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ESERCITAZIONE:
1- Utile esercizio 2020 (32.000) accantonato a riserva -->
Utile d'esercizio: 32.000 - 32.000 = 0
Riserve di utili: 60.000 + 32.000 = 92.000 (Stato patrimoniale, capitale netto)
2- Viene eliminato il risconto passivo (ricavo sospeso) e trasformato in ricavo -->
Risconti passivi: 3.000 - 3.000 = 0
Fitti attivi: 3.000
3- Incasso crediti x 35.000 e pago debiti x 25.000 -->
Crediti vs clienti: 58.000 - 35.000 = 23.000
Banca c/c: 7.500 + 35.000 = 42.500
Debiti vs fornitori: 61.000 - 25.000 = 36.000
Banca c/c: 42.500 - 25.000 = 17.500 46
4- Ricavi di vendita x 630.000 con pagamento immediato x 75% (restante 25% è credito in essere) -
->
Ricavi di vendita: 630.000 (Conto economico)
Crediti vs clienti: 23.000 + 157.500 (25%) = 180.500 (Stato patrimoniale, attività patrimoniali)
Banca c/c: 42.500 + 472.500 (75%) = 515.000
5- Acquisto materie prime (costo caratteristico) x 315.000, con 70% pagamento immediato e 30%
debito -->
Costi acquisti materie: 315.000 (Conto economico)
Debiti vs fornitori: 36.000 + 94.500 (30%) = 130.500 (Stato patrimoniale, passività patrimoniali)
Banca c/c: 515.000 - 220.500 (70%) = 294.500
6- Pagamento salari (costo caratteristico) x 230.000 e interessi (costo finanziario) x 11.000 -->
Salari e stipendi: 230.000 (Conto economico) 47
Banca c/c: 294.500 - 230.000 = 64.500
Interessi passivi: 11.000 (Conto economico)
Banca c/c: 64.500 - 11.000 = 53.500
7- Si rivelano inesigibili crediti x 3500 (stralcio); ciò che non è coperto da Fondo svalutazione
crediti (2.500 - 3.500 = 1000), è costo "perdite su crediti" (caratteristico) -->
Crediti vs clienti: 180.500 - 3.500 = 177.000
FSC: 2.500 - 2500 = 0
Perdite su crediti: 1.000 (Conto economico)
ASSESTAMENTO
8- Materie prime finali subiscono variazione negativa di 8.000 e rimanenze prodotti finiti,
subiscono variazione incrementativa di 7.000 -->
Rimanenze materie: 36.000 (rimanenze iniziali 2021) - 8.000 = 28.000 (Stato patrimoniale, attività
patrimoniali)
[CONSUMI = Acquisti - (rimanenze finali - rimanenze iniziali)]
Rimanenze prodotti finiti: 25.000 (rimanenze iniziali 2021) + 7.000 = 32.000 (Stato patrimoniale, attività
patrimoniali)
[PRODUZIONE = Vendite + (rimanenze iniziali + rimanenze finali)]
9-
Ammortamento macchinari: 485.000 x 20% = 97.000 (Conto economico, area caratteristica)
Fondo ammortamento macchinari: 165.000 + 97.000 = 262.000 (Stato patrimoniale) 48
Ammortamento immobili civili: 110.000 x 2% = 2.200 (Conto economico, area extra caratteristica)
Fondo ammortamento immobili civili: 40.000 + 2200 = 42.200 (Stato patrimoniale)
Costruzioni in economia: 15.000 (Conto economico, area produzione caratteristica)
Costi software: 15.000 (Stato patrimoniale, attività patrimoniali)
10- 1/12/21 dato in locazione immobile, con riscossione posticipata x 27.000 a canone semestrale -
->
Fitti attivi: 3.000 + 4.500 = 7.500 (Conto economico, area extra caratteristica)
Ratei attivi: 4.500 49
11- Incremento conto svalutazione crediti (attualmente a zero) di 6.000 -->
FSC: 0 + 6.000 = 6.000 (Stato patrimoniale)
Accantonamento al FSC: 6.000 (Conto economico)
CONTO ECONOMICO 2021: 50
51
Lez. 22
Le VALUTAZIONI di BILANCIO
La maggior parte degli elementi presenti nel bilancio, vanno stimati da chi lo redige (sono di natura
incerta --> soggetti a valutazione). Sono pochi i valori certi (es.) denaro su banca c/c, ricavi di vendita.
Le valutazioniche si compiono, rispondono al POSTULATO DELLA PRUDENZA: valutazione asimmetrica
per cui bilancio non deve anticipare utili solamente sperati, mentre deve tener conto di tutte le possibili
perdite (anche se solo temute).
Attività e passività patrimoniali, risentono delle stime fatte (es.) valutazione di valore rimanenze
magazzino: si ripercuote su attività patrimoniale (costo sospeso prodotti finiti)
Seguendo il postulato, ottengo un range di valori ragionevoli (es.) rimanenze prodotti finiti --> il range
va dal costo di produzione al prezzo di eventuale vendita.
Seguendolo, è salvaguardata integrità del capitale, tutelando i creditori.
Cosa succede se non lo rispettiamo?
• Riserve occulte: nel caso in cui le valutazioni compiute portino congiuntamente a una
sottovalutazione delle attività patrimoniali (attribuisco valore inferiore all'estremo più basso dei
valori ragionevoli (es.) rimanenze: costo produzione 100, prezzo di vendita 120; sottovaluto se
scelgo valore < 100.) e una sopravalutazione delle passività (attribuire al rischio stimato, un valore
più alto dell'estremo superiore dei valori ragionevoli (es.) stimo rischi tra 2% e 4%: sottovaluto se
scelgo valore > 4%). --> Valore del capitale di proprietà (capitale netto) sarà sottostimato. Sono
state formate riserve occulte: parte del patrimonio aziendale è stato nascosto (non compare nessuna
voce nel bilancio)
• Annacquamento del capitale: complessivamente valutazioni portano a sopravalutazione delle attività
(rimanenze) e una sottovalutazione delle passività (rischi). --> Per differenza tra valore attività e
valore passività, ottengo un capitale netto sopravvalutato/annacquato (non rappresentativo del
valore reale di cui l'azienda dispone; gonfiato e superiore al massimo ragionevole).
• Riserve potenziali: [situazione intermedia, non grave come precedente] valori attribuiti SI tra quelli
del range dei ragionevoli, ma NO seguendo postulato della prudenza (es.) rimanenze, costo
produzione 100, prezzo di vendita 120: scelgo di valutare i prodotti 105; è valore ragionevole, ma
non prudenziale. (es.) stimo rischi tra 2% e 4%: valuto il rischio nella misura del 3%. --> Capitale
netto è ragionevole, ma non prudenziale (anticipo utili non ancora realizzati)
Il CAPITALE:
• Capitale d'apporto: risorse iniziali conferite da titolare o soci (capitale sociale). Quando ci sono
conferimenti in natura (es.) immobili, automezzi, diventa valore soggettivo --> necessario compiere
valutazioni/stime
• Capitale di funzionamento: si determina quando si redige il bilancio d'esercizio; si dice capitale netto
di funzionamento per ipotesi che azienda continui ad operare in futuro 52
• Capitale di liquidazione: anche questo capitale netto che vado a definire nel bilancio, ma quando
condizioni non rispondono più a ipotesi di continuità aziendale (azienda sta cessando l'attività). La
stima di tale capitale è diversa da quella che farei con capitale di funzionamento (es.) interrompo il
processo di ammortamento, poichè non esiste più ciclo produttivo; iscrivo il macchinario al valore
che presumo di ottenere dalla liquidazione del bene stesso
• Capitale economico: in sede di cessione dell'azienda, si stabilisce valore di azienda X in giorno Y. (es.)
voglio acquistare Barilla, quanto vale? per stabilirlo devo determinarne il capitale economico: non
guardo il capitale netto (fotografia a data precisa passata, e influenzato da valutazioni soggettive),
ma incorporo le prospettive reddituali dell'azienda (es. stimo i flussi reddituali che l'azienda mi darà
nei prossimi esercizi), e le attualizzo: W (capitale) = R (flussi di reddito) / Ce (tasso di
attualizzazione)
Lez. 23
LETTURA di CONTO ECONOMICO
Dallo schema base, riclassifico il CE per far emergere ulteriore risultato intermedio: VALORE AGGIUNTO --
> differenziale tra valore di produzione caratteristica e costi esterni (legati a fattori produttivi acquisti
dall'esterno); mi dice in quanta parte il contributo dei cicli di produzione interni, ha partecipato alla
creazione del valore.
Un istituto bancario, un investitore ecc. devono analizzare l'azienda per comprendere se sarà in grado di
restituire i soldi, se sarà un investimento fruttuoso ecc. Per fare ciò, bisogna compiere un'analisi di
bilancio.
L'INTERPRETAZIONE dei VALORI di BILANCIO:
1. Fase della riclassificazione: voci di bilancio vengono riaggregate in modo da far emergere
determinati valori (es.) si evidenzia il valore aggiunto
2. Costruzione di indici di bilancio: si usano le grandezze evidenziate nella fase precedente, per
costruire indicatori che alla fine andranno giudicati per capire le performance aziendali. Per ogni
categoria di soggetto ci saranno differenti indici di interesse (es.) i valori che interessano a
investitore sono diversi da quelli che interessano a banca.
Profilo della redditività --> capacità dell'azienda di produrre un reddito, analizzata in funzione
delle risorse che sono state impiegate per arrivare a quel reddito (es.) 2 aziende producono utile di 100;
azienda A impiega capitale per 10, azienda B ha impiegato capitale per 1.000.000; azienda A è più
performante. [rapporto tra misura di reddito fratto capitale risorse impiegate] --> ci deve essere
coerenza/correlazione tra i due valori, da cui ottengo un valore unico, confrontabile con le altre aziende
competitor (anche nel tempo, analisi del trend).
GLI INDICATORI di REDDITIVITA': 53
• ROE (return on equity) = indicatore di redditività netta/globale: guarda alla capacità dell'azienda di
produrre un reddito netto, in funzione degli apporti di capitale dei proprietari/soci. Tasso di ritorno
del capitale di proprietà -> RN (reddito netto: utile o perdita dell'esercizio) / CN (capitale netto) =
ROE (espresso in %, valori sia negativi che positivi: se a numeratore c'è perdita, ROE è negativo). (es.)
se azienda ha ROE = 10%, l'investimento fatto col conferimento di capitale, ha avuto ritorno del 10%
--> reddito prodotto da azienda per ogni euro conferito; misuro la capacità di remunerare chi ha
dotato l'azienda di risorse (se ROE è alto, investitori saranno attratti). MA considera reddito netto:
risente di costi di finanziamento (influenza delle scelte di finanziamento dell'azienda), è influenzato
da attività straordinaria (non ripetibile)
• ROI (return on investiment) = indice di redditività operativa/caratteristica: RO (reddito operativo
caratteristico: primo risultato intermedio del CE) / Ko (capitale investito nell'area caratteristica: Tot
attività patrimoniali dello SP, esclusi gli investimenti riferiti ad area extracaratteristica (es.) immobili
civili messi in locazione) = ROI (espresso in %, sia negativo che positivo) --> Tasso di ritorno degli
investimenti fatti nell'area caratteristica, senza l'influenza delle scelte di finanziamento compiute da
azienda (quanto capitale d'apporto e quanto capitale di debito, quindi costo x interessi, non incide
nel calcolo del ROI)
Le DETERMINANTI del ROI (le condizioni di svolgimento del processo produttivo che incidono
sulla reddittività operativa):
:
• Condizioni di attività cosa e quanto produrre?
◦ QUANTO azienda prod