L’ORDINAMENTO EUROPEO
È un Ordinamento sovranazionale (27 Stati membri – GB Brexit)
Come nasce? Dopo la Seconda guerra mondiale, l’Europa è distrutta, bisogna quindi ricostruirla, sia
POLITICAMENTE che ECONOMICAMENTE, per creare un periodo di pace duraturo. Il progetto europeo è un
PROGETTO POLITICO PORTATO AVANTI ATTRAVERSO STRUMENTI ECONOMICI, la logica è diversa rispetto a
quella sempre utilizzata fino a quel momento, che vedeva i vincitori sopra ai vinti. La logica di questo
progetto invece prevede che siano tutti sullo stesso piano, attraverso la ricerca di un compromesso/accordo
attraverso gli strumenti economici, proprio perché sono gli elementi economici che potevano creare più
dissidi tra gli Stati e creare in futuro conflitto politico.
Si concorda di compromesso che si basa sulla limitazione della SOVRANITÀ STATALE creando AUTORITÀ
SOVRANAZIONALE con poteri esecutivi, normativi, giudiziari in determinati settori dell’economia cruciali per
l’epoca.
Vengono così messi in comune beni economici più importanti, che avrebbero potuto portare dissidi e
scontri tra li Stati, così non solo da raggiungere scopi economici attraverso la collaborazione, ma anche scopi
politici. Nascono a questo scopo tre trattati fondamentali:
• 1952 CECA: carbone e acciaio
• 1958 CEE: (con i trattati successivi perde l’aggettivo ‘economico’, da CEE comunità economica
europea diventerà infatti Comunità Europea CE, perché diventa un’integrazione più ampia e non
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riguarda solo l’aspetto economico)
• 1958 EURATOM: energia atomica
Con l’obiettivo di creare un’unione sempre più stretta e alla libera circolazione di merci, servizi, beni.
PRINCIPALI ORGANI EUROPEI (cenni- escluso da esame):
- Consiglio dei ministri dell’UE: organo di rappresentanza istituzionale degli Stati membri, composto da un
rappresentante per Stato a livello ministeriale (Mn competente per materia) → titolare della funzione
normativa (consiglio dell’UE) insieme al parlamento svolgono funzione legislativo
- Commissione europea: un componente per ciascuno Stato membro (componenti operano in maniera
indipendente dallo Stato di provenienza nell’interesse della Comunità) di cui uno è eletto Presidente (Ursula
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von der Leyen, eletto da PE ) → titolare iniziativa legislativa, funzione esecutiva, vigila sull’osservanza dei
Trattati (se uno Stato non rispetta le norme avvia le procedure di infrazione e sollecita lo ad adempiere ecc)
- Parlamento europeo: attualmente 705 deputati eletti a suffragio universale diretto – prossime elezioni
andremo ad eleggere 720 deputati (Italia 76 componenti - proporzionalità degressiva= cioè più lo Stato è
popoloso, più ha seggi; però gli stati più piccoli hanno in proporzione più seggi rispetto agli Stati più grandi)
→ funzioni ispettive e di controllo, funzioni normative solo insieme a Consiglio dei ministri
Nelle prossime ELEZIONI 8-9 GIUGNO 2024 →
Per esempio hanno portato a contrasti con il nostro ordinamento l’introduzione della procreazione
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medicalmente assistita o del doppio cognome
Trattato di Maastricht
36 Ad oggi, l’8 giugno verrà eletto il nuovo presidente, Draghi tra i papabili
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LEGGE ELETTORALE in Italia è PROPORZIONALE, per cui non c’è preferenza a presentarsi come coalizioni
Per promuovere la parità di genere c’è la possibilità di esprimere TRE PREFERENZE CON ALTERNANZA DI
GENERE (possiamo scrivere fino a tre nomi ma con alternanza di genere)
- Consiglio europeo: composto da Capi di Stato o Capi di governo di ciascuno Stato membro (Italia:
Presidente del Consiglio dei ministri) e Presidente della Commissione → Organo di impulso politico (organo
politico che stabilisce ciò che poi dovrà essere attuato)
- Corte di giustizia (e Tribunale in primo grado): organi giudiziari – interpreta diritto europeo – composto da
1 giudice per ciascuno Stato (47 nel Tribunale)
- Banca centrale europea: organo per garantire stabilità dei prezzi e valore dell’euro (Banca d’Italia è
federata alla Banca centrale nel SEBC → sistema europeo di banche centrali di cui BCE è vertice)
Patto di stabilità
…l’UE pone dei vincoli alle politiche di bilancio dello Stato
- Finanze pubbliche sane
- Procedure d’esame e controllo
Per evitare disavanzi, in particolare il disavanzo non deve superare il 3% del PIL debito pubblico non deve superare il
60% del PIL
- Procedimento di infrazione per disavanzo eccessivo
PATTO DI STABILITA’ E CRESCITA (1997): ha posto l’Obiettivo PAREGGIO DI BILANCIO nel medio termine
• Crisi dei debiti sovrani
• Aumento ruolo UE in ambito economico e nel controllo dei bilanci (tra 2010 e 2014) con modifiche al PATTO
DI STABILITA’
1) Semestre europeo (coordinamento preventivo)
2) Meccanismi di sorveglianza
3) Fiscal compact 2012 (introduce pareggio di bilancio → deficit non può superare 0,5% del PIL – percorso per ridurre
debito)
4) Meccanismo di solidarietà per Stati in difficoltà (MES)
5) Unione bancaria
6) Rafforzamento ruolo BCE
Durante Pandemia → sospensione del PATTO/ ruolo attivo BCE/ Next generation UE (PNRR)
Nel 2023 sono state proposte ulteriori modifiche in seguito alla pandemia: Commissione propone modifiche a PATTO
DI STABILITA’ per sua ripresa nel 2024, a seguito delle conseguenze portate dalla pandemie.
↓
Negoziazioni tra gli Stati (PE e Consiglio dell’Unione europea)
↓
Aprile 2024 il PE approva il nuovo Patto (parlamentari italiani per lo più astenuti)
Aprile 2024 il Consiglio dell’Unione europea approva il Patto (Italia a favore)
Composto da 2 regolamenti e 1 direttiva
Pubblicazione ed entrata in vigore 38
Stati piani nazionali entro 20 settembre
Patto di stabilità, sì dell’Europarlamento: i deputati italiani astenuti o contrari | Corriere.it
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LE FONTI EUROPEE
• DIRITTO EUROPEO ORIGINARIO (CONVENZIONALE)
• DIRITTO EUROPEO DERIVATO
DIRITTO EUROPEO ORIGINARIO (CONVENZIONALE)
Costituito dai TRATTATI ISTITUTI e le loro successive modifiche (Trattati CECA, CEE, EURATOM; Trattato di
Maastricht; Trattato di Amsterdam; Trattato di Nizza; Trattato di Lisbona)
Art. 80 Cost.
Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o
prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o
modificazioni di leggi.
Procedimento con cui vengono messi in essere= negoziazione tra i vari Governi, Legge del Parlamento che
autorizza il PdR a ratificare + il trattato entra nel nostro ordinamento tramite l’ordine di esecuzione (rinvio
fisso)
A livello europeo non c’è una Costituzione europea, è stata introdotta la Carta dei diritti fondamentali
dell’uomo ma solo a livello di diritti, non è equiparabile ad una Costituzione
DIRITTO EUROPEO DERIVATO
A) ATTI VINCOLANTI
1) REGOLAMENTI UE
2) DIRETTIVE UE
3) DECISIONI UE
B) ATTI NON VINCOLANTI
4) PARERI
5) RACCOMANDAZIONI ATTI VINCOLANTI
1) REGOLAMENTI UE
a. Hanno portata generale: cioè, si rivolgono a tutti i componenti dell’Ue, quindi sia ai 27 Stati membri sia
alle singole persone fisiche e giuridiche che li compongono, pone regole generali ed astratte
b. Sono obbligatori in tutti i loro elementi, devono essere rispettati nella loro globalità
c. Sono direttamente applicabili: una volta che l’UE approva un regolamento questo si applica
direttamente all’interno dello Stato come se fosse fin da subito un atto interno, senza necessità di un
atto di intermediazione, lo Stato infatti non deve recepire il regolamento (altrimenti non riconoscerebbe
questa caratteristica, quindi lo Stato verrebbe condannato)
2) DIRETTIVE UE
b. Hanno portata particolare: si rivolgono ai singoli Stati membri ponendo un obiettivo
c. vincolano lo Stato per quanto riguarda il risultato da raggiungere entro un determinato stato, ponendo
degli obiettivi, lasciando libertà in merito alla forma e ai mezzi
d. obbligazione di risultato
e. non è direttamente applicabile ma necessita di un atto statale di recepimento entro termine (altrimenti
procedimento di infrazione dalla Commissione eu) 90
3) DECISIONI UE
a. obbligatorie in tutti i loro elementi
b. direttamente applicabile
c. portata particolare, si tratta più che altro di un provvedimento amministrativo
ATTI NON VINCOLANTI
4) RACCOMANDAZIONE: l’istituzione sollecita il destinatario a tenere un certo comportamento
5) PARERE: l’istituzione fa conoscere al destinatario il proprio punto di vista su un dato argomento
2/05 LA DIRETTA APPLICABILITÀ E L’EFFETTO DIRETTO
1) di fronte ad una Direttiva non recepita dallo Stato entro il termine previsto, che riconosce un diritto
al cittadino che quindi gli viene negato, la Commissione UE avvia un procedimento di infrazione. Se
di fronte a ciò lo Stato ancora non adempie, il cittadino può rivolgersi di fronte ad un giudice e
ottenere il risarcimento del danno a causa dell’adempimento da parte dello Stato.
2) In alcuni casi, se la direttiva ha determinate caratteristiche, cioè, è chiara, precisa e incondizionata,
viene riconosciuto l’effetto diretto: cioè, il giudice, nonostante il mancato recepimento da parte
dello Stato, può applicare direttamente la direttiva al caso, riconoscendo quindi il diritto al cittadino.
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Chiara= scritta in modo chiaro e leggibile, precisa= non pone dubbi, è dettagliata, incondizionata=non è
condizionata per la sua applicazione ad un atto statale, cioè il giudice è in grado di applicarla e riconoscere il
diritto nonostante il mancato recepimento che ci dovrebbe essere, cioè non è condizionata ad un atto
statale
Attraverso la dottrina dell’effetto diretto, di fronte all’adempimento dello stato, non viene chiesto solo solo
un risarcimento del danno ma il riconoscimento di un diritto ai cittadini che altrimenti sarebbe stato negato
REGOLAMENTO DIRETTIVA
↓ ↓
DIRETTA APPLICABILITA’ EFFETTO DIRETTO a certe condizioni
2 casi
Caso Francovich: caso in cui un lavoratore, dipendente di una ditta insolvente vicentina, non percepiva da
mesi lo stipendio. In questo caso il lavoratore si rivolse al giudice appellandosi ad una direttiva che
prevedeva che in caso di insolvenza, venisse garantita una tutela minima ai dipendenti, mediante degli
organi di garanzia predisposti a tale scopo. Tuttavia, tale direttiva non fu recepita dallo Stato italiano. Questa
direttiva non è però chiara, precisa e incondizi
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Diritto pubblico
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Diritti fondamentali, doveri di solidarietà e libertà economiche - Diritto pubblico
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