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INTERPRETAZIONE DELLE NORME GIURIDICHE
Interpretare la norma giuridica significa cogliere il significato che quella norma
ha.
L’interprete non è solo il giudice ma anche il destinatario della norma
giuridica(tutti noi lo siamo).
Art 12 preleggi del c.c.(interpretazione delle norme giuridiche).
Ci sono 3 criteri da ricordare:
.Criterio letterale del testo
.Ratio legis=volontà del legislatore
.Interpretazione autentica 8
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Spiegazione dei criteri
.Criterio letterale: se il significato della legge è chiaro dal significato letterale il
problema è risolto, basta quello
1)Esempio cinema, film vietato ai minori di anni 14: è una norma, un divieto.
Non c’è problema interpretativo.
2)Esempio cinema, bambino di tre mesi insieme alla mamma che vuole vedere un
film. In questo caso il bambino può entrare?(c’è sempre il divieto per chi ha meno di
14 anni).
Letteralmente non potrebbe, ma realisticamente il bambino non potrebbe cogliere il
senso di quelle immagini, e quindi non avrebbe incidenze nel suo sviluppo.
MAI CI DOBBIAMO LIMITARE AL SIGNIFICATO LETTERALE DELLE PAROLE,
sempre questo criterio deve essere seguito da altri
.Criterio della ratio legis: Perché il legislatore ha emanato quella norma?Che ragione
c’era?
Le esigenze di tutela cambiano ricorda, queste vanno colte sempre tenendo
presente i principi costituzionali
Esempio articolo 833 c.c. , risposta nell’articolo 2043(risarcimento del danno).
INTERPRETAZIONE AUTENTICA
Se ad esempio abbiamo un significato poco chiaro, il legislatore interviene ed emana
una legge tesa ad interpretare, a chiarire il significato della sua precedente legge.
In questo caso è il legislatore l’interprete stesso.
Si parla di “INTERPRETAZIONE AUTENTICA”=il significato della legge viene
colto da un altro atto legislativo.
13/03/2023
Abbiamo parlato nella scorsa lezione dell’interpretazione delle fonti(articolo 12
delle preleggi del cc.)
Abbiamo anche detto riguardo all’interpretazione letterale che questa NON è mai
sufficiente, bisogna utilizzare anche gli altri criteri; da un lato va capita l’intenzione
del legislatore, la motivazione per la quale è stata emanata quella norma.Occorre far
riferimento ai “lavori preparatori” per poter comprendere questo punto.
Non è detto però che l’intenzione sia sempre adeguata alla realtà, le società mutano
continuamente.
Va interpretata la norma anche in VIA EVOLUTIVA, per fare questo abbiamo ribadito
come la coerenza del sistema, per evitare che questo perda di coerenza.
Per garantire la coerenza del sistema nell’interpretazione funzionale dobbiamo
avere riguardo ai principi costituzionali. 9
10
Abbiamo visto anche come le norme non vadano interpretate come se non vivessero
in un contesto normativo: il significato va estratto leggendo anche le altre
norme(INTERPRETAZIONE SISTEMATICA)
Esempio:norma di diritto di proprietà(art.833 c.c.); di per sé non individua la
conseguenza giuridica su quel divieto. Quindi va letta alla luce delle altre norme(art
2033? c.c.)
LE CLAUSOLE GENERALI
Sempre in tema di “interpretazione sistematica”, dobbiamo parlare di una
interpretazione evolutiva; un rilievo assumono anche le cosiddette “clausole
generali”
Esempio: articolo 1173 c.c., ci dice quali sono le fonti delle
obbligazioni(contratto o fatto illecito)
Quindi alla stipula di un contratto nasce una o più obbligazione
.Articolo 1175 c.c.: c’è una clausola generale: “I soggetti, nell’eseguire i contratti,
devono comportarsi secondo buona fede e correttezza”
Esempio: La Renault(casa automobilistica francese) ha stipulato una serie di
contratti con altre case per poter vendere le proprie autovetture in Italia.
L’imprenditore per poter entrare sul mercato deve sopportare certi costi, ad esempio
acquistando certi tipi di modelli di autovetture della Renault.
Nel contratto c’era scritto che la casa madre poteva recedere liberamente dal
contratto(quindi unilateralmente).
L’imprenditore stipula comunque il contratto, affronta le spese.
Dopo due anni la Renault mostra con una lettera con intenzione di recedere dal
contratto.
Si è comportata bene la Renault?
In teoria sì, la clausola di libera recessione c’era ed era stata accettata
dall’imprenditore.
Se ci mettiamo nei panni dell’imprenditore, che ha speso una certa somma di denaro
per il suo investimento invece no, è rimasto “fregato”.
La prima interpretazione che abbiamo fatto è letteraria
Abbiamo detto però che il contratto deve essere eseguito secondo buona fede.
Questo processo ha avuto 3 gradi di giudizio.
Correttezza e buona fede costituiscono una clausola generale.
La Cassazione ha detto che in fase esecutiva i comportamenti devono rifarsi a
buona fede e principi costituzionali; la Renault ha usato il suo potere ma non
conformemente ai principi di correttezza e di buona fede: nel caso specifico vuol dire
che ATTRAVERSO UNA CLAUSOLA GENERALE ENTRANO NEL CONTENUTO
CONTRATTUALE I PRINCIPI COSTITUZIONALI(IN QUESTO CASO QUELLO DI
SOLIDARIETà; art 2 Cost.). 10
11
Doveva essere tenuto di conto anche l’interesse dell’imprenditore in questo caso
quindi.
A questo punto non è stato soddisfatto il requisito di buona fede; quindi serve un
risarcimento del danno.
Ricordando l’articolo 12 delle preleggi:
.Il primo comma l’abbiamo visto(int.letterale)
.Il secondo comma fa riferimento invece ad analogia legis e analogia iuris:
Se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha
riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il caso
rimane ancora dubbio , si decide secondo i principi generali dell’ordinamento
giuridico dello Stato.
Esempio analogia legis: divieto riproduzione di dischi; posso riprodurre una
videocassetta? In prima lettura non c’è un divieto, ma secondo l’analogia legis sì(la
ragione è la stessa per la quale non posso riprodurre dischi).
Con l’analogia iuris invece siamo nel caso in cui serve far riferimento ai principi
generali; perché non è possibile procedere per casi simili.
IL RICORSO AI PRINCIPI GENERALI PERò VA EFFETTUATO SEMPRE,
PERCHé I PRINCIPI GENERALI SONO AL VERTICE DELLA GERARCHIA, sono
il principio guida di interpretazione.Oggi quindi ha poco senso distinguere
queste due analogie
LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE; PERSONE FISICHE E GIURIDICHE
Ricorda: in una società i soggetti che la formano sono legati da relazioni.
Un soggetto è “titolare” di una situazione giuridica soggettiva che può essere ATTIVA
o PASSIVA.
Da questo ne deriva che dalla situazione giuridica ci sarà ad esempio un soggetto
attivo, che ha un potere(es creditore) e un soggetto passivo, che ha un dovere(es
debitore).
Il rapporto tra situazione giuridica soggettiva e persona su cui grava quella
situazione giuridica viene definito “titolarità”.
Possono essere titolari di situazioni giuridiche soggettive sia le persone fisiche che
quelle giuridiche.
Esempio: x(persona fisica)dice di essere titolare di un certo diritto(ovvero di avere
una situazione giuridica soggettiva).
Caio è obbligato a pagare 100, a costruire un edificio(situazione giuridica passiva) 11
12
Quando parliamo di situazioni giuridiche soggettive dobbiamo tener conto la nozione
di “interesse”, ovvero la tensione e aspirazione di un soggetto verso un
bene(entità del mondo esterno).
Che atteggiamento ha l’ordinamento nei confronti di quell’interesse?
L'ordinamento può assumere 3 posizioni:
1)Può considerarlo irrilevante giuridicamente(seppur lecito)
Esempio: tizio si obbliga nei confronti di Caio: ogni mattina tizio deve dare
buongiorno al cane di Caio, che deve pagare 10 euro al mese per far sì che accada
questo.
Questo ordinamento è lecito ma sotto il punto di vista giuridico assolutamente
irrilevante.
In questo caso per questo non possono esserci in caso di inadempienza
conseguenze giuridiche; come un risarcimento. Non c’è azione di
rivendicazione.
2)Può valutare negativamente
Esempio: x chiede un prestito di denaro a Caio, che vorrà anche un tasso di
interesse molto alto. L’ordinamento giuridico lo prende in considerazione questo
interesse, ma negativamente; quindi NON può trovare attuazione.
Questo provoca un’invalidità di quell’atto.
3)Può valutare positivamente un interesse, che viene quindi protetto
garantendone la realizzazione.
Esempio: stipulo un contratto valido ed efficace, tizio doveva pagare 100 ma non lo
fa; è inadempiente.
L’ordinamento mi protegge, mi consente di conseguire il mio obiettivo(riavere i miei
100) dandomi anche gli strumenti per poterlo fare.
Per differenziare le varie situazioni giuridiche dobbiamo vedere in che modo
l’ordinamento protegge e tutela questi interessi valutati positivamente:
Esempio: x ha un computer di sua proprietà, quindi il computer è nella sfera
dell’interesse di x. Dire che il computer è suo significa che x ha una certa relazione
con il computer.
Il suo interesse in questo momento quale è? Un primo interesse è poter godere di
quel bene(esempio prendere appunti). Godere del bene significa esplicare sul bene
delle attività operando per realizzare il suo interesse(=prendere appunti).
Come lo realizza? Attraverso un’attività di esercizio del bene.
X vuole vendere quel computer per comprarne uno nuovo; quindi vuole disporre del
bene ottenendo in cambio una somma di denaro. 12
13
L’ordinamento attribuisce ad x dei poteri con cui esercitare i propri interessi: per fare
questo l'universo mondo non interrompa e modifichi la relazione che x ha con il
computer(ad esempio non distruggendolo, non alterandolo…).
CARATTERISTICHE DELL’INTERESSE(situazione giuridica attiva)
1)Questo potere x lo può far valere ERGA OMNES(nei confronti di tutti)
2)Ha requisito di immediatezza; non serve mediazione altrui
Ad una posizione soggettiva attiva/di vantaggio si oppone una posizione soggettiva
passiva o di svantaggio
Al diritto soggettivo si oppone il dovere giuridico(situazione giuridica passiva)
1)Grava su tutti i terzi(principio di generalità)
2)E’ generico: riguarda qualunque comportamento che possa incidere nella
relazione soggetto-bene.
3)Consiste nell’astenersi(astenersi dal compiere; quindi NON fare).
Non sempre l’interesse si manifesta come interesse alla conservazione di un bene;
l’interesse può ess