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La catena di valore nel settore alimentare

GDO, HORECA, HORECA, HORECA, piccolo dettaglio, piccolo dettaglio, piccolo dettaglio, credito, formazione, credito, formazione, credito, formazione, credito, formazione, trasporti, ser-ATTIVITA' trasporti, trasporti, ser- vizi vari trasporti, ser- vizi vari vizi variAUSILIARIE servizi vari M O D E L L I D I C O N S U M O A L I M E N T A R ECONSUMO oli d'oliva vini Pane, pasta, ortofrutta frescaOUTPUTTutti quei processi che trasformano il prodotto agricolo in un bene di consumo, fanno si che esso assumaun valore, valore che si forma durante tutta la catena produttiva.Notiamo bene:Settore Fatturato 2020 (%) Fatturato medio 201-2019 (%)Agricoltura 7,1 11,6Alimentari bevande e tabacco 27,5 27Commercio ingrosso 26,7 24,8Commercio al dettaglio 26,8 25,0Attività dei servizi di ristorazione 27,5 27Come si può notare da questi dati ISTAT, il fatturato del settore agricolo è minimo in questa catena rispettoal fatturato di altri settori.3.Le caratteristiche

dell'industria alimentare

1) L'industria alimentare è composta dall'insieme delle imprese del sistema agro-alimentare che assicurano le varie fasi della trasformazione delle materie agricole fino alla realizzazione di prodotti pronti per essere consumati.

2) L'industria alimentare è stata oggetto di profonde e continue trasformazioni e pressioni, che ne hanno modificato e che continuano a modificare caratteristiche e assetti strutturali e organizzativi.

Alcune delle trasformazioni:

  • Concentrazione: meno numero di imprese, imprese più grandi, con più dipendenti
  • Globalizzazione e Internazionalizzazione: le imprese acquistano materie prime da altri paesi, quasi sempre per il prezzo competitivo, ma tralasciando molte volte la qualità
  • Delocalizzazione dei processi: aziende con stabilimenti produttivi al di fuori del loro paese d'origine per abbassare alcuni tipi di costi (manodopera, tasse ecc..)
  • Rapido

3) Nel tempo si è assistito ad una progressiva perdita del carattere di artigianalità dei processi produttivi, a causa dell'adozione di processi produttivi e organizzativi di tipo industriale che garantiscono una certa qualità del prodotto, ma questo porta alla standardizzazione dei prodotti.

4) Nel suo complesso l'industria alimentare italiana è formata mediamente da imprese di piccole dimensioni e una forte diversità delle caratteristiche a seconda sia dei comparti merceologici e della natura dei processi produttivi e delle tecnologie dominanti, sia dell'area territoriale di riferimento.

3.1 Evoluzione dell'industria alimentare in Italia

Come evidenziano i dati, l'industria alimentare italiana sta cambiando negli anni, si evidenzia infatti una diminuzione del numero di imprese del 14%, mentre il numero degli addetti è diminuito solo del 5%.

ciò staa significare che il numero medio degli addetti per impresa è aumentato. Questo è proprio il processo di concentrazione, dove diminuisce il numero di aziende e aumenta il numero di dipendenti per azienda. Negli ultimi anni (2020) si è registrato una diminuzione generale del numero delle imprese, ma vediamo anche un aumento delle imprese artigiane nell'industria delle bevande, specialmente aziende artigiane che producono birra, in quanto la domanda di quest'ultimo prodotto sta crescendo esponenzialmente. 3.2 Caratteristiche dell'industria alimentare in Italia 1) In termine di assunzioni/addetti i reparti più importanti sono quelli della produzione zootecnica (carne, salumi ecc e latte, formaggi ecc), seguiti dall'ortofrutta. 2) Il numero di addetti per impresa risente del tipo di tecnologia dominante nel settore, infatti ci sono dei comparti che risentono ancora molto del fattore umano, altri tipi di comparti invece riescono autilizzaredelle innovazioni tecnologiche che sostituiscono del tutto o in parte il fattore umano.

3) Il numero assoluto di imprese e unità locali risentono delle caratteristiche territoriali (disponibilità di materie prime), e della storia economica del proprio paese (tradizioni di consumo, dominazioni coloniali ecc..).

4) In Italia l'industria alimentare trova un'ampia diffusione territoriale essendo presente in tutte le regioni.

5) Esiste tuttavia una dicotomia Nord-Sud: al nord troviamo delle industrie alimentari di dimensioni più grandi, ma incidono poco nell'industria manifatturiera, al contrario al sud le industrie sono più piccole ma incidono di più nell'industria manifatturiera.

6) Si registra inoltre una forte differenziazione e specializzazione tra aree territoriali italiane, quindi i prodotti alimentari in Italia sono strettamente legati al territorio.

3.3 Le grandi forze che agiscono sull'industria alimentare in

Italia

Le grandi forze che agiscono sull'industria alimentare in Italia sono:

  1. L'internazionalizzazione (Da 3.4 e 3.5)
  2. L'industrializzazione dei metodi produttivi (3.6)
  3. La concentrazione (3.7)

Trattiamo in maniera specifica queste forze:

3.4 L'internazionalizzazione sull'industria alimentare in Italia

L'internazionalizzazione è un fenomeno molto evidente sull'industria in Italia, e fa riferimento a:

  • L'internazionalizzazione mercati di approvvigionamento e mercati di sbocco:
  • Inizialmente le industrie nascono per la trasformazione e vendere in loco delle materie prime locali, ma con l'incremento dei costi delle materie prime, e dei prodotti, le industrie italiane hanno cominciato ad acquistare/vendere delle materie prime/prodotti da/in altri paesi.

  • L'internazionalizzazione dei processi produttivi:
  • Molte aziende si stanno de-localizzando, aprendo delle filiali in altri paesi delocalizzando la produzione per abbassare i costi.

E pagare meno tasse. - L'internazionalizzazione degli assetti proprietari: Anche nell'ambito alimentare ci sono delle grandi multinazionali, anche di provenienza straniera, che acquistano aziende italiane e quindi anche il Made in Italy è legato ad assetti proprietari di altri paesi. Più in generale possiamo affermare che negli ultimi 10 anni l'internazionalizzazione ha portato a un aumento delle vendite dei prodotti alimentari italiani all'estero, questo aumento è stato sempre un aumento costante che non si è mai fermato.

3.5 La bilancia agro-alimentare in Italia: La bilancia agro-alimentare è il rapporto tra i prodotti esportati e i prodotti importati (Export-Import). Il bilancio è positivo quando i prodotti esportati sono maggiori dei prodotti importati. Il bilancio è negativo quando i prodotti importati sono maggiori dei prodotti esportati. Come possiamo vedere da questo grafico, l'Italia ha un export molto forte nei

prodotti per il consumo alimentare diretto, i principali prodotti sono:

  1. L'industrializzazione dei metodi produttivi

Come abbiamo visto l'industria sta sostituendo i capitali alla mano d'opera, cioè il lavoro dell'uomo con gli impianti di produzione, questo porta a:

  • Scomposizione dei processi produttivi in varie fasi, con l'aumento della divisione del lavoro, per una diminuzione dei costi di produzione.

Quindi il processo di produzione viene diviso in fasi, e ogni azienda o stabilimento ha un ruolo specifico per un prodotto, quindi si avranno dei macchinari specifici per una fase in particolare del prodotto. Il lavoro sarà anche diviso e specifico, cioè ogni lavoratore ha un ruolo preciso e specifico all'interno dell'industria.

  • Aumento dell'intensità di capitale per unità di lavoro, e aumento di produttività ossia quantità di produzione per unità di lavoro.

Adozione di metodi produttivi

di tipo continuo, per aumentare la produzione, cioè quelle catene di montaggio che trovavamo solo nelle aziende automobilistiche, li troviamo sempre di più anche negli impianti agro-alimentari.

Standardizzazione dei prodotti, che rispondono bene al mercato di massa e mirano a fornire cibo a basso costo, con una qualità minima ma che risponda alle esigenze di salubrità dei consumatori.

Attenzione, produttività e produzione non sono la stessa cosa:

La produttività è la quantità di prodotto per unità di lavoro, che è aumentata grazie all'utilizzo di macchine.

La produzione invece fa riferimento al totale del prodotto che l'industria produce.

Vediamo ora quali sono invece gli ostacoli dell'industrializzazione:

- Frammentazione e polverizzazione delle aziende agricole: cioè le aziende agricole soprattutto in Italia sono piccole e sono collocate a buona distanza una dall'altra e questo crea dei

problemi per concentrare una certa quantità di prodotto che sia omogeneo e che sia destinato ad una lavorazione di tipo industriale. - Stagionalità della materia prima: ossia molte produzioni sono legate al ciclo produttivo biologico dell'agricoltura, es anche per questo importiamo pomodori dalla Cina. - Variabilità delle caratteristiche qualitative della materia prima: cioè avere un prodotto agricolo standardizzato con le stesse caratteristiche: nutrizionali, organolettiche, estetiche ecc.. non è facile, questo fa si che una industrializzazione completa nel campo agroalimentare sia ancora più complicata. - Deperibilità delle materie prime e dei prodotti: con particolare attenzione alla logistica e ai trasporti delle materie prime. 3.7 La concentrazione delle imprese agro-alimentari Con il termine concentrazione indichiamo la riduzione del numero di imprese soprattutto quelle di piccola e media dimensione, questo fenomeno porta ad un aumento

dell'importanza delle grandi imprese e dei gruppi produttivi, che assumono sempre più dipendenti. Il motivo per cui abbiamo avuto una concentrazione delle imprese agro-alimentari ha delle basi che sono:

BASE TECNICA: innovazione nei trasporti, nelle comunicazioni, nelle tecnologie di conservazione che hanno aumentato la dimensione minima efficiente,

BASE ECONOMICA: formazione dei mercati di massa dei fattori e dei prodotti (urbanizzazione, omogeneizzazione delle abitudini alimentari, mercato unico, trasporti, informazione, credito, ecc.),

BASE GIURIDICA: normative igieniche e sanitarie più restrittive (che hanno scartato fuori un sacco di piccole aziende), liberalizzazione dei mercati (import e export le aziende meno competitive sono costrette a chiudere).

4. Le fasi dello sviluppo dell'industria Agro-Alimentare e della distribuzione finale

PRIMA FASE

L'Industria alimentare avvia il processo di concentrazione dimensionale e operativa, comincia a fare investimenti

“Materiali” come l’acquisto di impianti, quindi comi

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A.A. 2022-2023
109 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giotramo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Marone Enrico.