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BASTA UNO SOLO DI QUESTI ELEMENTI PER RICADERE NELLA COLPA
CLASSIFICAZIONE DI OBBLIGAZIONE generica: (libro quarto)
- Dare = obbligazioni che hanno per oggetto il trasferimento di un diritto o la
consegna di un bene. Possono essere specifiche o generiche.
- Fare = obbligazioni che hanno per oggetto un’attività che non sia riconducibile nella
categoria precedente o successiva
- Non fare = obbligazioni dove il debitore si impegna a non tenere un
comportamento. (es: mi obbligo con il mio vicino a non togliergli una parte di veduta)
ALTRA CLASSIFICAZIONE DI OBBLIGAZIONE:
- Di risultato = obbligazioni dove il debitore si impegna a raggiungere un certo risultato utile
per il creditore e se non lo ottiene ne è il responsabile.
- Di mezzi = obbligazioni dove il debitore si impegna con il minimo sforzo, si impegna a
essere diligente e quindi se non raggiunge un certo risultato non ne è responsabile (sono la
categoria che tutela di più il debitore).
24/03/25
OBBLIGAZIONE = Il debitore è tenuto ad adempiere una prestazione patrimoniale per
soddisfare l’interesse di qualcun altro che è il creditore. Adempimento è principale forma di
liberazione dall’obbligazione.
Obbligazione di mezzi sono obbligazioni nelle quali l’interesse del creditore non entra
nell’obbligazione, è un risultato solo sperato al quale il debitore non si vincola.
Il debitore si libera dal vincolo solo tenendo un comportamento diligente anche se
l’adempimento è venuto meno, non si guarda il risultato ma il comportamento.
Mentre l’obbligazione di risultato ha come scopo oltre al comportamento anche il risultato
stesso, se non c’è l’adempimento dell’ obbligazione si è tenuti a risarcire il danno.
Entrambe non sono mai menzionate nel codice civile.
Le obbligazioni di mezzi sono quelle in cui il debitore è tenuto a svolgere un'attività
determinata, senza assicurare che da ciò derivi un qualsivoglia esito, mentre nelle
obbligazioni di risultato egli è obbligato a compiere un'attività e da ciò ottenere un certo
risultato. 61
I liberi professionisti come i medici, avvocati, sono vincolati a obbligazioni di mezzi. Deve
semplicemente maniere un comportamento diligente.
Il costruttore edile è vincolato a obbligazioni di risultato. Oltre al comportamento diligente
deve anche ottenere un risultato. Se la prestazione è stata eseguita correttamente non ci
sono problemi con il debitore.
Art. 1218 spiega la responsabilità del debitore, nel caso di inadempimento della prestazione.
Se il debitore non soddisfa il creditore mediante la sua prestazione, o c’è una mancata
prestazione il creditore può chiedere il risarcimento dei danni almeno che non prova che
l’inadempimento o il ritardo è stato cagionato da altri fattori, a lui non imputabili.
Il debitore per mostrare la sua innocenza deve mostrare il suo comportamento diligente e
che il mancato inadempimento non dipende da lui. Questa regola sembra generalizzare
l’obbligazione di risultato. In questo articolo si tratta dell’adempimento.
Mentre l’art. 2043 tratta la responsabilità extracontrattuale e dice che qualunque fatto doloso
o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che lo ha commesso a
risarcire il danno. Tra i due articoli, il 1218 è più specifico, perché vale quello più specifico
rispetto a quello più generale (2043).
Positivismo comportamento di chi cerca di essere rispettosi nei confronti dei diritti altrui.
MODI DI ESTINZIONE DELLE OBBLIGAZIONI
Il modo programmato per l’estinzione dell'obbligazione è: l’adempimento
Adempimento è l’esatta esecuzione della prestazione dovuta.
E quando si estingue l’obbligazione? quando il debitore adempie, quindi quando esegue la
prestazione dovuta.
I modi diversi dall’ adempimento sono:
- Satisfattivi, vuol dire che anche se manca l’adempimento l’interesse del creditore viene
comunque soddisfatto in altro modo
- Non satisfattivi, l’obbligazione si estingue nonostante l’interesse del creditore rimanga
insoddisfatto 62
MODI DI ESTINZIONE DEL DEBITO SATISFATTIVI
Un metodo satisfativo è dazione in pagamento.
Art. 1197:datio in solutum= prestazione in luogo dell’adempimento, al posto
dell’adempimento.
Il debitore è vincolato alla prestazione, non può dunque estinguerla con una prestazione
diversa anche se di valore uguale o maggiore almeno che il creditore non sia d’accordo.
Obbligazione originaria non si estingue fino a quando la realizzazione della prestazione non
si conclude.
È necessario un accordo e quindi un contratto reale. Il contratto si perfeziona solo quando
viene consegnata la prestazione.
Un altro metodo satisfativo è la compensazione.
art. 1241: quando due persone sono obbligate l'una verso l'altra, i due debiti si estinguono
per le quantità corrispondenti, secondo le norme degli articoli che seguono.
La compensazione vuol dire che due obbligazioni reciproche si elidono reciprocamente fino
al limite della loro concorrenza. Ad esempio: dovevo pagare 100 e guadagnare 50 quindi
faccio un unico pagamento dando 50.
Ci sono vari tipi di compensazione: legale, giudiziale o volontaria.
1. La compensazione legale opera perché si verificano certi presupposti determinati dalla
legge.
2. La compensazione giudiziale prevede un intervento del giudice che determina la
compensazione.
3. La compensazione volontaria, la compensazione si verifica per accordo delle parti.
Art. 1243 spiega la compensazione legale e giudiziale
La compensazione si verifica solo tra due debiti che hanno per oggetto una somma di
danaro o una quantità di cose fungibili (=si considerano per quantità, numero o misura, per
esempio il denaro) dello stesso genere (denaro con denaro) e che sono ugualmente liquidi
(= determinati nell’ammontare) ed esigibili (non esistono impedimenti giuridici all’esercizio
del credito, es: il termine di pagamento deve essere scaduto).
I debiti devono essere reciproci (creditore e debitore l’un dell’altro).
Ci sono 3 presupposti dei debiti che servono purché la compensazione sia legale (cioè
opera già solo perché lo dice la legge, senza bisogno di una sentenza del giudice che
determina l’effetto della compensazione) e senza bisogno di un accordo tra le parti:
- Fungibili= vuol dire sottoposti a termine o condizione, elementi accidentali del negozio
giuridico
- Liquidi= vuol dire che è determinato nel suo preciso ammontare
- Esigibili= vuol dire non sottoposto a termine ne a condizione, cioè è un debito che deve
essere soddisfatto subito
SE CI SONO QUESTI TRE PRESUPPOSTI LA COMPENSAZIONE E’ LEGALE
art.1242: La compensazione estingue i due debiti dal giorno della loro coesistenza. Il giudice
non può rilevarla d'ufficio= vuol dire che il giudice si rende conto di qualcosa che nessuno gli
ha chiesto e agisce di conseguenza.
il contrario è l’eccezione di parte.
normalmente in un processo civile il giudice decide sulla base di quello che gli viene chiesto,
quindi se la compensazione non può essere rilevata d’ufficio vuol dire che il giudice si rende
63
conto che ci sono due debiti entrambi dello stesso genere, deve essere almeno uno dei due
debitori a chiederglielo perchè il giudice non può rilevarla d’ufficio
NB: Per quanto riguarda il giudice può emettere una sentenza dichiarativa (o di mero
accertamento), costitutiva e di condanna.
La sentenza dichiarativa (o di mero accertamento): il giudice si limita ad accertare la realtà
giuridica, che si sono prodotti fuori dal processo. La sentenza costitutiva: il giudice che, oltre
ad accertare la realtà giuridica, crea, modifica o estingue un rapporto giuridico (ad esempio,
annullando un atto o producendo gli effetti del contratto che doveva essere concluso). La
sentenza di condanna: il giudice condanna una parte ad eseguire una prestazione in favore
dell’altra, di tenere un determinato comportamento, dare, fare o non fare, ad esempio,
pagare una determinata somma a risarcimento del danno.
MODI DI ESTINZIONE DEL DEBITO NON SATISFATTIVI
- novazione oggettiva = (diversa da novazione soggettiva, dove cambia o si aggiunge il
debitore. Si articola nelle tre ipotesi: delegazione, accollo, espromissione).
art.1230= quando le parti sostituiscono all’obbligazione originaria una nuova obbligazione
con oggetto o titolo diverso.
cioè è quell'accordo tra il debitore e il creditore, con cui decidono di estinguere l'obbligazione
originaria e crearne una nuova che ha un oggetto o un titolo diverso.
es: ti hanno cagionato un danno e devono pagarti il risarcimento, io creditore che ho diritto al
risarcimento del danno dico: tienili pure quei soldi, un giorno me li darai intanto te li presto.
a questo punto i debitori rimangono in debito della stessa somma ma cambia il titolo, cambia
la causa giustificatrice.
differenza con la dazione in pagamento: in questo caso l’obbligazione si estingue nel
momento di esecuzione della diversa prestazione.
nel caso della novazione oggettiva, l’obbligazione si estingue non con l’esecuzione ma con
un accordo che fa morire l’obbligazione originaria, ecco perché parliamo di un modo non
satisfattivo.
esiste anche la novazione soggettiva= si ha quando un nuovo debitore è sostituito a quello
originario.
nel dettaglio contiene questi istituti:
- delegazione art.1268
- accollo art.1273
- espromissione art.1272
- remissione del debito = negozio (=atto) unilaterale con il quale il creditore rinuncia al suo
credito gratuitamente. Il creditore può rinunciare al suo credito con questo metodo. Viene
meno il vincolo quindi non è satisfativo.
Art. 1236: la dichiarazione del creditore di rimettere il debito estingue l’obbligazione solo
quando viene comunicata al debitore, salvo che egli entro un congruo termine (di livello
temporale) dichiari di non volerne profittare. 64
In altri termini il creditore può rinunciare al suo credito, ma nel caso in cui il debitore, in un
tempo congruo decide di pagare lo stesso, il creditore è tenuto ad accettare il credito. Alla
base di ciò è possibile notare un principio, ossia nessuno può essere arricchito senza la sua
volontà.
- impossibilità sopravvenuta = impossibilità sopravvenuta per causa non imputabile al
debitore come dichiarato nell’art. 1256, che spiega che l’obbligazione si estingue quando la
prestazione diventa impossibile, per causa non imputabile al debitore, quest’ultimo si libera
quindi dal vincolo (se fosse per causa imputabile al debitore, rimarrebbe il vincolo).
Ad esempio: ho un appuntamento in un luogo ma la città in cui si teneva l’appuntamento è
stata chiusa per scioperi, quindi non è colpa del debitore se non arriv