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Livello di Servizio

Il livello di servizio è costruito su alcuni fattori fondamentali (a prescindere dal prezzo del bene):

  • Rispetto della data di consegna e del tempo medio di consegna: elemento che viviamo quotidianamente, siamo consci dei tempi di consegna nel momento in cui facciamo un acquisto e una nostra esigenza è avere il prodotto nei tempi concordati.
  • Rispetto delle quantità di prodotto ordinate: ricevere di più di quello che si è ordinato crea problemi logistici e di immagazzinamento.
  • Rispetto della qualità delle merci nei confronti dell'ordine.
  • Assenza di danneggiamenti durante la movimentazione e il trasporto.

Bisogna cercare di far coincidere il più possibile:

  • Il livello di servizio atteso dal cliente, in base alle sue richieste e aspettative.
  • Il livello di servizio che è stato programmato a tavolino dall'azienda.
  • Il livello di servizio realizzato nel concreto dall'azienda al momento.
dell'erogazione•questi tre elementi non sempre coincidono però.
ELEMENTI DI LOGISTICA DISTRIBUTIVA
È un elemento di grande vantaggio competitivo, ma anche una attività ad altissimo costo. Più l'azienda è brava a gestire questo aspetto nelle modalità e nei costi, e più questa azienda diventa competitiva sul mercato. È un'attività ad altissimo costo e deve essere organizzata nei minimi particolari. Cambiando di poco anche una scelta nella logistica distributiva, i costi cambiano sensibilmente.
Principali aspetti da decidere:
1. Canale distributivo
2. Modalità di trasporto e tipologia di mezzo di trasporto
3. Consolidamento materiali e unità di trasporto
4. Pianificazione del carico e dei veicoli
5. Percorso ottimale (problema del commesso viaggiatore): devo decidere il percorso più breve da far percorrere ai mezzi di trasporto raggiungendo tutti i punti dei clienti che dobbiamo servire. Per es.

Il corriere ha una serie di punti da raggiungere e strade da percorrere, deve definire il percorso che gli permette di raggiungere i clienti rispettando determinati fattori (percorso con distanza minore o con tempo di percorrenza minore, oppure percorso che permette di minimizzare i costi).

CANALE DISTRIBUTIVO

Un canale di distribuzione è costituito da un insieme di imprese che svolgono il complesso di attività (funzioni) necessarie per trasferire un prodotto (bene fisico o servizio) e il relativo titolo di proprietà dal produttore al consumatore, generando:

  • un flusso fisico
  • un flusso di titolo (trasferimento di possesso)
  • un flusso di pagamento
  • un flusso di informazioni (ordine e necessità del cliente)
  • un flusso promozionale (legato alle promozioni)

DISTRIBUZIONE E TRASPORTO

Il canale distributivo può essere diviso in diverse tipologie:

  • single step: abbiamo un punto di fornitura e uno di ricezione caratterizzato da un
flusso diretto di beni- multi step: abbiamo una serie di punti intermedi che caratterizzano il flusso di prodotti fisici, informazioni e- promozioni tra punto di fornitura e quello di ricezione.Single- e multi-step CANALE DISTRIBUTIVO TIPICHE FORME DEI CANALI:
  1. DIRETTO (single step), quando il produttore svolge direttamente attività di vendita sul mercato senza intermediari.
  2. INDIRETTO (multi step), che prevede uno o più intermediari tra il produttore e il consumatore finale. Si distingue in:
    • canale breve, quando ci si avvale solo dei dettaglianti;
    • canale lungo, quando invece è prevista anche la figura del grossista/agente, abbiamo due step intermedi aggiungendo una figura in più. Il grossista acquista grandi quantità di merce dal produttore per poi rivenderle ai dettaglianti in lotti minori. Oppure i canali lunghi possono avere anche altre molte figure intermediarie, come l'agente o il mediatore. Il mediatore è colui che supporta e favorisce il business.

L'accordo tra le parti non acquista la proprietà del prodotto (cosa che avviene sia nel grossista che nel dettagliante), ma è una figura di accordo tra produttore e dettagliante o grossista, il suo guadagno è dato dal buon esito della vendita e il suo compenso è dato da una provvigione sullo scambio.

CANALE DISTRIBUTIVO

L'analisi del canale distributivo segue i seguenti fattori:

Fattori di mercato - Numero di clienti attuali già esistenti e potenziali (legato alla possibilità di ampliare il mercato di riferimento); concentrazione geografica; dimensioni e frequenza d'acquisto che necessità l'introduzione di soggetti intermedi che supportano e favoriscono questi tipi di canali.

Il prodotto - Valore unitario; deperibilità; complessità tecnica; servizi aggiuntivi (installazione, manutenzione, ecc.)

L'azienda - Dimensioni (Un'azienda di piccole dimensioni in un ambiente circoscritto

intensità di acquisto). Distribuzione selettiva: quando il produttore seleziona un numero limitato di intermediari che soddisfano determinati criteri di qualità, servizio o posizionamento. Questo tipo di distribuzione è tipico dei prodotti di fascia media o alta, dove è importante mantenere un certo controllo sulla distribuzione e garantire un livello di servizio elevato. Distribuzione esclusiva: quando il produttore si avvale di un solo intermediario o di un numero molto limitato di intermediari, che hanno l'esclusiva nella vendita del prodotto in una determinata area geografica o in un determinato canale di distribuzione. Questo tipo di distribuzione è tipico dei prodotti di lusso o di nicchia, dove è fondamentale mantenere un elevato livello di esclusività e controllo sulla distribuzione. IL LIVELLO DI CONTROLLO DESIDERATO Il livello di controllo desiderato dipende dalle esigenze e dalle strategie dell'azienda. Un alto livello di controllo può essere necessario quando il prodotto richiede una particolare cura nella distribuzione o quando l'azienda desidera mantenere un elevato standard di servizio. Al contrario, un basso livello di controllo può essere scelto quando l'azienda preferisce concentrarsi sul proprio core business e affidare la distribuzione a intermediari specializzati. IL COSTO TOTALE DELLA DISTRIBUZIONE La scelta del canale distributivo deve tenere conto dei costi complessivi della distribuzione. Questi costi includono i costi di trasporto, di stoccaggio, di gestione degli stock, di promozione e di gestione dei rapporti con gli intermediari. È importante valutare attentamente i costi associati a ciascun canale distributivo e confrontarli con i benefici attesi. LA FLESSIBILITÀ DEL CANALE La flessibilità del canale distributivo è importante per adattarsi alle esigenze del mercato e alle strategie dell'azienda. Un canale distributivo flessibile consente di modificare rapidamente la copertura geografica, il numero di intermediari o le modalità di distribuzione in base alle esigenze del mercato. La flessibilità del canale può essere determinata dalla presenza di intermediari disposti a collaborare e ad adattarsi alle esigenze dell'azienda.

praticità d'acquisto) Distribuzione selettiva: ci si limita ad utilizzare solo gli intermediari ritenuti migliori. La scelta può dipendere dai servizi offerti, da come sono organizzate le vendite all'interno della specifica formula commerciale o dalla reputazione dell'intermediario

Distribuzione esclusiva: quando il produttore restringe drasticamente l'ampiezza della distribuzione e conferisce agli intermediari diritti esclusivi nell'ambito di un determinato territorio. Situazione analoga si verifica quando il numero di potenziali acquirenti è molto ridotto. Si pensi per es. ai beni di lusso con elevato valore unitario e con la necessità di avere pochi intermediari estremamente vincenti sul mercato.

LA SELEZIONE DEI CANALI

IL LIVELLO DI CONTROLLO DESIDERATO

In generale il livello di controllo è maggiore (o massimo) quando la distribuzione è diretta. Quando vengono utilizzati canali indiretti il produttore deve cedere almeno

in parte il controllo sulle politiche di marketing dei propri prodotti agli intermediari

IL COSTO TOTALE DELLA DISTRIBUZIONE

Costi di trasporto

Costi di gestione dell'ordine

Costo transazioni non andate a buon fine

Costo di gestione delle merci a magazzino (magazzino, capitale investito, tasse, assicurazioni, obsolescenza e deterioramento)

Costi di confezionamento

Costi per la gestione materiale delle merci

Nel caso del canale diretto i costi sono prevalentemente fissi

Nel canale breve sono un mix di fissi e variabili

Nel canale lungo sono prevalentemente variabili

LA SELEZIONE DEI CANALI

LA FLESSIBILITÀ DEL CANALE

Occorre infine considerare le possibili fluttuazioni della domanda in particolare in periodi turbolenti come il nostro.

Per esempio negli ultimi anni parte della popolazione si è spostata dal centro in periferia e di conseguenza tende a effettuare acquisti nei grandi centri commerciali più che in passato. In tale contesto un produttore che abbia

Rapporti contrattuali consolidati con distributori che operino in città potrebbe trovarsi in difficoltà. In tali condizioni è opportuno evitare di legarsi troppo e soprattutto di puntare a strutture distributive che rappresentino prevalentemente un costo variabile anziché fisso.

LA SCELTA DEL NUMERO DEGLI INTERMEDIARI

Perché è utile avere intermediari lungo il canale distributivo? La scelta è legata alle strategie dell'azienda. Qui c'è un esempio che ci fa capire il perché gli intermediari siano utili. In alto abbiamo 4 produttori che attraverso un CD diretto arrivano ai 6 consumatori, dove ogni produttore arriva al cliente. Così devo gestire ben 24 transazioni. Se invece ho come intermediari dei grossisti o dettaglianti, le transazioni diventano 10. Abbiamo un numero di transazioni molto inferiore perché ogni produttore gestisce una transazione verso il grossista ed è lui che si occuperà delle.

transazioniverso il cliente.. Tutto quello che è il costo, la perdita di controllo o guadagno che l'azienda può avere nel caso in cui ci sia un intermediario nel processo distributivo, può essere un vantaggio rispetto ai costi risparmiati dovuti alla riduzione delle transazioni.

Spedizionieri: operatore che organizza la spedizione. Decidono quantità e tipo di merci e i mezzi di trasporto.

Vettore: colui che effettua il trasporto tra O e D.

Stato: attraverso organismi preposti a livello locale, regionale, nazionale:

  • Definisce norme
  • Offre le infrastrutture
  • Partecipa alle aziende di trasporto (es. FS)

ATTIVITÀ EFFETTUATE

Le attività legate al flusso del materiale che vengono poste in essere lungo il canale di distribuzione sostanzialmente riguardano:

  • Lo stoccaggio della merce
  • La preparazione degli ordini per il "cliente" a valle del canale (non è detto che sia il cliente finale)
  • La separazione dell'ordine

Cioè "la rottura" dell'unità di carico, in genere pallettizzata, in arrivo per la preparazione di una o più unità di carico, multicodice, che contengano il materiale richiesto dallo step a valle

SITO DI GROSSISTI DETTAGLIANTI

PRODUZIONE A B C

Mag.finale

Mag. Mag.intermedio

07/ MRKT PFfinale (CLIENTI)

10/ produttore Mag. Mag.202 finaleintermedio

0 Mag.finale

STOCCAGGIO STOCCAGGIO STOCCAGGIO

SEPARAZIONE SEPARAZIONE

PREP.ORDINI PREP.ORDINI

PREP.ORDINI CONSEGNA

Le attività di preparazione degli ordini sono tipici dei soggetti a monte del CD che preparano i prodotti per il cliente che è a valle. Un esempio è il sito di prod dell'immagine che ha grossisti, dettaglianti e infine il cliente finale. Il produttore prepara i prodotti, li dispone sulle UDC e li manda ai grossisti. Dopodiché o i pallet rimangono nella

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A.A. 2022-2023
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mattiaruozzi33 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Logistica e gestione della produzione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Gamberini Rita.