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≫V
−273,15 =V
1+ T T
0 0
273,15 273,15 T 0
( ) =V ¿
V T 0
Legge di Gay-Lussac in scala Kelvin
T
( )=
p T p 0 T 0
Le relazioni trovate sussistono tra qualunque coppia di temperature.
Equazione di stato dei gas perfetti
Dopo aver individuato tre equazioni che mettono in relazione pressione e volume (a T costante),
volume e temperatura (a P costante) e pressione e temperatura (a V costante), cerchiamo ora
un'equazione che ponga in relazione p,V e T contemporaneamente.
La prima trasformazione è descritta dalla legge di Charles, la seconda trasformazione è descritta
dalla legge di Gay-Lussac, la terza trasformazione è descritta dalla legge di Boyle. Da queste
osservazioni ricaviamo che PV/T= costante. In più sapendo che a 1 atm e a 273,15k, 1 mol di gas
occupa 22,415 mol alla -1 ricaviamo R, la costante universale dei gas (0,082 L×atm/K×mol oppure
8,315 J/mol×K) e otteniamo anche l'equazione dei gas perfetti.
=nRT
pV
Questa equazione mette in relazione le variabili di un gas quando questo si trova all’equilibrio. Se
modifico una variabile a piacere inevitabilmente si vanno a modificare anche le altre.
Unità di misura della pressione
Sistema internazionale= Pascal (1Pa=1 N/m^2)
Atmosfere= (1atm=101325 Pa)
Bar=(1bar=100000 Pa)
Torricelli=(1Torr=1mm Hg; 1atm=760 Torr)
In questo corso utilizzeremo molto anche le pressioni parziali. La pressione parziale di un gas è la
pressione esercitata da qual gas se si trovasse da solo nel volume occupato dalla miscela. La
pressione totale di una miscela di gas è data dalla somma di tutte le pressioni parziali.
Teoria cinetica dei gas
La teoria cinetica dei gas perfetti vuole andare a descrivere il comportamento microscopico dei gas.
Sviluppiamo ora in maniera quantitativa il modello di gas perfetto. Il volume delle molecole che
costituiscono il gas è trascurabile rispetto al volume del contenitore: il gas può considerarsi
costituito da particelle puntiformi. Non esistono poi interazioni tra le particelle che costituiscono il
gas o tra queste e le pareti del contenitore se non per urto. Gli urti delle particelle sono
completamente elastici, utili. Le particelle possono essere assimilate a delle sferette rigide. In un gas
perfetto l'energia totale presente nel sistema corrisponde alla somma dell'energia cinetica delle
singole particelle.
N 1
∑ 2
U= mv i
2
i=1
Da questa equazione è possibile ricavare la velocità quadratica media. Questa equazione è perfetta
concettualmente ma è inutilizzabile dato che io non conoscerò mai la velocità delle particelle.
Si misura con la quantità di moto (massa × velocità). Il tempo tra due urti successivi sulla stessa
2l
∆ t=
parete equivale a . Chiaramente la frequenza degli urti è data dalla conservazione di
v x
quantità di moto fratto il tempo tra due urti successivi. La pressione esercitata dalla particella sulla
3
parete equivale alla conservazione della quantità di moto fratto . Adesso mettiamo in relazione
l 1 2
U= M v
=nRT
pV
le proprietà macroscopiche e microscopiche. Ricordando e otteniamo
qm
2
l'equazione di Joule-Clausius
3
U= nRT
2
L'energia interna di un gas perfetto è funzione della sola temperatura. La temperatura è indice dello
stato di agitazione termica delle particelle del gas. Questo in realtà vale anche per solidi e liquidi.
Equipartizione dell'energia 3 n 3 R 3
= = =
U RT T kT
Per una singola molecola abbiamo che mol 2 N 2 N 2
a
k= costante di Boltzmann equivale a 1,38×10^-23 J/K
In un gas perfetto monoatomico la posizione di ogni atomo è descritta dalle 3 coordinate quindi
atomo ha 3 gradi di libertà, cioè 3 coordinate indipendenti che possono essere usate per descrivere
la posizione dell'atomo.
Principio di equipartizione dell'energia
1
U= kT
2
Per le molecole bi e triatomiche la cosa è un po’ diversa. Per le biatomiche abbiamo 5 gradi di
libertà, mentre per quelle triatomiche 6 gradi di libertà.
Cammino libero medio
Il cammino libero medio è definito come la distanza media percorsa da una molecola del gas
nell'intervallo di tempo tra due successivi urti tra altre molecole. Questo può essere calcolato in più
modi.
1 metodo= trascuro il moto relativo. La molecola si considera all’interno del contenitore se dentro
al contenitore è presente il centro della molecola. La distanza media tra due urti è data dal rapporto
tra la distanza media percorsa dalla molecola nell'unità di tempo e la frequenza media degli urti.
v́ 1
= =λ
λ= 0
2
f́ 4 π r N
2 metodo= particelle con la stessa velocità. Tutte le particelle in questo modello hanno la stessa
velocità, corrispondente alla velocità media. Questo cammino medio risulta essere più corto del
25% rispetto al primo.
3 3
= =
λ λ
c 0
4
2
16 π r N
3 metodo= velocità diverse. In questo caso consideriamo che le molecole non hanno tutte la stessa
velocità, alcune saranno più veloci e altre più lente della media. In particolare assumiamo che le
velocità siano distribuite secondo la distribuzione di Maxwell.
Si può dire che il cammino libero medio sia influenzato da p e T, dato che tutte le espressioni viste
prima sono collegate tra di loro. Quello che possiamo ricavare è l'affollamento molecolare.
λ
1 0
= =
λ √
M √ 2 2
4 π 2r N
Ambiente e sistema
In termodinamica si definisce sistema la porzione dello spazio separata dall’ambiente esterno, da
una superficie. L'ambiente è ciò che sta intorno al sistema. L’universo è composto dal sistema e
l'ambiente. Il sistema viene detto aperto quando va a scambiare con l'ambiente massa e energia. Il
sistema viene detto chiuso quando questo può scambiare energia ma non materia con l’ambiente. Il
sistema viene detto isolato quando questo non scambia né energia né materia con l’ambiente.
Energia, lavoro e calore
L'energia di un sistema è definita come la sua capacità di compiere lavoro, questa può essere
modificata quando il sistema compie o subisce lavoro, oppure quando questo cede o assorbe calore.
L'energia viene misurata in joule. Joule si rese conto che calore e lavoro sono energie. Si dice che la
caloria è la quantità necessaria per aumentare la temperatura di 1 g di acqua da 14.5 C° a 15.5 C°.
Equilibrio termodinamico
Un sistema si dice in equilibrio termodinamico qualora siano rispettate simultaneamente le seguenti
condizioni:
-Equilibrio meccanico: le forze esercitate dall'ambiente sul sistema sono equilibrate da forze uguali
e opposte esercitate dal sistema sull'ambiente
-Equilibrio termico: la temperatura è uniforme in tutto il sistema ed è uguale a quella dell’ambiente.
-Equilibrio chimico: la massa, concentrazione e composizione del sistema sono costanti nel tempo.
Un sistema in equilibrio termodinamico viene descritto da un certo numero di coordinate
termodinamiche macroscopiche i cui valori rimangono costanti nel tempo. Tipicamente queste
coordinate sono pressione, temperatura e volume, ma sono possibili anche altre scelte.
Una trasformazione è reversibile quando avviene attraverso una successione di stati di equilibrio
termodinamico ed è tale che il sistema possa essere riportato nelle condizioni iniziali senza che
siano rimaste nell'ambiente esterno modificazioni di alcun genere.
Una trasformazione che attraversi stati di non equilibrio non è percorribile a ritroso attraverso gli
stessi stati poiché questi non sono nemmeno definiti. Una trasformazione di questo tipo è
irreversibile.
INVERTIBILITÀ NON È SINONIMO DI REVERSIBILITÀ. ESISTONO TRASFORMAZIONI
CHE, PERCORSO ALL’INDIETRO RIPORTANO IL SISTEMA, MA NON L'AMBIENTE ALLO
STATO INIZIALE.
Una trasformazione reversibile può essere eseguita molto lentamente: prende il nome di
trasformazione quasi-statica. Una trasformazione reversibile rappresenta il limite di due quasi-
statiche. Se il tempo della trasformazione è molto maggiore del tempo di rilassamento del sistema,
la trasformazione può essere considerata quasi-statica.
QUASISTATICO NON È SINONIMO DI REVERSIBILE. ESISTONO ANCHE
TRASFORMAZIONI QUASISTATICHE IRREVERSIBILI.
Cause di irreversibilità
Le trasformazioni reali sono irreversibili a seguito di fenomeni dissipativi, essenzialmente fenomeni
di attrito di due tipi: attivo viscoso nel fluido (dipende dalla velocità della trasformazione, può
essere ridotto in modo sostanziale conducendo la trasformazione molto lentamente) e attrito
meccanico nella strumentazione (non dipende dalla velocità, si può ridurre con la lubrificazione ma
non può essere eliminato).
Energia interna
L'energia interna di un sistema è la somma dell'energia cinetica e dell'energia potenziale di tutte le
sue molecole. L'energia interna U è una funzione di stato, dipende cioè dallo stato del sistema e non
dal modo con cui il sistema è stato preparato. La differenza di energia interna tra uno stato finale e
=U −U
∆ U
uno stato iniziale è data da f i
∆ U è indipendente dal percorso fatto.
L'energia interna è una quantità estensiva, dipende dalla quantità di energia che ho.
Primo principio della termodinamica
=0
∆ U
Per un sistema isolato , è una riscrittura del principio di conservazione di moto.
=q+
∆ U w
∆ U
Per un sistema non isolato è dato da q+w (calore più lavoro). Calore e lavoro non sono
funzioni di stato, mentre la loro somma sì.
Se il calore è assorbito dal sistema, il calore ha segno positivo. Se il calore è ceduto dal sistema, il
calore ha segno negativo. Se il lavoro è subito dal sistema, il lavoro ha segno positivo. Se il lavoro è
fatto dal sistema, il lavoro ha segno negativo.
Calcolo del lavoro di espansione
⟶
=q+ =dq+dw
∆ U w dU dw=−Fdz
Partiamo dalla definizione di lavoro F=p A
ext
dw=−Fdz=− p Adz=− p dV
ext ext
V f
∫
w=− p dV
ext
V i ⟶ w=0
1) Espansione libera (contro pressione esterna nulla) ⟶
2) Espansione contro pressione esterna costante
V V
f f
∫ ∫
=−p =−p
w=− p dV dV ∆V
ext ext ext
V V
i i ⟶
3) Espansion