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COMMENTI STORIOGRAFICI SU A. DA SANGALLO:

- “Trasformazione della filologia in normativa”à”riduzione dello sperimentalismo a convenzione” con lo scopo di costruire

un’”architettura senza tempo”.

- “Acquietarsi della ricerca”

complessità̀ pluralità̀ complessità̀ problematicità̀

- “Drastica riduzione della morfologica, di modelli, e della lezione proveniente

dall’antico”.

- “Ricerca del prototipo assoluto”. 1

Architettura Cinquecento 1527-1546

- “Esito di un processo selettivo”àquesto processo selettivo consiste nell’appianare il pluralismo dell’antico (non ricerca gli

esempi più strani).

- “L’inquietante pluralismo dell’antico viene esorcizzato e censurato”.

San Giovanni dei Fiorentini, Roma

-Quando Papa Leone X viene eletto al soglio pontificio (1513) ha l’ambizione di costruire una basilica

dedicata alla sua nazione di provenienza (assimilabile ad un’ambasciata). L’architettura viene edificata in

fondo a Via Giulia (dall’innesto del tridente, davanti al ponte Sant’Angelo, si prosegue su via Paola). Indice

un concorso d’architettura* e tutti gli architetti più importanti dell’epoca vi partecipano (Es. Bramante,

Giulio Romano, Raffaello, Sansovino). Tutti i progetti partecipanti che la chiesa sia da intendere come il

grande mausoleo dei Papi Medici [Leone X/Clemente VII] a Roma). A copertura è posta una grande

cupola. di Antonio da Sangallo descritto in un trattato del 1599 di La Baco: chiesa a impianto centrale

àprogetto

sormontata da una cupola con volute che raccordano il corpo di fabbrica più largo (impianto a doppio

involucro). come modello di riferimento

àPantheon

*i concorsi d’architettura nascono a Firenze in occasione della costruzione della cupola di Santa Maria del

Fiore (1416-1418) concorso come moda fiorentina che viene portata a Roma

à

-Ad oggi la forma non è quella del progetto originale (impianto longitudinale a tre navate). la tomba di Borromini

àcontiene

Palazzo Baldassini (1514)

-Antonio da Sangallo è uno dei protagonisti della riforma dei palazzi romani avvenuta nel corso del

‘500. Con il Palazzo Baldassini inizia a sperimentare forme innovative. L’edificio cerca di unire le

forme del palazzo fiorentino del ‘400 con le forme romane. La tessitura muraria è composta da

laterizi bassi e stretti (stilaturaàfughe piccole). Si articola su tre piani e presenta il bugnato solo sui

cantonati d’angolo.

-Dal punto di vista planimetrico riprende il modello della domus romana. Presenta un vestibolo, un

cortile (in corrispondenza della facciata d’ingresso) e un corpo scalare. All’interno del cortile adotta

il partito alla romana (dorico).

Palazzo Farnese (1516)

-È uno dei palazzi più celebri di Roma e il committente è il cardinale Alessandro

Farnese (viene ultimato quando diventata papaàPaolo III Farnese). La struttura

viene poi completata da Michelangelo nel 1546.

-Gli elementi del palazzo fiorentino che si ritrovano in questa struttura sono:

1. Cornicione.

2. Bugnato sui cantonali d’angolo (non è presente un partito

architettonico che scandisce la facciata).

3. Fasce marcapiano/fasce marca davanzale.

4. Aperture allineate sui tre ordini.

5. Palazzo in isola (quattro facciate isolate sulla stradaàindice della

ricchezza della famiglia farnese).

6. Assialità/simmetria.

-Gli elementi di novità, invece, sono i seguenti:

1. Finestre a edicola con timpani alternati (Es. Pantheon, Foro di Traiano)

2. Balcone centraleàloggia. Diventa un elemento caratterizzante dei palazzi del ‘600/’700 (rafforza

l’assialità dell’architettura). Esso ha una duplice funzione:

• Serve ad Alessandro (ancora cardinale) per osservare il corteo papale. -->il palazzo non

sorge direttamente sulla via papalis (viene aperta una nuova strada autonoma che si

collega alla via principale).

• Divenuto papa, si trasforma in loggia papale.

-Il vestibolo d’ingresso presenta tre navate (navata centrale coperta con volta a botte che poggia su colonne

libere+2 navate laterali). Questo modello è tratto dal primo trattato illustrato di Vitruvio redatto da Fra

Giocondo di Verona. In particolare, l’autore descrive la domus romana (senza averne mai fatto esperienza) e

confonde il vestibolo con l’atrio.

Nel cortile interno (di forma quadrata) viene utilizzato il partito alla romana. 2

Architettura Cinquecento 1527-1546

Progetto del Palazzo papale su Piazza Navona 1514-1516 -Giuliano da Sangallo e Antonio da Sangallo e il Giovane

progettano un palazzo papale che si affaccia su Piazza Navona

(passato alla storia come “piano leonino”àper papa Leone X).

-Il piano prevede la fondazione dello studio murvis (Palazzo della

Sapienza).

-La costruzione del palazzo in prossimità del circo è un connubio

tipicamente romano.

-Il palazzo su Piazza Navona è dotato di gradinate poiché è il luogo

delle cerimonie, della propaganda, delle feste e delle

rappresentazioni (scelta strategica del papa).

operazione verrà realizza un secolo dopo da papa

àquesta

Pamphili (costruzione di Palazzo Pamphili e della Chiesa di

Sant’Agnese in Agone).

Palazzo del vaticano (Sala regia)

-Antonio da Sangallo realizza la sala nella quale il papa accoglie la diplomazia estera. Al

suo interno è presente l’ingresso alla Cappella Paolina (sempre opera dell’architetto).

poi inglobate nella facciata progettata da Carlo Maderno. Tutti i papi

àverranno

ambiscono a costruire una loro cappella all’interno del palazzo Vaticano (ES. cappella

Sistina, cappella Nicolina).

-Nella realizzazione di questa sala concorrono i migliori stuccatori, pittori, scultori e

architetti. La grande volta a botte è decorata con cassettoni (riconoscibile in edifici antichi

romani quale il Mausoleo di Santa Costanza). Sul fondo è posta una finestra termale e sul

lato opposto è presente una serliana.

Basilica di San Pietro, Roma

-Alla morte di Raffaello, Antonio da Sangallo diventa l’architetto della fabbrica di San Pietro (riveste

questo ruolo per vent’anni).

-Il cantiere in quel periodo è in crisi (la fabbrica procede molto lentamenteàmanca la volontà

papale di concludere l’opera dal momento che si tratta di un

cantiere avviato dal predecessore Giulio II). L’architetto materializza

il suo progetto tramite la realizzazione di un grande modello ligneo

(+tavole realizzate dal suo intagliatore)..

da Michelangelo per il suo costo esorbitante (la

àcriticato

cosiddetta “setta del Sangallo” lucra sulle opere che non vengono

realizzate).

-Il progetto viene definito un “tritume di ordini”àriprende

l’impianto a quinconce con deambulatorio. L’edificio è preceduto

da un vestibolo (sormontati da una loggia delle benedizioni)

incorniciato da due campanili. Non vi è una corrispondenza tra

ordine interno e ordine esterno. Internamente è presente un ordine

gigante, mentre in facciata l’ordine viene spezzato in più parti.

Palazzo Apostolico di Loreto

-Il santuario di Loreto è divenuto un luogo di devozione molto importante (santuario mariano per

eccellenza). I progetti legati a questo cantiere dipendono direttamente dalla camera apostolica

(l’architetto di San Pietro diventa automaticamente anche l’architetto della fabbrica di Loreto).

-Progetto del Palazzo Apostolicoàogni campata corrisponde ad un singolo appartamento che si

sviluppa su due piani (ad uso dei canonici).

JACOPO TATTI DETTO SANSOVINO (1486-1570) àscultore

-Deve il suo nome al maestro Andrea Sansovino. Si forma come scultore e viene scelto come

architetto prediletto sia a Firenze sia a Roma. Vince tre concorsi (San Lorenzo, San Giovanni dei Fiorentini, San Marcello al Corso). Dal 21

al 24 si reca in Francia e poi torna in Italia dove gli viene commissionato il progetto di Palazzo Gaddi. Successivamente parte di nuovo per

la Francia ma durante il viaggio si ferma a Venezia e lì rimane per il resto della sua vita.

-Per l’arrivo di Papa Medici a Firenze, gli vengono commissionate due facciata:

• Effimera in legno da apporre a Santa Maria del Fiore.

• Facciata di San Lorenzoà facciata parlante (trionfale). Michelangelo cerca di ottenere l’incarico e nascono dei dissapori tra di

due architetti. 3

Architettura Cinquecento 1527-1546

-Quando Sansovino si stabilisce a Venezia viene accolto dal doge (Andrea Gritti) e da una serie di famiglie veneziane in un momento

particolare per la città. È in corso, infatti, un processo di rinnovamento dell’immagine di Venezia (fino ad allora caratterizzata da forme

tardogotiche).

Palazzo Vettor Grimani, Venezia

-Il progetto prevede che gran parte del palazzo sia occupato da un cortile (disassato rispetto alla

facciata). Il problema è che a Venezia il suolo è limitato e molto costoso.

non tiene conto dell’abitare localeàquesto palazzo diviene oggetto di molte critiche e non

àSansovino

viene realizzato. Successivamente apprenderà come integrare le forme abitative veneziane con quelle

romane (diverse maniereàogni centro produce un Rinascimento diverso dagli altri).

Piazza San Marco, Venezia

-Sansovino viene investito dell’incarico di architetto del procuratore di San Marco e realizza la celebre

piazza omonima (la allarga verso sud e isola il campanile). Nel progetto inserisce un chiaro riferimento

all’antico (foro romano):

• Piazza porticataàprocure.

• TempioàSan Marco.

• Arco di trionfoàloggiato e campanile. Nel 1902 crollano e vengono ricostruiti in cemento

armato.

• Basilicaàbiblioteca marciana (conserva i testi prelevati da Costantinopoli).

Libreria Marciana, Venezia

-Per la facciata riprende la basilica Aemilia (utilizzo di metope, triglifi e

festoni) e realizza un doppio ordine di arcate e carattere “romano”.

L’edificio si compone di un vestibolo e di una sala di lettura. Per la

copertura sceglie un sistema voltato, il quale però crolla dopo poco tempo

(viene condannato e imprigionato).

Zecca, Venezia

-L’edificio è simbolo della forza di Venezia. È disposto su tre livelli (bugnato

sotto/ordine architettonico sopra/ultimo livello aggiunto successivamente).

Non presenta un sistema difensivo poiché si affaccia sul mare.

Palazzo Loredan Vendramin Calergi, Venezia

-Questo palazzo racconta un modo abitativo tipico di Venezia (difficilmente

si abita al piano terra). L’estetica del palazzo riflette il sistema costruttivo utilizz

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Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elisa_renny di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Repishti Francesco.
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