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RICERCA DI STORIA

Belle Époque

La fine della Grande Depressione, che aveva colpito gli ultimi 25 anni

dell'ottocento destava nuove speranze e lasciava presagire un'epoca radiosa

ed entusiasmante. I primi anni del novecento vennero chiamati in francese

"Belle Époque", che significa "bella epoca".

Tra la fine dell'ottocento e i primi anni del novecento si verificarono importanti

progressi in campo scientifico. Le case borghesi vennero dotate di acqua

corrente e servizi igienici; nei palazzi più lussuosi furono installati ascensori, le

strade delle grandi città vennero illuminate con lampioni elettrici e

l'invenzione della lampadina favorì la diffusione dell'elettricità per uso

domestico.

Le comunicazioni divennero più facili grazie ai telefoni e ai nuovi mezzi di

trasporto: metropolitane, automobili e aerei. L'invenzione dell'aereo fu l'ultima

grande rivoluzione nel mondo dei trasporti: furono due americani, i fratelli

Wright nel 1903 fecero volare per la prima volta un apparecchio per qualche

centinaio di metri. Gli aerei veri e propri invece vennero realizzati solo a

partire dal 1908, e solamente nei decenni successivi divenne un mezzo di

trasporto regolare. Lo sviluppo della rete ferroviaria non venne arrestato dalla

grande depressione, anzi accelerò.

L'invenzione del motore a scoppio portò all'impiego del petrolio come

principale fonte energetica al posto del carbone.

La scoperta della radioattività e dei raggi X e gli studi dei coniugi Marie e

Pierre Curie consentirono sviluppi impensabili in ambito medico e della

ricerca.

Nel campo della fisica teorica, nel 1900 venne enunciata la teoria quantistica

da Max Planck, in cui ipotizzava che al livello subatomico l'energia non fosse

una grandezza continua, bensì composta di quantità non divisibili. In questo

modo, Planck mise in discussione due principi su cui si era retta fino ad allora

la fisica meccanicistica: la distinzione fra materia ed energia e il fatto che a

livello non visibile (subatomico) valessero le stesse leggi meccanicistiche che

regolano i fenomeni del mondo visibile.

Un altro passo fu compiuto nel 1905 da Albert Einstein che formulò la teoria

della relatività, che demoliva la tradizionale idea Newtoniana di uno spazio e

di un tempo assoluto.

In ambito filosofico, gli studi di Sigmund Freud sull' inconscio e la messa a

punto del metodo psicoanalitico per la cura delle nevrosi sconvolsero le

certezze tradizionali in relazione alla mente umana, nasce così la psicoanalisi,

disciplina che analizzava in un modo nuovo le azioni dell'uomo.

In letteratura importanti furono le opere di James Joyce: gente di Dublino e

Ulisse, che risentirono profondamente dell'influsso di filosofi novecenteschi.

Nell'ambito artistico iniziarono le grandi esposizioni universali, in cui si

manifestano la potenza degli stati, la capacità tecnica e il livello di progresso

raggiunto dai popoli.

Si espone tutto, merci di ogni tipo, quadri e sculture accanto a pezzi di

fabbrica, prodotti dell'agricoltura e dell'artigianato, progetti architettonici di

ampio respiro e pezzi d'arredo. Nasce così un’idea democratica della

produzione, il gusto è sempre meno orientato dai dettami accademici,

espressione di una élite aristocratica, e sempre più orientato a soddisfare i

bisogni della classe borghese, imprenditoriale e dinamica, che al bello vuole

unire l’utile: così si sviluppa la nuova architettura in ferro.

Uno degli esempi fu il Crystal Palace,

Palazzo di Cristallo, esposto durante la

prima esposizione universale a Londra nel

1851 e realizzato da Joseph Paxton, un

costruttore di serre che sfruttò la

produzione in serie e costruì il Palazzo

utilizzando dei pezzi prefabbricati

garantendo una rapidità di montaggio,

inoltre dopo l'esposizione questi pezzi

comunque potevano essere integralmente recuperati.

Questi esposizioni costituirono anche uno stimolo per lo sviluppo delle città

ospitanti che hanno bisogno di rinnovarsi per accogliere i milioni di visitatori

provenienti dagli altri paesi: nasce così il fenomeno di urbanizzazione che

coinvolse prima di tutto Parigi, ad opera di Georges Haussmann, e

successivamente il piano di Parigi viene preso come modello da molti altri

paesi, tra cui Vienna.

Inoltre venne inventato il cinema nel 1894 dai fratelli Louis e August Lumière

che realizzarono un congegno capace di far scorrere e proiettare su uno

schermo una pellicola che riproduceva delle immagini. La prima proiezione in

pubblico ebbe molto successo, si tenne a Parigi, il 28 dicembre del 1895.

Riguardo all'ambito sportivo, lo sport si diffuse fra le classi popolari: calcio,

ciclismo e automobilismo attirarono sempre più l'interesse grazie anche

all'opera svolta dai giornali specializzati, che vedevano nello sport l’epopea

dell’uomo moralmente sano e teso al mito del successo e furono ripristinate le

Olimpiadi che si tennero nel 1896 ad Atene.

L'organizzazione scientifica del lavoro e la catena di montaggio:

Una delle novità più rilevanti nel sistema di

produzione industriale fu l'affermazione del

Taylorismo, il modello di organizzazione del

lavoro elaborato dall'ingegnere americano

Taylor all'inizi del 900. Secondo Taylor la

produzione industriale doveva essere studiata

e organizzata con criteri scientifici, che egli

individuava nella divisione del lavoro. La divisione del lavoro consisteva nel

separare i compiti di progettazione e direzione del lavoro da quelli esecutivi, il

lavoro concettuale da quello manuale. Taylor dimostrava che l'organizzazione

scientifica del lavoro avrebbe aumentato la produttività, determinando così

non solo un aumento dei profitti delle aziende, ma anche un incremento dei

salari e una rilevante diminuzione dei prezzi delle merci immesse sul mercato.

L'uomo che mise in pratica più rigorosamente il modello di Taylor fu Henry

Ford, l'industriale statunitense fondatore dell'anonima a casa di automobili. A

lui si deve la realizzazione della catena di montaggio, basata sull'idea di far

muovere i pezzi da lavorare e da assemblare in modo che il lavoratore, stando

fermo nella sua postazione di lavoro, potesse seguire le sue mansioni in modo

semplice, senza spreco di tempo e al ritmo imposto dalla velocità della

catena. Ford ottenne, in effetti, un notevolissimo aumento della produttività e

un abbassamento dei costi di produzione.

La Belle Époque finì di colpo nel 1914, con la Prima guerra mondiale. L’epoca

del positivismo, della fiducia nel progresso e nello spirito dell’uomo, finì

schiacciata dai suoi stessi frutti, quei ritrovati della scienza che adesso

venivano messi al servizio della distruzione.

Confronto tra la massa di Ortega y Gasset e la folla

di Le Bon

La "Ribellione delle masse" di Ortega y Gasset e la "Psicologia delle folle" di

Gustave Le Bon sono entrambi libri che analizzano una psicologia collettiva e

massa folla

descrivono in modo dettagliato la da una parte e la dall'altra, due

fenomeni sociali che fungono da "attori sociali" di questo periodo.

Mettendo a confronto i due libri sicuramente troviamo dei similitudini, dei

punti in comune che sono:

La visione del rapporto tra individuo e collettività

- . Si ritrova l'idea della

dimensione collettiva come interiore, primitiva, incapace di ragionamento e di

pensiero critico volgare, irrazionale e selvaggia.

Entrambi rivolgono uno sguardo duro ai processi di appiattimento e di

dispersione dell'individuo nella collettività, individuano il livellamento e il

primitivismo non solo della dimensione collettiva ma anche degli individui

presi singolarmente.

Le qualità del capo.

- Per Le Bon il capo è stato dapprima soltanto uno degli

aggregati della folla, quindi come è la folla allo stesso modo è il suo capo;

anche in Ortega non vi è una distinzione tra individuo singolo e gruppo

sociale.

La regressione psicologica che la folla implica agli individui che la

-

compongono. Sia la folla di Le Bon e sia l'uomo-massa di Ortega presentano

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Publisher
A.A. 2021-2022
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Huyx di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'Europa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Burgio Giuseppe.