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IMPIEGHI FONTI

Immobilizzazioni immateriali Mezzi propri

liquidità esigibilità

Immobilizzazioni materiali crescente

crescente

Immobilizzazioni finanziarie

(mutui attivi) Debiti oltre l’anno (debiti finanziari)

Debiti entro l’anno (ratei passivi, di

Disponibilità economiche natura commerciale)

Disponibilità finanziarie

Disponibilità liquide (banche c/c,

valute estere

Esercizio

Spese di sviluppo

Riserva legale

Mutui passivi

Buoni del tesoro pluriennali

Materie prime in magazzino

Cassa

Dipendenti c/retribuzioni

Capitale sociale

Macchinari

Prestiti obbligazionari emessi

Cambiali attive

Cambiali passive

Crediti v clienti

Obbligazioni sottoscritte

IMPIEGHI FONTI

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI MEZZI PROPRI

Spese di sviluppo Capitale sociale

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Riserva legale

Macchinari

IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE DEBITI OLTRE L’ANNO

Buoni del tesoro pluriennali Mutui passivi

Obbligazioni sottoscritte Prestiti obbligazionari emessi

DISPONIBILITA’ ECONOMICHE DEBITI ENTRO L’ANNO

Materie prime in magazzino Dipendenti c/retribuzioni

Risconti passivi Cambiali passive

DISPONIBILITA’ FINANZIARIE

Cambiali attive

Ratei attivi

Crediti v clienti

DISPONIBILITA’ LIQUIDE

Cassa

Il 1/12/2019 si cede in affitto un immobile aziendale per 3 mesi a 1200 euro

complessivi con condizioni di incasso posticipati. Contestualmente si stipula un

contratto di assicurazione auto della durata di 4 mesi con pagamento

anticipato dell’intero importo di 800 euro. Rilevare le poste patrimoniali che

emergono da tali operazioni e che dovranno trovare inserimento nella

situazione patrimoniale dell’azienda alla data 31/12/2019

1200x1/3= 400 euro rateo attivo

800x3/4= 600 euro risconto attivo tenendo conto delle caratteristiche

PATRIMONIO IN SENSO QUALITATIVO:

funzionali degli elementi che lo costituiscono

: in relazione al loro specifico valore

IN SENSO QUANTITATIVO

stock

Analisi per : quantità che misura quell’oggetto, il momento in cui avviene

l’accertamento di tale quantità

Ai fini contabili, occorre omogeneizzare le varie quantità patrimoniali,

esprimendole in termini monetari

Stock economici: fanno riferimento a beni e servizi

1. beni (materiali e immateriali)

2. diritti (o crediti) economici: risconti attivi (diritto di usufruire di un

servizio),

3. obblighi (o debiti) economici: risconti passivi (concedere l’utilizzo di un

servizio)

Stock finanziari: fanno riferimento ad elementi della situazione Patrimoniale

riferiti alla moneta

1. moneta e sostituti diretti

2. diritti (o crediti) finanziari: ratei (parte di incasso del servizio già goduto

ma che non c’’è stata ancora la manifestazione finanziaria)

3. obblighi (o debiti) finanziari: trasferire a terzi del denaro

DIRITTI OBBLIGHI

Impegni a

STOCKS Beni e crediti fornire servizi

economici

ECONOMI (ad erogare

(immobilizzazi valore-debiti

oni mat. e

CI economici,

imm.) risconti passivi)

STOCK Moneta e

crediti (imm. Debiti (mezzi

FINANZ. Finanz., propri

disponibilità debiti entro

finanz. e l’anno

liquide) debiti oltre

l’anno

ANALISI PER STOCK

supponiamo che lo stock cassa all’istante iniziale di un certo arco di tempo

abbia un valore di 100 euro. Al termine del medesimo intervallo abbia il valore

di 120 euro.

120-100= 20 stock cassa, rappresenta il cambiamento della situazione

patrimoniale dall‘inizio del periodo amministrativo alla fine. Questa analisi

permette di evidenziare l’entità del cambiamento (di quanto è cambiato) e il

segno (se è aumentata o diminuita). Non ci dice le cause, cioè le motivazioni

della variazione patrimoniale.

LE VALENZE QUANTITATIVE DEL PATRIMONIO AZIENDALE

Ci deve essere il pareggio tra le fonti e gli impieghi

Patrimonio aziendale (il sistema di risorse destinato all’esercizio dell’attività

aziendale. Occorre individuare la qualità di quei medesimi elementi e

dimensionare quantitativamente le singole parti del sistema

Complesso degli impieghi in termini monetari= patrimonio lordo disponibile

PL= Debiti + Mezzi propri

Ovvero

MP= PL-D= PATRIMONIO NETTO (quello che mi rimane dopo aver pagato tutti i

debiti verso terzi)

Aspetto quantitativo

Patrimonio lordo è l’attivo (impieghi)

L’attivo può essere fisso o operante/circolante (rimane per breve tempo)

Le fonti vengono chiamate passivo

Passività esigibili (debiti contratti verso terzi)

Passività consolidate (obblighi economici e finanziari oltre l’anno)

Passività correnti (obblighi economici e finanziari entro l’anno

Patrimonio netto

Attivo= passivo + patrimonio netto

Patrimonio netto= attivo-passivo

Rappresenta il fondamento per ogni indagine di tipo patrimoniale o reddituale

Grandezza patrimoniale più significativa

Patrimonio netto (valore contabile del patrimonio o se sconto l’ottica del

 proprietario, valore contabile dell’azienda)

Patrimonio netto iniziale: Ai-Pi e patrimonio netto finale= Af-Pf

Patrimonio netto finale è diverso da quello iniziale

Per capire cosa è successo nel mentre bisogna approfondire l’analisi

PNf>PNi utile risultato positivo che ha portato ad un incremento

PNi+utile

PNf<PNi perdita

In caso in cui le attività sono minori delle passività deficit patrimoniale

Situazione catastrofica in cui le risorse disponibili non bastano per coprire i

debiti da terzi

Valore contabile diverso dal valore economico

Valore economico: in termini economici, dve indicare quanto vale l’azienda

come soggetto che produce risultati positivi

VE=VC+AVVIAMENTO

Avviamento: Attitudine dell’azienda a produrre utili, include elementi intangibili

Esercizio

Rimanenze di materie prime 1000

Brevetti 2000

Cassa 1000

Obbligazioni sottoscritte 3000

Ratei passivi 600

Risconti attivi 300

Obbligazioni emesse 1400

Marchi di fabbrica 3000

Banca z c/c salto attivo 1300

Mutui attivi 2000

Attrezzature 3000

Btp 800

Mutui passivi 7000

Debiti v fornitori 4000

Capitale sociale 14000

Spese di sviluppo 2000

Macchinari 4000

Rappresentanti c provvigioni 3000

Impianti 6000

Ratei attivi 600

FARE L’ANALISI QUANTITATIVA

ATTIVO PASSIVO

ATTIVO FISSO PATRIMONIO NETTO

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Capitale sociale 14000

Brevetti 2000

Marchi di fabbrica 3000 PASSIVITA’ CONSOLIDATE

Spese di sviluppo 2000 Obbligazioni emesse 1400

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Mutui passivi 7000

Attrezzature 3000

Impianti 6000 PASSIVITA’ CORRENTI

Macchinari 4000 Ratei passivi 600

IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Debiti v fornitori 4000

Obbligazioni sottoscritte 3000 Rappresentanti c provvigioni 3000

Mutui attivi 2000

Btp 800 PASSIVITA’ ESIGIBILI

TOT 25 800 (CORRENTI+CONSOLIDATE)

ATTIVO CORRENTE PATRIMONIO PERMANENTE

DISPONIBILITA’ ECONOMICHE (PATRIMONIO NETTO+PASSIVITA’

Rimanenze di materie prime 1000 CONSOLIDATE): risorse che

Risconti attivi 300 rimangono in azienda per un periodo

DISPONIBILITA’ FINANZIARIE medio lungo

Ratei attivi 600

DISPONIBILITA’ LIQUIDE

Cassa 1000

Banca z c/c saldo attivo 1300

TOT. 4200

Totale 30 000 Totale 30 000

PASSIVITA’ FITTIZIE

Operazioni di integrazione e rettifica: vanno ad aggiungere alcune voci allo

stato patrimoniale o a detrarre

Ratei operazioni di integrazione, risconti di rettifica

Sono voci che vengono aggiunte per ridurre altri valori presenti nella situazione

patrimoniale.

Sono fittizie perché sono create da chi sta redigendo la situazione patrimoniale,

quindi non sono debiti verso qualcuno. Vengono inserite nella situazione per il

principio della prudenza (necessità di evitare che il valore del patrimonio

aziendale sia maggiore della realtà per evitare che gli stakeholder fanno

affidamento all’azienda) e per la constatazione reale che il tempo invecchia o

deteriora le risorse patrimoniali.

Principali passività fittizie

Fondi di ammortamento: riguardano i beni a fecondità ripetuta

(immobilizzazioni materiali e immateriali) patrimonio strumentale, tutto ciò

che riguarda gli stock economici che costituiscono il patrimonio. Il loro valore

d’uso iniziale viene consumato nello svolgimento delle attività aziendali.

Consumo fisico: quando utilizziamo una risorsa, con il passare del tempo si

deteriora e il suo valore diminuisce fino a quando la sua possibilità di utilizzo

conclude.

Consumo tecnologico: obsolescenza= superamento tecnologico di un certo

bene, quando vengono fatte delle nuove scoperte scientifiche che vanno a

ridurre il valore dei beni già presenti. Questo comporta che se io registro gli

elementi al valore iniziale ottengo una sopravalutazione del bene.

Processo di ammortamento: tecnica di ripartizione del valore globale di un

bene a fecondità ripetuta in aliquote corrispondenti al valore ceduto nell’arco di

tempo considerato.

Grandezze di riferimento dell’ammortamento

Valore globale (storico) incorporato dal bene, di acquisto o fabbricazione

 Processo di ammortamento: regole per ripartire il valore iniziale negli

 anni di utilizzo del bene

Quota di ammortamento annua: indica quanta parte del bene ho

 consumato in un certo anno

Fondo ammortamento: lo troviamo nella situazione patrimoniale, anno

 dopo anno dobbiamo accantonare le quote già utilizzate.

N.B alla voce “terreni” non si fa il processo di ammortamento

Es

il 1/01/2023 l’azienda alfa acquista un computer dal valore di 5000 euro che

ipotizza di poter utilizzare per 5 anni.

S.P al 01/01/2023

ATTIVO PASSIVO

Imm. Mat

Computer 5000

S.P al 31/12/2023

ATTIVO PASSIVO

Imm. Mat f.do ammortamento

Computer 4000 1000

Valori iniziali: costo storico (d’acquisto): 5000

Numero anni di utilizzo: 5

Ammortamento a quote costanti

Quote di ammortamento: 5000/5= 1000 euro quanto valore del bene ho

consumato nel primo anno di utilizzo

Dalla quota di ammortamento emerge il fondo ammortamento in cui vado ad

accantonare le quote di ammortamento del bene valore consumato

complessivamente dall’acquisto del bene al momento dell’analisi

Piano di ammortamento

1/01/2023 31/12/2023 31/12/2024 31/12/2025 31/12/2026

31/12/2027

1 quota 1000 2 quota 1000 3 quota 1000 4 quota 1000 5 quota

1000

Fondo ammortamento al 31/12/2023: 1000 euro

Fondo ammortamento 31/12/2024: 2000 euro (quanto valore del c

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
46 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliatufa13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Cleofe Giorgino Maria.