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LE STAZIONI FERROVIARIE
Per ferrovia possiamo intendere un mezzo di trasporto, per merci e passeggeri, a trazione
meccanica e su binari. I primi esempi di trasporto su binari riguardano i carrelli per merci
virgola che transitavano su assi di legno. Questo sistema veniva usato in Inghilterra verso la
metà del 16º secolo. Verso il 17º secolo fu introdotto il sistema di transito su rotaie di
carrelli trainati da cavalli appunto nel 18º secolo è stato introdotto il ferro per rivestire i
binari e rinforzare le ruote. La prima linea ferroviaria pubblica per il trasporto di passeggeri
è stata costruita nel 1807 per collegare SWANSEA CON MUMBLES. Nel 1801 fu inventata la
prima macchina a vapore i negli stessi anni furono condotti numerosi esperimenti per una
locomotiva su rotaie. È a GEORGE STEPEHENSON Che si deve il progetto della prima e vera
e propria ferrovia, intesa in senso attuale: il treno era chiamato Rocket e percorreva la linea
Liverpool-Manchester
inaugurata nel 1830. Da quel momento l'Inghilterra continuo ad ampliare la propria linea
ferroviaria. gli altri paesi hanno cominciato a costruire ferrovie intorno al 1830 .
in assoluto è comunque quella di Manchester, inaugurata nel
La prima stazione ferroviaria
1830 per la linea Manchester-Liverpool. L'altra stazione di testa, al Liverpool, era un po’ più
decorata ed era costituita da un edificio a 2 piani situato lungo i binari e una tettoia in legno
che copriva un tratto di strada ferrata. Questa è stata la soluzione più comunemente
adottata per le prime stazioni. Una seconda tipologia prevedeva la costruzione di 2 blocchi
ai lati della ferrovia. il terzo tipo , forse più importante, è quello costituito da un edificio
principale situato lontano dai binari, ma con 2 ali che sostituivano i 2 edifici dello schema
precedente.
Nel corso del secolo le stazioni non hanno subito cambiamenti sostanziali da un punto di
vista funzionale, mentre assistiamo ad un continuo susseguirsi di stili.
Per quanto riguarda lo lo ritroviamo in un eccellente realizzazione: STAZIONE DI
stile greco,
EUSTON A LONDRA, progetto di HARDWICH (1835). 4 logge fiancheggiavano i 2 ingressi per
le carrozze, nel centro si apriva un imponente ingresso in stile dorico. anche se mancava di
funzionalismo, lo scopo era quello di sfoggiare monumentalità e solennità. LA STAZIONE DI
BIRMINGHAM era invece in stile ionico. Abbiamo poi esempi di reminiscenze palladiane
come la stazione realizzata da DOBSON. Dobson realizziò anche la STAZIONE CENTRALE DI
NEWCASTLE, che invece in stile puramente classico, con elementi di ordine gigante. Questa
sezione è stata la prima ad avere una tettoia sopra i binari. La NEWMARKET STATION è
invece in stile neo-barocco.
dallo stile classico furono impiegate numerosi stili diversi, la maggior parte dei
A seguito
quali di ispirazione italiana. Ritroviamo ad esempio lo stile palazzo presso la STAZIONE DI
LONDON BRIDGE, che presenta un alto campanile asimmetrico. Ma la stazione più
(1848) di AUSTIN. Questa era costituita da
particolare in assoluto è quella di NEW HAVEN
2 torri di differente altezza e aveva la copertura della parte centrale che ricordava caratteri
orientali e cinesi.
una ricorrente in molte stazioni di testa, era il motivo funzionale
Caratteristica principale,
costituito da un’enorme lunetta, che all’interno corrispondeva alla tettoia che copriva i
binari. Questo motivo ricorrente nelle facciate, probabilmente virgola e stato ideato nel
1850 da DUQUESNEY per la S TAZIONE DELL’EST DI PARIGI. Il motivo della lunetta torna
anche per la STAZIONE DI KING’S CROSS DI LONDRA, progettata da CUBITT. Tuttavia questa
non aveva un'unica lunetta , bensì 2, che erano divise da una torre. a differenza dello stile
monumentale di Hardwich per la stazione di Euston, la stazione di Cubitt è essenziale e
funzionale, priva di ornamenti e decorazioni.
Ritroviamo il alla fine del 19º secolo per esempio nella S TAZIONE DELL’EST A
neo-barocco
BUDAPEST.
Per quanto riguarda gli stili medioevali, questi non sono stati usati molto di frequente. Ne
troviamo un esempio nella STAZIONE DI BRISTOL (1840), costruita in stile gotico del periodo
Tudor, con una copertura in legno. E nella STAZIONE DI BRUNSWICK. Importante è anche
la stazione di ST. PANCRACS DI LONDRA, progettata da GILBERT SCOTT, in stile gotico
franco-inglese del XIII secolo. Questa composizione è costituita da un albergo virgola di
alcune biglietterie e da altri servizi per i viaggiatori. La tettoia che copre i binari è formata
da 2 elementi spioventi, i più grandi mai realizzati. neoromanico di
In America, alla fine del 19º secolo, si è diffuso un altro stile medievale: il
Richardson già usato per i suoi magazzini Marshall Field. Secondo Richardson questo stile
forte, imponente e molto sobrio, era lo stile più adatto a un paese come l’America. Fu
utilizzato per la STAZIONE UNION DI ST. LOUIS (1891).
Altri stili utilizzati furono quello moresco per la STAZIONE DI SIVIGLIA, e quello del
Rinascimento francese, che veniva utilizzato soprattutto per le coperture a padiglione,
come nella GRAND CENTRAL STATION DI NEW YORK.
LA STAZIONE CENTRALE DI MILANO (1925), progettata da STACCHINO, è in stile Otto
Wagner e d’Aronco. I tradizionalisti operavano soprattutto negli Stati Uniti. Una famosa
stazione e quella progettata a New York da MCKIM, MEAD E WHITE, che possiamo definire
re-revival.
un
se fino a quel momento l'elemento architettonico di maggior rilievo era stato la tettoia,
ad assumere maggior rilievo, mentre la parte dei binari
dall'inizio del 20º secolo fu l'atrio
doveva essere bassa e puramente funzionale. Uno dei primi atri monumentali è quello della
STAZIONE ST. LOUIS: per l’esterno è stato usato uno stile romanico, ispirato a Richardson,
mentre l’interno è provvisto di un’enorme volta a botte.
Lo stile moderno si afferma, nel corso del XX secolo, in diverse stazioni, forte del suo
funzionalismo:
- Nella STAZIONE DI KARLSRHUE, che ha un timpano ininterrotto
- Nella STAZIONE DI LIPSIA, costruita in cemento armato, è la più grande di tutte le
stazioni, con due atrii interni al pian terreno e uno al piano superiore.
- Nella STAZIONE DI HELSINKI di SAARINEN, audace per l’asimmetria della sua torre e
per le forme usate. L’atrio è ispirato alla secessione viennese.
- Nella STAZIONE DI FIRENZE (1934), progettato da MICHELUCCI
- Nella STAZIONE TERMINI DI ROMA (1938), nata da un progetto di architettura
fascista di MAZZONI e poi portata a termine da altri architetti. La parte superiore della
facciata è interamente piatta, con una lunga sequenza di finestre basse. la parte antistante
è completamente aggettante, con una copertura ondulata in cemento.
MERCATI COPERTI, SERRE ED EDIFICI PER LE ESPOSIZIONI
L'impiego delle strutture in ferro in opere architettoniche ed urbanistiche nasce
dall’esigenza di sicurezza, soprattutto contro gli incendi, per cui troviamo la sua prima
applicazione le volte dei teatri. uno dei primi tetti in ferro fu realizzato per il monumento
della Madeleine. ben presto si è fatto uso di questo materiale anche per altre chiese,
soprattutto per le coperture. anche le fabbriche inglesi nel medesimo periodo hanno
cominciato ad usare colonne in ghisa e subito dopo anche travi dello stesso materiale. un
altro vantaggio della struttura in ferro era infatti la velocità di montaggio. Inoltre, le
strutture potevano essere più sottili di quelle in legno o pietra, brava favorendo una
maggiore entrata di luce. L'impiego di ferro e vetro costituisce infatti infatti la caratteristica
più evidente per la maggior parte degli edifici del 19º secolo.
Il Mercato coperto è un unico edificio nato per accogliere un gran numero di singoli negozi.
Questa struttura ci riporta ai mercati traianei e anche al bazar orientale, come il MERCATO
DEL COTONE DI GERUSALEMME (1329), coperto da una volta. Abbiamo visto come nel
medioevo il municipio il mercato spesso coincidessero in un unico edificio, in cui al piano
superiore era situato il municipio, mentre al piano terra il mercato.
Famose sono state le HALLES DI BRUGES E QUELLE DEI PAESI BASSI, mercati coperti
specializzati soprattutto nella vendita di tessuti pregiati o carne. Uno dei primi fu il
MERCATO DI ISPRA, costruito tra 1200 e 1620. Nonostante si chiamasse Mercato dei
Tessuti, l'edificio fu usato come municipio, tribunale, prigione e cappella. Così anche altri
paesi hanno avuto i loro mercati coperti ma mai della stessa grandezza di quelli dei Paesi
Bassi.
Un altro tipo di mercato era quello all'aperto, circondato da bancarelle coperte o da negozi,
uniti al mercato da un chiostro. Anche per Filarete il tipo ideale di Merc. ha una pianta
simile a quella dei monasteri, con al centro un’area rettangolare per le varie bancarelle
circondata da arcate sorrette da colonne. L’insieme è completamente circondato da un
canale, per lo scarico dei rifiuti.
C'è poi la questione dei fondachi. famosi erano i fondachi di Venezia: quello dei turchi, del
13º secolo, in stile Veneto bizantino, e il fondaco dei tedeschi del 1505. Quest’ultimo era
provvisto di un cortile con chiostro e 3 gallerie superiori. Per fondaco possiamo intendere
un magazzino, oppure un Merc. all'ingrosso, con in più l'abitazione dei commercianti. Per
tutto il 16º secolo l'Italia ha avuto un tipo di Merc. abbastanza diverso: la loggia. lei è un
esempio la lunga LOGGIA DEI MERCANTI AD AREZZO, progettata da VASARI (1573).
Per i successivi 200 anni non è successo nulla di rilevante, dopodiché lo sviluppo dei mercati
si è concentrato nelle metropoli. Le grandi città dovevano risolvere un problema di spazio,
sorto dalla necessità di avere un numero di mercati autonomi, e allo stesso tempo, un
problema di igiene pubblica, presunzione per cui si iniziarono a preferire gli edifici rispetto
ai mercati scoperti.
Sia BLONDEL nel COURS D’ARCHITECTURE CIVILE, che DURAND nel PRECIS, Criticano i
mercati coperti parigini definendoli inadeguati da un punto di vista architettonico e
ritenendoli un degrado per la città. Durand prevede un impianto quadrato con un cortile
centrale. l'edificio e alto 3 piani ed è costituito totalmente da arcate, con il Merc. vero e
proprio predisposto al piano superiore. Tra il 1800 e il 1850 Sono stati costruiti numerosi
mercati, ma il culmine è stato raggiunto dalle HALLES CENTRALES DI PARIGI DI BALTRAD.
Prima di queste, c’era stato il progetto di LA CLOTHE: una composizione simmetrica di
quattro edifici quadrati e quattro esedre; e poi il ST. GERMAIN DI BLONDEL (1813), un
cortile scoperto circondato da portici.
MERCATO DELLA CARNE A PADOVA, di JAPELLI (1821), proge