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BASI DELL'ASSISTENZA

1. LEGGI

Già da fine 800 esistevano delle scuole convitto: la prima a Napoli di Grace Baxter, Regina Elena a Roma (oggi Umberto I), ospedale Principessa Iolanda.

Regio decreto legge 1832 del 1925 istituzione delle scuole convitto professionali per infermieri, stabilisce i programmi didattici, le materie, i requisiti minimi d'accesso. Il corso aveva durata 2 anni, e potevano accedervi con la licenza elementare.

Le scuole convitto erano ispirate al modello della Nightingale:

  • infermiere nubili o vedove senza figli;
  • durata del corso di 2 anni con esame di abilitazione;
  • certificato di buona condotta;
  • età compresa tra i 17 e i 30 anni.

L. 1098 del 1940 istituisce la figura delle vigilatrici d'infanzia.

Con l'accordo di Strasburgo del 1969, si stabilisce una durata di 3 anni e un monte ore di 4600; viene ratificato in Italia con la legge 795 del 1973.

Legge 124 del 1971:

  • accessibilità agli uomini;
  • sopprime l'obbligo di

internato;-requisito di ammissione attestato di scuola secondaria superiore;-non più scuola convitto, ma scuola per infermieri professionali.

Negli anni ’80 vengono istituiti dei corsi di riformazione degli infermieri generici per assumere il ruolo di infermieri professionali.

La formazione universitaria viene introdotta con il dl 502 del 1992, che prevede l’istituzione di corsi universitari convenzionati con le aziende ospedaliere e con requisito di accesso diploma di maturità.

L 341 del 1990 istituisce i DUI (diploma universitario in infermiere), che viene rinominato DUSI nel 1991 con il primo ordinamento didattico.

Il DM 509 del 1999 introduce due cicli universitari: un diploma con la durata di 3 anni e un diploma di laurea specialistica di 2 anni (180cfu+120cfu). L’università rilascia anche il dottorato di ricerca e corsi di perfezionamento.

1 CFU=30h 1 anno=60 CFU

Cfu= quantità di apprendimento richiesto nell’attività formativa.

2001

corsi di laurea

Art. 32 della costituzione garantisce il diritto alla salute per l'individuo e come interesse della collettività. Esprime che le persone indigenti hanno diritto a cure sanitarie gratuite.

L. 225 del 1974 revisione del mansionario istituito dalla legge 1310 del 1940, e va a indicare i limiti mansionari dell'infermiere generico. (1 riforma sanitaria)

Con la legge 833 del 1978 viene istituito il servizio sanitario nazionale per superare tutte le lacune del sistema assicurativo basato sul mutualismo. C'è anche un riconoscimento della tutela e del diritto della salute fondamentale per ogni individuo, interesse della collettività secondo modalità che assicurino uguaglianza (uguaglianza, equalità e universalità). Viene diviso in USL (unità sanitarie locali) con erogazione tramite distretti sanitari per prestazioni di primo livello. (2 riforma sanitaria) d.l. 502 del 1992, con successiva modifica r513 del 93, si

Da importanza al piano sanitario nazionale per conseguire gli obiettivi, si riduce al minimo il numero delle USL, i grandi ospedali divengono aziende ospedaliere e vengono scorporati dalle USL (3 riforma). Il D.L. 229 del 99 riguarda aspetti gestionali e organizzativi del SSN con relativa definizione: il SSN è il complesso delle funzioni dell'attività assistenziale, dei servizi sanitari regionali che devono assicurare i LEA, cioè i livelli essenziali di assistenza, contenuti nei piani regionali, poiché comprendono varie tipologie di assistenza, prestazioni che vengono erogate gratuitamente o con il ticket.

Piano sanitario regionale = piano strategico degli interventi per obiettivi di salute e funzionamento dei sistemi e dura 3 anni.

Collegio IPASVI viene istituito con la legge 1049 del 1954 ed è il collegio degli infermieri professionali, vigilatrici d'infanzia e degli assistenti sanitari. Viene istituito con l'intento di tutelare il cittadino.

dall'esercizio abusivo della professione e dal mancato rispetto delle norme deontologiche. È di fatti un ente di diritto pubblico con personalità giuridica le cui mansioni sono: - compilazione e tenuta dell'albo professionale; - tutela giuridica e morale; - determinazione del tariffario minimo. Legge 43 del 2006: prevede la riclassificazione della figura infermieristica e trasforma i collegi in ordini. Nonostante siano sinonimi, il termine ordine viene preferito per affermare la professionalità in quanto questi erano di professione laureata al contrario dei collegi. Con la legge Lorenzin 3/2008 nasce la FNOPI (federazione nazionale ordine professioni infermieristiche), e promuove il codice deontologico. PROFILO PROFESSIONALE DM 739/94 definisce il profilo professionale dell'infermiere. 1 comma l'infermiere è un operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, è

Il responsabile dell'assistenza generale infermieristica. La formazione post base è intesa a fornire delle conoscenze cliniche avanzate e capacità specifiche per le aree di sanità pubblica, area critica, pediatria, psichiatria e geriatria.

Il secondo comma stabilisce le aree di responsabilità: preventiva, curativa, riabilitativa, palliativa, educativa.

Preventiva: 1 grado educazione prima che si ammali un soggetto; 2 screening, cioè diagnosi in uno stato non avanzato della patologia.

Curativa: si intende la cura dell'assistito a livello terapeutico, fisiologico e spirituale.

Palliativa: si intende quando l'assistito si trova nella fase terminale della sua vita.

Riabilitativa: prevede il miglioramento della situazione patologica e morale, ed è di natura tecnica perché l'infermiere deve possedere delle conoscenze scientifiche, educativa in quanto ogni paziente deve essere informato su come agire autonomamente in relazione al suo problema.

di salute, relazionale per comunicare meglio con l'assistito.
  1. Partecipa all'identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività;
  2. Identifica i bisogni che richiedono assistenza infermieristica e formula i relativi obiettivi;
  3. Pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale;
  4. Garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche;
  5. Agisce sia individualmente sia in collaborazione con altri professionisti sanitari, e si avvale di figure di supporto;
  6. Svolge la sua attività professionale sia in strutture pubbliche, private, nell'assistenza domiciliare e in libera professione.
Legge 42 del 1999:
  1. Viene eliminata la nomenclatura che definiva l'infermiere una professione ausiliaria.
  2. Viene abolito il dpr 225/74, cioè il mansionario, ad eccezione del titolo V, perché conserva le mansioni dell'infermiere generico.
L'infermiere

diviene quindi una professione autonoma.

CODICE DEONTOLOGICO: insieme di norme che disciplinano la professione infermieristica, composto da 53 articoli ed 8 capi. Edizioni: 1960, 1977, 1999, 2009, 2019.

DAI scuola universitaria per dirigenti dell'assistenza infermieristica negli anni '60

CONCETTO OLISTICO

La filosofia infermieristica si basa su un concetto olistico che prende in considerazione l'uomo nella sua totalità, quindi come entità fisica, psicologica, spirituale e sociale. L'uomo per stare in salute quindi deve avere tutte queste sfere in equilibrio.

Lo stress viene definito come uno stato prodotto dal cambiamento dell'ambiente, e viene percepito come un possibile danno per l'equilibrio della persona. L'agente stressante è lo stimolo che evoca questo stato. L'individuo deve attuare un processo di adattamento con componenti sia fisiologiche che psicologiche e deve essere un processo costante.

L'omeostasi è un

equilibrio dinamico che fa in modo che tutti i sottosistemi degli individui si armonizzino a vicenda. Ippocrate aveva definito la salute come risultato dell'equilibrio o dell'armonia tra le persone e l'ambiente. L'organismo deve essere in grado di adattarsi e mantenere una stabilità in un ambiente in continuo cambiamento.

PROFESSIONE si intende un'attività svolta al servizio di altri o per sé. Per un soggetto che ha competenze acquisite con un titolo di studio è caratterizzata da: autonomia decisionale, rispetto di un codice comportamentale, osservare norme giuridiche, obbligatorietà all'iscrizione di un albo professionale.

PROFESSIONALITÀ caratteristica di determinate attività, come la preparazione culturale, scientifica, tecnica, la capacità di agire in modo autonomo e responsabile.

3. METAPARADIGMA Struttura concettuale di una disciplina o professione.

Persona: ha poteri vitali per combattere la

malattiaInfermieristica: la sua finalità è quella di mettere l'individuo nelle condizioni miglioriaffinché la natura agisca su di lui.

Salute/malattia: dovute alle condizioni esterne che agiscono sulla vita e sullo sviluppodell'individuo.

Ambiente: nel quale l'individuo si trova a vivere.

4. NIGHTINGALE È considerata la fondatrice dell'infermieristica moderna. Nasce il 12 maggio del 1820, e proprio in questo giorno ogni anno viene celebrata la giornata internazionale degli infermieri. All'età di 31 anni, opponendosi alla sua famiglia, si trasferirà in Germania per imparare l'arte infermieristica. La madre voleva che si sposasse e avesse dei figli, infatti si è sempre opposta a questa sua decisione, mentre il padre pur non condividendo questa decisione, l'ha sempre rispettata. Nel 1853 viene chiamata a dirigere un ospedale per invalidi. Nel 1855 va nella guerra di Crimea, dove c'erano condizioni

atto per migliorare la salute pubblica. Durante la sua carriera, Florence Nightingale si impegnò anche nella formazione delle infermiere, promuovendo l'importanza dell'educazione e della formazione professionale per garantire una cura di qualità ai pazienti. Utilizzando i tag html, il testo formattato sarebbe il seguente:

Disagianti per malati e feriti negli ospedali dacampo, partendo con 38 infermiere che lei stessa formò per andare negli ospedali dacampo. Lei andò subito in contrasto con i medici, poiché molti venivano operati senza anestesia, e non era d'accordo con questo principio. Questa esperienza fu importantissima per aiutarla a capire gli aspetti più importanti nella cura del malato. Apprese ad esempio che era importante che negli ospedali ci fossero delle finestre molto grandi, perché riteneva che la luce favorisse un atteggiamento psicologico positivo per la guarigione. Nel 1858 pubblica il libro "Notes of Nursing" dove descrive quale doveva essere secondo lei l'assistenza da fornire ai malati. Utilizzò inoltre la statistica per dimostrare l'efficacia del suo modo di assistere il malato e per andare a verificare le condizioni sociali delle persone e l'efficacia delle misure che lo stato metteva in atto per migliorare la salute pubblica. Durante la sua carriera, Florence Nightingale si impegnò anche nella formazione delle infermiere, promuovendo l'importanza dell'educazione e della formazione professionale per garantire una cura di qualità ai pazienti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
11 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alexmarsella di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze infermieristiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Indigeno Patrizia.