Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 37
Tirocinio Primo anno, Tesi Pag. 1 Tirocinio Primo anno, Tesi Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tirocinio Primo anno, Tesi Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tirocinio Primo anno, Tesi Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tirocinio Primo anno, Tesi Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tirocinio Primo anno, Tesi Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tirocinio Primo anno, Tesi Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tirocinio Primo anno, Tesi Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 37.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tirocinio Primo anno, Tesi Pag. 36
1 su 37
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

NORMA DI ACCESSO AL SERVIZIO

L’utenza accede al servizio tramite:

La segnalazione diretta, si tratta, nella maggior parte dei casi di persone che

• vivono in condizioni di arretratezza culturale ed economica, siano essi anziani

o persone adulte;

Segnalazioni da parte del Telefono Azzurro, che riguardano minori che vivono

• in situazioni di disagio, ambienti familiari a rischio o maltrattati;

Segnalazioni da parte delle Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia

• Municipale), nella maggior parte dei casi si tratta di disagi familiari, in

particolare da parte di adolescenti deprivati che si trovano a vivere in

condizioni di povertà, ignoranza, emarginazione e delle volte anche giovani

deviati che, entrati nel tunnel della droga e dell’alcool, compiono atti criminali,

atti vandalici e violenze immotivate nei confronti di persone;

Invio da parte del medico curante;

• Segnalazioni da parte dell’I.A.C. Cales (Istituto Comprensivo di Calvi

• Risorta), riguardante l’obbligo scolastico degli alunni.

L’utenza che si rivolge al servizio è costituita oltre che da singoli individui, anche

da gruppi e famiglie portatrici di gravi problemi che riguardano sia la sfera

affettiva e relazionale, sia quella connessa alla salute fisica e ai problemi

economici. L’assistente sociale, nella maggior parte dei casi, entra in contatto con

gli utenti quando essi si trovano in una condizione di crisi rispetto all’attuale

17

situazione di vita, questo spiega il carattere di “urgenza” che presentano alcune

richieste di aiuto.

PROGETTUALITÀ E MODALITÀ OPERATIVE

Nello specifico, all’interno del Comune, l’assistente sociale svolge funzioni di:

PRIMA ACCOGLIENZA, come primo momento del percorso operativo.

L’accettazione è rivolta all’utente che accede per la prima volta al servizio e

costituisce un passo fondamentale non solo per l’inquadramento del bisogno ma

anche per la riuscita dell’intervento. Infatti, nel momento in cui l’utente accede al

servizio, nella maggior parte dei casi con disagi e aspettative, un approccio

soddisfacente con l’assistente sociale risulta determinante in termini di fiducia,

consapevolezza e collaborazione, elementi basilari per l’intervento operativo;

ASSISTENZA PSICO-SOCIALE attraverso ascolto e consulenza;

AIUTO E SOSTEGNO EMOTIVO ai singoli, ai nuclei familiari e ai gruppi;

SUPPORTO ECONOMICO in caso di difficoltà.

Constatato che il disagio è di competenza del servizio avviene la presa in carico e si

passa poi alla fase operativa. Tra i progetti attivati dal Comune di Calvi Risorta

rientrano:

Il banco alimentare, che rientra nel più vasto capitolo del disagio socio-

• economico, inteso come difficoltà reale di sostentamento ed impossibilità di

provvedere all’approvvigionamento di viveri per il proprio nucleo familiare.

L’obiettivo di questo progetto è di fornire risposte pronte ed indispensabili alle

persone che, in un determinato momento, si trovano a vivere una situazione di

difficoltà estrema. 18

Assistenza domiciliare individualizzata. Scopo di questo ambito progettuale è

• quello di rafforzare il servizio già in essere nel Distretto, incrementando le

prestazioni di servizio domiciliare utilizzate per supportare singoli e famiglie

che necessitino di aiuto nell’espletamento delle attività quotidiane e nella

gestione della vita. Il servizio si rivolge a varie tipologie , tra cui adulti e

famiglie , disabili, minori.

Centro di aggregazione diurno polifunzionale 6 – 16 anni, rivolto a bambini ed

• adolescenti di questa fascia di età, appartenenti alle categorie più deboli, con lo

scopo di assistenza, supporto e prevenzione alla devianza.

19

SERVIZI IN RETE

Il Comune realizza il Piano di zona : strumento operativo dell’organizzazione

socio-sanitaria riferente alla Legge 328/2000. Ogni piano di zona comprende un

movente operativo, e coinvolge i distretti sanitari e le comunità montane e quindi

tutte le istituzioni presenti sul territorio che si occupano dei disagi. Quest’ultimi

vengono percepiti in base ad un’analisi del territorio approfondita e poi fatti presente

attraverso i cosiddetti Tavoli Tematici a cui andranno a partecipare oltre alle

associazioni, familiari, case famiglia, cooperative e gruppi, anche sindacati, cliniche

e istituzioni. Successivamente i disagi vengono suddivisi in aree ( es.

tossicodipendenti / minori / anziani ) e per ognuna di queste si provvede alla

realizzazione di progetti riabilitativi, ludici e di ritrovo a seconda delle priorità e

necessità. Inevitabile è anche il lavoro di rete con tutte le strutture presenti sul

territorio, a partire dalle scuole in caso di minori, alle ASL, perché competente di

tutte le documentazioni sanitarie, come per esempio le analisi, l’esenzione dai ticket e

la scelta del medico di base, le R.S.A. (residenze sanitarie assistenziali) che sono

strutture sanitarie gestite da soggetti pubblici o privati, ed organizzate per nuclei,

sono finalizzate a fornire ospitalità, prestazioni sanitarie, assistenziali, di recupero

funzionale e di inserimento sociale, nonchè di prevenzione dell'aggravamento del

danno funzionale per patologie croniche nei confronti di persone non autosufficienti,

non assistibili a domicilio e che non necessitano di ricovero in strutture di tipo

ospedaliero o nei centri di riabilitazione di cui all'articolo 26 della legge 23 dicembre

1978, n. 833. (La RSA presente sul territorio caleno è stata chiusa lo scorso anno).

Inoltre nel Comune di Calvi Risorta operano varie Associazioni con finalità sociali, la

20

CARITAS, l’APAC, quest’ultima tra l’altro mette a disposizione dei cittadini un

servizio di ambulanza gratuito, nonché tutta una serie di sussidi e attrezzature che

servono all’ammalato in casi di urgenza, come sedie a rotelle, stampelle, girelli.

L’AMAT, opera nel settore di assistenza ai malati terminali e aiuto ai

tossicodipendenti, attraverso l’attivazione di uno sportello di ascolto e la disponibilità

di un operatore di strada. Ancora “Granello di senape” che si interessa del sostegno e

integrazione delle persone diversamente abili, in modo particolare di bambini e

adolescenti. Infine ci sono Associazioni, come Demetraviva, la Proloco, La piccola

libreria 80 mq, l’Azione Cattolica, che collaborano con il Comune a fini socio-

culturali. 21

RUOLI E COMPITI DELL’ASSISTENTE SOCIALE NEL SERVIZIO

Con la legge 23 marzo 1993, n.84 “Ordinamento della professione di assistente

sociale e istituzione dell’albo professionale”, sono stati delineati il profilo e le

funzioni del professionista.

L’assistente sociale opera con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte

le fasi dell’intervento per la prevenzione, il sostegno ed il recupero di persone,

famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio.

L’assistente sociale aiuta gli utenti ad utilizzare in modo valido tali risorse e a

sviluppare la propria autonomia e responsabilità, organizzando e promuovendo

prestazioni e servizi il più possibile rispondenti alle esigenze delle persone,

valorizzando e coordinando a tale scopo tutte le risorse pubbliche e private istituite

per realizzare gli orientamenti della politica sociale secondo le norme definite dalla

legislazione sociale.

L’assistente sociale accoglie le situazioni di bisogno di natura sociale della

popolazione dell’area territoriale comunale presso cui presta servizio,

predispone gli interventi più idonei volti alla eventuale soluzione della

situazione di disagio espresso e utilizza a tal fine tutte le risorse istituzionali e

comunitarie disponibili. L'assistente sociale attraverso gli strumenti tecnici della

professione (colloqui, incontri e/o visite domiciliari) con le persone o le famiglie

in difficoltà cerca di individuare gli interventi più opportuni, informa gli assistiti

dei diversi tipi di assistenza sociale a cui possono accedere (es. assistenza

economica, domiciliare, assegnazione di alloggi, avviamento al lavoro,

promozione di processi di socializzazione ecc.) e aiuta gli stessi nell’attivazione

22

delle risorse personali e delle risorse di rete ed istituzionali.

L’assistente sociale è incaricato dell’organizzazione e gestione dei servizi

sociali, della progettazione di interventi per prevenire e risolvere situazioni di

disagio sociale, della promozione e sviluppo della partecipazione, della

progettazione e gestione delle strutture di risposta ai bisogni.

Il lavoro dell’assistente sociale di base avviene in collaborazione con il lavoro di

èquipe ed è regolamentato da protocolli d’intesa ad hoc approvati dal Piano di

Zona.

Nello specifico le mansioni/funzioni svolte dall’assistente sociale di base nel

distretto caleno sono:

Segretariato sociale;

• Presa in carico a diversi livelli (breve o complessa): attraverso le fasi del

• processo di aiuto: Accoglienza della domanda, Approfondimenti e

valutazione del bisogno (es. telefonate, incontri, visite domiciliari),

Elaborazione e condivisione dei progetti/contratti, Attuazione degli

interventi previsti dai progetti, Verifiche periodiche, Conclusione del

processo d’aiuto;

Consulenza sociale (es. percorsi formativi, consulenza individuale o di

• coppia, consulenza strutture/associazione);

Elaborazione progetti: semplici e complessi;

• Partecipazione alla implementazione/gestione di progettazioni sul

• territorio distrettuale, sia in qualità di referente scientifico del progetto,

sia negli organismi deputati a governare gli stessi;

Partecipazione alla implementazione di alcune azioni previste dal Piano

• di Zona in qualità di professionisti esperti su diverse tematiche (es. ISEE,

buoni e voucher, regolamentazione di servizi, tavoli d’area, …);

Programmazione , organizzazione e gestione dei servizi alla persona a

• 23

livello comunale (servizio di assistenza domiciliare/servizi particolari a

favore della comunità) : valutazione delle richieste e/o del bisogno; avvio

del servizio intervento; valutazione e verifiche periodiche

programmazione, organizzazione e gestione dei servizi.

Buoni e voucher: Coordinamento delle fasi progettuale e organizzativa

• con l’ufficio di piano; Valutazione delle domande (verifica domande e

attribuzione di punteggi); controlli e aggiornamenti periodici;

Servizio civile volontario/servizio civile: Valutazione del bisogno e

• progettazione; coordinamento e gestione del servizio; verifiche

periodiche.

Consulenza ad altri uffici quando è necessario un intervento tecnico. (es.

• situazioni so

Dettagli
A.A. 2014-2015
37 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luciana.antinolfi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Servizio sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale o del prof Stendardo Vincenzo.