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ZELO + FORTE DI AMORE
Sveno prova vergogna di essere esulo sull'etica cavalleresca, vuole essere emulo di Rinaldo. Sull'etica cristiana toccherà a Rinaldo essere emulo di Sveno. Le furie infernali osservano l'arrivo di Carlo, unico sopravvissuto dell'esercito di Sveno, che temono che il racconto possa risvegliare la richiesta d'aiuto a Rinaldo. Per evitare questo, decidono di infiltrarsi tra i cristiani per favorire l'insurrezione di una rivolta interna tra i cristiani. La notte tutti riposano al campo, tranne Argillano, cavaliere iroso e violento, che fa un sogno tramite Aletto con lo scopo di portare discordia nel campo. Carlo racconta di come l'esercito fosse stato attaccato ingiustamente durante la notte dai pagani, esercito di cui già sapevano l'esistenza, ma Sveno non si era lasciato impaurire né impallidire alla notizia. Sveno poteva evitare il pericolo, ma decise lo stesso di affrontarlo.
E' contento se c'è da morire, per lui è la cosa più nobile che possa capitare. Meglio morire da martire (IDEALIZZAZIONE CRISTIANA) → differenza fra il giovane Rinaldo e il giovane Sveno.
Rinaldo, preso dalla fama e dalla gloria terrena, non esita a uccidere qualcuno se viene toccato il suo orgoglio.
La notte si preparano alla battaglia, Sveno distribuisce i ruoli, in modo che siano già tutti pronti nel caso. Avvolto nell'armatura si espone col suo corpo, gli occhi rossi sono furiosi, è pronto alla battaglia senza timore.
OTTAVA 19 → SENSO DELL'ORRORE/TERRORE come se la scena descritta fosse un teatro
Si combatte fino all'alba, l'orribile notte nascondeva l'orrore. I soldati speravano arrivasse presto la luce, ma questa finì per accrescere la dolorosa vista.
Erano ormai prossimi alla morte, di mille soldati era sopravvissuto solo Carlo. Sveno esorta i suoi uomini al martirio finale, seguendo l'esempio dei
soldati crociati morti in precedenza per la causa cristiana. Un'armatura di diamante non potrebbe resistere dei colpi così crudeli e forti e il suo sangue allaga il campo→ sembra che abbia una sola grande ferita. La virtù sostiene il corpo, solo la forza d'animo gli dà ancora energia a Sveno. Più viene colpito, più colpisce. Arriva Solimano (che non dovremmo ancora conoscere), uomo dallo sguardo e dall'aspetto atroce e si avventa su di lui, aiutato dagli altri, lo atterrano. Carlo non ha altro testimone se non se stesso, chiama sangue e ossa come testimone. Carlo sviene e viene scambiato per morto, per questo motivo riesce a sopravvivere. Viene recuperato e salvato da due eremiti, che lo curano. Il sussurrare è tipico dei maghi. Dibattito se la magia bianca e naturale sia lecita o meno → dibattito del tempo di Tasso. Sorti negative per i cristiani fino all'11esimo canto. Al campo arriva l'armatura insanguinata di Rinaldo,
che è stata recuperata da un corpo morto = tutti pensano che Rinaldo sia deceduto. (trappola delle forze infernali)CANTO IX (1,3,15-16,21-26,99)
Aletto immagina di coordinare l’esercito di Solimano (che ha sconfitto quello di Sveno) e sollecita un attacco notturno, frustrato dal fatto che la ribellione sia stata sedata. La descrizione di Solimano si fa sempre più accurata e viene raffigurato come il più ribelle nei confronti di Dio. Se la terra riproducesse dei giganti, nessuno sarebbe più feroce di lui. Solimano era capo dei turchi e sultano di Nicea, regno caduto. Aletto lo convince ad attaccare il campo cristiano.
OTTAVA 15→ Intervento delle forze demoniache con elemento uditivo.
OTTAVA 16→ Seguito dall’orrore e da tutto ciò, Solimano avanza verso i nemici, che dormono sicuri di non essere attaccati. A circa un miglio di distanza, fa fermare il suo esercito per nutrire i soldati e poi fa un discorso per incitarli.
OTTAVA 21→ Elementi
fortemente acustici Gli arabi suonano le trombe e si crea un suono misto tra i nitriti dei cavalli e gli zoccoli che calpestano il terreno. Suono potentissimo. Tutto ciò fa 'muggire' iperbolicamente la natura, le valli e le montagne. LA NATURA NON È MAI NEUTRA, si configura sempre con ciò che sta accadendo. Aletto innalza la fiaccola infernale di Flegedonte (uno dei fiumi di fuoco infernali) per avvisare chi stava dentro Gerusalemme. Solimano non ha paura di essere colpito e arriva alle guardie ancora confuse, così velocemente, che una tempesta è più lenta della sua furia (tutte queste cose sono più piccole della sua furia. CLIMAX ASCENDENTE), e le attacca. Tutto molto iperbolico e tipico del genere cavalleresco. Non dà colpi che non feriscano appieno e ogni colpo ferisce e uccide qualcuno. I suoi colpi provocano scintille e lampi, anche se il sultano viene colpito sembra indifferente. Il poeta potrebbe andare avanti e dire di più, masa che sta esagerando. Se continuasse, non sembrerebbe vero. L'esercito entra nel campo cristiano come un diluvio umano, come un'inondazione. Si mescolano e tutto si riempie di morte e distruzione. Tasso prova una segreta gioia nel descrivere scene macabre, gioia della strage, amante del terrore.
OTTAVA 25→ Sull'elmo di Solimano c'è un drago a tre teste, che si stende e inarca la coda, come se avesse preso vita. Sembra come se sputasse fuori una livida schiuma ed emanasse un fischio. Ed ora che la battaglia si è infiammata, anche il drago si infiamma, come se fosse vivo (tutto ciò indica Solimano).
OTTAVA 26→ Il punto di vista è quello dei cristiani che osservano l'immagine terribile di Solimano che avanza nella notte, che mescola i rumori e nasconde i rischi. Notte nemica. Argillano, non essendo più preda di Aletto, vuole riscattarsi e si butta in battaglia. Uccide Lesbino, un ragazzino amato da Solimano, che si infuria ancor
di più e uccide Argillano. Improvvisamente arrivano 50 cavalieri cristiani, che sapremo poi dopo essere i cavalieri fatti prigionieri di Armida, fiacca la resistenza dell’esercito di Solimano.della sconfitta.
OTTAVA 1-2→ Solimano viene paragonato ad un lupo, che non ancora sazio di prede, viene cacciato e costretto a fuggire dall’ovile. Sebbene abbia perso l’elmo e sia tutto ferito, è ancora avido di sangue cristiano e vuole vendicarsi. Viene preso dal mago Ismeno e fatto salire su un carro, esortandolo a non tornare in Egitto, ma a Gerusalemme. Solimano accetta e lo segue.
Arrivano alla sede regale, dove nascosti assistono al consiglio convocato da Aladino sconsolato, che teme una nuova sconfitta. Argante propone di non arrendersi e continuare a combattere, mentre Orcano propone di scendere a patti con i cristiani per evitare il peggio. A questo punto, Solimano esce ed offre i suoi servizi al re, scartando l’ipotesi di resa ai cristiani.
Nel frattempo, al campo cristiano, dopo aver reso onore ai cavalieri cristiani morti in battaglia, il gruppo di crociati che erano con Armida viene invitato a parlare. Guglielmo racconta come erano stati portati da Armida
sulle rive del Mar Morto, dove un tempo sorgevano le città di Sodoma e Gomorra (punite da Dio per i peccati contro natura tramite una pioggia di fuoco), e dove ora sorgeva invece il Castello di Armida (non casuale che si trovi là, sede del peccato e della punizione divina). La palude, un tempo fertile, è adesso arida, ma nel palazzo cresce la natura ricca, che nasconde un inganno e trasforma i cavalieri, rendendoli inadatti alla guerra. Armida mostra loro i suoi poteri, mutandoli in pesci e dicendogli che saranno salvati solo se diventeranno pagani. Tutti rifiutano, tranne Rambaldo, che invece è convinto. Armida, quindi, li imprigiona e poco dopo viene imprigionato anche Tancredi. Un messaggero di Idraote, però, ottiene di farli andare con lui in Egitto, assieme ad altri 100 uomini che sarebbero stati portati là come soldati prigionieri, ma Rinaldo si presenta davanti a loro e li libera tutti. Guglielmo conferma che Rinaldo è vivo. Il canto si chiude.con Pietro l'Eremita turbato dalla visione relativa al futuro di Rinaldo, cioè della gloria che avranno lui e i suoi discendenti. CANTO XI (1-3) Fatto storico a cui attinge il Tasso. si fa una processione per Su suggerimento di Pietro l'Eremita, purificare i soldati e ribadire ancora una volta il fine sacro della loro missione → importante senso di liturgia- Goffredo di Buglione stava preparando le macchine da guerra per l'assedio, quando Pietro l'Eremita gli dice che non è tanto necessario utilizzare le armi terrene, quanto quelle sante.
- La guerra dev'essere preceduta dall'invocazione a Dio attraverso una processione religiosa, ricordando il fine della crociata.
- Goffredo approva e dice che gli giova seguire il suo consiglio (religiosità dei termini)
finge un semplice soldato e viene rimproverato daperché dovrebbe essere una guida per gli altri. VieneRaimondocolpito da una freccia scoccata da Clorinda→ PRIMO ERROREperché non essendo un semplice soldato non può stare in prima fila.
elemento sonoro → rimbombano le valli
Goffredo viene curato con un’erba e guarisce, lo scontro viene sospesox l’arrivo della notte. Le macchine da guerra dei cristiani hanno subito,nel corso del combattimento, numerosi danni.
CANTO XII (52-55, 57-62, 64-69, 86-88, 91-93, 96-99)
Clorinda escogita un piano x bruciare la macchina da guerra lasciatafuori dai cristiani. Lo racconta ad Argante che la aiuta, incitati entrambidal re.
Lungo e suggestivo notturno durante il quale si consuma la tragediaamorosa tra Cl