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autonomia: I PIANI SONO LA RAPPRESENTAZIONE DI UNA SPECIFICA COMPETENZA
ED È VERO CHE UN PIANO DEVE RISPETTARE IL PIANO SOVRAORDINATO MA NON
C’È UNA VERA E PROPRIA GERARCHIA (il piano superiore non prevale comunque e
qualunque cosa preveda, prevale nella misura in cui va quello che deve fare, quello che è
competenza dell’ente territoriale che lo elabora).
A livello di AREA VASTA, il primo ente territoriale con competenza in materia di
piani cazione oggi è la Regione che adotta:
1. piani territoriali di coordinamento (PTC); 154
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previsto dalla LU era facoltativa, oggi in realtà non è più così: le stesse leggi regionali
prevedonouna piani cazione regionale territoriale, che ha pur sempre un contenuto di
indirizzo della piani cazione sotto ordinata ma ha anche altri contenuti.
2. Il piano di settore adottato dalla regione: piano territoriali paesistici (così chiamato
in origine) (PTP) o paesaggistico; anche questo è un atto complesso che viene approvato
dal Ministero dei Beni Culturali ma viene elaborato dalla Regione e il nostro diritto positivo
stabilisce che la Regione, anziché adottare due Piani (uno territoriale regionale e un piano
paesaggistico), può adottare un Piano soltanto: un Piano Territoriale Regionale con
particolare considerazione dei valori paesaggistici, cioè mette due Piani in uno. Un piano
territoriale (di indirizzo della piani cazione sotto ordinata) ma anche di tutela dei beni
paesaggistici presenti nella Regione. Siccome il Piano Paesaggistico per le Regioni è
obbligatorio, in realtà per tutto il territorio Regionale, le Regioni progressivamente stanno
adottando questo piano unitario (territoriale e paesaggistico) [sono poche le regioni che lo
hanno fatto perché sono poche quelle che hanno adottato un Piano paesaggistico di
nuova generazione].
piani aree e nuclei di sviluppo industriale (ASI)
3. PROVINCIA E CITTÀ METROPOLITANE
•
Il Piano Provinciale ha anche un importante contenuto che è quello di possibile
collegamento tra la piani cazione territoriale e la piani cazione ambientale.
La città metropolitana quando si sostituisce alla provincia esercita le stesse funzioni della
provincia più qualcuna: laddove vi è una città metropolitana sarà la città metropolitana ad
adottare il PTC, in più ha una competenza ad adottare:
1. piani cazione strategica; non è una esattamente una piani cazione territoriale: è
una piani cazione del complesso delle attività che interessano un territorio ed è una
combinazione delle diverse attività al ne di raggiungere determinati obiettivi in un
om
periodo medio-lungo e quindi è un tipo di piani cazione che si aggiunge a quella
territoriale ma non la sostituisce. .c
2. piani cazione territoriale generale
ail
COMUNE
• gm
Regola concretamente gli usi del territorio rispettando gli indirizzi dei piani sovraordinati.
e@
Elabora:
1. Piano regolatore intercomunale; quel piano regolatore che i comuni, specie di
es
piccole dimensioni, poco attrezzati o comunque che coprono un territorio piuttosto
alt
limitato, POSSONO ELABORARE INSIEME: sia per unire le forze nell’approvare,
am
nell’adottare un Piano Regolatore, sia anche perché può essere migliore “allargare lo
sguardo” su un ambito territoriale più ampio piuttosto che guardare in modo parcellizzato
it
il territorio di un piccolo Comune.
ar
2. PIANO REGOLATORE GENERALE
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Quindi lo strumento che regola concretamente gli usi del territorio a livello comunale è il
ar
piano regolatore generale accompagnato dal regolamento edilizio, sostituibile secondo la
m
LU per i comuni non inseriti in appositi elenchi dal programma di fabbricazione
accompagnato da un programma pluriennale di attuazione.
RIGENERAZIONE URBANA
I Piani di Recupero Edilizio hanno lo scopo di recuperare edi ci o complessi edilizi in stato
di degrado, con intervento principalmente sull’edi co piuttosto che sul riassetto
urbanistico. 155
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Invece la Rigenerazione Urbana è più incentrata sui disegni di parte della città, quindi con
attenzione non solo al pro lo edilizio ma anche urbanistico: si riconcepisce in modo
nuovo una determinata area) è in qualche modo un po’ una prima apertura rispetto a
quegli strumenti più innovativi e più evoluti che sarebbero poi intervenuti ai ni della
rigenerazione urbana.
La Rigenerazione Urbana viene realizzata con questi strumenti che non sono più Piani ma
PROGRAMMI (Programmi Integrati di Intervento, di Riquali cazione Urbana, di
Riquali cazione Urbana e Sviluppo Sostenibile, Riquali cazione Urbana per l’Edilizia
Residenziale Sociale, Contratti di Quartiere, ecc) che SONO DIVERSI DAI PIANI PER IL
FATTO CHE SONO DEI PROGETTI, IN REALTÀ PIÙ CHE AVERE L’IDEA DI ESSERE
STRUMENTI DI ATTUAZIONE DI PREVISIONI GENERALI GIÀ CONTENUTE NEL PRG,
COSÌ C’È L’IDEA DI RINNOVARE UN AREA DELLA CITTÀ E SI CREA UN PROGETTO
CHE SUPERA L’IMPORTAZIONE OGGETTIVA E QUANTITATIVA DEGLI STANDARD
GUARDANDO SOPRATTUTTO AL SERVIZIO CHE PUÒ ESSERE RESO AI CITTADINI,
ALLA FUNZIONE DELLA CITTÀ, AL BENEFICIO RICAVABILE DAI CITTADINI
ATTRAVERSO LO SGUARDO, L’ESPERIENZA, ANCHE LA PARTECIPAZIONE DELLA
CITTADINANZA CHE SI ESPRIME SU PROGFETTI DI RINNOVAMENTO DI PARTI DELLA
CITTÀ.
Quindi si parte dal progetto con degli obiettivi a breve e medio termine e un programma
di nanziamenti e di concorso di forze per realizzare questi progetti.
Questi interventi si realizzano non solo per volontà dell’amministrazione, pur lasciando
l’iniziativa con i Piani Particolareggiati ai privati di realizzare l’edi cio sull’area di loro
proprietà, ma tendenzialmente si tratta di accordi che fanno amministrazioni tra di loro,
amministrazioni con privati, in cui si elaborano dei progetti insieme e si nanziano
insieme. La vera utilità di molte di queste gure è che si apre un concorso di risorse
nanziare pubbliche e private, per cui in realtà si tratta di strumenti che, inizialmente si
om
sono anche posti in deroga al PRG generando grandi preoccupazioni perché nel nostro
sistema si stava realizzando la così detta DEPIANIFICAZIONE.
.c
Questo perché se ogni progetto su un’area delimitata del territorio può andare in deroga
ail
al piano, alla ne le grandi linee di sviluppo ideate dal Piano saltano, non si realizzano più,
gm
rimane un Piano frantumato. Per cui sono stati riproposti questi strumenti, specie dalla
legislazione Regionale, come strumenti Attuativi del PRG che deve comunque lasciare
e@
spazio a questi strumenti, senza dover prevedere tutto così che ci possa essere
es
l’elaborazione di idee progettuali che non collimano le linee elaborate dal PRG, però si
alt
tratta di strumenti con cui poi in e etti gli interventi di trasformazione si realizzano, si
elaborano progetti che ove di qualità sono premiati con nanziamenti pubblici e anche
am
nanziamenti Europee (l’Europa si interessa del fenomeno Urbano, nella prospettiva di
it
sostenibilità che parte dalle città).
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DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006 N. 152 (CODICE DELL’AMBIENTE)
ar (VAS)
La valutazione ambientale strategica accompagna e si intreccia con il
m
procedimento di piani cazione, in modo che si valuti il percorso che si sta compiendo, si
esprime con valutazione ambientale del piano che è stato approvato e deve essere poi
controllato nella sua applicazione. È importante per consentire alla cittadinanza la
partecipazione, tutta la cittadinanza si può esprimere ai procedimenti che si stanno
valutando.
La VAS riguarda piani e programmi che possono avere impatto signi cativo sull’ambiente
e sul patrimonio culturale. Il Diritto Europeo ha imposto la così detta VAS, unitamente alla
(VIA),
VIA: - VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE che riguarda speci ci progetti. 156
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PIANI PIANI DI AREA VASTA (area Provinciale o Regionale)
• PIANI DI AREA NON VASTA (area Comunale)
• PIANI URBANISTICI GENERALI
• PIANI SETTORIALI
•
Il nostro sistema è ordinato su una piani cazione a cascata o a piramide rovesciata:
Piani cazione territoriale urbanistica che parte dai Piani di Area Vasta (come i Piani
Territoriali Regionali e i Piani di Coordinamento Provinciali e di Città Metropolitana, no al
Cuore della piani cazione ovvero il PRG, che ha come contenuti tipici la zonizzazione e la
localizzazione. Piano che, secondo la LU, richiede una attuazione attraverso Piani
Attuativi, non sempre necessari se il PRG è un Piano dai contenuti dettagliati o se
comunque la zona è completamente urbanizzata.
Questo perché il Piano Attuativo ha come suo contenuto essenziale quello di prevedere
un potenziamento, un completamento, una nuova urbanizzazione dell’area su cui
insisteranno nuove costruzioni. Accanto a questo sistema di piani cazione, che a livello di
attuazione già vede accanto ai piani a vocazione generale (Piano Particolareggiato e
Piano di lottizzazione), dei Piani di Zona volti al perseguimento di uno speci co interesse
pubblico come il PEEP, Piano di Recupero, il Piano per gli insediamenti Produttivi, ecc...
Abbiamo un’altra piani cazione di settore, volta alla tutela di interessi di erenziati che non
si colloca a valle ma a monte della piani cazione territoriale urbanistica (Piani di Bacino,
Piani Paesaggistici e Piani dei Parchi). Tutti questi Piani che sono sovraordinati al PRG.
Nell’ambito dei Piani Settoriali si distinguono i Piani Attuativi che si inseriscono nella
piani cazione urbanistica (il piano di recupero, il piano per l’edilizia residenziale popolare,
i piani per gli insediamenti industriali, ecc....) e i Piani di Settore (sono al di fuori della
om
Piani cazione Territoriale Urbanistica ma la condizionano, pongono vincoli) che sono i
Piani volti alla tutela di interessi ambientali (in senso ampio): Piani di Bacino Idrogra co,
.c
Piani Paesaggistici e i Piani dei Parchi.
ail
gm
I Piani Urbanistici Generali/ Piani Territoriali e Urbanistici: perseguono il ne del migliore
e@
assetto del territorio ( ne molto generale), quindi nalità edilizie e sociali come assicurare
una abitazione a tutti, qualità dell’assetto della città, elaborazione di spazi pubblici e spazi
es
comuni per aggregazioni, a nalità di vita sociale e collettiva, nalità economiche e nalità
alt
ambientali; am
I Piani Settoriali diversam