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COMPLESSIVO2. (o totale)

fotografa la situazione in relazione ad un determinato arco temporale, di solito l'intera vita dell'azienda. (non sarà oggetto di analisi) Può essere coperto attraverso:

  1. FONTI INTERNE (AUTOFINANZIAMENTO): Rappresentate dai ricavi di vendita
  2. FONTI ESTERNE: rappresentata da quegli afflussi di risorse provenienti dall'esterno e fornite da diversi soggetti

2. Come possono essere classificate le fonti di finanziamento? Quali sono le differenze principali?

Le fonti di finanziamento possono essere distinte in:

  1. FONTI INTERNE (AUTOFINANZIAMENTO): Rappresentate dai ricavi di vendita
  2. FONTI ESTERNE: rappresentata da quegli afflussi di risorse provenienti dall'esterno e fornite da diversi soggetti

Alla base della differenza tra le fonti di finanziamento interne ed esterne vi è l'origine di tali risorse, ovvero se queste sono generate all'interno dell'azienda oppure sono ottenute da terzi. Nella fonti esterne di

Nei finanziamenti si distinguono i finanziamenti:

  • Vincolati permanentemente all'azienda: CAPITALE D'APPORTO
  • Soggetti a rimborso: DEBITO

Differenze tra i due:

Differenza CAPITALE D'APPORTO DEBITO
Soggetti finanziatori È fornito dai proprietari Sono contratti nei confronti di soggetti non proprietari (banche, intermediari finanziari non bancari, fornitori)
Vincolo di restituzione Non è giuridicamente soggetto a restituzione È prevista la restituzione a una scadenza prefissata
Scadenza Non ha scadenza Sono soggetti a rimborso a una scadenza prefissata
Remunerazione per i soggetti finanziatori Dividendi in base all'andamento della gestione I finanziatori non proprietari stabiliscono fin dall'inizio la misura della loro remunerazione tramite un tasso di interesse, che moltiplicato per l'importo del finanziamento e per la sua durata determina un interesse passivo, che rappresenta per l'azienda un costo di esercizio.
Rischio per i soggetti finanziatori Alto rischio Basso rischio

Cosa è e come si determina l'autofinanziamento?

I ricavi di vendita non determinano sempre immediate entrate monetarie in quanto la maggior parte delle operazioni di vendita avviene tramite dilazione commerciale, quindi l'operazione di vendita fa sorgere un credito commerciale nei confronti della clientela.

I ricavi di vendita generano un autofinanziamento lordo, cioè una forma di finanziamento generata internamente all'azienda e destinata a coprire il fabbisogno finanziario.

L'altra parte delle risorse finanziarie generate dalla vendita dei prodotti è destinata a permanere in azienda per un periodo che può essere più o meno lungo, quindi di conseguenza questa parte può essere tenuta per fare nuovi investimenti o per estinguere finanziamenti o come remunerazione per quanto raggiunto -> AUTOFINANZIAMENTO NETTO. Questo può riferirsi a due elementi, cioè a due possibili origini: da UTILI (risultato economico)

(positivo): L'utile di esercizio è destinato a remunerare i soggetti

A) proprietari, per cui buona parte di esso sarà distribuito ai proprietari determinando un deflusso finanziario chiamato DIVIDENDI, mentre un'altra quota sarà trattenuta in azienda per potenziare la gestione, determinando il fenomeno delle riserve da utili.

Può essere un autofinanziamento:

Temporaneo: associato agli utili che verranno distribuiti (fino a quando non vengono approvati i documenti contabili entro il 01.Maggio concorrono alla formazione dell'autofinanziamento)

Duraturo (in senso stretto): portati a riserva fino a quando i soci non decideranno di destinarlo ad altro uso.

da ALTRI FONTI:

B) - quote di reintegro dei FFR (capitale rigenerato) = quote di ammortamento

- TFR (se accantonato) (capitale autogenerato).

Sono costi che non hanno avuto una manifestazione finanziaria, cioè non hanno generato uscita monetaria. Questi elementi partecipano a

generareautofinanziamento. Più partecipano attivamente al risultato economico di periodo, più irrobustiscono l’azienda, cioè tolgono la possibilità ai soci di prelevare ricchezza dall’azienda. L’autofinanziamento netto può essere determinato con il metodo diretto sottraendo ai ricavi di competenza i costi di competenza oppure con il metodo indiretto sommando all’utile o perdita di periodo gli ammortamenti e altri costi che non hanno manifestazione finanziaria.

4. Cosa è e come si determina il cash flow della gestione reddituale? Il cash flow è l’ammontare delle risorse finanziarie nette prodotte dall’impresa nel corso di un periodo di tempo determinato, generalmente pari a un anno, e dato dalla differenza tra le entrate e le uscite generate dalle proprie operazioni. La principale differenza con l’utile netto è che quest’ultimo è rappresentato dalla differenza tra i ricavi e i costi che

Sono sostenuti nello stesso anno, a prescindere dall'effettivo incasso monetario dei ricavi, e l'effettivo pagamento monetario dei costi. Il cash flow si determina sottraendo ai ricavi delle vendite la parte non incassata e sottraendo successivamente la somma tra i costi di acquisto e la parte non pagata.

5. Cosa si intende con l'espressione "processi di finanziamento"? Quali attività tipiche li compongono?

Per processi di finanziamento si intendono tutte quelle attività volte a reperire, gestire e rimborsare i finanziamenti idonei per quantità e qualità a soddisfare il fabbisogno di finanziamento. Questo processo si realizza con la realizzazione di una serie di attività:

  • Analisi quantitativa e qualitativa del fabbisogno di finanziamento attuale e prospettico (in prospettiva dobbiamo capire di quale e di quanto finanziamento abbiamo bisogno, attraverso un'attività di programmazione aziendale)
  • Verifica
dell'accessibilità agli strumenti potenziali di finanziamento2. Ricerca e verifica selettiva delle fonti disponibili di finanziamento3. Qualificazione iniziale e successiva del rapporto finanziario4. Estinzione del finanziamento5. Si descrivano gli aspetti che l'impresa deve valutare nel momento in cui decide di ricorrere ad una fonte di finanziamento esterna. Gli elementi che vengono presi in considerazione sono sia quantitativi (importo del finanziamento) sia qualitativi (caratteristiche del contratto di finanziamento: costi, tempi di rimborso, modalità di rimborso, garanzie prestate a supporto). Le fonti disponibili vengono confrontate tra loro guardando dei fattori:
  • Costo delle fonti: Il costo è dato dal tasso d'interesse + costi accessori del finanziamento. Aspetti da considerare:
    • ONEROSITÀ: (tasso di interesse ma non solo: tasse, imposte ecc. + costi di finanziamento che aumentano il costo dell'operazione)
    • DURATA: Prestiti a
breve termine (erogati e da rimborsare nell'arco di 12 mesi) e a medio/lungo termine. Dipende dall'impiego che l'azienda farà dei denari presi in prestito. FLESSIBILITÀ PRECEDENTI DECISIONI FINANZIARIE: Assumo decisioni su ulteriori finanziamenti guardando agli impegni che ho già preso in precedenti esercizi. RENDIMENTO DEGLI IMPIEGHI: cioè il rendimento che ottengo attraverso il finanziamento che ho ricevuto. ● Evoluzione di struttura e situazione finanziaria cioè la composizione delle fonti di fronte al finanziamento; Le fonti di finanziamento devono essere qualitativamente adeguate alle caratteristiche degli investimenti cioè simili. Sappiamo che la colonna di sinistra (investimenti) e di destra (fonti di finanziamento) mostrano gli stessi identici valori essendo l'oggetto di osservazione lo stesso, cioè il capitale aziendale. Se gli investimenti strutturali pesano il 70% del totale, se voglio stare in unasituazione di tranquillità, sul lato fonti di finanziamento il capitale proprio + debiti a medio/lungo termine devono pesare almeno il 70%. Di conseguenza ho una correlazione poi anche con i debiti a breve termine che sono coerenti con gli investimenti correnti, dove normalmente un indice di solvibilità che da una situazione di tranquillità (investimenti correnti/debiti a breve termine) ti danno un risultato vicino a 2, cioè gli investimenti correnti (capitale circolante) sono il doppio rispetto a debiti a breve scadenza. Effetto leva finanziaria: L'indebitamento genera un effetto leva moltiplicativo: più sono indebitato più riesco a rendere da un punto di vista economico. All'azienda conviene indebitarsi se e fino a che la redditività del capitale investito si mantiene superiore all'onerosità del capitale preso a prestito. È anche vero che al crescere dell'indebitamento cresce il rischio che i soci el'azienda sostiene per svolgere la propria attività.
  1. Grado di elasticità finanziaria: Attitudine dell'azienda a disporre di apprezzabili margini di manovra nella copertura del fabbisogno finanziario e dipende da:
    • RISERVA DI LIQUIDITÀ: Se ho già all'interno dell'azienda liquidità disponibile, più velocemente potrò coprire il fabbisogno
    • POSSIBILITÀ DI LIMITARE, RIDURRE O SMOBILIZZARE GLI INVESTIMENTI (FFR) SENZA EFFETTI NEGATIVI SUL CONTO ECONOMICO: Cioè vendere FFR senza che questa dismissione generi forti disfunzioni da un punto di vista reddituale
    • RISERVE DI CREDITO: cioè dell'affidabilità delle imprese
    • SOSTITUIBILITÀ: da quanto i soggetti finanziatori sono sostituibili, se riesco a chiudere la posizione debitoria e a sostituirla con qualcuno che crede di più in me
    • ACCESSIBILITÀ ALLE FONTI DI FINANZIAMENTO: più la società viene valutata da
Valuta il rischio che il finanziatore corre a prestare finanziamenti a quella società

positivamente, più c'è possibilità di finanziamento

TEMPESTIVITÀ DI ACCESSO ALLE FONTI DI FINANZIAMENTO

  1. Cosa si intende con l'espressione "processi di produzione"? Si descrivano le principali attività che li compongono.

Per processi di produzione si intende l'insieme delle attività utili alla realizzazione di processi di trasformazione chimico-fisica nello spazio e/o nel tempo attraverso cui beni e servizi disponibili sono usati per ottenere altri beni e servizi di qualità superiore richiesti da consumatori finali o da altre aziende.

Le attività principali dei processi di produzione sono:

  • Attività di supporto all'alta direzione: composta dalle, dalle informazioni e dalla collaborazione che la funzione di produzione fornisce all'alta direzione ai fini della definizione delle strategie di produzione e delle decisioni di investimento.
Dettagli
A.A. 2022-2023
29 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher studentedieconomia1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Giuliani Marco.