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Prodotto Marginale e Prodotto Medio

Q=PM L L• Geometricamente corrisponde alla inclinazione della funzione di produzione• Analiticamente ne è la derivata parziale(Il Prodotto Marginale è l’inclinazione)a bEsempio: Q = m· K La-1 b a bdQ/ dK = a·m·K L = a· m· K L / K = a· Q/Ka b-1 a bdQ / dL = b·m·K L = b ·m· K L /L = b· Q/L

Prodotto Medio• Il Prodotto medio di un fattore indica la quantità di prodotto ottenuta per ogni unità di fattoreutilizzata Q=PMedio L L• geometricamente corrisponde alla inclinazione di una retta che congiunge l’origine con il puntodella funzione di produzione che si sta considerandoEsempio: Prodotto totale, medio e marginale 5 130 30 26Lavoro Prodotto PM APL L 6 150 20 250 0 0 0 7 165 15 231 10 10 10 8 175 10 212 30 20 15 9 180 5 203 60 30 20 10 180 0 184 100 40 25Relazioni tra Prodotto Totale, Medio e Marginale• Quando il prodotto totale cresce, il prodotto

marginale può essere un'ottima strategia per massimizzare il prodotto totale. Esempio: Supponiamo di avere due processi produttivi, A e B, e un fattore produttivo, ad esempio il lavoro. Se il prodotto marginale del lavoro nel processo A è maggiore del prodotto marginale del lavoro nel processo B, allora sarebbe conveniente allocare più lavoro nel processo A rispetto al processo B. Questo perché ogni unità aggiuntiva di lavoro nel processo A contribuirà a generare più prodotto rispetto a ogni unità aggiuntiva di lavoro nel processo B. Tuttavia, è importante notare che questa strategia funziona solo se il prodotto marginale del fattore produttivo è lo stesso in entrambi i processi produttivi. Se il prodotto marginale del lavoro nel processo A è maggiore del prodotto marginale del lavoro nel processo B, ma il prodotto marginale del lavoro nel processo B diminuisce più lentamente rispetto al processo A, allora potrebbe essere conveniente allocare più lavoro nel processo B rispetto al processo A. In conclusione, per massimizzare il prodotto totale, è necessario considerare sia il prodotto marginale del fattore produttivo che la sua variazione tra i diversi processi produttivi.

medio è fuorviante: poiché il prodotto medio è sempre maggiore o uguale ad ovest rispetto ad est, si sarebbe indotti a privilegiare l'allocazione dell'imbarcazione a ovest.

In effetti, per massimizzare il prodotto le imbarcazioni vanno suddivise in parti uguali tra est e ovest.

Produzione nel Lungo Periodo:

  • Nel lungo periodo, come detto, tutti i fattori produttivi sono variabili.
  • Sul piano (K, L) la funzione di produzione può essere rappresentata dalla mappa degli isoquanti.
  • L'isoquanto è il luogo di tutte le combinazioni di capitale e lavoro che forniscono un determinato livello di output.

Pendenza dell'isoquanto = saggio marginale di sostituzione tecnica.

Rendimento in Scala:

Se tale incremento comporta un incremento della produzione maggiore dell'1%, allora la funzione di produzione esibisce rendimenti di scala crescenti.

Es.: Q = K^2 se L = K = 2, allora Q = 4 o se L = K = 3, allora Q = 9.

di scala costanti• F (cK, cL) < c F (K, L) in caso di rendimenti di scala decrescenti

di scala costanti• F (cK, cL) < c F (K, L) in caso di rendimenti di scala decrescenti

bQ = m· K L

Nel caso della funzione di produzione Cobb-Douglas i rendimenti sono

  • crescenti se a + b > 1
  • costanti se a + b = 1
  • decrescenti se a + b < 1

a b a+b a b a+b

F (cK,cL) = m·(cK) (cL) = c m·K L = c F (K,L)

Si osservi che i rendimenti di scala decrescenti non hanno nulla a che vedere con la legge dei rendimenti marginali decrescenti.

Il prodotto marginale dei singoli fattori può essere decrescente, ma la funzione di produzione può avere rendimenti di scala decrescenti, costanti o persino crescenti.

Concorrenza perfetta

Un mercato perfettamente concorrenziale è una forma di mercato che

  1. Presenta molti venditori e compratori
  2. Un prodotto omogeneo
  3. È privo di barriere all’ingresso
  4. Inoltre consumatori e venditori non sono in grado di influenzare i prezzi di mercato dei beni e dei servizi (price-taker), ovvero

“subiscono” il prezzo di mercato.

Caratteristiche di un mercato perfettamente concorrenziale:

  • Atomicità: Nel mercato di concorrenza perfetta operano numerosi soggetti economici sia dal lato della domanda e sia dal lato dell'offerta. Ognuno di loro occupa una piccola percentuale della scheda di domanda e di offerta e non è in grado di influenzare con il proprio comportamento il prezzo del bene / servizio scambiato.
  • Prodotti Omogenei: I prodotti scambiati in un mercato di concorrenza perfetta sono omogenei ossia hanno caratteristiche simili o uguali. Ciò vuole dire che non esistono differenze nelle caratteristiche o nella qualità dei beni, tali da generare la nascita di sotto-mercati. I prodotti omogenei sono scambiati in un unico e grande mercato da un elevato numero di acquirenti e venditori.
  • Assenza Barriere all’entrata: In un mercato di concorrenza perfetta non esistono barriere di ingresso economiche, politiche o naturali.
Le imprese possono entrare o uscire dal mercato in tempi rapidi e senza costi elevati. Le imprese pre-esistenti non possono stringere accordi (cartello) per impedire l'ingresso nel mercato di nuove imprese concorrenti.
  • Compratori e Venditori Price-Taker: Il livello del prezzo viene preso dal mercato, il quale è determinato dalla libera e simultanea contrattazione fra acquirenti e offerenti. I soggetti economici possono soltanto decidere le quantità dei beni / servizi da domandare o da offrire.
  • Curva di domanda specifica dell'impresa: Curva che esprime la relazione fra il prezzo stabilito da una data impresa e la quantità che quest'ultima è grado di vendere.
Nella concorrenza perfetta acquirenti e venditori subiscono il prezzo (price-taker) determinato dalla domanda e dall'offerta, pertanto qualunque sia il volume di offerta deciso dall'impresa, questa decisione non influenza il prezzo di mercato. L'impresa può vendere.

qualunque quantità desideri al prezzo di mercato, ma non venderebbe nulla a un prezzo più elevato.

Altre Forme di Mercato:

  • Monopolio: Una singola impresa serve l'intero mercato. Caratterizzato da forti barriere all'entrata, dovute a specifiche economie di scala o politiche pubbliche che limitano il numero di imprese (es: farmaci coperti da brevetti, servizi postali, servizi telefonici locali).
  • Concorrenza monopolistica: Molte imprese che vendono un prodotto differenziato. Caratterizzato da assenza di barriere all'entrata (es: bar, spazzolini da denti, etc.).
  • Oligopolio: Poche imprese, in genere di grandi dimensioni, in grado di modificare la propria quantità di produzione (offerta) e il prezzo di vendita del proprio bene / servizio. Forti barriere all'entrata dovute a economie di scala e politiche pubbliche (es: automobili, viaggi aerei, servizi telefonici mobili).

Le Quattro Forme di Mercato:

Massimizzazione Profitto in Concorrenza

quantità di prodotto tale che il ricavo marginale sia uguale al costo marginale. In questo punto, l'impresa massimizza il suo profitto. Per raggiungere questo obiettivo, l'impresa deve prendere in considerazione diversi fattori, come i costi di produzione, il prezzo di vendita e la domanda di mercato. L'obiettivo finale è quello di trovare il punto di equilibrio in cui il ricavo marginale è massimo. In conclusione, l'obiettivo di un'impresa è massimizzare il profitto economico, e per farlo deve determinare la quantità di produzione/vendita che massimizza la differenza tra i ricavi totali e i costi totali. Questo viene raggiunto quando il ricavo marginale è uguale al costo marginale.

quantità Q* tale che il costo marginale è uguale al prezzo. Massimo profitto

Usare l'approccio marginalistico per determinare il livello di produzione. Un'impresa in concorrenza perfetta prende il prezzo di mercato per dato, quindi il beneficio marginale, o ricavo marginale, è uguale al prezzo. Usando il principio marginalistico, l'impresa tipo massimizza il profitto nel punto a, dove il prezzo di mercato (€12) è uguale al costo marginale. Il profitto economico è pari alla differenza tra il prezzo e il costo medio (€4,125 = €12 - €7,875) moltiplicata per la quantità prodotta (8 magliette al minuto), ovvero a €33 al minuto.

I Costi si distinguono in: Costi Fissi e Costi Variabili.

Costo Fisso è il costo sostenuto indipendentemente dalle quantità prodotte.

Costo Variabile è il costo che riguarda la singola unità prodotta.

Costo Medio Totale è la somma di tutti i costi.

ri al prezzo di mercato)Equilibrio di MercatoLungo PeriodoNel lungo periodo, l’equilibrio di mercato perfettamente concorrenziale si ottiene quando tutte le imprese presenti nel mercato massimizzano il profitto. Questo avviene quando il prezzo di mercato è uguale al costo medio totale minimo. In altre parole, nel lungo periodo tutte le imprese producono al costo minimo possibile e non ci sono incentivi per entrare o uscire dal mercato.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
66 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/06 Economia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valehaki di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia applicata all'Ingegneria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Mascali Francesco.