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ARCHITETTURA BIZANTINA A COSTANTINOPOLI

Costantino, mentre in Occidente diede questa grossa spinta all'evoluzione della basilica cristiana grazie al suo Editto, in Oriente diede vita ad un altro filone architettonico con la rifondazione della città che in età greca veniva chiamata Bisanzio e che già in età romana era stata trasformata dai Severi. Costantinopoli, così venne chiamata la nuova città, subì un nuovo tracciamento dei confini con la consacrazione del 324, e venne completamente rinnovata, costruendo nuove mura, la basilica di S. Irene (sostituita poi dalla chiesa di S. Sofia), un ippodromo e un palazzo dell'imperatore. La prima basilica costruita a Costantinopoli fu quindi quella di S. Irene, completata intorno al 360, ma mai pervenuta perché sostituita attorno al 530, sotto Giustiniano, dalla più grande basilica di S. Sofia. Dopo la distruzione della vecchia basilica a pianta longitudinale, tra il 532 e il 568,

due filosofi-matematici, Isidoro di Mileto e Antemio di Tralles, progettarono una nuova chiesa a pianta pressoché quadrata, preceduta da un doppio portico esonartece (esterno). Essa è suddivisa in 3 navate organizzate per campate che si alternano assieme alle esedre, ai pilastri e alle file di colonne. Le navate laterali sono su due livelli e il livello superiore funge da matroneo, mentre la navata principale cresce in altezza raggiungendo il punto più alto in corrispondenza della cupola centrale e termina longitudinalmente con un' abside semicircolare avente un estradosso poligonale. La cupola, che subì delle trasformazioni dopo il 553 a causa di alcune scosse sismiche, è costituita da delle nervature a contrafforte che ne migliorano la stabilità; essa è impostata su dei poderosi pennacchi triangolari, ai quali si è ricorsi per raccordare la cupola, elemento circolare, all'imposta, di forma quadrangolare, i pennacchi, inoltre.il testo fornito è già formattato correttamente utilizzando tag html. Non è necessario apportare ulteriori modifiche.come in tutta l'arte bizantina, scompare l'ordine architettonico così come era stato codificato in età antica, ne rimangono le volute e le foglie d'acanto, mentre tutto il resto viene rielaborato completamente: scompare la trabeazione, sostituita, quasi, dal pulvino che separa, quindi, il capitello dal livello superiore. Un altro edificio significativo di Costantinopoli è la chiesa dei SS. Sergio e Bacco, iniziata nel 525 e collegata ai palazzi imperiali. Essa ha un impianto a doppia struttura, in cui lo spazio centrale è ottagonale, mentre quello più esterno è quadrangolare; vi si accede mediante un portico esonartece come quello di S. Sofia. Internamente i pilastri sono irregolari, di forma triangolare e racchiudono delle esedre; essi non reggono una copertura a spicchi; dunque, non vi è la necessità dei pennacchi. Anche in questo edificio il capitello viene semplificato e perde il legame con la tradizione antica.acquistandola cosiddetta forma a melone. Questo tipo di costruzione andrà a diffondersi per buona parte dell'Oriente, netroviamo un esempio ad Ari, in Armenia, con la chiesa degli Apostoli. Troviamo, però anche degli esempi in Italia, uno tra tutti la Basilica di S. Marco a Venezia (1063), ma anche a livello europeo, come ad esempio la chiesa di Sant Front a Périgueux. RAVENNA Un luogo fondamentale per lo studio dell'architettura bizantina, è sicuramente Ravenna che divenne capitale dell'impero nel V secolo e parte dell'impero bizantino in età Giustiniana. Tra gli edifici più significativi troviamo: La basilica di S. Apollinare Nuovo (inizio IV secolo) che presenta: - nartece (portico d'ingresso) - colonne a fusto intero che dividono la navata - zona presbiteriale con abside semicircolare all'interno e poligonale all'esterno - navata centrale che si sviluppa in altezza e presenta un ciclo musivo

La basilica di S. Apollinare in Classe (532-549) presenta le seguenti caratteristiche:

  • nartece
  • 3 navate separate da file di colonne monolitiche
  • zona presbiteriale rialzata con abside semicircolare all'interno e poligonale all'esterno
  • finestre sui lati lunghi dell'edificio e sull'abside
  • capitello elaborato
  • torre campanaria, elemento a sé stante nuovo con una funzione specifica

Il battistero degli ortodossi o Neoniano (metà del V secolo) presenta le seguenti caratteristiche:

  • impianto ottagonale con abside sui 4 lati
  • serie di arcate su colonne all'interno
  • galleria ritmata da architetti
  • cupola di copertura non visibile

(mascherata da un tiburio ritmato all'esterno da arcatelle cieche raddoppiate)- cupola costruita in laterizio con tubi fittili costruiti in terracotta molto leggeri

La chiesa di San Vitale (consacrata nel 547) che presenta:

  • pianta ottagonale a doppio involucro con l'interno sviluppato in altezza e circondato da un involucro più basso
  • nartece absidato non in asse ma tangente ad un lato dell'ottagono
  • ingresso non diretto e non posto in asse
  • zona presbiteriale profonda affiancata da cappelle laterali
  • lati dell'ottagono centrale scanalati da esedre semicircolari
  • pilastri sostenenti la cupola a forma di triangolo irregolare che si aprono in esedre semicircolari
  • due livelli in cui il secondo funge da matroneo
  • cupola costituita da tubi fittili mascherata da un tiburio e retta da pilastri e da setti murari esterni
  • evoluzione del capitello e del pulvino (con elementi decorativi) che raggiungono quasi la stessa dimensione (il pulvino di S. Sofia è

più piccolo del capitello)- volte a crociera che collaborano con la funzione statica dell’edificio

Il mausoleo di Teodorico (520 ca) che presenta:

  • ripresa dei mausolei romani
  • articolazione su 2 livelli (al secondo piano è custodito il sepolcro)
  • realizzazione in opus quadratum
  • struttura ottagonale (il secondo livello è a croce greca)

ARCHITETTURA CAROLINGIA

Con l’inizio del medioevo Roma perde progressivamente sempre più importanza e con essa i suoi monumenti comincianoa perdere la loro riconoscibilità: si conservano il foro, l’arco di trionfo di Tito, quello di Costantino, il Colosseo e le muraAureliane che circondano la città; l’abitato si riduce di un quarto rispetto all’estensione del IV secolo, così la città varestringendosi verso le zone residenziali lungo il Tevere e nella zona vaticana (campo Marzio): la città diventa una grandecampagna contenente monumenti.

A partire dal III secolo,

iniziano ad insediarsi nella penisola italica le popolazioni barbariche, le quali vanno a colpire direttamente le città, centro dell'organizzazione statale e luogo di controllo territoriale: esse perdono tutte le loro funzioni; permangono, invece, le città in cui vi sono le sedi vescovili, unici luoghi in cui viene mantenuta l'identità cittadina. In questo modo abbiamo un totale rovesciamento degli equilibri, con le invasioni barbariche abbiamo, infatti, lo svuotamento continuo e progressivo delle città, esse si riducono di dimensione in favore delle città più difese da barriere geografiche, verso cui i cittadini cominciarono a spostarsi; le strade, dunque, perdono la funzione di collegamento, diventando impraticabili e insicure, le istituzioni ritornano ad essere arcaiche, la società divisa nettamente tra nobili, clero e popolo, il tasso d'istruzione cala notevolmente. Le città, così, si isolano, diventando

autosufficientianche dal punto di vista architettonico, si assiste così al riutilizzo di strutture preesistenti non più utilizzate, un esempio è la chiesa di S. Donato a Zara in Croazia, costruita nel IX secolo sulle rovine del foro romani, come testimonia il basamento, oppure la piazza del mercato a Lucca, sorta in epoca medievale sui resti di un anfiteatro romani, come dimostrano le case adiacenti che riutilizzarono i setti murari già esistenti. I MONASTERI Parallelamente alla decadenza progressiva delle città, in Occidente si assiste, in questo periodo, alla diffusione del monachesimo: il monastero diventa il nuovo luogo di convivenza, coagulo sociale e culturale. Attingendo dall'usanza orientale di ritirarsi in solitudine per vivere una vita di ascesi, i monaci (monos = solo) cominciarono a riunirsi in cenobi, piccole comunità, che si ritrovavano in precise parti della giornata; col tempo emerge anche la figura dell'abate (padre in

aramaico) che fungeva da coordinatore, oltre alle figure dei predicatori che intraprendevano viaggi con l'intento di convertire la gente al cristianesimo.

Intorno al IV secolo il fenomeno trova una concreta applicazione al cenobio di San Benedetto da Norcia (nelle rovine della Villa di Nerone), mentre nel 529 viene fondata l'abbazia di Montecassino (bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale) che sorgeva dove in precedenza vi era un tempio dedicato ad Apollo. In questo stesso periodo viene costruita l'abbazia benedettina di Mont Saint-Michel in Normandia (fondata nel VIII secolo). Anche nella costruzione degli eremi, spesso realizzati in zone isolate o su delle alture, vengono recuperate le costruzioni preesistenti e non più utilizzate; solo nel V-VI secolo cominceranno ad essere progettate le prime abbazie di nuova realizzazione.

La vita all'interno del monastero era scandita da precise regole e da puntuali parti della giornata. Le abbazie, inoltre, divennero

rvazione dell'ambiente. In particolare, i parchi nazionali sono aree protette che hanno lo scopo di preservare e tutelare la flora, la fauna e il paesaggio di particolare pregio. Questi luoghi sono gestiti da enti appositi e offrono la possibilità di praticare attività all'aria aperta, come escursioni, trekking, birdwatching e molto altro. I parchi nazionali sono importanti anche dal punto di vista scientifico, in quanto rappresentano veri e propri laboratori naturali dove gli studiosi possono condurre ricerche e studi sulle diverse specie presenti. Inoltre, questi luoghi sono fondamentali per la conservazione della biodiversità, contribuendo alla salvaguardia di specie animali e vegetali in pericolo di estinzione. Oltre a svolgere un ruolo fondamentale per la conservazione dell'ambiente, i parchi nazionali hanno anche un'importante valenza turistica. Infatti, attirano ogni anno numerosi visitatori provenienti da tutto il mondo, desiderosi di ammirare la bellezza e la varietà di paesaggi offerti da queste aree protette. In conclusione, i parchi nazionali sono luoghi di grande importanza per la conservazione dell'ambiente, la ricerca scientifica e il turismo. Sono veri e propri tesori naturali che vanno preservati e valorizzati per le generazioni future.
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Publisher
A.A. 2021-2022
125 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher richard.otto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Zaggia Stefano.