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La forma di stato: come si relazionano gli elementi costitutivi tra di loro
La forma di stato è la modalità con cui gli elementi costitutivi di un paese si relazionano tra di loro, ovvero il rapporto tra l'apparato governante, il popolo e il territorio. Esistono vari tipi di forma di stato:
- Stato unitario: lo stato regionale in cui il popolo e il territorio sono organizzati attorno a un solo apparato governante.
- Stato composto: lo stato federale o federazione in cui il popolo e il territorio sono organizzati attorno a due apparati governanti.
A. RAPPORTO TRA POPOLO E APPARATO GOVERNANTE: Stati di tipo Assoluti, di Diritto liberale, Autoritario o totalitario, Sociale e Costituzionale.
B. RAPPORTO TRA TERRITORIO E POPOLO/APPARATO GOVERNANTE: Stati di tipo Confederale, Unitario, Regionale, Federale e le Organizzazioni Sovranazionali di Stati.
(L'Italia è uno stato composto a formazione Regionale)
LO STATO UNITARIO e gli altri ordinamenti:
Ordinamento internazionale = organizzazioni
stato sovrano;3. Enti derivati con poteri autonomi giurisdizionali e legislativi;4. Stato federale con Costituzione;5. Pluralismo politico;6. Pluralismo sociale;7. Funzione di indirizzo politico;8. Pluralismo informativo e sfera pubblica;9. Carta Costituzionale compromissoria, rigida e garantita;10. Presente nelle democrazie occidentali come Europa occidentale, Canada, Nuova Zelanda e Giappone;11. Garantire, proteggere e difendere le libertà individuali e i diritti delle minoranze;12. Difesa dalla dittatura della maggioranza.culturali. La Seconda Parte, invece, riguarda l'organizzazione dello Stato, con la descrizione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA: 1. Sovranità popolare 2. Rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo 3. Uguaglianza tra i cittadini 4. Divieto di discriminazione 5. Libertà di pensiero, di parola e di stampa 6. Libertà di associazione 7. Libertà di religione 8. Diritto al lavoro 9. Diritto alla salute 10. Diritto all'istruzione 11. Diritto alla tutela dell'ambiente 12. Diritto alla pace La nostra Costituzione, inoltre, prevede anche la separazione dei poteri, con il Parlamento che ha il compito di legiferare, il Governo che ha il compito di eseguire le leggi e il potere giudiziario che ha il compito di applicare le leggi. In conclusione, la forma di governo della Repubblica Italiana è parlamentare, mentre la nostra Costituzione si basa su principi fondamentali come la sovranità popolare, il rispetto dei diritti umani e l'uguaglianza tra i cittadini.La Seconda Parte invece espone il funzionamento dell'ordinamento della Repubblica, ovvero come funzionano gli organi del nostro Stato ed è formata da 6 titoli.
- TITOLO I: Il Parlamento (2 sezioni);
- TITOLO II: Il Presidente della repubblica;
- TITOLO III: Il Governo (3 sezioni);
- TITOLO IV: La Magistratura (2 sezioni);
- TITOLO V: Regioni, Provincie e Comuni;
- TITOLO VI: Garanzie Costituzionali (2 sezioni):
Come può essere cambiata e modificata la costituzione.
1 gennaio 1948
Definisce i tratti essenziali dell'ordinamento giuridico dello Stato. È il testo fondante su cui poggia l'intero sistema di norme del Stato.
Nasce a seguito del crollo del regime fascista e della decisione di avviare un processo costituente; nel '46 ci fu l'elezione dell'Assemblea Costituente con il referendum istituzionale.
Ci sono due usi principali per il quale il termine Costituzione viene utilizzato:
- Indica gli elementi che caratterizzano un
Il determinato sistema politico è organizzato e funziona in determinati modi. Il termine viene utilizzato in maniera descrittiva per riassumere i tratti somatici che caratterizzano questi sistemi politici. Con questo punto di vista si può dire che ogni società ha una Costituzione, che ne fa da colonna vertebrale. Gli autori antichi infatti vedevano la costituzione come un elemento che sta alla pari delle condizioni fisiche e climatiche del suo territorio. La Costituzione quindi rappresenta le basi e gli umori profondi incontrollabili di un sistema sociale.
Viene vista anche come un vero e proprio manifesto politico. Rappresenta le lacrime e il sangue di un popolo che hanno cementato i muri maestri, nel nostro caso, della Costituzione Italiana. La Costituzione non è quindi un dato come detto dall'ipotesi precedente, ma è un documento vero e proprio, fondamentale per segnare il trionfo di un ideale, proiettato al futuro e pieno di promesse di cambiamento.
di programmi e di speranze. 3. Ma in realtà la costituzione a cui noi facciamo appello nel quotidiano, è un testo normativo, una fonte del diritto (la più importante) da cui derivano tutti quelli che sono i diritti e doveri, obblighi e divieti giuridici, attribuzione di poteri e regole per il loro esercizio. Questa è la Costituzione che applicano i giudici e a cui tutti noi facciamo riferimento quando rivendichiamo i nostri diritti fondamentali. I giuristi quindi usano la Costituzione per decidere se un determinato atto o comportamento sia conforme o di norme rispetto ad essa, se sia qualificabile come legittimo o meno. Nonostante tutti i sistemi politici abbiano una costituzione in senso descrittivo, non tutti hanno anche un testo normativo. La Costituzione come testo è infatti un fenomeno recente, sinonimo di libertà, frutto di un consapevole atto di volontà, spesso nato da vere e proprie rivoluzioni. Il testo infatti, rappresenta la traduzione inregole giuridiche del Manifesto. L'emanazione della Costituzione segna quindi il passaggio tra due fasistoriche e tra due citazioni giuridiche. Con essa infatti si esaurisce il potere costituente (l'unico potere libero), ed inizia il potere costituito:
- Potere Costituente: libero nei fini e nei mezzi; si decide di scrivere un testo e chi lo scrive lo può fare secondo i propri fini.
- Potere Costituito: vincolato da quanto posto dal potere costituente. È il momento in cui il testo costituzionale viene messo in atto.
Il senso del costituzionalismo è il non poter fare tutto ciò che passa per la mente, nemmeno se invocato a gran voce dal cosiddetto popolo sovrano. In una costituzione ci sono quindi dei vincoli sia per il popolo sovrano che per il sovrano stesso.
L'affermarsi e la legittimazione di uno Stato è un fenomeno inspiegabile ai termini del diritto, poiché lo Stato si legittima da sé. Il nuovo regime
politicoperò per a ermarsi deve fornire garanzie nei confronti dei sistemi politici, deicittadini e degli altri stati, e lo fa grazie alla Costituzione. L'idea è quella di vincolare il potere a delle regole. - È la tavola dei principi condivisi e fondamentali; - È lo strumento di garanzia e tutela dei diritti nei confronti di tutti i poteri; - Il potere politico è soggetto ai limiti ed alle regole del diritto costituzionale. LE POTESTÀ PUBBLICHE: 1. Potestà normativa: potere di disporre le regole; (Parlamento e Governo) 2. Potestà amministrativa: potere di curare in concreto gli interessi pubblici applicando le regole; (Governo e ministri) 3. Potestà giurisdizionale: potere di risolvere le controversie, applicando le regole. (Corte costituzionale). GRUNDNORM o atto costituente: (Hans Kelsen padre della dottrina normativista). Nel momento in cui si costruisce un sistema di regole, prende la forma di una piramide, dove al verticec'è la Costituzione, poi le norme, i regolamenti e i provvedimenti.
COSTITUZIONE FLESSIBILE: è una Costituzione che può essere modificata o sottoposta a deroghe attraverso una legge ordinaria; può essere cambiata in qualsiasi momento (Lo Statuto Albertino). Di solito sono quelle tipiche dell'ottocento, concesse dal sovrano assoluto. Non prevede un procedimento particolare per la sua modifica, che avviene attraverso normale attività legislativa; è quindi la Costituzione stessa a cedere, non la legge. Le costituzioni del 1800, segnavano la fine del potere assoluto, era infatti il sovrano stesso a decidere di limitare i propri poteri alla legge, e decretare quindi il passaggio della titolarità del Re in Parlamento, potere dal Re al e quindi di passare ad una procedura di codecisione. Erano costituzioni che guardavano più al passato che al futuro, più al manifesto politico che al testo normativo.
COSTITUZIONE RIGIDA:
è scritta, derogabile o modi cabile solo attraverso un particolare procedimento legislativo aggravato (norme costituzionali). Il suo rispetto è garantito dall’opera dei giudici. Per garantirne la rigidità, esiste un procedimento di revisione costituzionale. Dispongono per la loro modi cazione di un procedimento particolare, più gravoso. La prevalenza della Costituzione su legge ordinaria è infatti garantita da un giudice. Se la Costituzione è rigida spesso è anche lunga perché contiene non solo le norme su come si disciplina l’esercizio del potere pubblico e come vengono formate le norme stesse, ma contiene anche principi e disposizioni analitiche che riguardano le materie più disparate. Pretende che tutte le sue disposizioni abbiano forza regolativa e siano trattate come regole inderogabili. Nelle costituzioni del 900, c’è comunque una componente pattizia, non è infatti un patto tra stati,
ma traparti politiche, religiose e sociali… si vuole garantire infatti che la maggioranza non si impossessi definitivamente del potere e non minacci la sopravvivenza di quelle componenti che si ritrovano in minoranza. Si limita quindi il potere legislativo per impedire che le scelte compiute da un’occasionale maggioranza parlamentare cambino le regole del gioco.
Ogni Costituzione regia è frutto di un compromesso politico ed è necessariamente garantita da un giudice. Questo giudice è la Corte Costituzionale.
- COSTITUZIONE NON GARANTITA: assenza di forme di controllo di costituzionalità;
- COSTITUZIONE GARANTITA: esiste un controllo giurisdizionale di costituzionalità, dalla Corte Costituzionale.
- COSTITUZIONE BREVE: disciplina ne