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DIMENSIONI DELLA CHIESA:
- Lunghezza totale: 130 m
- Lunghezza al transetto: 63,40 m
- Larghezza facciata: 32 m
- NAVE: altezza: 37 m
- Larghezza: 32 m
- Superficie coperta: 7000 m2
- Altezza torre sud-ovest: 103 m
- Altezza torre nord-ovest: 115 m
- Altezza interna delle volte: 37,50 m
- 176 vetrate per un totale di 2600 m2
- Recinzione coro: 200 statue in 41 scene
CATTEDRALE DI AMIENS: La cattedrale di Amiens a Notre-Dame (cioè alla madonna
nostra signora) è la chiesa più vasta della Francia: copre 7700 mq di superficie con
una lunghezza di 145 m; la navata centrale, al centro dei pilastri, è larga 14,60 m;
l’altezza della stessa navata, sotto la chiave di volta è di 42,30 m.
Ma nonostante l’imponenza e l’altezza raggiunte dalla cattedrale, impressiona la
leggerezza delle sue membrature architettoniche, che fanno di questa chiesa un
insuperabile capolavoro strutturale.
All’esterno, poi, l’edificio presenta nella facciata principale, già conclusa nel 1236, uno
dei cicli scultorei più belli e imponenti d’Europa.
Scampata alle distruzioni sia della rivoluzione francese sia della seconda guerra
mondiale, la cattedrale di Amiens è giunta fino a noi praticamente intatta, con tutte le
sue decorazioni originarie.
Capolavoro del cosiddetto gotico classico, per il suo altissimo valore architettonico è
stata riconosciuta nel 1981 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
CATTEDRALE DI NOTRE DAME A REIMS: La cattedrale di Reims è il risultato di
ricostruzioni diverse, succedutesi nel tempo e nello stesso sito. La prima chiesa risale
alla fine del IV secolo; la seconda, edificata nel IX secolo ed elevata a rango di
cattedrale, fu distrutta da un incendio nel 1210. La sua ricostruzione, questa volta in
forme gotiche, iniziò nel 1211 per iniziativa dell’arcivescovo Aubrey de Humbert e si
concluse in gran parte attorno al 1275 (le torri risalgono invece al 1475). Al cantiere
gotico lavorarono quattro architetti: Jean d’Orbais, Jean le.loup, gaucher e reims e
bernard de soissons, ma l’ordine della loro successione non è ancora del tutto sicuro.
Nei secoli seguenti la cattedrale fu gravemente danneggiata, prima di un incendio (nel
XV secolo), poi durante la rivoluzione francese (che la vide trasformata in tempio della
dea ragione) e ancora durante la prima guerra mondiale (nel 1914 crollarono il tetto e
le volte e anche le vetrate andarono in frantumi). La cattedrale di Reims è stata teatro
delle incoronazioni di 32 Re di Francia, a partire da Ugo capeto (987) e fino a Carlo X
(1825).
Nel 1991, l’Unesco ha incluso questo capolavoro architettonico nell’elenco dei
patrimoni dell’umanità.
NOTRE DAME DI PARIGI: Nel cuore di Parigi sull’ile-de-la-citè, l’isola maggiore della
senna, attorno al 1160 si cominciò a ricostruire la cattedrale di Notre-Dame. La prima
pietra del coro fu posata dal papa Alessandro III nel 1163.
- la facciata, di grande equilibrio formale, è tripartita orizzontalmente e risulta
egualmente divisa in tre parti in senso verticale da quattro contrafforti a
gradoni.
Mentre la fascia mediana accoglie il rosone centrale affiancato da due grandi
bifore.
- L’edificio si compone di un ampio corpo longitudinale a cinque navate, di un
transetto appena sporgente e di un coro concluso da un doppio deambulatorio.
Cappelle tutt’attorno all’edificio furono costruite, in tempi successivi, entro lo
spessore dei contrafforti sui quali si impostano gli archi rampanti.
- La navata centrale, alta 35 metri, rinuncia al triforio e si organizza in tre soli
piani comprendenti le arcate, il matroneo (che determina la scarsa luce
dell’interno) e il claristorio.
L’ARCHITETTURA GOTICA IN INGHILTERRA: lo stile gotico si diffuse rapidamente
dalla Francia in tutta l’Europa.
L’architettura inglese lo adottò molto presto, assimilandone i caratteri in modo
assolutamente autonomo e originale. A differenza dei francesi, i quali concepirono la
cattedrale come un organismo strutturale coerentemente proporzionato, gli inglesi
mostrarono di apprezzare soprattutto le componenti più spiccamente decorative di
strutture e membrature. Rispetto a quelle francesi, le cattedrali del gotico inglese sono
più larghe, relativamente basse, presentano lunghezza accentuata del corpo come del
coro, hanno talvolta doppio transetto e una preferenza per le terminazioni piatte.
Le piante sono articolate da cappelle e da altri ambienti che ne complicano la forma.
Anche la storia del gotico inglese è stata divisa in tre periodi: il primo gotico inglese
(early english9, compreso all’incirca tra il 1170 e il 1290, il gotico ornato, elaborato tra
il 1290 e il 1330 circa, e il gotico perpendicolare, che giunge sino al 1520 circa. Il
gotico perpendicolare è così chiamato perché ogni scelta stilistica è mirata a esaltare
l’altezza degli edifici: le pareti delle cattedrali, in genere totalmente piatte, sono infatti
ridisegnate da nervature verticali che perdono del tutto la propria funzione statica e
ricreano soltanto effetti virtuosistici.
Le volte della cattedrale di Gloucester (a nord-ovest di Londra) e del suo chiostro,
risalenti al XIV secolo, sono ricoperte da una sorta di vegetazione pietrificata, un
complicato intreccio di nervature che si irradiano dai pilastri esaltando le belle volte a
ventaglio.
LA CATTEDRALE DI WELLS: relativa all’impianto originario conclusosi intorno al
1260 vide la realizzazione di una chiesa a croce latina a tre navate, con transetto
pronunciato, coro di due campate e cappella assiale a pianta rettangolare.
Capolavoro del gotico britannico primitivo è la cattedrale di Wells (1230-40), cittadina
a sud-ovest di Londra, tra le prime a presentare un linguaggio architettonico
completamente inglese. Questa chiesa presenta un lunghissimo corpo longitudinale,
un doppio transetto, una larga facciata (circa 45 metri) a due torri, tipo Westwerk, un
altissimo tiburio quadrato.
Fra i due transetti, il corpo della chiesa presenta costoloni che si diramano a raggiera
dei pilastri. La cattedrale di Wells è famosa soprattutto per l’ardita soluzione adottata
dagli architetti nel 1340 per sostenere il peso dell’altissima torre eretta all’incrocio
delle navate con il transetto: una stupefacente struttura di rinforzo ad archi
contrapposti.
L’alzato delle navate rimasto tuttora alterato si compone di tre ordini sovrapposti,
costituiti dalle arcate su massicci pilastri rivestiti da un fitto gioco di colonnette,
replicato dalle modanature degli archivolti, dalla fascia continua del triforio che dà
continuità orizzontale e, infine, dal claristorio.
ARCHITETTURA GOTICA IBERICA: il grande sviluppo che il romanico aveva avuto in
Spagna portò a un fenomeno di resistenza verso le innovazioni del gotico; pertanto, i
primi edifici gotici presentarono uno stile piuttosto essenziale.
Solo in pieno duecento il gotico spagnolo divenne fortemente debitore dell’architettura
francese, i cui spunti sono tuttavia arricchiti da permanenze islamiche.
Il periodo di maggior splendore del gotico spagnolo è tuttavia quello tardo, compreso
fra il 400 e il 500; anche in questa fase, l’architettura iberica accolse apporti
dall’islam, creando uno stile fortemente composito, noto come “mudéjar”, termine che
deriva dall’arabo e vuol dire, per l’appunto ritardatario. La fusione tra le ricche
decorazioni gotiche e i primi elementi rinascimentali importati dall’Italia contribuì,
invece, alla nascita del cosiddetto “stile plateresco”, così chiamato perché i suoi
ricchissimi ornamenti ricordano i lavori di oreficeria e di argenteria (in spagnolo
plateresque vuol dire “alla maniera degli argentieri”). Anche il gotico portoghese
mostra un gusto quasi ossessivo per la decorazione, guidato da una sorta di horror
vacui che impedisce di lasciar libera anche una sola membratura.
Questa frenesia decorativa, unita a una sfrenata fantasia, segna in modo particolare il
regno di Manuel I (1469-1521), meritandosi l’appellativo di “stile manuelino”.
LA CATTEDRALE DI SANTA CROCE A BACRELLONA:
Gli edifici gotici spagnoli vennero realizzati considerando il modello francese.
A differenza delle cattedrali della Francia, però, sono ricoperti da una ricchissima
decorazione scultorea ispano-moresca.
Uno degli esempi più grandiosi di gotico spagnolo è rappresentato dalla cattedrale di
Barcellona, dedicata alla santa croce e costruita (su precedenti edifici) dal 1298 fino
alla seconda metà del XV secolo. Essa presenta, all’interno, tre navate di uguale
altezza, con quella centrale larga il doppio delle laterali; in fondo, un deambulatorio
semicircolare passa dietro al presbiterio, su cui si affacciano dieci cappelle. Grandi
finestre ogivali danno luce all’abside.
IL GOTICO IN ITALIA:
la crisi in cui il papato versava già da tempo favorì, tra l’XI e il XIII secolo, la nascita di
nuovi ordini religiosi, o il rinvigorimento di ordini già attivi, tesi a recuperare quella
spiritualità primitiva che la chiesa di Roma sembrava aver perso.
Già nel X secolo l’ordine dei benedettini, che seguiva la cosiddetta regola di san
benedetto da Norcia (480-547), subì una riforma che diede vita alla congregazione dei
cluniacensi, fondata nel 909. Nell’XI secolo, il rilassamento morale dei cluniacensi
determinò la nascita dei cistercensi, che sotto la guida di san Bernardo di Chiaravalle
(1090-1153) propugnò un ritorno all’antica regola di povertà ed essenzialità.
Nel corso del duecento nacquero i cosiddetti ordini mendicanti, le cui regole
prevedevano la rinuncia a qualsiasi forma di proprietà. Tra questi, i maggiori furono
l’ordine dei domenicani, fondato da san Francesco di assisi (1181-1226) e approvato
nel 1223.
Domenicani e francescani trovarono condizioni favorevoli d’insediamento nell’Italia
centrale, in particolar modo tra l’Umbria e la toscana. I francescani, che facevano capo
alla città di assisi, luogo sacro in cui Francesco era nato e cresciuto, trovarono anche
nella vicina Firenze grande disponibilità ad assecondare le opere di carità che i frati
patrocinavano.
Si è lungo dibattito sull’opportunità di definire gotica l’architettura italiana del due e
tre cento. Le particolari proporzioni delle chiese, infatti, come la costante ricerca di
equilibrio fra membrature orizzontali e verticali, la solidità delle pareti, la sobrietà delle
decorazioni e le ridotte dimensioni delle finestre sono tutti elementi, tipicamente
italiani, di un linguaggio architettonico per certi versi estraneo a quello europeo.
Ques