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Le Corbusier e l'architettura degli appartamenti duplex

Le Corbusier parla di duplex, cioè appartamenti con la zona giorno che si sviluppa su una doppia altezza rispetto alle zone notte e servizi, come predicava Adolf Loos ma in maniera più spinta. Gli spazi sono molto stretti, adeguandosi all'idea di vivere dell'architetto: egli pensava che gli abitanti non avessero bisogno di grandi spazi per vivere, si tratta quindi di una casa essenziale.

Per progettare gli ambienti interni degli appartamenti, Le Corbusier introduce il modulor, una scala di proporzioni basate sulle misure dell'uomo come linea guida di un'architettura a misura d'uomo.

Maison Dom-Ino, 1915 - Le Corbusier inizia a costruire i suoi principi: si tratta di una casa composta da uno scheletro di pilastri che sostengono i solai, quindi garantendo una pianta libera, che non deve più dipendere dalla posizione dei muri portanti (perimetrali e interni); allo stesso modo si liberano anche le facciate, che non devono più dipendere dalle

necessità strutturali dell’edificio. Nonostante questo, la pianta non può essere totalmente libera, in quanto deve essere figlia della liturgia del vivere dell’uomo, come nel gioco del domino, in cui le tessere non possono essere disposte a piacimento ma devono seguire delle regole (da questo prende il nome Dom-Ino). Questa casa presenta il punto di partenza per la stesura dei suoi principi architettonici. I cinque punti di una nuova architettura, consentiti dalle innovazioni e in totale contraddizione con i principi dell’architettura classica sono:
  1. Pilotis, colonne che sostengono i diversi solai e pongono la struttura in elevazione, staccandola dal terreno;
  2. Tetto a giardino, non più a spiovente, consentendo la realizzazione della terrazza con giardino in cima all’edificio, rendendo percorribile il piano.
  3. Pianta libera, diretta conseguenza del primo punto, la pianta non è più vincolata dai muri portanti, ma che comunque deve
rimanere legata a regole compositive che si rifanno alla tradizione del vivere (Le Corbusier parla di pianta liberata);
  1. Pilotis, che permettono di sollevare la casa dal suolo;
  2. Pianta libera, che non segue più una composizione simmetrica e rigorosa;
  3. Facciata libera, che non dipende più dalle necessità strutturali dell'edificio;
  4. Finestre a nastro, che seguono il panorama in lunghezza anziché creare un quadro come le classiche finestre a edicola.
Il concetto di pilotis permette di sollevare la casa dal suolo, in contrasto con il basamento classico. La pianta libera si oppone alla composizione simmetrica e rigorosa della villa palladiana. Le finestre a nastro, in lunghezza, sono l'opposto del quadro creato dalle finestre a edicola. La facciata libera contrasta con la compostezza e il rigore della facciata palladiana.
Prototipo della casa Citrohan - Le Corbusier inizia a pensare al primo prototipo di abitazione, che seguisse i propri principi, chiamandole Citrohan, come
citazione all'auto Citroën, intesa nella sua produzione in serie: l'idea dell'architetto era quella di produrre case e ville in serie. Si tratta di case piccole e semplici, composte da due o tre piani, camere da letto al piano superiore, un grande soggiorno con doppia altezza e grandi finestre a nastro che si affacciano verso il giardino esterno e che illuminano tutto l'ambiente giorno, e un tetto giardino. Concettualmente la casa Citrohan riprende la disposizione degli spazi interni di una casa a schiera, riprendendo quindi il tema del loft della casa (con casa loft si intende un'abitazione ricavata da un ambiente unico). Nonostante si tratti di case in serie, Le Corbusier trova molte e diverse soluzioni, andando a progettare spazi abitativi differenti, sia internamente che esternamente (mantenendo comunque il principio di loft). Per la concettualizzazione di queste case, Le Corbusier si ispira agli studi parigini caratteristici del 1800, in cui ritroviamo uno

Spazio a soggiorno a doppia altezza che consente di ricevere un importante illuminazione grazie alle grandi vetrate. L'architetto vuole costruire abitazioni dallo spirito nuovo, guardando alla purezza dell'arte e delle forme pure dell'architettura, ma partendo comunque dal contesto pittorico.

Casa del pittore Ozenfant - Si fa strada il principio della facciata libera, ma rimanda comunque a dei tracciati regolatori che tengono insieme i vari elementi della stessa. Si tratta di una casa che ha anche la valenza di studio per l'artista.

Immeuble villas - Nella messa a punto della casa del proprio tempo, Le Corbusier torna a studiare la Certosa di Ema, analizzandone il rapporto tra il grande spazio collettivo e il piccolo spazio abitativo a pati delle singole case dei monaci. Questo diventerà poi la base per la concezione e la progettazione dell'Immeuble villas, il grande condominio che l'architetto cercherà di realizzare, senza riuscirci.

è caratterizzato da un grande cortile centrale, lo spazio collettivo, attorno al quale si sviluppano gli spazi abitativi, ovvero appartamenti a salotto gotico nei quali è ripreso il tema della doppia altezza.

Padiglione dell'Esprit Nouveau - Si tratta di un piccolo edificio costruito nel 1925 per l'Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriale Moderne di Parigi nel 1925. Si trova nei pressi del Bois de Boulogne, a Parigi, in Francia.

Il padiglione è un esempio di architettura modernista, caratterizzata da forme semplici, linee rigorose e l'utilizzo di materiali industriali come il cemento e il metallo. L'edificio è costituito da una struttura di pilastri di cemento armato che sorreggono un tetto a falde inclinate. La facciata è caratterizzata da grandi vetrate che si estendono per tutta la lunghezza del padiglione, permettendo una luminosità naturale all'interno.

All'interno, il padiglione

È suddiviso in diverse sale espositive, ognuna dedicata a un diverso aspetto dell'arte e della cultura dell'epoca. Il padiglione è stato progettato per essere uno spazio di esposizione dinamico e innovativo, dove i visitatori potevano scoprire e apprezzare le ultime tendenze artistiche e culturali del tempo.

Il Padiglione dell'Esprit Nouveau è diventato un'icona dell'architettura modernista e un simbolo della rivoluzione culturale del XX secolo. Oggi, il padiglione è stato restaurato e conservato come monumento storico e viene utilizzato per mostre ed eventi culturali.

Il disegno per Le Corbusier - L'architetto svizzero sosteneva che per imparare dall'architettura, bisognava disegnarla a mano, impossessandosi delle geometrie e delle forme, per apprendere con tecnica. Questo concetto (e Le Corbusier stesso) va contro la fotografia, in quanto la macchina fotografica vede per noi, senza darci la possibilità di capire e scoprire.

Il come e secondo quali criteri e principi una certa struttura sia stata realizzata.

Casa Petite Maison, in Svizzera - A quasi 40 anni Le Corbusier non ha ancora costruito quasi nulla, in quanto la sua vita si è caratterizzata da un lungo periodo di apprendistato. La Petite Maison è la casa progettata e costruita per i suoi genitori, costituita da un solo piano, con una grande finestra a nastro che guarda verso il paesaggio alpino, finestra panoramica e quindi non prospettica. La pianta è completamente libera, rispettando i propri principi.

La casa, costruita a ridosso del lago Lac Léman, vuole dare l'idea di essere su un'imbarcazione, per esempio stando appoggiati al parapetto del terrazzo si ha come l'impressione di essere sul ponte di una nave scorgendo il paesaggio lacustre svizzero.

Dal punto di vista spaziale, si tratta di una casa essenziale, come solito dei progetti di Le Corbusier, non offrendo grandi spazi per vivere in quanto non

Maison la roche-jeanneret, 1923 - si tratta di una casa in cui sono presenti tutti gli elementi caratteristici di Le Corbusier, è tutto incasinato.

Interessanti sono gli spazi a doppia altezza, per i quali l'architetto introduce il concetto di promenade architecturale, quindi una passeggiata, una narrazione che avviene attraverso tutti gli spazi della casa. La pianta è libera come al solito, ma durante il passaggio incontro luoghi, come scale, rampe e corridoi che definiscono e caratterizzano la passeggiata: l'obiettivo di tutto ciò è di far provare emozioni a chi ci cammina dentro.

Troviamo anche l'uso dei pilotis che sostengono l'intera struttura, senza però staccarla dal terreno. Da notare la scala che ha un balcone che si affaccia all'interno, nel vuoto. In generale Le Corbusier utilizza una serie di temi e questioni che mette insieme all'interno del progetto.

Questione dell'armonia e della bellezza

su proporzioni matematiche e geometriche, ispirato alla sezione aurea e al rapporto tra uomo e spazio. Questo sistema gli permette di creare edifici armoniosi e funzionali, in cui ogni elemento è studiato con precisione. Le critiche nei confronti di Le Corbusier riguardano principalmente la sua attenzione eccessiva alla forma, a discapito della funzionalità. Alcuni sostengono che le sue architetture siano poco pratiche e poco adatte alle esigenze degli utenti. Tuttavia, è indubbio che Le Corbusier abbia avuto un'enorme influenza sull'architettura moderna, e che le sue idee e teorie abbiano contribuito a ridefinire il concetto di spazio e forma nell'architettura contemporanea.sulla proporzione aurea, un rapporto matematico presente in diverse opere dell'arte e della natura, che viene utilizzata per il dimensionamento delle parti di un edificio. Il Modulor si basa sulla statura media di un uomo adulto, che viene considerata come il punto di partenza per la definizione delle dimensioni degli spazi all'interno di un edificio. Le Corbusier ha sviluppato questo sistema in modo da creare edifici che rispettassero le proporzioni umane, in modo che gli spazi interni risultassero confortevoli e funzionali per gli occupanti. Questo è stato utilizzato in diversi progetti di Le Corbusier, come il Pavillon de l'Esprit Nouveau a Parigi e il progetto di una città ideale chiamata "Ville Radieuse". Tuttora viene utilizzato come guida nella progettazione di edifici e spazi architettonici, anche se non è il sistema di misurazione dominante a livello internazionale.
Villa Cook, 1926 - È parte di una casa a schiera. Si tratta di

una casa “sospesa”, con te

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
35 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/14 Composizione architettonica e urbana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CasteZioPera di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di progettazione architettonica i e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Malacarne Gino.