Juramentum commune
• Il giuramento collettivo fondava il
comune: cittadini maschi giuravano
mutua difesa, obbedienza agli statuti
e fedeltà all’ente comunale.
Tipi di comuni
• 1. Comuni consulari (consules eletti
annualmente); 2. Comuni podestarili
(podestà forestiero nominato); 3.
Signorie urbane (potere accentrato in
un signore).
Le istituzioni consulari
• I consoli erano i magistrati supremi,
eletti tra i cittadini più ricchi, con
poteri esecutivi, giudiziari e militari,
affiancati da consigli ristretti.
Il consiglio maggiore
• Assemblea più ampia di cittadini,
variabile per dimensione, deliberava
leggi, approvava bilanci e trattati,
eleggeva consoli e altri magistrati.
Il consiglio minore o
credenza
• Consiglio ristretto, composto dai capi
delle famiglie magnatizie o dalle arti
maggiori, gestiva affari quotidiani,
diplomazia e politica estera.
Il podestà: definizione
• Magistrato unico, forestiero,
nominato per breve periodo (6-12
mesi), con pieni poteri giudiziari ed
esecutivi per garantire imparzialità
tra fazioni cittadine.
Motivazioni della podesteria
• Conflitti interni tra fazioni nobili e
popolari portarono alla nomina di
podestà esterni, esperti di diritto e
con autorità militare e civile.
Le arti e corporazioni
• Le arti (corporazioni di mestiere)
erano organizzazioni economiche e
politiche che controllavano i mestieri
cittadini e partecipavano al governo
comunale.
Popolo grasso e popolo
minuto
• Distinzione sociale interna: il popolo
grasso (mercanti, banchieri, grandi
artigiani) dominava le istituzioni; il
popolo minuto (piccoli artigiani,
salariati) era escluso.
Milizia comunale
• Ogni comune aveva una milizia
cittadina, organizzata in compagnie
territoriali o di arti, che difendeva la
città e partecipava alle guerre
regionali.
Le torri gentilizie
• Famiglie nobili cittadine costruivano
torri fortificate come simbolo di
potere e per difesa nelle lotte interne
tra fazioni (guelfi e ghibellini).
Statuti comunali
• Raccolte di leggi e norme che
regolavano vita pubblica, commercio,
giustizia, tasse e organizzazione
militare; codificarono il diritto
comunale locale.
Giustizia comunale
• I consoli o il podestà amministravano
giustizia civile e penale secondo gli
statuti, assistiti da giudici
professionisti e notai cittadini.
Relazioni con l’impero e i
feudatari
• I comuni rivendicavano autonomia
fiscale e giuridica da vescovi-conti e
feudatari, spesso acquistando
privilegi da imperatori o re per
legittimare l’autonomia.
Comuni rurali
• Anche villaggi e comunità rurali si
organizzarono in comuni rurali, con
assemblee (vicinanze) per
amministrare beni collettivi e
autodifesa.
Il movimento comunale in
Italia
• In Italia settentrionale e centrale i
comuni raggiunsero grande potenza,
trasformandosi in città-stato
indipendenti con politica estera
autonoma.
Declino dei comuni
• Nel XIV secolo molti comuni caddero
sotto il dominio di signorie cittadine
(Visconti, Este, Medici) o stati
regionali più forti, perdendo
l’autonomia repubblicana.
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