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Cosa è importante? Cosa attira l’attenzione del grande studioso?
L’enorme sproporzione tra l’entità, il peso della storia esterna e il peso delle divagazioni di coscienza.
→ La storia esterna è quanto di più insignificante si possa immaginare, la misurazione del calzerotto,
quanto sarà durata? Probabilmente qualche secondo. La lettura, invece, è durata molto di più, perché è
stata determinata dalla storia interna e dalle divagazioni che, dal momento in cui la signora sta misurando
il calzerotto, hanno preso sopravvento e si sono associate liberamente, in effetti vengono chiamate
associazioni di coscienza libere:
- prima duplice movimento di coscienza: ha visto passare i due
- poi torna al bambino
- poi pensa
- …
Esse rappresentano interruzioni della storia principale (misura, poi consola, poi misura, si indispettisce ai
movimenti del figlio).
→ La donna alza gli occhi e inizia una ricognizione sulla profondità della propria coscienza: vede la casa
che si deteriora, il tempo che passa, ed è in questo momento che ci accorgiamo che è rimasta imbrigliata
nelle corde della vita, ai figli, alle loro abitudini.
→ Da qui si collega altra divagazione: perché si sta logorando la casa? Non si rispettano le regole, le
finestre devono stare aperte → dalle finestre altra divagazione, alla domestica svizzera, quello che le ha
detto delle montagne.
→ Contemporaneamente, mentre lei le sta insegnando a rifare i letti, un altro tema che si associa è la morte
del padre, l’assurdità della vita, il dolore della vita, i figli resteranno orfani.
Il tutto si risolve in pochi secondi, poi si torna alla scena esterna.
→ Alla coscienza della signora Ramsay vi si accavalla la scena della domestica svizzera, poi vi si
aggiunge questa digressione coscienziale sulla vita, sulla casa, sui figli, sulla decadenza e sulla morte, il
viso diventa triste.
Nuovo punto di vista → si tratta della voce del narratore, ma che tipo di narratore? Non conosce
esattamente, cerca di spiegare il perché; siamo nella storia esterna ma ne usciamo subito. Viene introdotta
la gente che parla sulle traversie amorose delle donne, non all’interno della storia del calzerotto, ma può
essere un giorno, un anno prima, in un passato indeterminato, ma fuori dal presente della storia. qui pdv
che sembra esterno anche se è interno, poiché traccia sempre la figura della signora, della sua bellezza
assoluta ma costretta a vivere nelle contingenze della vita.
poi improvvisamente “una volta” → ancora fuori dal tempo della storia, una telefonata. anche qui cosa
banale, la scena rimane la stessa poiché banks parla della donna, si traccia sempre la figura della signora.
banks, l’ha pensato davvero o se lo è immaginato la signora che abbia pensato certe cose sul suo conto?
→ altro pdv che cerca di interpretare altro problema → volto triste della donna, anche qui fuori dalla
storia, non avviene quando misura calzerotto ma in un momento indeterminato come le parole della gente.
tutto ciò avviene in momenti quotidiani che sembrano insignificanti, flusso interrotto da telefonate, altra
uscita del presente verso il passato.
finale = ritorno alla situazione di partenza
incongruenza del personaggio principale → mutano le prospettive ma centro attenzione sempre ritratto
signora ramsay.
1. abisso coscienza
2. uscita dalla situazione e divagazioni
- insignificanza storia esterna → motivo occasionale che prova tale ricchezza di riflessione, non i
più grandi avvenimenti o svolte della vita, fatti di tutti i giorni
- trattamento del tempo → sproporzione tra eventi registrati (rapidi) e ricchezza sviluppo interiore,
della coscienza che è silenzioso
- la coscienza vista nella sua libera associazione → nel suo sviluppo naturale, nel suo modo
apparentemente incongruo di esplicitarsi, riprodotte per quanto possibile
- la prospettiva che chiama ? personali → a caratterizzare la personalità della protagonista non più
il narratore ma una serie di prospettive da cui si può scaturire una serie di verità che si intrecciano