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RISPOSTA FOTOSINTETICA AI FATTORI ENDOGENI
1. ETA’ DELLE FOGLIE: le foglie immature hanno un mesofillo sottile e un minor corredo enzimatico,
mentre le foglie senescenti hanno un minor contenuto di clorofilla.
2. PRESENZA DEI FRUTTI: stimola la fotosintesi ma i comportamenti delle varie specie sono molto variabili
e spesso in relazione a diversi stadi di sviluppo. Gli effetti sono transitori e legati a condizioni ambientali
prevalenti.
Bisogna poi tenere conto della capacità della pianta di poter veicolare i fotosintati nei vari organi della
pianta; quindi, io posso intervenire con una decorticazione anulare che riduce la fotosintesi poiché viene
ridotto il rapporto source/sink a favore dei source o con una defoliazione che aumenta la fotosintesi
perché il rapporto source/since è stato modificato a favore dei sink che richiedono una maggiore attività
fotosintetica.
Il rapporto source/sink si esprime in rapporto foglie/frutti.
Quindi è molto importante affermare che un aumento di fotosintesi non si traduce in un aumento di
produzione, ma il tutto si deve agire sulla destinazione dei fotosintati, quindi è necessario sapere: Come
vengono ripartiti, Come vengono trasportati, Come vengono utilizzati dai carboidrati nei diversi organi in
accrescimento.
La fotosintesi netta varia anche in base al PORTINNESTO. L’efficienza è maggiore in portinnesto franco che
è più vigoroso rispetto ad altri nanizzanti (i quali facendo sviluppare una chioma più ridotta, determina
meno fotosintesi). Allo stesso tempo la fotosintesi netta dipende anche da GENOTIPO.
FITOREGOLATORI E FITORMONI
1. FITORMONE: un qualsiasi composto organico, non nutritive, elaborato dalla pianta, che agendo in
piccole dosi modifica determinati processi fisiologici delle piante in luoghi diversi da quelli di
produzione
2. FITOREGOLATORE: un qualsiasi composto organico non nutritivo, prodotto sintatticamente in
piccole dosi agisce in luoghi diversi da quelli di applicazione.
FITORMONI
Fitormoni sono sintetizzate naturalmente dalla pianta anche a bassissime concentrazioni incidono con
numerosi processi del ciclo ontoGenico dell’albero regolandone la crescita e la risposta degli stimoli
ambientali. Le cinque classi principali sono: auxine, Giberelline, citochinine (promotori) acido Abscissico,
etilene (inibitori)
GLI ORMONI E IL LORO RUOLO NELLA REGOLAZIONE VEGETALE
-La caratteristica comune a tutti gli ormoni vegetali è quella di essere sostanze naturali in grado di
influenzare i processi fisiologici crescita differenziazione e sviluppo.
-L’azione regolatrice esplicata dagli ormoni nella morfogenesi può essere diretta o indiretta , possono
influenzare la traslocazione delle sostanze nutritive e l’efficacia metabolica di tessuti e organi.
-La loro azione è accompagnata da una modificazione quantitativa e qualitativa dell’attività del genoma e
di conseguenza del corredo proteico della cellula.
-Gli ormoni si legano a uno o più recettori specifici presenti nelle cellule formando un complesso ormone-
recettore.
-Gli ormoni vengono trasportati nella pianta per vie diverse: in alcuni casi il trasporto corrisponde ad una
funzione di messaggeri. Possono però anche agire nello stesso tessuto cellula ove sono stati sintetizzati.
-Gli ormoni non sono gli unici fattori della regolazione, ma interagiscono con gli stimoli ambientali nel
regolare i diversi fenomeni fisiologici e nel controllare lo sviluppo della pianta.
INTERAZIONE FRA ORMONI: Le piante che sono estremamente sensibili agli ormoni a diverse
concentrazioni determinano effetti differenti. Gli ormoni hanno effetti Pleiotropici collegati all’azione degli
altri ormoni,e la risposta ormonale prevede sempre una componente omeostatica che tende a riportare il
sistema all’equilibrio.
L’applicazione dei regolatori deve tenere sempre in forte considerazione l’importanza della fase di sviluppo
in cui si trova la pianta, delle condizioni ambientali e la possibilità che il sito regolatore venga trasportato
attivamente nelle diverse parti della pianta.
AUXINE: Si Sintetizzato a partire dal triptofano,.
Controlla: divisione distensione cellulare, dominanza apicale, tropismo, allungamento del fusto, attività del
cambio, Rizogenesi
L’attività è proporzionale alla concentrazione fino ad un optimum oltre il quale può avere effetti inibitori. È
L’unico ormone con trasporto polare
TRASPORTO POLARE DELLEAUXINE
MODELLO DI DIFFUSIONE CHEMIOSMOTICA-POLARE DI IAA
1) L’ambiente della parete cellulare e mantenuto acido per l’attività della pompa protonica a questo
valore di PH di circa il 25% dell’auxina è presente in forma indissociata. Questa forma non si può
diffondere attraverso la membrana. La forma principale di auxina, IAAH, entra passivamente nelle
cellule e al pH neutro del citosol si dissocia in IAA.
2) IAA si diffonde nella cellula fino alla porzione basale dove sono localizzati dei trasportatori specifici
dell’anione.
3) sono questi trasportatori a determinare la direzionalità del trasporto polare
Il trasporto polare di IAA è mediato da differenti carriers di entrata nel citoplasma, i carriers di uscita (PIN).
Il trasporto polare di auxina è essenziale per lo sviluppo della polarità radice-fusto della pianta: il
trattamento con inibitori del trasporto di auxina porta a gravi anomalie nello sviluppo e alla perdita
dell’accrescimento polare nell’apice del fusto e della radice.
CONCLUSIONI→ Il trasporto di auxina appare fondamentale per processi come il fototropismi,
gravitropismo, la formazione dell’embrione e l’organogenesi.
→
EFFETTI FISIOLOGICI Le auxine prendono parte a molti processi diversi di sviluppo delle piante:
Distensione della cellula
- Inibizione delle gemme laterali: lo sviluppo di gemme laterali è inibito da IAA prodotto nei
- meristemi apicali e trasportato lungo il fusto, se tagliamo il meristema apicale le gemme laterali
sono libere dallo stato di inibizione e possono svilupparsi.
Abscissione delle foglie:
- Attività del cambio: la crescita secondaria dei fusti implica una divisione cellulare nel cambio e la
- formazione di tessuti xilematici e Floematici. Le auxine stimolano la divisione cellulare nella regione
del cambio.
Crescita radicale: nelle radici stimola la distensione cellulare in concentrazioni basse, quantità più
- alte di auxina hanno effetto di inibire la distensione cellulare
Formazione e crescita frutti: perché prima della fecondazione la crescita dell’ovario è bloccata dal
- complesso AUX/IAA sui geni responsabili dell’inizio dell’accrescimento.
Dopo la sintesi di auxina induce la loro degradazione e la conseguente espressione dei geni. Auxina
sintetizza nel polline, nell’embrione e nell’endosperma dei semi in via di sviluppo, l’accrescimento
dell’ovulo fecondato dipende dall’auxina prodotta nei semi.
Partenocarpia:
-
AUXINE (regolatore di crescita) Sono stati i primi regolatori ad essere impiegati in arboricoltura e a
contribuire a risolvere importanti problemi.
-cascola pre-raccolta negli alberi da frutto
-radicazione delle talee di diverse specie ornamentali
-allegagione in serra di piante orticole
Le principali auxine, tranne l’IAA sono tutte artificiali
Nomenclatura chimica:
-acido 3 indolacetico Tipo di formulazione: polvere secca o compresse
-acido 3 indolbutirrico Tipo di formulazione: polvere secca, liquido compresse idrosolubili
Effetti: stimolano della radicazione di talee; inibizione della cascola dei fiori in begonia e fucsia; utilizzato
nei substrati per la micropropagazione
-acido alfa-naftalenacetico Tipo di formulazione: polvere secca, polvere bagnabile, compresse idrosolubili,
spray
Effetti:
-Stimolo dalle radicazione di talee e diradamento di fiori e frutti nel melo,pesco,pero,olivo,agrumi
-Stimolo dell’accrescimento del frutto nel mandarino e pompelmo e anticascola in pre-raccolta nel
melo,pero pesco, agrumi
-acido 2,4 diclorofenossiacetico Tipo di formulazione: concentrato solubile
Effetti:
-Anticascola in pre-raccolta negli agrumi
-Ritardo della abscissione della rosetta nei frutti di limone in post-raccolta
-Stimolo dell’allegagione e dell’accrescimento dei frutti di arancio, pompelmo, clemetine e albicocco,
stimolo della maturazione di pere, banane e fichi
-Inibizione dello sviluppo dei polloni nel nocciolo
Auxine sintetiche:
-Acido indol-3-propionico: è usato come ormone della radicazione
-Acido indol-3-butirrico: è una potente auxina usato come erbicida
GIBERELLINE
La Giberellina comunemente disponibile è la Giberellina A3, queste stimolano la divisione e l’allungamento
cellulare. Controllano l’espressione di geni e l’attività di proteine che promuovono il ciclo cellulare
favorendo la mitosi. Inoltre, favoriscono il corretto orientamento dei microtubuli stimolando in maniera
prevalente la crescita per allungamento.
EFFETTI FISIOLOGICI
-Aumento della lunghezza del fusto: determinano allungamento degli internodi con le cellule internodali
che crescono sia come dimensioni, sia come numero.
-Ritardo della fioritura e della senescenza di foglie e frutti
-Aumento dimensioni di foglie, fiori e frutti: diverse varietà di uva sono trattate normalmente con prodotti
Gibberellinici per aumentare le dimensioni dei frutti, esimpianto ornamentali vengono usati spray sulle
foglie o sui fiori per aumentare le dimensioni
-Produzione di frutti partenocarpici:Si formano frutti apireni.
-Sostituisce le basse temperature: sostituisce molte piante le basse temperature induce la fioritura
-Interrompe la dormienza
Molte delle risposte fisiologiche delle Giberellina interessano la divisione cellulare e l’aumento delle
dimensioni della cellula: effetti simili alle auxina.
La differenza consiste nel fatto che le Giberellina sono più efficaci se applicate a piante intatta mentre gli
effetti maggiori dell’auxina si osservano su organi escissi.
GIBBERELLINE (regolatore di crescita), L'acido gibberellico o GA3 rappresenta la principale gibberellina
impiegata in agricoltura
-Nomi commerciali: berelex, giberil, ecc
-Tipo di formulazione polvere idrosolubile, compresse, concentrato solubile
-Effetti: Dopo la fioritura determina aumento della lunghezza del rachide , del peso e della dimensione
della bacca; In piena fioritura aumenta la consistenza della bacca; in piena fioritura ritarda la maturazione
;In pre-fioritura determina partenocarpia; Dopo la fioritura riduce l’allegagione e il peso della bacca.
CITOCHININE
Le citochinine influenzano moltissimo i processi fisiologici:Stimolo della divisione cellulare; Controllo della
dominanza apicale; Crescita dell’embrione durante lo sviluppo del seme; Ritardano la distribuzione della
clorofilla (sia in foglie st