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ALTERAZIONE EMOGLOBINE
ACQUISITE Emoglobine glicate
Lega zuccheri esosi
Sintomo invecchiamento molecola oppure di diabete
Solfemoglobina e nitroemoglobina
Sono legate a H S e NO
2 2
Metaemoglobina 3+
Ferro del gruppo eme è ossidato Fe → prodotto ossidazione emoglobina
Formazione aumenta negli sportivi
Esiste sistema ossidativo per mantenimento ferro nello stato ridotto che in continuazione riduce
metaemoglobina in emoglobina
Carbossiemoglobina 2+
Monossido di carbonio CO si lega a Fe portando a affinità 250 volte maggiore impedendo legame O
Questo comporta quasi assenza di rilascio di O nei tessuti con possibile morte → soluzione è camera
iperbarica con aria di 100% O
EREDITARIE Mutazioni che comportano sostituzione di uno o più AA in una delle catene emoglobina che possono cambiarne
capacità di legare O
2
Anemia falciforme
Deriva da sostituzione di valina con acido glutammico
Malattia rara che cambia proprietà chimiche e solubilità
Talassemia
Diminuzione produzione di catene α o β generando emoglobine abnormi
Causa anemia cronica con quantità emoglobina < rispetto normale nel trasporto dell’ossigeno del sangue
Due tipologie a seconda del gene alterato: alfa e beta (detta anemia mediterranea)
GLOBULI ROSSI – ERITROCITI – EMAZIE
Sono residui di cellule del sangue adibite a trasporto di O grazie a emoglobina da polmoni verso tessuti e di CO da periferie a
2
polmoni
Hanno vita di circa 90-120 gg e non possono riprodursi né riparare danni
invecchiamento
Vengono inglobati da speciali cellule presenti in tutti tessuti, ma specialmente nel
fegato e nella milza dove vengono demoliti e loro componenti sono riciclati
Globulo rosso contiene 300 milioni molecole di emoglobina
3 3
Valore normale di globuli rossi è 4,5 – 6 milioni/mm uomini e 4 – 5,5 milioni/mm donna
Valori normali di emoglobina sono 140 – 180 g/L uomini e 120 – 160 g/L donna
Ematocrito esprime % parte corpuscolata sangue di cui maggior parte rappresentata da globuli rossi (42 – 50 m e 37 – 46 f)
Eritropoietina EPO ormone glicoproteico che stimola produzione di
eritrociti partendo da precursori nel midollo osseo eritropoiesi e viene
prodotto da fegato feto e poi reni
DOPING EMATICO
Equivalenti eritropoietina
EPO mimetics attivano vie segnalazione EPO
Trasportatori O artificiali
Liberazione EPO da cellule incapsulate
Doping genico
Effetti nocivi effetti cardiovascolari: ipertensione, infarto ed embolia
aplasia di cellule sanguigne
TESSUTO MUSCOLARE
È specializzato nel trasformare energia di tipo chimico,
immagazzinata come ATP, in energia meccanica
→ motore molecolare
Nel muscolo scheletrico sono presenti tipi diversi cellula che hanno diversa
specializzazione e metabolismo →
Cellula muscolare scheletrica – miocita – fibrocellula è multinucleata e allungata
Caratteristica importante è capacità di passare in tempo brevi
da stati a basso consumo energetico a stati di alto consumo
energetico
FIBRA MUSCOLARE
Racchiusa da membrana cellulare sarcolemma o reticolo
sarcoplasmatico che è molto sviluppato e che delimita
citoplasma sarcoplasma dato da disposizione ordinata di
miofibrille strutture proteiche caratterizzate da ripetizione del
sarcomero unità contrattile, a cui si interpongono in modo
sparso mitocondri, riserve energia granuli di glicogeno e
riserve grasso trigliceridi che formano piccole gocce.
Sono presenti tubuli a T a contatto con membrana esterna
(metto in collegamento ambiente intra e extra cellulare)
Sarcomero è delimitato da due linee Z al centro delle quali si
ha linea M. Tra linee si hanno filamenti spessi ancorati a linea
M mentre filamenti sottili sono ancorati a linea Z e si
estendono verso centro sarcomero
Filamento titina si lega sia a linea M che linea Z
Filamenti spessi prevalentemente costituiti da
miosina
Filamenti sottili prevalentemente costituiti da actina
Tutte proteine miofibrille hanno continuo ricambio →
MIOSINA
Principale proteina cellula muscolari
→ miosina di classe II che presenta isoforme 1, 2A, e
2x (2B solo nei muscoli perioculari e della glottide)
Ha struttura quaternaria formata da 6 subunità: 2 catene
pesanti avvolte a elica formano coda con estremità
globulari che formano testa. Corpo e testa sono
intervallate da collo
Nella zona collo, subito sotto testa, ognuna delle 2
catene pesanti ha legate 2 catene leggere, una
regolatrice RLC e una essenziale ELC
Una unità di miosina si lega ad altre e si dispongono in
modo sfasate per far si che teste siano sparse
TESTA
È dominio motore miosina grazie a presenza di cerniere o cardini che permettono movimento grazie
ripiegamento molecola
Zona collo dove sono legate catene leggere viene chiamato braccio
della leva
Zona confine tra testa e coda è convertitore dove energia chimica
diventa meccanica
Nella testa ci sono AA complementari a siti actina
Nella testa c’è tasca in cui si legano sia ATP che i prodotti dell’idrolisi ATP
C’è zona ad attività ATPasica che favorisce idrolisi ATP con produzione ADP e
fosfato Pi che rimangono nella tasca della testa
Attività ATPasica della miosina viene attivata durante contrazione e come
conseguenza idrolisi ATP avviene molto velocemente
Nel riposo è poco attiva e idrolisi avviene lentamente: maggior parte delle teste
della miosina sono nella conformazione energizzata
ACTINA G
Proteina globulare formata da unica subunità
Ha 4 domini con funzioni e strutture tipiche → uno è sito legame con miosina
Presenta tasca in cui lega ATP che però non ha ruolo contrattile ma serve per
++
polimerizzazione dell’actina G in Actina F, che richiede anche ione Calcio Ca
Due actine F si avvolgono in modo elicoidale e formano struttura filamento sottile
SISTEMA REGOLATORE
Tropomiosina
Proteina allungata di 67 kDa che mettendosi una dopo l’altra testa-coda forma lungo
filamento
È legata a complesso di 3 troponine → troponina T funzione strutturale: tiene unito
complesso tropomiosina-troponina
troponina I funzioni inibitrice: lega actina impedendo
associazione con miosina 2+
troponina C contiene 3-4 siti leganti Ca → sistema
controllo contrazione
TITINA
Più lunga proteina esistete proteina → va da linea Z a linea M
circondando filamenti spessi
Ha zone elastiche che si possono contrarre: durante contrazione
linee Z si avvicinano a linea M e zone elastiche si contraggono ma
durante fase di rilassamento queste zone funzionano come molle e
facilitano rilassamento
Funzione di meccanosensore cellula muscolare sente contrazione
grazie a contrazione titina → manda messaggio a nucleo con info
su carico lavoro: meccanismo di adattamento a allenamento
Fa parte sistema regolazione degradazione proteine riconosce proteine difettose e le degrada
FLUSSI DI CALCIO
Tubuli a T si si estendono interno fibra muscolare
lungo miofibrille arrivando in prossimità sarcomeri
dove entrano in contatto con reticolo sarcoplasmatico:
tubulo si associa a cisterne terminali del reticolo
sarcoplasmatico che però sono divise da spazio.
Vengono messe in contatto grazie a due proteine
All’arrivo segnale nervoso, stimolo contrattile, si ha
depolarizzazione membrana che propaga potenziale
azione lungo tubuli T fino recettore della
diidropiridina DHPR della membrana del tubulo T
che cambia struttura prolungandosi interno spazio.
DHPR interagisce e attiva recettore rianodina RYR
della membrana del reticolo sarcoplasmatico che,
2+
essendo canale del Ca , provoca apertura canale e
conseguente flusso in uscita di ioni calcio accumulati
nel reticolo fuori da cisterna. Questo canale rimane
aperto solo finché permane stimolo contrattile,
attraverso interazione con DHPR.
Ione calcio liberato si lega a troponina C causando spostamento
complesso regolatore che libera siti legame actina per miosina
→ testa miosina riesce a legarsi con actina 2+
Nel muscolo rilassato, bassa concentrazione Ca , testa
miosina lega ATP e lo idrolizza a ADP e Pi. Questo porta stato
energizzato, conformazione tesa, con miosina pronta a legare.
Actina e miosina interagiscono provocando completa idrolisi
ATP: uscita ione fosfato da testa lasciando ADP → legame
actina-miosina diventa forte e si ha movimento meccanico,
ripiegamento cerniere miosina che fa scorrere filamento actina.
Si ha distaccamento ADP e miosina resta attaccata a actina in
modo forte fino a che nuova ATP si lega a testa miosina
provocando distaccamento delle due proteine
Se c’è ancora stimolo contrattile vuol dire che concentrazione
ione calcio è ancora alta a causa attività SERCA quindi ATP
appena si lega viene immediatamente idrolizzata e ciclo
continua
Se stimolo contrattile non c’è più non si ha interazione DHPR e
RYR che chiude canale ione e cellula 2+
Contrazione muscolo termina quando Ca -ATPasi del reticolo
sarcoplasmatico SERCA, sempre attiva, trasporta ione calcio da
citoplasma verso interno reticolo consumando energia → è
responsabile della bassa concentrazione ione calcio nel
citoplasma quando cellula non si contrae
METABOLISMO
Insieme di reazioni chimiche con cui si
trasformano molecole
Catabolismo fase degradazione molecole
complesse sono degradate a altre più
semplici → esoergonica con conservazione
ATP → ossidazione
Anabolismo fase costruzione molecole
complesse sono sintetizzate da altre più
semplici → endoergonica: richiesta energia,
ATP → riduzione
Nel muscolo è abbondante enzima miocinasi:
ADP + ADP ↔ ATP + AMP
Rapporto AMP / ATP definisce bisogno
energia
MECCANISMI DI REGOLAZIONE METABOLISMO
REGOLAZIONE ATTIVITA’ ENZIMATICA
REGOLAZIONE ALLOSTERICA
Proteine allosteriche hanno proprietà di essere regolate da modulatore che funge da regolatore enzima positivo attiva
mentre negativo inibisce
si legano a subunità regolatrice che regola subunità catalitica che contiene sito attivo
Regolatori allosterici dell’enzima in cui avviene reazione
REGOLAZIONE COVALENTE
Enzima può essere modificato chimicamente in quanto gli può venire
attaccato-staccato covalentemente un gruppo che ne aumenta-diminuisce
attività
Fosfato viene preso da molecola di ATP e legato a gruppo idrossile
contenuto nel gruppo R di alcuni AA serina, treonina e tirosina
Proteine chinasi/cinasi enzimi che catalizzano fosforilazione di altre proteine
Proteine fosfatasi enzimi che catalizzano defosforilazione di altre proteine