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I FLUIDI BIOLOGICI CONTENGONO SALI E SOLUTI CARICHI E POLARI
L’acqua forma interazioni elettrostatiche con i solventi e i soluti carichi o polari. La
solubilizzazione di un sale è associata ad un aumento di entropia, quindi
aumento di disordine. La struttura del cloruro di sodio è cristallina. Il numero di
interazioni di tipo elettrostatico è molto grande. Se poniamo una struttura di questo
tipo in un ambiente acquoso, l’acqua lo riesce a distruggere (Na= sodio). Dal punto di
vista energetico c’è molto disordine,
si sono formati legami che hanno
creato un po’ d’ordine. all’interno dei
fluidi biologici di sodio ve ne è
parecchio perché qui la
solubilizzazione avviene molto
facilmente, perché l’acqua ha una
polarità molto elevata.
NEI FLUIDI BIOLOGICI SONO SCIOLTI
ANCHE DEI GAS
Possiamo avere l’azoto che però non essendo polare non interagisce con le parti
positive e negative dell’acqua infatti non si riesce a solubilizzare. Bassa anche la
concentrazione dell’ossigeno, STRANO, solubilità bassa in acqua però è fondamentale
quindi si sono sviluppate delle proteine trasportatrici.
I gas NON POLARI hanno scarsa solubilità in acqua (dal momento che l’acqua è un
composto polare). Per il trasporto dell’ossigeno si sono perciò evolute proteine
trasportatrici che riescono a legare
l’ossigeno al loro interno e riescono ad
aumentarne la concentrazione. Avere
elevate concentrazioni di ossigeno
degli eritrociti è importante perché nei
tessuti è fondamentale la
vascolarizzazione.
Ci sono alcuni gas all’interno dei fluidi
biologici, tra cui molto ossigeno.
Anche l’anidride carbonica è
presente (gas non polare strano ma
risolto grazie alla posizione degli atomi di ossigeno rispetto al carbonio). La
concentrazione di anidride carbonica in quantità sufficiente è fondamentale per il
rilascio dell’ossigeno nei tessuti, quindi deve potersi legare all’acqua. È un gas ònon
polare perché ha il momento di dipolo opposto quindi globalmente è nullo, per cui il
risultato è che non abbiamo possibilità di dipolo. Soluzione La CO2 se viene idratata
diventa acido carbonico che si può poi dissociare, avremo un ambiente più acido ma
l’importante è Mantenere un ambiente chimico corretto è estremamente importante.
Anche l’ammoniaca, molecola molto polare, ha una solubilità enorme, presente come
scarto dal catabolismo degli amminoacidi in piccole quantità fortunatamente perché
molto tossica, che può essere eliminata tramite il ciclo dell’urea.
TAMPONI: nei sistemi biologici il pH deve essere mantenuto intorno alla neutralità e
questo è importante (valori da 6 a 8). Ci sono però delle
eccezioni per esempio a livello dello stomaco circa sul valore 2 per la digestione e per
neutralizzare i microorganismi introdotti con la dieta. È importante avere il pH intorno
a 7 perché le reazioni enzimatiche sono proteine che funzionano bene a valori di pH
intorno alla neutralità. Ecco perché esistono i sistemi tampone l’effetto tampone
viene svolto dal fosfato, quando in situazioni patologiche il pH è più alto o più basso ci
sono grandi problemi per l’organismo.
La seconda dissociazione dell’acido fosforico è ideale per mantenere un valore di pH
intorno a 7.
Nelle cellule sono presenti composti con DIFFERENTE POLARITA’ Le reazioni chimiche
avvengono in ambiente acquoso in buona parte;
la molecola del glucosio è altamente polare è la fonte principale di energia per il
corretto funzionamento del corpo, ha dei gruppi idrossile che posti in acqua formano
legami ad idrogeno con essa. Anche glicina, acido aspartico, acido lattico e glicerolo
sono biomolecole polari. Solitamente sono biomolecole fortemente non polari quelli
con molto carbonio legato ad idrogeno come una tipica CERA che non riescono a
sciogliersi in acqua. Le biomolecole anfipatiche si caratterizzano per avere porzioni
polari e non polari, riusciranno in qualche modo a sciogliersi in acqua, facendo un po’
di fatica.
La solubilizzazione dei composti NON POLARI NON è FAVORITA IN ACQUA: alcuni lipidi,
acidi grassi sono sostanze anfipatiche che presentano una porzione polare ed una non
polare.
> in condizioni normali: l’acqua liquida presente un sacco
di legami ad idrogeno, definiti da una rete che li tiene molto
saldi. Ciascuna molecola forma dai 3-4 ai 3-6 legami ad
idrogeno che stabilizzano il sistema.
> in condizioni con un acido grasso sciolto in acqua, accade
che l’acqua si disordina a causa di questa situazione per
circondarsi di questa catena di acido grasso che è
fortemente non polare. Le molecole non sono più in grado
di formare tutti questi legami ad idrogeno per cui la
situazione è molto disordinata. Le molecole di acido
carbossilico si pongono vicine grazie alle interazioni di Van
Der Waals delle parti non polari per minimizzare la
superficie esposta all’acqua. Solubilizzazione di un acido
grasso in acqua
RIEPILOGO DELLE POSSIBILI INTERAZIONI DEBOLI FRA
BIOMOLECOLE IN AMBIENTE ACQUOSO:
- legame a idrogeno
- legame ionico
- interazioni idrofobe, sono quelle di Van Der Waals di
composti posti in acqua non polari.
- legami di Van Der Waals
LEZIONE 3
PROTEINE
Sono le macromolecole più
abbondanti nelle cellule. Sono costituite da catene
lineari di amminoacidi ripiegate su loro stesse. Gli aa
(amminoacidi) sono 20 (possono essere in posizioni
diverse) e generano proteine estremamente diverse sia
strutturalmente che funzionalmente: ex. Ormoni (segnale
che le cellule possono percepire, insulina e glucagone) -
enzimi (catalizzatori biologici, molecole che permettono di
avvenire in tempo brevi le reazioni chimiche negli esseri
viventi- anticorpi (funzione di difesa di corpi estranei) -
tela del ragno (proteina).
AMMINOACIDI: hanno una frame strutturale comune
Mioglobina= proteina muscolare alla quale viene legato il
gruppo eme,
Il carbonio viene detto alfa degli amminoacidi; che ha
collegato un atomo di idrogeno (c’è perché serve
qualcosa di piccolissimo), un gruppo carbossilico (COO-), un gruppo amminico
(H3N+) e un gruppo R sono resi in forma ionizzata
perché siamo in un ambiente acquoso. Quello che cambia
negli amminoacidi è il gruppo R e ne abbiamo 20 differenti,
ecco perché abbiamo tutte queste possibili combinazioni.
Gli amminoacidi hanno un centro chirale: il carbonio alfa,
circondando dai 4 sostituenti appena elencati e poi il
gruppo R. potenzialmente la molecola può dare isomeria
ottica.
Le proteine sono costituite solamente da L amminoacidi. Le
cellule sintetizzano solo L amminoacidi poiché i siti attivi degli enzimi deputati alla loro
intesi sono asimmetrici. Negli organismi viventi troviamo solo amminoacidi di tipo L.
quindi nelle proteine abbiamo solo isomeri L, però in una percentuale minuscola quasi
impercettibile possiamo avere degli amminoacidi di tipo D in alcune strutture come nel
cristallino dell’occhio ma è un caso minimo. gli amminoacidi sono catalogati in base
alla natura chimica del gruppo ‘R’.
Categorie dei gruppi L
Alifatici non polari: amminoacido che non presenta chiralità, si raggruppano
all’interno del nucleo proteico. Non polari, r alifatici: glicine, alanine, valine,
leucine, metionine, isoleucine.
Amminoacidi aromatici: sono non polari ad esclusione della tirosina, perché
essendo un fenolo può essere rilasciato a seconda di determinate condizioni.
Gruppi R aromatici: fenilalanine, tirosine, triptofani.
Polari non carichi: sono solubili in acqua, solitamente sono esposti verso il
solvente. Gruppi R non carichi, polari: serine, treonine, cisteine, proline,
asparagine, glutammine.
La cisteina ha il gruppo H, quando la proteina si ripiega possono avvicinare i
gruppi SH, ponti di solfuro quando la proteina si ripiega, si formano residui di
cisteina che tramite il legame covalente vanno a stabilizzare le strutture finali
delle proteine.
Polari carichi: basici ed acidi. Basici, gruppi R caricati positivamente: lisine,
arginine, istidine. Acidi, gruppi R caricati negativamente: aspartate,
glutammati.
Vi sono anche amminoacidi non standard che si generano:
a. In cicli metabolici
b. In modificazioni post-traduzionali
Se si parla di amminoacidi non sono
per forza sempre standard, all’interno
delle proteine. Esistono amminoacidi
non standard che sono l’ornitina e la
citrullina che non sono parte delle
proteine, ma si trovano nel ciclo
dell’urea per eliminare l’ammoniaca,
non entrano nelle proteine perché non
ci sono i TRNA che lo permettono.
Sciolti in acqua gli aa si comportano come zwitterioni (ioni dipolari, sia con carica
positiva che con carica negativa). Possono comportarsi da acidi e da basi anche
delle sostanze che hanno proprietà di acidi e basi. Contemporaneamente sono dette
ANFOTERICHE. (es. l’acqua).
CURVE DI TITOLAZIONE DEGLI AMMINOACIDI (non da ricordare
come tale ma per capire se gli amminoacidi possono tamponare
e mantenere il pH
uguale a 7)
Non servono
assolutamente a
niente per questo
poiché tamponano
solo a pH 2, 3 circa
e con valori più
elevati grazie al
gruppo amminico,
ma a 7 non ci arrivano. Non hanno nessun altro ruolo se non
per produrre proteine o per cicli metabolici come al citrullina. Gli aa, in generale, non
tamponano ai valori di pH fisiologici. Se non servono per produrre proteine non
servono e quindi vengono eliminati dalla cellula.
Riassunto dei 20 amminoacidi proteici
Peptidi e proteine sono polimeri di aa.i peptidi sono
proteine corte, le proteine possono avere lunghezze
anche molto rilevanti. Gli amminoacidi sono uniti da
un legame AMIDICO detto legame peptidico che
viene formato nei ribosomi, nel processo di
traduzione. Il legame peptidico unisce due
amminoacidi e deriva dalla condensazione di un
gruppo amminico e di un gruppo
carbossilicorisultato AMMIDE.
La reazione inversa è la reazione di idrolisi si possono scomporre le proteine nei
singoli amminoacidi e potrebbero formare altri amminoacidi con ad esempio
potenzialità energetiche. L’idrolisi libera gli amminoacidi.
Nel legame grigio abbiamo creato dei potenziali accettori di idrogeno per l’O
mentre per l’H abbiamo potenziali donatori di idrogeno; esso ha un periodo di
emi-vita di circa 7 anni.
I peptidi hanno una estremit&agr