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FEHN

Nel 1970 progetta il padiglione nordico per l'esposizione di Osaka. Poi padiglione dei paesi nordici di Venezia: all'eternoarchitettura gonfiabile come quella a Osaka, e albero che taglia l'architettura, non viene sacrificato, l'architettura sidisegna intorno all'albero, legame stretto con la natura. Nel 64 torna nei paesi nordici e realizza una casa che ricorda larotonda di Palladio, ma senza timpani, rimanda al classicismo italiano palladiano con materiali invece nordici. Altroprogetto interessate che si trova in Norvegia si innesta su una resistenza, completato da Fehn. Lavora sullacontaminazione dei materiali, tetto che si vede come elemento di protezione che rimanda a Wright. All'intento formeantiche e moderne dialogano

Lezione 20 - 10/05

FRANK LLOYD WRIGHT: clima statunitense (continuo di due lezioni fa ce non c'ero)

Negli anni 30 riprendere l'intervento della Johnson and Son Company AdministrationBuilding. Idea è quella di

chiudere l'edificio lateralmente per non avere la contaminazione tra la parte per uffici e la fabbrica, che produce rumori e agenti di disturbo per il contesto intorno. Si da quindi luminosità solo dalla parte soprastante.

Rispetto ad altre fabbriche dove c'era l'angolo trasparente, la metodologia che abbiamo qui è una concezione completamente opposta. Vediamo quindi che il perimetro è completamente chiuso e l'illuminazione artificiale.

L'interno presenta una totale chiusura laterale e un'apertura superiore: si riprende l'idea degli anni 10 di una struttura in calcestruzzo armato con piattaforma che prende le spinte della soletta e le scarica nel pilastro. Anche qui i pilastri riprendono la metafora organica: trasposizione dello sviluppo di un elemento vegetale che si svolve e cresce come un fungo, qui il pilastro si sviluppa strutturalmente in verticale e si amplia rispetto alla soletta che sostiene (a 9 m). L'illuminazione arriva da

due punti: uno è la striscia orizzontale, intersezione tra le pareti verticali e la soletta orizzontale (vetrata), e il resto in gran parte viene dall'alto attraverso dei neon posizionati tra una corolla di pilastro e l'altro. Soddisfatti di questa realizzazione, quando la compagna decide di realizzare un elemento per la ricerca dei prodotti, decidono tra il 44 e il 50 di affidare la Research Tower sempre a Wright. La struttura è molto accurata: tubi di vetro con intercapedine e doppia struttura in vetro (non usa materiali tradizionali). Alternanza di solette con uno spazio di lavoro vero e proprio schermato dalla doppia struttura in tubi di vetro. Anche là la struttura può essere definita organica: crescita naturale della struttura verso l'alto con l'alternanza della distribuzione orizzontale tra gli elementi del piano vero e proprio e i mezzanini circolari. La crescita naturale della struttura ricorda quella del tronco di un albero. Nel corpo

centralecilindrico decide di inserire le fonti sia di acqua che energia, che diramanoin tutto l'edificio. Essendo presenti laboratori, l'irraggiamento eraeccessivo e non ben calibrato: ci sono stati problemi proprio in riferimentoall'irraggiamento che poteva anche danneggiare gli spazi interni.Il Guggenheim Museum a New York è stato realizzato nel 1943 in una prima fase, che siconclude nel 1955-59 (previsioni non realizzate). L'idea da cui parte nella fase iniziale diconcezione dell'idea del museo non è più quella della successione di sale, che vuolescardinare, a favore di una concezione più dinamica che prevede l'arrivo in altoattraverso l'ascensore e la discesa graduale a piedi attraverso la rampa. Questaconcezione è fortemente legata agli oggetti che già inizialmente dovevano essereesposti: la collezione era di un privato riferita alla "non objective art", arte nonoggettiva, non quadri.

Non figurazioni tradizionali, non opere classiche ma opere di arte contemporanea (sperimentazioni, istallazioni..). Questo tipo di collezione gli ha permesso di scardinare la concezione tradizionale creando uno spazio altrettanto non tradizionale. Decide quindi di annullare l'idea base del museo. C'è anche un altro elemento che spiega la forma esterna del museo: annullare la griglia regolare e ortogonale di Manhattan dando una forma che non corrispondesse a quella regolarità del lotto.

Non è la prima volta che Wright propone una forma di questo tipo. Già negli anni '20 aveva sviluppato un progetto molto interessante, il Gordon Strong Automobile Objective and Planetarium. Si poteva salire in macchina attraverso la rampa a spirale e osservare i fenomeni astronomici. Prevede l'ascensione a spirale di grande dimensione, tema ricorrente che gli rimane nel cassetto e che sviluppa nel museo a New York. Nel 1943 recupera l'idea del movimento in salita.

della rampa, e propone nel progetto del 43una dinamica a pianta circolare mantenendo però la pianta più ristretta in alto. In realtà vediamo che ci sono una serie di parti aggiuntive. La parte espositiva si aggiungeva a dei blocchi sviluppati longitudinalmente per la parte amministrativa. Una seconda versione si ebbe sempre nel stesso lotto ma di forma poligonale: piani sfalsati sfaccettati con perimetro esagonale, senza idea della rampa.

I committenti decidono di fermare la realizzazione ritenendo che nell'immediato dopo guerra ci sarebbe stato un ribasso dei prezzi, per cui si aspetta la fine della guerra. Nel frattempo la committenza muore, ma soprattutto si verifica il contrario: il prezzo dei materiali si alza. Questo ci permette di capire come questo porti ad una contrazione drastica del progetto. Si rinuncia ai copri parallelepipedi e si punta a realizzare solo il luogo espositivo. Mano a mano che la costruzione prendeva forma, l'idea di avvicinare la

costruzione all'esposizione, viene rigettata con manifestazioni e petizioni degli artisti degli anni '50: contestano prima la struttura, la concezione del museo come non adeguato alle loro produzioni artistiche (nonostante Wright cerca di ideare la forma proprio per quelle produzioni artistiche). All'interno la luce arriva dall'alto e si percorre l'esposizione in maniera discendente. La particolarità ulteriore è che le pareti non sono verticali ma hanno un'angolazione di alcuni gradi verso l'esterno per dare complessità spaziale alle opere. Riconosciamo la parte di solette di calcestruzzo armato, una prima articolazione verso l'esterno e soprattutto le parti perimetrali con una certa inclinazione. A livello strutturale troviamo un'inversione di logica: sfrutta le capacità di carico a sbalzo del cemento armato. Questo ragionamento arriva da una sua lunga sperimentazione del calcestruzzo armato e che ha un esempio.

precedente importante nella Casa sulla cascata. La Falling Water deriva da due concezioni: idea organica di sviluppo di un lamento verticale che si dirama lateralmente, e la diramazione laterale che parte dal nucleo centrale è attuabile proprio grazie allo sbalzo del calcestruzzo armato. Situata su un costone roccioso con cascata permette l'idea di Wright di far nascere la casa proprio sull'acqua. La parte ancorata alla roccia è il suo fulcro, il camino con struttura in pietra e muratura. Tra una soletta e l'altra si trova una finestrata orizzontale che copre anche gli angoli. Struttura cementizia colorata: non lo si lascia grezzo, pur usandolo per le sue proprietà, non ne riconosce l'importanza della superficie.

Tra le opere del secondo dopoguerra, troviamo la Unitarian Church. Il segno delle mani giunte configura la struttura dell'edificio che si basa sulla forma del triangolo. Tutto ha una sua logica: due mani che tengono l gesto della

Pregierà compongono la configurazione esterna triangolare e in pianta. Idea di ripetizione modulare della pianta triangolare. Uno degli edifici più sviluppati verticalmente è l'Harold Price Company Tower, una torre per uffici di una grande impresa americana degli anni '50. La compagnia aveva chiesto un ufficio a due piani, ma Wright decide di spingersi verso una struttura verticale tanto da proporre una struttura di 22 piani, con il compromesso finale di 19 piani, 56 m di altezza. La pianta è molto articolata: ogni settore orizzontale (non piano) ha una destinazione doppia, 3 parti di ufficio e una parte di residenza. La pianta è quadrata ma viene sorretta da travi che partono dal nucleo centrale che non corrimano alle diagonali, ma è sfalsata di 15°. La parte di residenza sarebbe risultata troppo piccola: i tre uffici corrispondono ad un piano, mentre la parte residenziale corrisponde a due piani in altezza, e corrisponde al volume in aggetto.

Marin Country Civic Center è una sorta di sede municipale: l'incarico che riceve è quello di realizzare un centro civico all'interno di un parco con 3 collinette. Unisce 2 collinette e realizza l'edificio come corpo passante tra le due. Il corpo passante che si affaccia sul bacino d'acqua, viene organizzato seguendo due fulcri a pianta circolare. Il corpo passante ha una memoria archetipica: l'elemento architettonico che collega due alture è il ponte, realizza quindi una struttura passante con una serie di arcate di diverse dimensioni. Questo permette che gli uffici abbiano due affacci sul verde, uno verso l'esterno e uno verso l'interno, immersi completamente nel verde.

RICHARD NEUTRA (1892-...)

Nasce a Vienna nel 1892, anche lui frequenta la scuola della secessione viennese, lavora nello studio di Looos dal 1910 e conosce già in ambito europeo le opere di Wright. Nel 1923, prima della disfatta del '33, decide di partire per gli Stati Uniti.

anche perché c'è Wright. Raggiunge un altro suo collega di studi e architetto formatosi a Vienna partito quale hanno prima, ovvero Schindler. Iniziano la loro attività insieme e durano alcuni anni. Si crea una formazione: Wright ha un linguaggio troppo specifico ed autonomo per avere una scuola, per crearne una, non possiamo dire che i due siano allievi o seguaci di Wright (ognuno ha una propria espressione). Le caratteristiche dell'opera di Neutra sono: - Capacità tecnologica formidabile: alcune opere erano talmente complesse dal punto di vista tecnologico che non riusciva a trovare un capo cantiere, tanto da esserlo lui stesso - Centralità dell'uomo inteso come committente, centro e obiettivo della sua progettazione architettonica: la sua architettura mira al benessere, al comfort, alla felicità del committente - Il rapporto tra committente/natura/architettura cambia rispetto a Wright: l'obiettivo è larende possibile la realizzazione di un progetto che soddisfi le esigenze del committente e si integri armoniosamente con l'ambiente circostante. L'architettura, infatti, non è solo una questione di estetica, ma anche di funzionalità e sostenibilità. Attraverso l'utilizzo di materiali e tecniche costruttive appropriate, l'architetto è in grado di creare spazi che favoriscono il benessere e la qualità della vita delle persone che li abitano o li utilizzano. Inoltre, l'architettura può contribuire alla salvaguardia dell'ambiente, adottando soluzioni eco-sostenibili e riducendo l'impatto ambientale dei edifici. L'architettura, quindi, rappresenta un importante strumento per migliorare la qualità della vita delle persone e preservare il nostro pianeta.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
84 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bre2002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Iacobone Damiano Cosimo.