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Accettazione
Se: EVA > 0 → Σ D > → recupero l’att 0 0
Formula da applicare:
Metodo applicabile solo quando si conoscono:
- investimento iniziale
- tempo = vita utile
- disponibilità
- fattore di attualizzazione
9/03/2022
LA VITA UTILE
Corrisponde al periodo di tempo durante il quale l’investimento è in grado di produrre risultati economici positivi. E’ data dalla più breve tra: durata fisica (il macchinario mi consente di ottenere la produzione prevista), tecnologica (è legata all’obsolescenza del macchinario) e mercatistica (è connessa al fatto che l'impianto sia presente sul mercato).
IP indice di profittabilità
E’ utile per confrontare due progetti, due impianti o macchinari che presentano I fra loro diversi.
Procedimento:
- Si calcola l’EVA per entrambi i progetti
- Si verifica la seguente relazione:
- Nel caso in cui sia rispettata, si procede al calcolo dell’IP
FATTORI
CORRETTIVI NELLA VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
● Contributo in c/capitale a fondo perduto stanziamento a fondo perduto. Lo Stato mi concede un contributo per poter sostenere un investimento. Tale valore va in riduzione dell'I nel momento in cui si prevede sarà incassato.
ANALISI DEGLI INVESTIMENTI
La scelta del tasso di interesse dipende da:
● costo del capitale, è il valore che voglio che mi renda
● costo opportunità, chi investe a vario titolo nell'impresa rinuncia alla possibilità di impiegare le proprie risorse finanziarie in modo alternativo:
- se è di terzi il tasso viene pattuito con l'altra persona
- se deriva da autofinanziamenti è detto "figurativo del capitale"
- se è parte dell'uno e in parte dell'altro, si calcola il Weighted Average Cost of Capital (WACC) → costo medio ponderato del capitale.
● propensione al rischio dell'imprenditore
● rendimento di investimenti
alternativiONERI SOCIALI: sono tutte quelle spese/costi che l'impresa sostiene a livello sociale (livello del personale). Nel momento in cui interviene la fiscalizzazione vuol dire che l'impresa non sostiene più gli oneri sociali. CONTRIBUTO CONTO INTERESSI: è un contributo che viene dato all'impresa non in forma monetaria ma in forma di tasso di interesse. VALORE RESIDUO o VALORE DI REALIZZO: è il valore che l'impresa realizzerà (otterrà) al termine della vita utile (va considerato nell'ultimo anno). Corrisponde al valore che presumo di realizzare quando rivenderò l'impianto alla fine della vita utile. CAPITALE D'ESERCIZIO è un capitale che l'impresa sostiene per l'acquisizione dei fattori a veloce ciclo di utilizzo e questa dotazione rimane immobilizzata nell'impresa per affrontare eventuali necessità che possano emergere durante lo svolgimento dell'attività, inrelazione all'investimento che sta effettuando. Nel momento in cui effettua l'investimento sostiene il capitale d'esercizio che rimane immobilizzato per tuttaquanta la vita utile dell'investimento, ma nel caso in cui questi fattori siano necessari per svolgere l'attività produttiva utilizzo il capitale. Nel caso in cui non dovessi averne bisogno, quando arrivo al termine della vita utile, nella vendita dell'impianto recupererò anche il capitale d'esercizio. Nel momento in cui effettuo la stima (atto dell'investimento) non so se e quando recupererò il capitale, ma per motivi prudenziali lo inserirò nell'ultimo anno.
TIR Tasso interno di redditività
Si usa quando devo calcolare la redditività o quando devo capire qual'è il tasso per rendere il mio investimento redditizio.
Applicando il TIR posso capire lo stesso se l'investimento è conveniente, ma a differenza dell'EVA
e quindi quanto tempo impiego a recuperare l'investimento iniziale. Il Payback Period è una condizione necessaria per valutare la convenienza di un investimento, ma non è sufficiente da solo. È importante considerare anche altri indicatori come il TIR (Tasso Interno di Rendimento) e l'EVA (Economic Value Added) per valutare in modo più completo la convenienza dell'investimento.Quando conviene utilizzarlo? Quando l'impresa si trova in una situazione di forte liquidità finanziaria.
CONFRONTO OPERATIVO
Si ragiona nel breve periodo. Ci sono 4 tipologie di problemi:
- make or buy
- margine di contribuzione
- analisi CVP o del punto di equilibrio
PROBLEMI DI MAKE OR BUY
Il decisore aziendale sta cercando di capire se conviene produrre internamente o acquistare dall'esterno.
PASSAGGI
- Fare un'analisi della situazione di partenza. La situazione di partenza può essere:
- sto producendo, quindi le alternative sono continuare a produrre o acquistare dall'esterno
- sto acquistando, quindi le alternative sono continuare ad acquistare o produrre (stessa capacità produttiva o nuova capacità produttiva)
- Applicare la logica differenziale. Significa che andiamo a considerare tutti i costi e i ricavi relativi all'alternativa futura che sto andando a considerare. Dobbiamo andare a distinguere tutti i costi
E ricavi passati (quelli che sono risultato di decisioni già prese) da quelli futuri (fanno riferimento all'alternativa futura che sto andando a valutare). Quelli futuri possono essere differenziali, cioè variano in funzione della decisione da prendere o non differenziali, cioè non varia. Quelli differenziali si distinguono in: ricavi e costi cessanti e sorgenti.
3. Valutare l'alternativa da un punto di vista economico. Una volta individuati tutti i costi e ricavi vado ad attribuire la valenza positiva o negativa e faccio la somma algebrica. Il risultato che ottengo è la variazione di risultato economico in positivo o in negativo rispetto alla situazione di partenza se negativo.
4. Valutare l'alternativa da un punto di vista non economico, cioè analisi qualitativa (qualità, tempestività, conoscenza, potere).
MARGINE DI CONTRIBUZIONE
Esprime la quantità economica che resta disponibile a partire dai ricavi, dopo aver coperto
Costi variabili, per coprire i costi fissi e per formare eventuali utili. MC = R - CV MC<0 R<CV perdita pari ai CF + parte non coperta di CV MC=0 R=CV perdita pari ai CF MC>0 R>CV, ma <CF perdita pari alla parte dei CF non coperti MC>0 e > CF utileA cosa serve? / Quando si usa?
- Valutare la convenienza ad accettare un ordine aggiuntivo per date quantità a un prezzo particolare
- Definire il limite inferiore di prezzo, ossia il prezzo più basso sostenibile dall'impresa
- Scegliere il prodotto (o il mix di prodotti) più conveniente
- Determinare il possibile prezzo di vendita
- Valutare la convenienza ad accettare una richiesta di riduzione di prezzo da parte di un cliente
- Continuare o sospendere una certa produzione
Quando si usa?
Si applica solo in determinati casi di: temporaneità ed eccezionalità. 8/03/2022
L'imprenditore e la nascita dell'impresa
IMPRENDITORE: è chi imprende, cioè chi
Avvia una nuova attività o attiva processi di cambiamento. Così sembra che sia slegato dall'attività economica. Ci potremmo rifare al concetto di IMPRESA, definita da Petrarca come "attività di una certa difficoltà e importanza, ma spesso di esito dubbio". L'esito dubbio deriva dal rischio insito nell'azione economica o non economica svolta. Quando l'esito dubbio risulta connesso alle dinamiche competitive e di mercato, allora l'impresa di cui si parla è quella che siamo abituati a considerare, cioè un'organizzazione orientata al raggiungimento di finalità basate sui principi di economicità e redditività.
Il fine dell'impresa è il soddisfacimento dei bisogni umani attraverso la produzione di beni e servizi in modo migliore rispetto alle altre possibili modalità.
IMPRENDITORE SECONDO SCHUMPETER
Joseph Schumpeter (economista austriaco) aggiunse (Teoria dello sviluppo economico, 1911)
All'approccio "statico" un approccio "dinamico", adatto a spiegare la realtà in via di sviluppo.
- Modello economico statico: beni che vengono prodotti e venduti secondo la mutevole domanda dei consumatori, ma i prodotti scambiati rimangono sempre gli stessi e le strutture economiche non mutano.
- Modello "dinamico":
- introduce la figura dell'imprenditore
- immette nuovi prodotti nel mercato
- sfrutta le innovazioni tecnologiche
- apre a nuovi mercati
- cambia le modalità di organizzazione della produzione.
L'imprenditore dispone di capitali messi a disposizione dalle banche, che remunera con l'interesse, ossia una parte del profitto aggiuntivo realizzato grazie all'innovazione. In Schumpeter è dominante la figura dell'innovatore capace di rompere con lo status quo (situazione di stasi) per creare qualcosa di totalmente nuovo.
DISTRUZIONE CREATRICE "il processo di mutazione industriale che
rivoluziona costantemente la struttura economica dall'interno, distruggendo incessantemente la vecchia, creandone incessantemente una nuova" (distruggere ciò che c'era per creare qualcosa di nuovo). Questo ci porta a sottolineare che nel momento in cui parliamo dell'imprenditore come innovatore, stiamo parlando di un imprenditore contro corrente che si pone in modo differente dalla routine. Secondo Schumpeter, la distruzione creatrice era una componente necessaria del capitalismo, i cui effetti positivi scaturiscono dai danni inflitti. La "tempesta perenne della distruzione creativa" provoca "perdita di posti di lavoro, distruzione di imprese e scomparsa di settori", ma da tale devastazione emergono economie che possono "crescere più ricche e produttive", consentendo ai cittadini di "cogliere i benefici di prodotti nuovi e migliori, settim