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MACCHINETTA DELLE BEVANDE
INPUT
- SCELTA UTENTE
- Scelta prodotto [codice numerico o alfanumerico]
- Quantità dolcificante [unità, un certo numero di grammi]
- Credito [Euro che vengono inseriti]
- Feedback sul prodotto [unità]
- Comando di restituzione resto [comando]
- NECESSARI PER FUNZIONAMENTO
- Energia elettrica [Watt]
- Acqua [Litri]
- INSERITI DAL TECNICO
- Bicchierini [quantità]
- Polveri per bevande [grammi]
- Zucchero [grammi]
- Cucchiaini [quantità]
- Prodotti confezionati [quantità]
- Monete per il resto [quantità di singole monete]
STATO INTERNO
- Acceso/Spento
- Temperatura ambientale [° C]
- Temperatura riscaldatore [° C]
- Pressione riscaldatore [Bar]
- Parametri ottimali di funzionamento
- Credito inserito dall'utente [Euro]
- Quantità di prodotti confezionati presenti [quantità]
- Quantità di polvere per bevande presenti [grammi]
- Quantità di zucchero presente [grammi]
- Numero di bicchierini presenti [quantità]
- Prezzi impostati per locazione [Euro]
- Prezzi impostati per bevanda [Euro]
- Status componenti tecnici
- Luce interna accesa/spenta
- Media del feedback sui prodotti [unità]
- Istruzioni di miscela componenti per bevande composite [Istruzioni]
- Configurazione della interfaccia utente
- Quantità di monete presenti per singolo conio [quantità]
- Traccia delle performance di erogazione [numero di volte]
- Traccia degli errori della macchina [numero di volte]
OUTPUT
- Prodotto consegnato
- Resto [Euro]
- Messaggio di status
- Prezzi visualizzati
- Credito inserito o rimanente sulla chiavetta visualizzato [Euro]
- Zucchero inserito in bevanda [grammi]
- Cucchiaino
- Bicchiere
- Quantità di polvere di bevanda [grammi]
- Rumore di funzionamento
- Calore risultante da funzionamento
Se vogliamo ottenere delle informazioni le estrapoleremo da questo schema.
Lezione 2 – 15/02/2024
La Business Intelligence
Il modello della piramide di Anthony è un modello teorico che risale a
molti decenni fa, ma modellizza perfettamente la realtà. Parte dai
dati, che sono una misurazione della realtà, da questi con
l’esperienza della teoria estrapoliamo l’informazione e la conseguente
conoscenza. mentre nei primi anni (60-70) i dati erano trasformati da
esseri umani, oggi il passaggio da dato a conoscenza è svolto
dall’intelligenza artificiale, automated analytics.
Un’azienda che non fa business intelligence rischia di non vedere i
rischi e di cadere in una crisi imprevista. Non esistono aziende che
operano in sistemi consolidati e stabili che ci permettano di non effettuare queste operazioni.
Esempio: Argenta Distribuzioni, ha in mano il monopolio delle vending machine sul parmense. Avendo
20mila macchinette sparse sul territorio che con una scheda apposita mandano dati all’azienda
quest’ultima può sfruttare queste informazioni per diversi motivi. Per esempio, può capire quali
prodotti sono principalmente venduti e organizzare rifornimenti selettivi. Inoltre, la misura del
consumo ci può aiutare ad evitare le rese, quindi, prodotti che non vengono acquistati e vengono
rimandati indietro. Si può valutare lo status e fare manutenzione predittiva, quindi se la temperatura
del riscaldatore fosse troppo elevata provvederemo a ripararli in anticipo e regolare le temperature,
per evitare che la macchinetta stia ferma e rappresenti una perdita economica per l’azienda.
È molto importante sapere cosa misurare sul campo e come usare i sistemi di business intelligence
per capire come far funzionare al meglio un business.
Ci sono molti modi per definire efficienza ed efficacia, in particolare noi studieremo:
L’efficienza è la relazione tra un output effettivo ed un input, solitamente dal punto di vista economico
è molto importante. L’efficacia invece è il rapporto tra l’output effettivo e l’output atteso, riguarda il
risultato effettivo ottenuto.
Un sistema IT è un dispositivo tecnologico costituito da hardware, software di base e mezzi di
comunicazione ed eroga o contribuisce ad erogare un servizio. Al suo interno abbiamo un programma
in esecuzione che prende il nome di processo informatico.
Come avviene la user experience? Avviene attraverso
l’interazione umano – programma. User gestures, i gesti
fatti dall’utente per comunicare con il dispositivo. Per
esempio, mouse, tastiera, l’Apple Pencil, la voce per
attivare Siri, l’interazione con i gesti. (ingrandire con un
gesto l’immagine proiettata sulla lavagna interattiva
multimediale).
Pensando ad un business digitale dobbiamo pensare a come i clienti fruiranno del nostro servizio,
quindi, se sarà disponibile solo da pc, da tablet, da smartphone ecc.
Ogni sistema è caratterizzato da uno stato.
Il processo IT è la successione di stati del sistema IT, attraverso cui un sistema passa nel corso della
sua evoluzione. I cambiamenti degli stati sono realizzati dalle attività che compongono il processo. Da
cui deriva anche l’uso del termine processo per indicare un programma in esecuzione.
Pensando ad un modello statico, quindi pensando a descrivere un processo in un determinato istante,
non dobbiamo definire le regole.
Per realizzare i modelli dobbiamo definire un obiettivo, identificare il sistema che vogliamo
modellizzare e capire se ha dei vincoli e confini. A questo punto possiamo generare un modello di
massima. Al termine del processo lo formalizzeremo per poter simulare la realtà e vedere come il tutto
potrebbe evolversi. Per esempio, i modelli di previsione finanziaria.
Un modello ci serve per svolgere le operazioni più comune, creiamo anche dei modelli mentali. Se il
modello è uno strumento di comunicazione deve essere adattato al tipo di interlocutore.
Dobbiamo capire anche il livello di dettaglio che vogliamo mantenere. Dovremo quindi scomporre un
sistema in dati, entità, sottoinsiemi e sistemi, sta a noi capire fino a che punto andare. È importante
evitare di scendere troppo in profondità, se non quando necessario.
Se vogliamo considerare l’intera azienda, questa è
composta da servizi, i quali sono composti da
applicazioni, che a loro volta sono composti da
metodi.
Il nostro punto di vista dipenderà dai nostri obiettivi.
La percezione della realtà
Il concetto di vista riguarda un elemento della realtà o di una sua parte. Questo concetto è
formalizzato dallo standard ISO 42010.
Gli standard si dividono tra:
- Nazionali, la ISO se ne occupa a livello nazionale, con IEC. La norma più famose è la 9001 che
definisce i meccanismi di gestione della qualità. La 20000 gestisce i sistemi di gestione dei
sistemi informativi.
- Continentali – Europei: il CEN è il centro europeo di normazione.
- Per il territorio italiano: UNI e CEI si occupano di normative che valgono solo sul territorio
italiano.
Vi sono inoltre insiemi di buone pratiche come ITIL e COBIT.
La vista rappresenta la realtà dal punto di vista di uno
stakeholder.
Notiamo da questa immagine che a seconda della parete su
cui proiettiamo il nostro cilindro troviamo un cerchio e un
quadrato, che sono vere solo dal punto di vista di chi le
guarda ma non sono la verità.
Un cubo visto di lato è un quadrato, se non vi si gira intorno.
Se tre persone che non hanno mai visto un elefante vengono
bendate e portate a toccarlo, chi tocca la coda dice che è
come un serpente, chi tocca la gamba dice che è come un albero e chi gli tocca la proboscide dice
che è un tubo con due buchi.
In azienda le persone non vedono mai il punto di vista di tutta l’azienda, vedono l’azienda in base al
proprio lavoro e alla propria posizione. Quindi rapportandoci con altre aziende o con il pubblico
dobbiamo adottare il loro punto di vista, per non rischiare di fare scelte sbagliate.
È necessario imparare a comunicare con gli altri comprendendo il loro punto di vista, altrimenti il
rischio di incomprensioni ed errori di comunicazione è elevato.
Le persone tipicamente percepiscono una realtà diversa tra loro.
Mappa mentale e percezione
Gli psicologi dicono che non esiste una percezione oggettiva della realtà, la nostra percezione si basa
sulla nostra mappa mentale del mondo. La mamma mentale è determinata da una serie di modelli
che abbiamo nella nostra mente del mondo e si acquisisce in base a dove siamo nati, ai nostri
genitori, ai nostri studi, e molto altro. La base viene creata verso i primi anni di vita, tra 1 e 6 anni, e poi
si evolve continuamente.
La mappa mentale da origine ad una percezione soggettiva della realtà, siccome la maggior parte dei
sensi non è legata direttamente alla nostra mente razionale, ma viene filtrata dalla mappa mentale.
Questo perché ci vuole meno tempo a ricordare piuttosto che a calcolare, dal punto di vista mentale
(meno glucosio). Quindi si basa anche sull’esperienza per semplificare le interazioni con il mondo.
Può sorgere un problema nel momento in cui capiamo che la mappa non è il territorio, quindi,
capiamo che le mappe mentali possono essere delle deformazioni della realtà, bias cognitivi.
Sappiamo che una mappa necessariamente non riporta alcune caratteristiche del mondo, tranne nel
caso di coppia 1:1.
La nostra mappa mentale è un insieme di schemi composti da rappresentazioni mentali. Abbiamo un
insieme di regole, modi di comportamento (che possono essere positivi o meno) che sono legati alla
nostra storia, da dove veniamo, ecc. Quindi è molto complessa, contiene i nostri programmi di base.
Inevitabilmente facciamo delle semplificazioni e questo potrebbe essere un problema. Queste mappe
mentali ci aiutano a prendere decisioni più o meno importanti nel minor tempo possibile.
[Dispensa 2019: mappe del mondo]
Il sistema informativo
Un sistema è un insieme di persone, apparecchiature, procedure aziendali il cui compito è quello di
produrre informazioni necessarie per operare nell’impresa e gestirla. (M. De Marco)
La composizione di questo tipo di sistema informativo è la seguente:
- Risorse Umane; con organizzazione, ruoli ed esperienze
- Risorse Tecnologiche; sistema informatico
- Risorse Organizzative; procedure, regolamenti, ecc.
ITIL è un insieme di buone pratiche dedicate alla gestione ottimale dei servizi informatici e dei sistemi
operativi. Good practice e non best practice per modestia. ITIL è considerato lo standard di riferimento
per le buone pratiche di gestione dei sistemi informativi (da cui deriva ISO 20000). Da qui derivano le
4P: 1. Persone;
2. Processi;
3. Prodotti e tecnologia;