ovvero il datore di lavoro versa le imposte per conto del dipendente trattenendole dalla busta paga - Ritenute previdenziali a carico del dipendente versati dall'azienda all'INPS che fa da sostituto d'imposta - Ritenute fiscali a carico del dipendente versati dall'azienda all'INPERF. Il datore toglie queste somme e le versa all'erario. - acconto dello stipendio - altre trattenute previste da contratto o per eventi specifici Le poste incrementative (+ credito dell'azienda) più importanti sono: - assegni familiari: somma per i familiari a carico del dipendente versate dal datore di lavoro.

E quindivanno ad aumentare l'importo da pagare ai dipendenti, per conto dell'INPS (credito v/INPS) (è unasomma a carico dell'INPS).

Sono dei contributi dall'INPS in base alla famiglia del lavoratore.

Dalla somma algebrica tra retribuzione lorda + poste incrementative - poste decrementative si trova il nettoa pagare, ovvero il debito nei confronti dei dipendenti.

Il costo del personale per l'azienda è la sola retribuzione lorda senza poste incrementative edecrementative, ovvero salari e stipendi.

Quando si fa la liquidazione si intende la retribuzione netta (busta paga) mentre il pagamento si riferisce alpagamento tramite banca.

RITENUTE = A CARICO DEL DIPENDENTE

CONTRIBUTI = A CARICO DEL DATORE DI LAVORO

LIQUIDAZIONE = quando si determina l'esatto debito che l'azienda ha verso i dipendenti

PAGAMENTO = Avviene dopo la liquidazione

Esempio busta paga:

Supponiamo che gli stipendi lordi siano pari a 6500, gli assegni 500, le ritenute fiscali a

1200 e le ritenute previdenziali a 800.

Dipendenti c/retribuzioni = 6500 + 500 - 1200 - 800 = 5000

Dare Avere

Liquidazione Salari e stipendi 6500

INPS C/C 500

Erario c/ritenute 1200

INPS C/C 800

Dipendenti c/retribuzioni 5000

Pagamento Dipendenti c/retribuzioni 5000

Banca c/c 5000

2. CONTRIBUTII contributi generano un costo e di conseguenza un'uscita di liquidità che non va ai dipendenti come il costo della retribuzione ma all'INPS (contributi previdenziali) e all'INAIL (infortuni sul lavoro).

➔ Contributi previdenziali a carico dell'azienda Rilevati e liquidati mensilmente

➔ Contributo miglioramento pensioni (0,5% della retribuzione lorda mensile) matura mese per mese e va chiuso ogni anno.

Il pagamento di ogni mese è effettuato entro il 16 del mese successivo a quello di competenza. È a carico dei lavoratori ma anticipato dall'azienda, infatti questo originerà un credito dell'azienda nei confronti del dipendente. Questo

credito viene scalato dal debito per il TFR.

Esempio:

Supponiamo che i contributi previdenziali (a carico dell'azienda) siano pari a 2000 e che il contributo miglioramento pensioni (a carico del dipendente) sia pari a 32,50

Il 16 del mese successivo a quello di liquidazione delle buste paga si provvede al pagamento di quanto dovuto dall'INPS.

INPS C/C = 2000 + 32,5 = 2032,5

INPS C/C finale = devo togliere e aggiungere in base a ciò che avevo prima

Dare Avere
Contributi previdenziali 2000
Dipendenti C/ miglioramento pensioni 32,5
INPS C/C 2032,5
INPS C/C 2332,5
Banca c/c 2332,5

➔ Contributi assicurativi

Sono tutti a carico dell'azienda, seguono uno schema fisso.

Sono rilevati in 3 momenti e pagati in 2 momenti:

  • il loro versamento si deve versare entro il 16/02 un acconto per lo stesso anno pari al 100% dei contributi assicurativi dell'anno precedente.
  • Al 31/12 si liquidano i contributi dell'anno in corso e si determina il saldo.
  • Il 16/02 dell'anno dopo
ancora si versa il saldo dell'anno prima + l'acconto e così via. Esempio: Supponiamo di trovarci nel 2020 con i seguenti dati: - Contributi assicurativi maturati nel 2019 = 1000. - Contributi assicurativi maturati nel 2020 = 1200.
Dare Avere
INAIL c/acconto 1000 16/02/2020 Banca c/c 1000
Contributi INAIL 1200 Tolgo l'acconto, perché l'ho già dato
INAIL c/acconto 1000 31/02/2020 Debito v/INAIL 200
Debito v/INAIL 200 16/02/2021 INAIL c/acconto 1200
Banca c/c 1400 Acconto 2021, pari al costo 2020
3. TFR Il TFR è un particolare fondo spese future e rappresenta un debito che l'azienda ha verso il lavoratore. È un fondo spese future anomalo perché non si sa di preciso il momento in cui si manifesterà ma si sa di preciso il suo importo, perciò è paragonabile ad un debito di funzionamento. Parte di retribuzione che il dipendente non percepisce subito ma alla fine del rapporto di lavoro. Questa somma può anche

essere richiesta prima della fine del rapporto di lavoro e quindi si crea un credito verso il lavoratore. Siccome questa somma è rimasta a disposizione dell'azienda, anno per anno l'azienda deve rivalutare il fondo in base al tasso (75%) dell'indice di incremento dei prezzi al consumo, ovvero un tasso di inflazione generato dall'ISTAT che mi dà la misura della perdita del potere di acquisto.

La rivalutazione del fondo ovviamente si ha dal secondo anno in poi.

Ci sono due problematiche al 31/12:

  • Il contributo miglioramento pensioni: Le aziende versano durante l'anno questo contributo per i dipendenti; quindi, l'azienda ha un credito verso i dipendenti. Questo credito verrà chiuso il 31/12, in quanto dal TFR levo questo credito.
  • I
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
48 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mati.gervasi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Verona Roberto.