L’IMPORTANZA DELLA
La niacina è sintetizzata dal
triptofano
Carenza di niacina: pellagra
(«pelle rugosa») nell’uomo,
caratterizzata dalle 3 D:
dermatite, diarrea e demenza
La lingua nera = simile malattia
nei cani
NUCLEOTIDI FLAVINICI
• Flavoproteine: enzimi che catalizzano reazioni di ossidoriduzione utilizzando flavin
mononucleotide (FMN) o flavin adenin dinucleotide (FAD)
– derivano dalla vitamina riboflavina
– la struttura ad anelli fusi subisce reazioni reversibili accettando da un substrato riducente uno o due
atomi di idrogeno (ciascun atomo corrisponde a 1 elettrone + 1 protone) FMN diventa FAD
quando si lega
all’adenoma in
monofosfato
REGOLAZIONE DELLE VIE METABOLICHE
I processi metabolici, sebbene vengano studiati separatamente, sono tutti interconnessi.
Le reazioni enzimatiche sono sottoposte a regolazione. I regolatori che attivano una via
inibiscono quella opposta.
Una reazione può essere modulata in diversi modi:
• Modulando il numero delle molecole dell’enzima
• Modulando l’attività catalitica
- Quanto tempo?
Variabile, qualche millisecondo o giorni
- Da cosa dipende?
Variazioni nella concentrazione di una piccola molecola, come ad esempio il substrato di una via
metabolica oppure un secondo messaggero
Segnali extracellulari
➢ Ormoni
➢ Neuronali
➢ Fattori di crescita
➢ Citochine
Fattori di trascrizione
• fattori di trascrizione = proteine nucleari che, quando attivate si legano a specifiche regioni di
DNA al fine di attivare o reprimere l’espressione di un gene
Degradazione e traduzione di mRNAs
• la stabilità di mRNA dipende da diversi fattori
– la resistenza alla degradazione ribonucleasica
• rate della traduzione di mRNA è sottoposta a regolazione
L’enzima viene sequestrato in un comparto cellulare
La sua attività dipende dal substrato il quale a sua volta dipende da come esso sia trasportato dentro
l’organello, l’enzima sarà presente quasi esclusivamente in quel determinato compartimento
La cellula cambia il suo corredo enzimatico
In risposta a variazioni delle loro necessità metaboliche (es. passaggio da una dieta ricca di
carboidrati ad una dieta ricca di lipidi).
Studio del trascrittoma, proteoma, metaboloma.
…dalla concentrazione all’attività di un enzima
Può essere regolata: dal substrato
½
Km: la [S] a cui la velocità è della velocità max. L’attività diminuisca a [S] più basse
da fattori allosterici
da modificazioni covalenti (es. fosforilazione)
da altre proteine regolatrici (es. PKA)
Una regolazione non esclude l’altra!
GLICOLISI
PRINCIPI FONDAMENTALI
✓ I metaboliti come il glucosio sono spesso attivati con un gruppo ad alta energia prima del loro
catabolismo
✓ La via glicolitica è alimentata da glucosio, altri esosi, e da esosi fosfato ottenuti dai
polisaccaridi di riserva o dai carboidrati ingeriti con la dieta
✓ Il piruvato viene ridotto a lattato grazie al NADH che si forma
✓ La gluconeogenesi è il processo che porta alla sintesi di glucosio a partire da precursori più
semplici (piruvato e lattato)(NON è la via opposta alla glicolisi)
✓ La via del pentosio fosfato è una via alternativa per l’ossidazione del glucosio
GLICOLISI (citosolica) γλυκύς
Il termine deriva dal greco antico, (glykýs), che significa
λύσις
"dolce", e (lýsis), che significa "scissione"
Via centrale-quasi universale-per il catabolismo del glucosio, attraverso la quale passa la quantità
più consistente di atomi di C nella maggior parte delle cellule
La degradazione del glucosio rappresenta l’unica fonte di energia in alcuni tessuti di mammifero
(e.g., RBC(eritrociti non hanno mitocondri,unica fonte di energia grazie alla via glicolitica),
midollare del rene,cervello e gli spermatozoi)
•La glicolisi consiste nella degradazione del glucosio in 2 molecole di piruvato.
•Durante le reazioni in sequenza, parte dell’energia rilasciata dal glucosio viene recuperata sotto
forma di ATP e NADH.
•Comprende 10 reazioni.
•Può essere suddivisa in due fasi:(5 reazioni iniziali e 5 finali)
- investimento iniziale di energia;
- recupero di energia.
La Glicolisi
comprende 2 fasi:
la fase preparatoria e
la fase di recupero
energetico
✓ Nella fase preparatoria:
– viene consumato ATP (2
molecole di ATP)
∆G
– degli intermedi aumenta
– per ogni molecola di glucosio
si formano due molecole di
gliceraldeide 3-P
Nella fase di recupero energetico:
– l’energia viene conservata
sottoforma di ATP (resa netta 2
molecole) e NADH (2 molecole)
– per ogni molecola di glucosio
si formano due molecole di
piruvato
Nella prima fase vengono
usate 2 molecole di
ATP,mentre nella seconda
fase vengon sintetizzate 4
molecole di ATP ma facendo
un bilancio netto le molecole
di ATP prodotte sono solo 2.
Nelle
• reazioni della
glicolisi 3 tipi di
trasformazioni chimiche
sono importanti:
1. Degradazione dello
scheletro carbonioso del
glucosio in piruvato;
2. fosforilazione di ADP ad
ATP da parte di composti ad
alta energia che si formano
durante la glicolisi;
3. trasferimento di ione
idruro a NAD+ per formare
NADH NADH
FORMAZIONE DI ATP E ACCOPPIATA ALLA GLICOLISI
L’energia viene conservata sottoforma di ATP ma la maggior parte nel prodotto finale, il piruvato
L’equazione globale della glicolisi è:
glucosio + 2NAD+ + 2ADP + 2Pi 2 piruvato + 2NADH + 2H+ + 2ATP + 2H2O (da
⟶
sapere)
• La riduzione di NAD+ procede attraverso il trasferimento enzimatico di uno ione idruro dal
gruppo aldeidico della gliceraldeide 3-P all’anello nicotinammidico NAD+, fornendo NADH.
L’altro atomo di idrogeno viene rilasciato come H+
Le 2 molecole di piruvato contengono ancora la maggior
parte di energia che può essere impiegata in:
– processi aerobici:
• reazioni ossidative del ciclo dell’acido citrico
• fosforilazione ossidativa
– processi anaerobici:
• riduzione a lattato
• riduzione ad etanolo
– processi anabolici:
• sintesi di alanina
• sintesi di acidi grassi
Importanza degli intermedi fosforilati
• i nove intermedi sono tutti fosforilati
• funzioni dei gruppi fosforilici:
– prevenire l’uscita degli intermedi glicolitici(impedire l’uscita dalla cellula)
– conservazione dell’energia metabolica (1,3-bisfosfoglicerato e
fosfoenolpiruvato donano i loro gruppi fosforilici all’ADP per formare ATP)
– il legame dei gruppi fosfato al sito attivo di un enzima produce
un’energia di legame che abbassa l’energia di attivazione e aumenta la specificità della reazione
(importante il ruolo di Mg2+, gli enzimi glicolitici richiedono Mg2+ per svolgere la propria
attività catalitica)
La fase preparatoria della glicolisi richiede ATP
– 2 molecole di ATP servono per attivare il glucosio a fruttosio 1,6- bisfosfato
– il legame fra il C-3 e il C-4 del fruttosio 1,6- bisfosfato viene rotto per dare due molecole di
trioso fosfato
Differenza tra bisfosfato e difosfato: nel bisfosfato i due gruppi fosforilici sono in posizioni
diverse della molecola (es. fruttosio 1,6-bisfosfato); nel difosfato i due gruppi sono uniti uno
all’altro a formare un gruppo pirofosforile (es. ADP)
Reazione 1: fosforilazione del glucosio
(investimento di energia)
Fase che serve per attivare gli enzimi della via glicolitica
L’esochinasi trasferisce il gruppo fosforilico terminale dell’ATP al gruppo ossidrilico OH
(nucleofilo) legato al C-6 del glucosio per dare glucosio 6-P
– in alcuni tessuti l’esochinasi utilizza altri esosi come fruttosio e mannosio(permette
l’entrata di altri esosi nella via glicolitica)
– l’esochinasi richiede Mg2+
– reazione irreversibile
L’esochinasi è presente in quasi tutti gli organismi
• nell’uomo: 4 forme di esochinasi (da I a IV), catalizzano la stessa reazione ma differiscono per
cinetica, regolazione e localizzazione
• isozimi = enzimi che catalizzano la stessa reazione codificati da geni diversi.
- Negli epatociti (esochinasi IV, chiamata anche glucochinasi) differisce dalle altre forme(nel
fegato).
Lezione 22/04
L’esochinasi è presente in quasi tutti gli organismi
• nell’uomo: 4 forme di esochinasi (da I a IV), catalizzano la stessa reazione ma differiscono per
cinetica, regolazione e localizzazione
• isozimi = enzimi che catalizzano la stessa reazione codificati da geni diversi.
- Negli epatociti (esochinasi IV, chiamata anche glucochinasi) differisce dalle altre forme
L’enzima PFK-1 è sottoposta a regolazione allosterica
• L’attività aumenta quando:
– la quantità di ATP diminuisce
– ADP e AMP si accumulano
• il fruttosio 2,6 bisfosfato (la sua formazione è catalizzata da PFK-2) è un potente attivatore allosterico
• ribulosio 5-fosfato è un attivatore
È una condensazione aldolica catalizzata da un enzima detto aldolasi
Nella prima fase della glicolisi
✓ in 5 reazioni un esoso è fosforilato,
isomerizzato, fosforilato e poi scisso in
due triosi fosfato interconvertibili
✓Il processo consuma 2 molecole di ATP
per produrre gli intermedi fosforilati
Nella seconda fase della glicolisi(recupero energetico)
✓ ciascuna molecola di gliceraldeide 3- fosfato va incontro a ossidazione in C-1
✓ l’energia viene conservata sottoforma di ATP (resa netta 2 molecole) e NADH (2 molecole)
✓ per ogni molecola di glucosio si formano due molecole di piruvato (DEIDROGENASI
catalizzano il
trasferimento di
elettroni)
Quando abbiamo parlato dei composti ad alto contenuto energetico abbiamo focalizzato l’attenzione
sll’1,3 bisfosfoglicerato e il fosfoenolpiruvato. Viene usato in una reazione in cui l’energia viene
recuperata sintetizzando ATP.
Il primo step della fase di recupero energetico è una reazione in cui viene conservata energia
In questa reazione:
• il gruppo aldeidico della GAP è
ossidato ad acido carbossilico con
riduzione di NAD+ a NADH
• l’acido carbossilico è unito al Pi
mediante legame anidridico
formando l’acil-fosfato.
L’1,3-BPG (un’anidride mista tra
l’acido carbossilico e l’acido
fosforico) possied
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