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CATTEDRALE DELL’ILE DE FRANCE

La cattedrale di Noyon (Dal 1150) ed il primo triforio: Conserva ancora le braccia di transetto arrotondate e la

ripartizione delle pareti interne (arcate, matroneo, claristorio) delle chiese normanne, aggiungendo un innovativo

quarto livello , quella del triforio ceco , subito al di sotto delle finestre. Archi acuti sono esibiti sia all’esterno (arco

trionfale, triforio, trifore, torri che all’interno).

La monumentalità delle soluzioni architettoniche adottate è particolarmente evidente nell’abside del coro e nelle

absidi delle braccia di transetto dove il paramento quadripartito in orizzontale è la spinta verticale degli archi acuti e

delle colonne e dei pilastri polistili alternati definiscono un inedito continuum spaziale.

Cattedrale, Laon (dal 1160, facciata dal 1190): L’edificio è memorabile per le sue direzioni enfatizzate dalla posizione

sulla collina e dalle 5 grandi torri. Possente l’arco trionfale con archi strombati e ghimberghe superiori, grande il

rosone e profonde le monofore laterali. Articolate e ben modellate nelle modanature architettoniche e nelle aperture

le 2 altre torri di facciata

Sopra i portali strombati, questi frontoni triangolari con sculture, poi il rosone, che diventa sempre più grande,

sempre più impegnativo e luminoso; le finestre vanno dominando e le loggette, che diventano elementi decorativi;

nonché elementi ballatoi di servizio (qui sono i muri ed è la struttura stessa che diventa il ponteggio su cui portare il

materiale da costruzione e questi matronei/galleria servono per spalleggiare il materiale e portarlo vicino). I

campanili hanno geometrie particolari, e sono trasparenti, fatti da colonne libere e formano delle loggette, non più

delle torri massicce viste in precedenza.

Le decorazioni sono caratterizzate da sculture raffiguranti figure di santi che schiacciano gli spiriti maligni. La navata

maggiore è coperta da volte esapartite impostate su archi acuti, le minori da crociera a pianta quadrati. Dagli abachi

delle eleganti colonne partono pilastri polistili fili formati che si ricongiungono ai costoloni. Anche qui si

sovrappongono archi acuti, matroneo, triforio con galleria classicheggiante.

Il campanile è fregiato da figure di buoi che servivano a trasportare e carreggiare il materiale da costruzione. È stato

calcolato che in Francia, è stata carreggiata più pietra i due secoli di quanto sia stata carreggiata in Egitto in duemila

anni, per costruire questi edifici che rappresentavano nelle città dell’epoca le architetture più importanti: erano delle

vere e proprie aule di assemblea; non erano solo edifici di culto, ma erano luoghi in cui ci si poteva ritrovare al

coperto, anche per discutere, ci si poteva rifugiare in caso di pericoli, ricoverare anche gli animali in caso di pericolo e

rappresentavano gli unici spazi pubblici coperti di cui questi centri abitati disponevano.

Notre Dame , Parigi (dal 1163): Meno plastica e più armonica di Laon è la Facciata di Notre Dame a Parigi. . Più

evidente è la strombatura dell’arco trionfale , privo come è di ghimberghe , più ordinata e regolare la scansione

orizzontale dei registri architettonici . Il rosone è affiancato da due bifore monumentali. Al di sopra di esile loggiato

archi acuto prelude alle altissime bifore delle 2 torri. L’interno fu modificato nel 1230 quando i quattro piani originari

furono ridotti a sole tre.

Le vetrate policrome si sostituiscono alle raffigurazioni con affresco o mosaico , come diffusione di messaggi per gli

analfabeti.

La compiutezza progettuale dell’edificio si riscontra anche a livello planimetrico dove risalta in tutto il suo nitore. La

progettazione unitaria della struttura con 5 navate con campate coperte da volte a crociera esapartite e transetto

compreso entro il profilo dei contrafforti. Le acque piovane venivano convogliate attraverso dei canali di pietra verso

i doccioni che permettevano di scaricare l’acqua piovana lontano dalle fondamenta ond’evitare l’erosione ed il

danneggiamento di esse. Quando fu costruita era la chiesa più alta della cristianità per prevenire un possibile crollo

furono aggiunti nel 1180 (quando ancora i registri erano 4) gli archi rampanti, tra i primi del genere.

Per i contrafforti: I contrafforti da soli non bastano, non servono, sono questi setti murari che servono a portare a terra

le spinte delle grandi volte, ma devono lavorare in combinazione con gli archi rampanti, quindi sono connessi agli archi

rampanti. Gli archi rampanti sono le strutture che si intravedono sul fianco e tutto attorno alla cattedrale di Notre

Dame; si vede il profilo di quelli verso l’abside, di quelle strutture dal profilo esile che raccolgono le spinte e le

conducono sui contrafforti.

Qui si vede uno schema della costruzione appunto ad archi rampanti e contrafforti che ha nel caso di Notre Dame

uno degli esempi più precoci che si andranno diffondendo con l’aumento dell’altezza di questi edifici: portare a terra

le spinte che le volte esercitano sempre a quote più alte, per cui richiedono di avere una serie di strutture ausiliarie

per poter fare ciò. Quindi diventa chiaro che la struttura portante della cattedrale gotica si sposta dall'interno verso

l’esterno: nell’interno si vedranno strutture sempre più esili, invece l’esterno si va configurando come la parte

fondamentale della stabilità della struttura. Si vede nella sezione che cosa - il pilastro sulla parete principale su cui si

imposta la grande volta a crociera, appunto la prima delle volte a crociera che la costituiscono, qui si vede la navata

laterale con il matroneo su cui è la figura in piedi, e poi al di sopra le volte relative che coprono il matroneo e infine la

navata più esterna, e si vede come i pesi verticali e quelle che sono le spinte delle arcate si vanno disponendo in

maniera logica e ordinata fino a confluire a terra, attraverso i piloni/pilastri polistili e nel contrafforte, che diventa

l’estremo raccoglitore più esterno di parte di queste spinte/pesi, con anche l’ausilio in aggiunta di quelle edicole e

pinnacoli, che diventeranno ancora più monumentali in altri edifici, che hanno lo scopo di creare un ornamento ma al

tempo stesso di creare un peso che serve a contribuire e a mantenere salda la struttura, quindi a spingere e

verticalizzare quelle spinte laterali che tendono a scalzare gli appoggi. Tutto questo senza l’ausilio di scienze delle

costruzioni o di autocad, a documentazione di come la capacità immaginifica di questi tecnici fosse estremamente

complessa: una capacità di questo tipo oggi è la capacità di passare dalla concezione di questi assetti complessi al

taglio geometrico, a quello tridimensionale delle pietre.

Chartres (Della chiesa primitiva (1134-50) antecedente all’interno del 1194): sopravvive la parte inferiore della

facciata principale. Le testate dei transetti risalgono all’inizio del XIII sec. Delle 9 torri ne sono state realizzate solo 2.

Il caso di Chartres (riscostruita dopo l’incendio del 1194): le prime volte barlongues. Edificio fondamentale in cui è

stato abolito il matroneo; gli esili pilastri polistili, tutti uguali si prolungano nei costoloni delle volte barlongues qui

usate per la prima volta. Le volte sono alte 36m. con le parti ricostruite dopo l’incendio e in planimetria si vede

l’assetto diverso rispetto a Notre dame, che non ha più quella unitarietà, ma ha tre navate e non 5, e oltre la facciata

si ha un transetto dal quale partono le navate laterali ma con la maggiorazione di una navata esterna, che dà

maggiore monumentalità alla struttura del presbiterio. Qui si ha per la prima volta l’impiego dell’alternativa a quelle

che sono le volte esapartite sulla navata centrale: le volte baloge, ossia rettangolari, a impianto rettangolare, sempre

nella necessità di combinare fra loro quello che è il modulo maggiore della navata principale con i moduli di crociera

minori delle navate laterali. Invece di avere una campata quadrata esapartite, si hanno di fatto due volte a crociera su

pianta rettangolare. IL GOTICO MATURO

Cattedrale di Bourges (dal 1195): Alte navatelle interne nelle quali è ripetuta la scansione dei 3 registri della navata

principale.

Cattedrale di Reims(dal 1210 circa): Fu probabilmente progettata da Jean d’Orbais che adottò quando già

sperimentato a Laon Notre Dame di Parigi e a Chartres:

1. Due torri in facciata

2. Arco trionfale con guglie

3. Rosone

4. Pilastri polistili

5. Alzati tripartiti (con triforio e senza matroneo)

6. Volte barlongues (volta a costoloni che forma, ad ogni campata , un rettangolo , il cui lato più lungo è

perpendicolare alla navata . Altrimenti, si dice che sia oblungo.)

7. Archi rampanti

L’intera struttura è integralmente rivestita da un ricco apparato scultoreo. La facciata è probabilmente di Jean Le

Loup (1235 circa) e i primi trafori a giorno. A Reims le superfici sono lavorate secondo la tecnica del traforo giorno,

nei quali i vuoti prevalgono sempre più sui pieni.

1 6

4

3 2

Dalle 7 torri (contando la flèche all’intersezione fra navata e transetto) ne sono state realizzate solo 2. Lo chevet, a 5

cappelle radiali, conclude il transetto molto ampio. Le volte sono alte 38 m.

Cattedrale di, Amiens (dal 1220): Il progetto spetta a Robert de Luzarches che edificò la chiesa sulla precedente

romanica, distrutta da un incendio. La navata è modellata su quella di Reims. 2 torri , 3 navate , 3 registri con triforio

che si trasforma in finestra nel coro , volte a crociera barlongues , ampio transetto , chevet a 7 cappelle , volte alte

42,50m.

Gotico maturo e cortese/rayonnant la grande incompiuta, Cattedrale Beauvais (dal 1225 al XVI sec. ): L’ambizione di

costruire le volte più alte della cristianità (48m.) fu bruscamente interrotta dal crollo di quelle barlongues ed

esapartite del coro nel 1284. Esse furono ricostruite, ma la chiesa rimase comunque interrotta. Trionfo e claristorio

sono estesamente vetrati e fra loro collegati

Gotico radiante: quando la luce proviene da tutte le parti (anche nel triforio e nel quadriforo)

Per riassumere si ha :

- Il primo gotico dal 1140 fino al 1200

- Il gotico maturo, nei primi decenni del 200,

- Poi si assiste a quella rivoluzione del gotico radiante, quindi una breve parentesi del gotico maturo che anticipa il

gotico radiante e che corrisponde al regno di Luigi IX, un regno piuttosto lungo, e viene canonizzato come San Luigi di

Francia, nel 1297, quindi di fatto, 27 anni dopo la morte diventa santo. Era un re straordinario perché un re guerriero,

ma nonostante questo cristiano, una persona che viene descritta dalle fonti, racconti che lo descrivono come un

santo vivente, infatti partecipa alle crociate con una pietà cristiana che lo rendono l’ideale re guerr

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
21 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alberto207 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Togliani Carlo.