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A
calibrazione è il processo per determinare la proporzionalità (k) tra la
concentrazione dell’analita e la quantità misurata.
Standardizzazione e calibrazione
La calibrazione determina la relazione tra la risposta analitica (proprietà
fisica o chimica misurata) e la concentrazione dell’analita. Questa relazione
è calcolata mediante l’uso di standard chimici (sostanza di riferimento o
soluzione a concentrazione nota).
Quasi tutti i metodi analitici richiedono un qualche tipo di calibrazione con
gravimetrici coulometrici
standard chimici; i metodi e alcuni metodi sono tra
i pochi metodi assoluti.
Gli standard vengono usati per definire una funzione di calibrazione
(dello strumento).
Una funzione di calibrazione si può ottenere in forma grafica o utilizzando
equazioni matematiche. In generale, si riporta in grafico le risposte
strumentali in funzione delle concentrazioni note degli analiti per ottenere
una curva di calibrazione (curva di lavoro). E’ auspicabile che la curva di
calibrazione sia lineare (almeno nell’intervallo di concentrazioni dell’analita).
Nei metodi grafici si traccia una linea retta tra i punti dei dati; si utilizza poi
la relazione lineare per prevedere la concentrazione nella soluzione
incognita dell’analita. Questa predizione è realizzata graficamente
collocando il valore misurato sulla linea e quindi trovando la concentrazione
corrispondente a tale valore.
Curva di calibrazione
1
0.9
0.8
0.7
0.6
0.5
0.4 Serie 4
0.3
0.2
y, assorbanza Linear (Serie 4)
0.1
0 00 00 00 00 00 00 00 00 00
2,0 4,0 5,0 6,0 7,0 9,0
,0 3,0 8,0
1
- - - - - - - - -
00 00 00 00 00 00 00 00 00
0
, 0 0 0 0 0 0 0 0
0 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8,
x, concentrazione di Ni(II) X 1000, M
La curva di calibrazione mostrata si riferisce alla determinazione di Ni(II)
attraverso la reazione con un eccesso di tiocianato per formare lo ione
y)
complesso [Ni(SCN)+], che assorbe nel visibile. L’ordinata ( è la variabile
(x)
dipendente, l’assorbanza, mentre l’ascissa è la variabile indipendente, la
concentrazione di Ni(II). Il grafico approssima una linea retta; non tutti i dati
si trovano esattamente sulla linea, a causa degli errori non determinati nel
processo di misura. Il ricercatore deve cercare di disegnare la “miglior” retta
tra i punti dei dati.
Metodo dei minimi quadrati
Per ricavare l’equazione della retta che meglio rappresenta i punti
sperimentali si procede all’interpolazione (fitting) dei dati sperimentali. Il
metodo di interpolazione più utilizzato è il metodo dei minimi quadrati.
Due assunzioni: y
Esiste una relazione lineare tra la risposta misurata e la concentrazione
x.
dello standard di analita La relazione matematica che descrive questa
assunzione è chiamata modello di regressione e può essere
y = mx + c.
rappresentata come
x
Ai valori di (corrispondenti ai punti del grafico, concentrazioni) non è
associato alcun errore.
La linea costruita con il metodo dei minimi quadrati è quella che minimizza la
somma dei quadrati dei residui (deviazione verticale di ciascun punto dalla
retta) corrispondenti a tutti i punti. Il metodo consente anche di ottenere le
m b
deviazioni standard di e di . SS
Il metodo dei minimi quadrati calcola la somma dei quadrati dei residui resid
SS
e la minimizza secondo le tecniche di calcolo (derivazione di prima
resid
m b;
rispetto ad e poi rispetto a uguaglianza a 0 di entrambe le derivate; si
equazioni normali, m b,
producono due equazioni, nei parametri e non noti.
Esse vengono risolte per dare le migliori stime dei minimi quadrati di questi
parametri). y i
−(b+m )
x
[¿ ]al quadrato
i
SS
Il valore di è calcolato mediante l’equazione:
resid N
∑
= ¿
SS resid i=1
N è il numero di punti utilizzati.
(m) (b)
Il calcolo della pendenza e dell’intercetta si semplifica quando vengono
definite tre quantità nel seguente modo:
x
i
x
i
∑ ¿ alquadrato
1. ¿
¿ ∑ 2
(¿− −¿
x́) al quadrato= x i
∑
= ¿
S xx y i
y i
∑ ¿ al quadrato
2. ¿
¿ ∑ 2
(¿− −¿
ý) al quadrato= y i
∑
= ¿
S yy x i ∑ ∑
x y
∑ ∑ i i
3. (¿− − −
x́)( y ý)= x y
i i i N
∑
= ¿
S xy
x y
e sono le singole coppie di dati per x ed y, N è il numero di coppie e
i i x y.
e sono i valori medi per ed
x́ ý S S S
Dai valori , e è possibile derivare sei utili parametri:
xx yy xy S xy
1. m: m =
La pendenza della retta S xx
2. b:
L’intercetta b = ý−m x́ s
3. La deviazione standard della regressione, :
r
√ 2
−m
S S
yy xx
=
s r −2
N √ 2
s
s
4. La deviazione standard della pendenza, : r
=
s
m m S xx