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ANALISI CHIMICHE
alimento
Un è una fonte di energia e nutrienti utilizzati per le funzioni biologiche di un
organismo.
È composto da:
- Macronutrienti, molecole complesse che vengono degradate in pezzi piu piccoli
- Micronutrienti, come acqua, sali minerali e vitamine
tradizionali
Gli alimenti sono quelli alla base della nostra catena alimentare, e che se
opportunamente variati soddisfano il nostro fabbisogno energetico
alternativi
Gli alimenti sono ad esempio prodotti:
- Light, alleggeriti da sostanze con elevato apporto energetico
- Forti cati, con un valore biologico aumentato
- Biologici
- Integrali, alimenti non ra nati
- Funzionali, distinti in probiotici e prebiotici
- Innovativi, come gli OGM
valore energetico
Il di un alimento è proporzionale alla quantità di nutrienti che contiene:
- Carboidrati 4 kcal/g
- Proteine 4 kcal/g
- Lipidi 9 kcal/g
- Alcol 7 kcal/g
- Zuccheri ipocalorici 2.8 kcal/g
L’analisi degli alimenti viene e ettuata per:
- Accertare la conformità di un alimento ai requisiti di legge
- De nire la qualità o il suo valore nutrizionale
- Rivelare frodi
- Individuare le sostanze xenobiotiche
ACQUA
Essa partecipa a tutte le reazioni, ed è contenuta in acqua semplice, bevande e alimenti.
Non ha calorie ed è inorganica.
Il fabbisogni idrico è di 1 mL/kcal, quindi circa 1.5/2 L/giorno
L’acqua nell’organismo un anno rappresenta in 65% del peso corporeo, di cui:
- 40% intracellulare
- 20% extracellulare, di cui 15% Intersiziale e 5% plasmatica
L’acqua nei tessuti animali e vegetali si divide in:
- Acqua libera, non impegnata in legami con altre molecole, e che si trova nei
microcapillari trattenuta solo da forze siche
- Acqua legata o incongelabile, che si trova in diverse forme:
- Di idratazione
- Cristallizzazione, in un sale o molecola organica
- Dello strato monomolecolare, unita ai gruppi polari e carichi delle
macromolecole
- Immobilizzata, in molteplici strati successivi al precedente
fi fi ffi ff fi
Il contenuto di umidità è espresso per legge in %.
Si determina attraverso diversi metodi.
metodo gravimetrico classico
Il determina l’umidità mediante la perdita di peso per
essiccamento in stufa a 105°C ad 1 atm.
Ha una applicabilità generale, esclusi i prodotti facilmente degradabili o con sostanze
volatili.
Procedura:
1) Porre in stufa a 105°C per 30 min un pesa ltri (p1)
2) Ra reddare in un essiccatore e pesarlo
3) Pesare con bilancia analitica il campione nel recipiente tarato (p2)
4) Porre in stufa a 105 °C per 6 ore
5) Ra reddare nuovamente in essiccatore e pesare nuovamente (p3)
p2 − p3
umidita % = × 100
p2 − p1
Alcuni prodotti pastosi devono essere impastati con sabbia silicea
Pere prodotti con un alto contenuto di umidità esprimo in valore residuo.
metodo gravimetrico con termobilancia
Il è molto usato nelle analisi di routine in
quanto richiede molto meno tempo.
Dopo aver depositato il campione direttamente sul piattino, chiudo e sul display appare il
contenuto di umidità.
Essendo un metodo gravimetrico determina l’acqua presente nel campione mediante una
perdita di peso
metodo della distillazione con solvente
Il viene usato quando il prodotto contiene
sostanze volatili facilmente solubili.
Lo strumento utilizzato è una struttura con un palloncino alla base che ospita il campione,
raccordato a un tubo di vetro con un raccordo graduato laterale, e al di sopra una strutta
refrigerante
Nel palloncino viene messo il
campione pesato con il solvente, e
vengono azionate la amma sotto il
palloncino e il liquido refrigerante.
Acqua e solvente si allontanano per
evaporazione, ma si depositano per
condensazione nella tacca graduata.
Si depositano su strati separati per via
della loro densità .
Arresto il processo quando non
percepisco piu un aumento di volume
di acqua.
ff
ff fi fi
metodo di Karl Fisher
Il è un metodo volumetrico molto speci co.
Utilizza un titolatore automatico, che grazie proprio alla titolazione dosa il contenuto di
acqua.
La titolazione utilizza 2 reattivi andridi: anidride solforosa SO2 (in cui S è +4) che viene
ridotta da Iodio (0).
SO2 passa a H2SO4 (in cui S è +6), mentre I passa a -1.
Utilizzo anche metanolo è imidazolo come basi per conferire potere tampone e mantenere
un pH di 6.
La reazione avviene solo in presenza di acqua, pochissimi minuti ed e ettuabile anche
con quantità basse di campione.
determinazione del contenuto in ceneri di uno sfarinato
La avviene seguendo questi
step:
1) Calcinare un crogiolo in mu ola (550 °C per un’ora), ra reddarli in essiccatore e tarare
su una bilancia analitica (p1)
2) Pesare nella capsula tarata 5 g di campione nemente macinato (p2)
3) Carbonizzare su amma diretta, prima lentamente con la retina e poi con il triangolo
refrattario, no alla scomparsa dei fumi bianchi
4) Pure il campione in mu ola (550 °C per sei ore)
5) Pesare le ceneri dopo il ra reddamento in essiccatore (p3)
p3 − p1 × 100
% ceneri sul campione tal quale: p2 − p1
ceneri
Le rappresentano quella porzione di un campione, liquido o solido, di una
sostanza o di un materiale che non brucia e non si trasforma in composti volatili durante
la combustione.
LIPIDI
Hanno diverse funzioni:
- Energetica
- Plastica e strutturale, nelle membrane e nel tessuto nervoso
- Bioregolatrice, trasporto di ormoni e vitamine liposolubili
- Termoregolazione
- Forniscono AEG e danno appetibilità ai cibi
Secondo i LARN devono essere il 20-25% delle calorie assunte, il fabbisogno e quindi di
0,7-1 g/kg di peso corporeo.
Devono essere di origine animale per 1/3 e per 2/3 di origine vegetale.
Il colesterolo deve essere massimo 300 mg, in quanto successo causa obesità e malattie
cardiovascolari, ma una sua carenza provoca secchezza della pelle e perdita dei capelli.
I lipidi sono sostanze non solubili in acqua, ma solubili in solventi organici.
Sono composti ternari, ovvero formati da C-H-O, con una maggioranza di C rispetto che
O: per questo motivo bruciano più lentamente ma con un maggiore sviluppo di energia
(sono sostanze di riserva).
I lipidi NON sono macromolecole.
fi fi ff ff ff fi ff fi ff
Vengono classi cati in:
- Lipidi saponi cabili, 99.9% degli oli vegetali, contengono acidi grassi, come:
- Trigliceridi (e derivati)
- Acidi grassi
- Cere
- Esteri degli Steroli
- Fosfolipidi
- Lipoproteine
- Glicoproteine
- Lipidi non saponi cabili, 0.1-0.1%, non contengono acidi grassi ma hanno funzioni
importanti per l’organismo:
- Steroli
- Terpeni
acidi grassi
Gli sono catene di atomi di C e H, con un COOH terminale e legami semplici
o doppi.
Il punto di fusione:
- Aumenta con l’allungarsi della catena
- Diminuisce all’aumentare dei doppi legami
- Aumenta nei trans isomeri
Più un acido grasso hai in saturazioni, più è suscettibile a processi ossidativi.
Gli acidi grassi saturi sono presenti nei grassi animali e sono solidi a temperatura
ambiente
Gli acidi grassi insaturi sono presenti nei grassi vegetali e sono liquidi a temperatura
ambiente
Il nostro organismo può sintetizzare gli acidi grassi a partire dall’Acetil-CoA per
condensazione di unità bicarboniose, ma non è in grado di in saturarli dal W-6 in poi.
Per questo motivo devo assumere W-6 e W-3 con la dieta (acidi grassi essenziali).
W-6 = acido linoleico
W-3 = acido linolenico
Gli acidi grassi essenziali hanno funzioni di struttura per le membrane, di precursori e
regolatrici.
Normalmente un acido grasso polinsaturo presenta doppi legami isolati, ossia tra i doppi
legami ci sono due legami singoli.
Talvolta il doppio legame trasla e posso ottenere dei doppi legami coniugati, ossia
separati da un solo legame singolo.
In questo modo posso ottenere:
- Dieni, sistemi con due doppi legami coniugati
- Trieni, sistemi con tre doppi legami coniugati
fi fi fi
gliceridi
I sono esteri del glicerolo con acidi grassi.
Possono essere monogliceridi, digliceridi o trigliceridi
Essi costituiscono il 99% della parte lipidica di un alimento e possono essere:
- Semplici, con lo stesso acido grasso in tutte e tre le posizioni
- Misti, con diversi acidi grassi
Ad esempio il 41% dei trigliceridi dell’olio d’oliva è costituito da trioleina (trigliceridi
semplice, con tre acidi oleici)
In un ambiente umido l’enzima lipasi porta all’idrolisi (o lipolisi) il legame estere, liberando
digliceridi, monogliceridi e acidi grassi liberi.
Il polimor smo si veri ca quando i trigliceridi passano dallo stato liquidò a quello solido,
cristallizzando in tre modi:
fosfolipidi,
I sono lipidi che contengono acido fosforico e basi azotate.
La base azotata sono aminoacidi che vengono legati all’acido fosforico attaccato a uno
dei tre Carboni di un glicerolo.
Nell’altro due posizioni troviamo catene di acidi grassi.
Per via di questa sua struttura avremo quindi una parte polare ed una parte apolare.
cere
Le sono composti dall’elevato peso molecolare, esteri di un alcol a lunga catena con
un acido grasso.
Si trovano sulla super cie di frutti e foglie in quanto hanno una funzione protettiva.
Possiamo trovare queste molecole anche in alcuni animali, in quanto impermeabilizzano
le piume.
terpeni
I sono composti che non contengono acidi grassi, mano la
struttura base dell’Isoprene.
Con le reazioni testa-coda si formano gli oli essenziali.
Un monoterpene è formato da due unità di isoprene.
fi fi fi
steroli
Gli sono derivati dal ciclopentano peridrofenantrene.
Quest’ultimo è una struttura a quattro anelli condensati.
Gli Steroli hanno una struttura comune che di erisce per una catena alifatica R, che li
caratterizza.
Sono importanti i costituenti delle membrane cellulari, e hanno su sso -olo perché sono
alcoli.
Un esempio è il colesterolo, di origine animale e può formare esteri con gli acidi grassi: se
l’acido grasso è saturo può portare ad ipercolesterolemia, mentre si è in satura non
provoca patologie
ALTERAZIONI DEI LIPIDI
I processi alternativi di queste sostanze portano ad alterazioni organolettiche nel prodotto
nito.
Segue un elenco delle alterazioni più importanti.
L’idrolisi, o lipolisi, è il distacco del glicerolo dagli acidi grassi adopera di lipasi
microbiche in presenza di acqua
chetonico
L’irrancidimento è una alterazione chimico-enzimatica, catalizzata dall’enzima
microbico beta-ossidasi