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OBBLIGAZIONI PARTICOLARI

Obbligazioni che hanno una disciplina diversa dalle altre.

-OBBLIGAZIONI PECUNIARIE:

sono quelle obbligazione che hanno ad oggetto SOLO il pagamento di una somma di denaro.

*principio nominalistico: art. 1277 “I debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso

legale nello Stato al tempo del pagamento(1) e per il suo valore nominale(2).

Se la somma dovuta era determinata in una moneta che non ha più corso legale al tempo del

pagamento(3), questo deve farsi in moneta legale ragguagliata per valore alla prima”.

Cioè se ti devo pagare 100 euro, io estinguo l’obbligazione pagandoti quei soldi, questo a

prescindere dal valore che hanno i 100 euro. Il valore della moneta cambia nel tempo

(meccanismi di svalutazione e rivalutazione: la moneta nel tempo potrebbe perdere o aumentare il

suo potere d’acquisto)à aspetto che NON rileva nelle obbligazioni pecuniarie. Es. oggi con 1,30euro

posso comprare un litro di gasolio, quindi 10 litri di gasolio costano 13euro, te ne presto 13 e compri

10 litri. Tra due mesi gasolio sarà 1,50 al litro e quindi 10 litri costeranno 15 euro. Tu quando mi

devi dare? 13 o 15? 13, perché è un debito di valuta (cioè si estingue pagando il valore della moneta

a prescindere dal fatto che con quei soldi io possa comprare meno gasolio di quello che avrei

comprato oggi, non mi interessa il valore dell’obbligazione ma mi interessa la sua obbligazione

nominale (difatti nel nostro ordinamento distinguiamo tra obbligazioni di valore e obbligazioni di

valuta. Quelle di valore sono quelle che fanno riferimento al valore sottostante, di valuta fa invece

riferimento al valore nominalistico). Altro es. ti incontro in autostrada e sei senza gasolio, io ho con

me un a tanica da 10 litri e te la do, poco dopo ci rincontriamo quando il gasolio è aumentato a 1,50/

litro e tu mi devi restituire il gasolio? Quanti euro dovrai darmi? 15 (tu ora mi devi dare il

corrispondete di 10 litri di gasolio perché io ti ho dato 10 litri di gasolio e non 13 euro -> differenza

tra darti i soldi per comprarti il gasolio o darti direttamente il gasolio. In questo ultimo esempio si ha

un’obbligazione di valore). Il principio nominalistico si applica a quelle obbligazioni che hanno ad

oggetto un valore pecuniario (obbligazione di valuta) ma NON si applica alle obbligazioni di valore

(che cambiano continuamente la loro contropartita pecuniaria nel tempo).

PROBLEMA principale con queste obbligazioni: la svalutazione -> cioè quello che compri

all’inizio con 100, l’anno dopo lo compri con 120 (=nel frattempo si è persa una quota di valore).

Come si fa a difendersi dalla svalutazione delle obbligazioni pecuniarie? Attraverso:

*Interessi: cioè ti do dei soldi che tu mi restituisci con degli interessi. Ma di

quale tipo? Interessi stabiliti dalle parti (compensativi). Normalmente funziona

che le parti dovrebbero stabilire un interesse (che sarà l’interesse compensativo. Es.

mi faccio prestare soldi dalla banca, la banca immagina quella che sarà la

svalutazione nel periodo davanti a noi e dice che intanto devo dare dei soldi per

compensare la svalutazione, più i darai qualcosa per il godimento di denaro. solo se

non venisse stabilito nulla allora interverrebbero gli interessi legali MA solo se

ci fosse un ritardo! (tasso legale è un tasso per gli interessi moratori, finché non

c’è mora non c’è neanche ritardo).

*Clausole di indicizzazione: si parametra il credito al valore di un sottostante. Es. ti

presto 13 euro, quanto devo restituirti? Mi devi restituire quanto serve per

comprare 10 litri di gasolio, cioè siamo noi a stabile che ciò che tu mi devi

restituire non è un valore della moneta e basta MA è un valore variabile in

funzione della moneta (molto diffusa è la clausola oro= ti do dei soldi oggi con i

quali ti puoi comprare un chilo d’oro, tra due anni mi devi restituire una somma pari

a quanto sarebbe necessaria per comprare un chilo d’oro) -> in questo modo ho

ancorato il valore del debito ad un sottostante che riteniamo più affidabile.

Ripasso sugli interessi:

-interessi compensativi= stabiliti volontariamente tra le parti per remunerare il prestito di denaro.

sono dovuti prima della mora.

Circa il tasso (=l’ammontare di questi interessi) può essere:

-tasso legale: quando non abbiamo stabilito un tasso convenzionale, è diverso a seconda che

si tratti di un rapporto tra imprenditori o no

-tasso convenzionale: trova il limite dell’usura e ha bisogno di essere stipulato per iscritto

-interessi moratori: sono dovuti dal momento della mora, dopo la mora

il tasso di questi può essere

-legale: se prima della mora non è previsto nessun tasso

-convenzionale: se prima della mora è previsto un tasso convenzionale più alto di quello

legale

-le parti possono anche prevedere un tasso apposito per i moratori.

Quando faccio prestito di denaro/obbligazione di denaro, le parti possono stabilire qual è la

somma che deve essere restituita, normalmente tale somma è determinata mediante gli

interessi (ti do 100 e mi restituisci 100 più gli interessi del 5%) oppure posso utilizzare una

clausola di indicizzazione, cioè ti do 100, mi restituirai una somma pari alla quantità di oro

che potrei comprare con 100 oggi, cioè quando andremo a vedere quanto mi devi per

estinguere la tua obbligazione, andremo a vedere quanto costava l’oro quando è sorta

l’obbligazione e quanto costa quanto si estingue l’obbligazione, e diremo: con 100 euro

avrei potuto comprare 10g d’oro allora mi devi restituire una somma che sarà sufficiente per

comprare 10g d’oro.

-Adempimento: debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello stato (in

teoria tali obbligazioni andrebbero estinte in contanti) MA si ha una normativa anti riciclaggio

che pongono grosse limitazioni all’uso del contante (NO uso contante per somme superiori ai

3000 euro). Questa norma va adattata col fatto che oggi le obbligazioni non possono più esser

estinte con contanti ma devono essere estinte con mezzi tacciabili di pagamento e non più in

contanti

-OBBLIGAZIONI SOLIDALI (MOLTO impo):

finora abbiamo studiato che l’obbligazione vede da un lato un debitore e dall’altro un creditore

(=rapporto tra due sogg). IN REALTA’ l’obbligazione può anche avere più debitori e un creditore (si

dice solidarietà dal lato passivo) o più creditori e un debitore (si dice solidarietà dal lato attivo).

La solidarietà è la REGOLA dal lato passivo, ed è l’ECCEZIONE dal lato attivo. Cioè tutte le

volte che un creditore ha più debitori, questi sono obbligati tra loro in SOLIDO. Essere obbligati in

solido=art. 1292 “L'obbligazione è in solido quando più debitori sono obbligati tutti per la

medesima prestazione(2), in modo che ciascuno può essere costretto all'adempimento per la totalità e

l'adempimento da parte di uno libera gli altri(3); oppure quando tra più creditori ciascuno ha diritto

di chiedere l'adempimento dell'intera obbligazione e l'adempimento conseguito da uno di essi libera

il debitore verso tutti i creditori(4)”.

Cioè quando più debitori sono obbligati tutti per la stessa prestazione. Io rispondo per intero di

un debito che magari non è solo mio. Es vado a cena con amici, obbligazione è tra il nostro gruppo

e il ristoratore (il conto è uno) ma se gli altri poi se ne vanno e resta una sola persona al tavolo,

quando arriva il conto la persona rimasta deve pagare per intero (non può pagare solo il suo perché

gli altri se ne sono andati). Oppure se gli amici ci sono tutti ma nessuno ha portafoglio tranne me,

non importa se ho preso solo un dolce, ciascuno è in solido cioè ognuno deve pagare in solido (=tutto

il conto, per intero), poi dopo che hai pagato tutto il conto potrai metterti d’accordo con i tuoi amici

per farteli restituire. Il ristoratore può decidere di chiedere di pagare per intero a ciascuno degli

amici. La solidarietà è pericolosa perché tutte le volte in cui entro in un meccanismo di solidarietà

rischio di dover pagare cifre molto alte, es. andiamo a cena tutti fuori, uno arriva in ritardo e prende

solo il dolce, ma se nessuno paga allora sarà lui che deve pagare, altro es negli enti collettivi (con o

senza personalità giuridica, quando è senza –associazioni non riconosciute- delle obbligazioni

dell’ente rispondo coloro che le hanno contratte per il conto dell’ente e quindi gli amministratori).

Ciò significa che se divento amministratore di un’associazione (che ha dei debiti), io rischio molto

perché mi dovrei dividere quei debiti con gli altri amministratori che però potrebbero essere

nullatenenti (quindi rischio di dover pagare io per intero tutto il debito dell’associazione). Idem per

le società, se faccio società con uno che non ha soldi per pagare i suoi debiti, io pagherò i debiti

anche per lui.

Attraverso la solidarietà quindi si finisce per rispondere integralmente di debiti rispetto ai quali

magari si ha solo un ruolo marginale (anche solo 1%).

*azione di regresso:

regresso=azione che spetta a colui che ha pagato attraverso la quale posso ripetere con i

debitori la parte di ciascuno di essi (cioè io pago poi cerco commensali e ci dividiamo il

conto rispetto a ciò che hanno mangiato, mi faccio restituire da ciascuno. Se un debitore è

insolvente allora la perdita si ripartisce tra gli altri condebitori –compreso quello che ha fatto

il pagamento-)

Atti compiuti DA un debitore o VERSO un debitore -> effetti favorevoli si estendono a tutti e quelli

negativi non si estendono a tutti SALVO l’eccezione dell’interruzione della prescrizione.

-OBBLIGAZIONI ALTERNATIVE:

L’obbligazione alternativa è disciplinata all’articolo 1285 e seguenti del codice civile, ed è

l’obbligazione nella quale sono dovute dal debitore due o più prestazioni ma il debitore si libera

prestandone una.

Sono elementi dell’obbligazione alternativa:

la pluralità dell’oggetto, quando ci siano più di due prestazioni si parlerà di obbligazioni alternative

multiple.

L’unicità dell’adempimento, quando il debitore si libera dall’obbligazione adempiendo a una delle

prestazioni dedotte in obbligazione.

L’obbligazione alternativa diventa semplice nel momento della concentrazione, quando il debitore

esercita il potere di scelta in relazione alle prestazioni dedotte in obbligazione.

-OBBLIGAZIONI INDIVISIBILI:

L'obbligazione è indivisibile, quando la prestazione ha per ogget

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Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alefari05_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Capecchi Marco.
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