I MECCANISMI DI SEPARAZIONE :
Sono presenti 2 meccanismi principali ovvero la Ripartizione e Adsorbimento.
Ripartizione → quando la fase stazionaria è liquida
Adsorbimento → quando la fase stazionaria è solida
La Gascromatografia Solida :
- Poco utilizzata.
- Picchi scodati a causa del carattere non lineare dei processi di
adsorbimento.
La Gascromatografia Liquida :
- Molto più utilizzata.
SCHEMA A BLOCCHI DI UN GC :
La Risoluzione o separazione dei picchi cromatografici dipende da:
- Scelta fase stazionaria
- Scelta fase mobile
- Temperatura
- Lunghezza colonna
RISOLUZIONE “R”
→ picchi risolti (separati) alla linea di base. è un buon valore
se è 1,5 (cioè se i picchi sono vicini ma separati). dipende invece da:
L’Efficienza (H) o allargamento dei picchi cromatografici
- Fattori costruttivi (geometria)
- Riempimento della colonna
- Velocità fase mobile
Attenzione:
● L’analisi cromatografica dura circa 30 min.
● All’aumentare di R aumenta anche il tempo di migrazione.
GAS CARRIER :
(gas di trasporto)
- Deve essere un gas nobile (Elio ecc..)
- Deve avere un elevato grado di purezza (non deve risentire dell’umidità,
dell’ossigeno ecc..)
- Deve essere compatibile con il rilevatore.
- Non deve essere pericoloso per l’operatore che utilizza la macchina.
CAMERA TERMOSTATICA :
- Le colonne sono alloggiate in una camera
termostatica, in genere a circolazione di
aria calda, dove con questo sistema viene
assicurata una buona stabilità di
temperatura.
- La temperatura della camera termostatica
può essere mantenuta costante per tutta la
durata dell’analisi (isoterma) oppure fatta
variare (programmata)
la temperatura della
- In gascromatografia
colonna rappresenta un parametro
fondamentale per ottenere una buona
separazione dei picchi.
- Le colonne vanno quindi termostatate in
apposite camere entro le quali la
temperatura resti il più possibile costante.
- Nel caso contrario la riproducibilità
dell’analisi viene sensibilmente alterata.
Colonna → è lunga 30-60 metri. Più è lunga la colonna e più sarà lungo il
tempo che impiegherà la colonna a percorrere. La ventola dietro la colonna è
un sistema di refrigerazione che permette tra un’analisi e l’altra di aspettare e
raffreddare il sistema. Difatti per passare da un’analisi ad un’altra si deve
riportare sempre la temperatura a 0 gradi.
- Il più diffuso tipo di camera termostatica è quello a circolazione d’aria
calda. La temperatura massima raggiungibile è di 400°C.
- L’uniformità della temperatura in ogni punto della camera viene
garantita da una ventola posta al di sotto di un fondo forato. Durante la
termostatazione la camera non andrebbe mai aperta.
PROGRAMMA DI TEMPERATURA : - Programma classico:
Si inizia da una temperatura
bassa che si fa stare per un
determinato tempo, c’è poi una
rampa e dopo un pò si
raggiunge una temp. massima
fino alla fine
che si mantiene
dell’analisi.
Io scelgo il mio programma di
temperatura a seconda degli
analiti che devo analizzare.
esempio: - Se io faccio
l’analisi a 45 gradi
(isoterma) in tutta
l’analisi mantengo i 45
gradi.
- Oppure faccio
sempre 145 gradi.
- In entrambi i casi
non ho mai un buon
risultato.
- Se io faccio una
Temperatura
programmata che da 30
si va a 180 nello stesso
lasso di tempo delle due analisi precedenti invece ottengo una buona
separazione.
- Questo dimostra come il programma di temperatura:
aumenta l’efficienza, è un elemento importante di riuscita dell'analisi,
buona separazione, tempo minore di analisi.
COLONNE :
Le colonne sono il cuore del processo di separazione gas-cromatografico.
Le colonne sono composte da capillari (lunghi dai 30 ai 60 metri), più
aumentano i metri più aumentano i tempi di analisi.
è misurato in mm, se si riducono
Il diametro delle colonne gascromatografiche
i mm l’efficienza migliore. a 100 m) è di silice diffusa. Al suo interno avviene la
La colonna capillare (fino
separazione degli analiti. - Questi possono essere
colonne rivestite a seconda di
quello che l’operatore ci mette
dentro può creare delle
interazioni con gli analiti.
- I tipi di colonna hanno
diametri differenti.
Sistema di iniezione del campione :
Può essere una siringa in cui io inietto un campione di solitamente liquido.
Questo sistema è un campione : riproducibile, veloce, di piccola entità ed
effettuato con sistemi a basso volume morto.
Sennò ci sono gli autocampionatori e difatti si parla di valvole di
campionamento.
RILEVATORI : - I rilevatori che possono
essere accoppiati alla
possono
gascromatografia fiamma,
essere : Ionizzazione di
Conducibilità termica, Micro
cattura di elettroni.
- Lo spettrometro di massa
è il rilevatore per questa tecnica.
- Il rilevatore (detector) è un
dispositivo posto subito dopo il
termine della colonna con la
funzione di indicare la presenza del componente all’uscita della
colonna, e di fornire la misura della concentrazione di esso nel gas di
trasporto.
- Il rilevatore traduce il segnale in un segnale analitico e a seconda del
rapporto tra il segnale e l'analita avrò la sensibilità del metodo e riuscirò
fine oppure no.
a dire se la mia analisi è andata a buon
VIDEO YOUTUBE : Gas Chromatography - Flame Ionization Detector Animation
(Biology with animation)
Varie tipologie di rilevatori :
TCD (Termoconducibilità) filamenti riscaldati
→ è costituito da due
elettricamente e mantenuti a temperatura costante. Su uno scorre il gas di
trasporto puro, sull'altro scorre il gas in uscita dalla colonna. Quando una
sostanza viene eluita, il secondo filamento subirà un raffreddamento. Tale
variazione di temperatura si riflette in una variazione di resistenza, che viene
e rappresenta il segnale del rilevatore.
amplificata fiamma)
FID ((rivelatore a ionizzazione di → è uno strumento scientifico
utilizzato per identificare e misurare la quantità di sostanze organiche (cioè
composti contenenti carbonio) in un campione.
Chimica Analitica:
SPETTROFOTOMETRIA :
Lo Spettrofotometro è uno strumento “da banco” che si usa molto nei
laboratori didattici.
L’Applicazione di questo strumento è molto famosa per le analisi chimiche
dell’olio.
Video Jove :
Introduzione:
Lo spettrofotometro è uno strumento di uso comune nella ricerca scientifica.
La spettrofotometria è la misurazione quantitativa di quanto una sostanza chimica
assorbe la luce facendo passare un fascio di luce attraverso il campione utilizzando
uno spettrofotometro. I concetti di base della spettrofotometria sono la trasmittanza,
assorbanza e la legge di Beer-Lambert, oltre ai componenti dello spettrofotometro.
Questi concetti forniscono una base su come determinare la concentrazione di un
soluto in soluzione in grado di assorbire la luce nell'intervallo ultravioletto e visibile.
Procedura:
Lo spettrofotometro è uno strumento ampiamente utilizzato nella ricerca biologica,
chimica, clinica e ambientale.
La spettrofotometria è la misurazione quantitativa della quantità di luce che una
sostanza chimica assorbe facendo passare un fascio di luce attraverso il campione
mediante uno spettrofotometro.
Misurando l'intensità della luce rilevata, questo metodo può essere utilizzato per
determinare la concentrazione di soluto nel campione. flusso di fotoni.
Il fascio di luce irradiato verso il campione è costituito da un
Quando i fotoni incontrano le molecole del campione, queste possono assorbire
alcune, riducendo il numero di fotoni nel fascio di luce e diminuendo l'intensità del
segnale rilevato. come
La trasmittanza è la frazione di luce che attraversa il campione ed è definita
l'intensità della luce che attraversa il campione rispetto all'intensità della luce
incidente.
L'assorbanza è il logaritmo inverso della trasmittanza ed è la quantità che il tuo
spettrofotometro misurerà.
Dall'assorbanza, la concentrazione della soluzione campione può essere
determinata dalla legge di Beer-Lambert, che afferma che esiste una relazione
lineare tra l'assorbanza e la concentrazione di un campione.
Secondo la legge di Beer-Lambert, l'assorbanza è il prodotto del coefficiente di
estinzione, una misura di quanto fortemente un soluto assorbe la luce a una data
lunghezza d'onda, la lunghezza che la luce attraversa il campione, o lunghezza del
percorso, e la concentrazione del soluto.
Spesso, l'obiettivo delle misurazioni dell'assorbanza è misurare la concentrazione di
un campione.
Ogni spettrofotometro include una sorgente luminosa, un collimatore, che è una
lente o un dispositivo di messa a fuoco che trasmette un intenso fascio di luce dritto,
un monocromatore per separare il fascio di luce nelle sue lunghezze d'onda
componenti e un selettore di lunghezza d'onda, o fessura, per selezionare la
lunghezza d'onda desiderata. Le lunghezze d'onda della luce utilizzate negli
spettrofotometri sono nell'intervallo ultravioletto e visibile.
Lo spettrofotometro include anche una sorta di portacampione, un rilevatore
fotoelettrico, che rileva la quantità di fotoni che vengono assorbiti, e uno schermo
per visualizzare l'output del rilevatore.
Gli spettrofotometri più recenti sono collegati direttamente a un computer, dove è
possibile controllare i parametri dell'esperimento e visualizzare i risultati.
Quando si esegue la spettrofotometria, assicurarsi di adottare le dovute precauzioni,
come indossare guanti, a seconda del tipo di soluzioni biologiche o chimiche con cui
si sta lavorando.
Prima di misurare lo spettro UV-visibile di un campione, accendere la macchina e
lasciare che le lampade e i componenti elettronici si riscaldino.
Preparare un campione vuoto della stessa soluzione, ma senza l'analita, con lo
stesso pH e una forza ionica simile; un passaggio necessario poiché la cella e il
solvente possono disperdere parte della luce.
I portacampioni tradizionali dello spettrofotometro sono progettati per contenere
cuvette di plastica e di quarzo.
Procedere a pipettare la soluzione vuota nella cuvetta.
Dopo aver rimosso eventuali impronte digitali e perdite dall'esterno
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