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La capacità dipende quindi da
• la geometria del condensatore
• dal mezzo posto tra le armature d
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Energia elettrostatica di una distribuzione di cariche
De niamo l’energia elettrostatica di una distribuzione di cariche come il lavoro che è necessario per ’’costruire’’ tale distribuzione
(ovvero portare le cariche dall’in nito no alla loro posizione) o ’’distruggere’’ tale distribuzione (ovvero portare le cariche dalla
loro posizione all’in nito). N
1
Per un insieme di N cariche puntiformi (indici i,j = I
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si ricava 1 998 95
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Per un condensatore si può dimostrare che l’energia elettrostatica è data da
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292
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Dimostrazione: energia elettrostatica immagazzinata in un condensatore
Per calcolare l’energia immagazzinata analizziamo il processo di carica del condensatore.
Si prendono due piani paralleli inizialmente neutri e si collegano ad una batteria.
Generando una ddp, la batteria compie lavoro per trasferire i portatori di carica da una lastra all’altra. Questo lavoro
viene immagazzinato nel condensatore sotto forma di energia elettrostatica. la lastra da cui gli elettroni partono sarà
svuotata delle cariche negative quindi diventerà positiva. La lastra su cui arrivano sarà negativa. Questo lavoro verrà
immagazzinato come energia elettrostatica del condensatore stesso. le
I
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posso ripetere questa operazione nché non arriva ad un equilibrio, cioè la capacità del condensatore non mi consente più
di spostare la carica né di far variare ulteriormente la differenza di potenziale tra le lastre. Lo faccio immaginando di
spostare quantità in nitesime di carica, quindi invece di fare una quantità discreta di lavoro immagino di fare una quantità
in nitesima di lavoro. Per cui attraverso la caduta di potenziale sposto dQ’.
la per sapere l'energia totale che ha immagazzinato devo calcolare il lavoro totale
AV
de eseguito per spostare tutta la carica (da O a Q)
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da E E
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Dimostrato che per un condensatore, l’energia elettrostatica è data da
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Q I
E Q
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Si possono ottenere alcune relazioni utili per i condensatori a facce piane e parallele:
CEDE EDILI
GI
A I
I
C EEE
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Notiamo che la seconda di queste uguaglianze esprime la relazione tra energia elettrostatica e campo elettrico
all’interno del condensatore
2 Volumi
E E campoelettrico
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Si de nisce la densità di energia elettrostatica come l’energia elettrostatica per unità di volume:
ETS E
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Esempio: condensatore cilindrico R2
R1 R1 R2
E’ dato un condensatore formato da due armature cilindriche concentriche di raggi e , con < , e altezza
come da esempio in gura. Si determini la differenza di potenziale tra le armature e la capacità del condensatore.
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Esempio: variazione energia immagazzinata in un condensatore
Un condensatore piano viene caricato con una certa carica Q, e poi scollegato dalla batteria. Se le due armature, inizialmente a
distanza d, vengono allontanate ad una distanza d, quanto cambia l’energia immagazzinata nel condensatore?
2
I Q
Q Q E
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Metodo e
Collegamento di condensatori
1 Immaginiamo ora di collegare due condensatori in serie, ovvero colleghiamo una sola armatura del primo all’armatura del
secondo tramite un lo conduttore in modo che abbiano un terminale in comune.
Ricordando le proprietà dei conduttori, analizziamo cosa succede sulle armature e al potenziale.
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Q Q L
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Immaginiamo ora di collegare due condensatori in parallelo, ovvero colleghiamo entrambe le armature del primo alle
2 armature del secondo tramite li conduttore.
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Esercizio: capacità equivalente di un sistema di condensatori
Dato il sistema di condensatori in gura, con note, calcolare la capacità equivalente tra i punti A e B.
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Dielettrici
Nella pratica, i condensatori vengono riempiti con un materiale isolante (tipicamente una
ceramica o una plastica) che viene detto dielettrico. µ
Inserendo un dielettrico tra le armature:
• la rottura del mezzo (cioè la scarica elettrica, che vogliamo evitare!) si raggiunge più
dif cilmente
—> A tal proposito si de nisce rigidità dielettrica, il campo elettrico massimo applicabile prima
che si veri chi una scarica (talvolta, ‘’limite di scarica’’)
• la capacità del condensatore ( ) aumenta rispetto al caso in cui sia vuoto ( o),
Erto del
1
Dove la
è dielettrica
Er costante mezzo
Consideriamo un condensatore precedentemente caricato con carica Q (e sconnesso dalla
batteria, così da lasciare inalterata la carica Q).
• Il campo elettrico all’interno è uniforme, come già visto.
Immaginiamo di inserire un materiale dielettrico tra le armature.
In risposta al campo elettrico presente nel condensatore, le molecole di cui è composto il
dielettrico tenderanno a orientarsi: gli elettroni delle molecole tenderanno a spostarsi anche
se di poco verso l’armatura positiva
—> il risultato dell’orientamento delle molecole è una carica netta negativa sulla super cie
del dielettrico affacciata all’armatura positiva (ed una positiva sulla super cie del dielettrico
che si affaccia sull’armatura negativa)
Alcune delle linee di campo prodotte dalle armature non attraverseranno il dielettrico ma
termineranno sulle cariche indotte presenti sulle super ci del dielettrico.
Inoltre, tra le super ci interne del dielettrico si instaura un campo elettrico indotto Eind, di
direzione opposta a quello generato dalle armature del condensatore.
Il campo elettrico all’interno del dielettrico, E, è quindi pari a
È E
Eo in
E
Da cui si può ricavare il campo elettrico indotto
E
E Ea
int 1
Maggiore è ; maggiore è il campo elettrico indotto, e minore è quello E (= Eo – Eind) presente nel dielettrico.
Corrente elettrica
Consideriamo ora un esempio semplice di circuito elettrico: una batteria collegata ad
una lampadina tramite un lo conduttore.
Più in generale, un circuito elettrico è un insieme di elementi circuitali connessi tramite
li conduttori (o piste conduttrici, come nei microcircuiti elettronici/chip)
La batteria produce una differenza di potenziale costante generando una corrente
elettrica stazionaria.
La corrente elettrica ( ) è de nita come il rapporto tra la quantità di carica dQ che
uisce attraverso una sezione trasversale del conduttore (il lo) nel tempo dt, ovvero:
da
i dt 1C
• Si misura in Ampère = Coulomb/s [A = 15
• Nei circuiti elettronici si usano unità più piccole come il milliampere (mA) o il microampere (μA)
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