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CLASSICISMO E MANIERISMO
L’architettura manierista si sviluppò in Europa tra il 1530 e il 1610, rappresentando una fase di transizione tra il Rinascimento ed il barocco. Sebbene il
manierismo sia considerato l’ultima fase del Rinascimento, coesiste con il classicismo romano sin dall’inizio del XVI secolo.
Il termine maniera era già in uso nel 400 per indicare lo stile di un artista, ma fu Giorgio Vasari a definirlo come uno dei quattro requisiti delle arti
(ordine, misura, disegno e maniera ), con particolare riferimento alle opere di Michelangelo.
Tuttavia, solo con il neoclassicismo apparve il termine “ manierismo “, inizialmente con una connotazione negativa, suggerendo una deviazione
dall’ideale artistico.
Jacob Burckhardt lo utilizzò in modo di dispregiativo per descrivere l’arte italiana tra Rinascimento e barocco . Solo nel XX secolo, con l’affermarsi di
correnti come il surrealismo e l’espressionismo, il materialismo venne rivalutato.
Caratteristiche architettoniche manieristiche
Il manierismo rompe con l’equilibrio e l’armonia dell’architettura classica, enfatizzando il contrasto tra norma e deviazione, natura e artificio, segno e sotto
segno.
Elementi architettonici tradizionali vengono modificati in modo paradossale:
• Il carico sembra perdere peso i sostegni risultano inefficaci (come nel palazzo Branconio dell’aquila di Raffaello , dove le semicolonne del piano terreno
non corrispondono alle strutture sovrastanti )
• La fuga prospettica non converge in un punto focale, ma si dissolve nel nulla.
• Le strutture verticali sono sproporzionate , creando un equilibrio precario e oscillante
• A differenza dell’architettura rinascimentale, che evidenzia la conformazione interna degli edifici attraverso marcapiani e altre strutture visibili, nel
manierismo questa chiarezza viene deliberatamente celata.
Un’opera chiave che segna l’inizio del manierismo è villa Farnesina a Roma (circa 1509 ), progettata da Baldassarre Peruzzi.
Il fregio riccamente decorato sulla sommità dell’edificio anticipa un cambiamento nei gusti architettonici, preannunciando le innovazioni manieristi.
ANDREA PALLADIO
Andrea palladio (1508-1580) fu uno degli architetti più influenti del Rinascimento e uno dei principali esponenti del manierismo .
Nato a Padova, divenne il progettista più importante della Repubblica di Venezia, realizzando ville , palazzi e chiese caratterizzati da un linguaggio
architettonico ispirato alla classicità, ma reinterpretato in modo personale.
Il suo stile, basato su un rigoroso impiego degli ordini classici, influenzò l’architettura europea nei secoli successivi, dando origine al palladianesimo,una
corrente che si diffuse fino all’ottocento.
Nel 1570 pubblicò il trattato “ i quattro libri dell’architettura”, un’opera fondamentale in cui espose le sue teorie costruttive e le sue interpretazioni
dell’architettura classica.
Opere principali:
1.BASILICA PALLADIANA (Palazzo della Ragione, Vicenza)
Palladio intervenne nel restauro del palazzo della ragione di Vicenza, oggi noto
come basilica palladiana. L’edificio, costruito nel 1460 e ampliato nel 1494 con
un portico esterno, subì un crollo parziale nel lato sud ovest, rendendo
necessario un intervento di ricostruzione.
Dopo diversi progetti proposti dai vari architetti, nel 1546 fu scelto il progetto
di palladio, il quale si limitò al rifacimento dell’oggetto esterno, mantenendo il
nucleo preesistente.
Il nuovo loggiato, costruito a partire dal 1549, è basato su un doppio ordine di
serliane (archi a luce costante affiancati da aperture rettangolari laterali).
Questa soluzione architettonica permise di adattare la nuova struttura all’irregolarità delle campate gotiche
preesistenti, garantendo al tempo stesso un’armonia complessiva dell’edificio.
Il valore dell’intervento palladiano risiede nella capacità di combinare esigenze funzionali e vincoli strutturali
con il sistema classico degli ordini architettonici.
2.PALAZZO CHIERICATI (Vicenza 1550)
Un’altra opera importante è palazzo Chiericati, costruito nel 1550 a Vicenza. L’edificio si distingue per la
facciata schermata da due colonnati sovrapposti, raccordati da arcate laterali a tutto sesto.
Palladio, inizialmente aveva previsto che la parte centrale dell’oggetto superiore fosse vuota, ma nel progetto realizzato e essa venne chiusa con una
sottile membra Tura, lasciando solo le finestre a timpano.
L’elemento innovativo di questo architettura è la presenza di un avancorpo, ottenuto raddoppiando le colonne laterali della parte centrale sia in senso
trasversale che longitudinale.
3.VILLA ALMERICO CAPRA DETTA LA ROTONDA (Vicenza, 1567)
Uno dei capolavori di palladio è la villa al medico capra, conosciuta come la
rotonda , costruita a Vicenza intorno nel 1567. Per la prima volta, la cupola,
fino ad allora riservata esclusivamente all’architettura religiosa, venne applicata
ad un edificio residenziale.
La villa ha un ambiente centrale, anche se non perfettamente circolare: essa
rappresenta l’intersezione tra un quadrato e una croce greca.ogni facciata è
dotata di un avancorpo con una loggia, accessibile attraverso una scalinata,
ciascuno dei quattro ingressi conduce, tramite un breve vestibolo, alla sala
centrale sormontata dalla cupola.
L’intera struttura è basata su proporzioni matematiche precise, secondo le regole architettoniche e elaborate da palladio nei quattro libri dell’architettura.
L’edificio è concepito come un modello ideale di architettura, con una disposizione simmetrica e un perfetto equilibrio tra gli spazi interni ed esterni.
La rotonda incarna gli ideali umanistici del Rinascimento e rimane una delle opere più iconiche della storia dell’architettura.
4.VILLE PALLADIANE
Palladio progettò numerose ville per la nobiltà veneta, sviluppando diverse tipologie residenziali.
Lo storico Ackermann ha individuato tre principali categorie:
• Ville semplici e prive di decorazioni
• Ville con un corpo centrale a due piani e un portico a due ordini chiuso da un frontone (come le ville pisani e Cornaro )
• Ville con un edificio centrale affiancato da ali laterali per usi agricoli (come villa barbaro )
Indipendentemente dalla classificazione, villa Almerico capra rimane la più significativa per il suo
innovativo utilizzo della pianta centrale e della cupola.
5.CHIESE VENEZIANE: SAN GIORGIO MAGGIORE E IL REDENTORE
Negli ultimi anni della sua carriera, palladio si dedicò alla progettazione di edifici religiosi, in
particolare a Venezia. Tra le sue principali chiese figurano:
• Basilica di San Giorgio Maggiore 1565
• Chiesa del Redentore 1577
• Facciata di San Francesco della Vigna 1562
Queste chiese si caratterizzano per le facciate a doppio tempio, una soluzione ideata per armonizzare la
struttura basilicale cristiana con l’ordine classico.
Il fronte principale della navata centrale richiama il timpano di un tempio romano, mentre le navate
laterali sono raccordate tramite un secondo timpano di altezza inferiore.
Nel redentore, l’altezza della navata centrale e i contrafforti laterali chiesero l’aggiunta di un attico
sommitale.
Questa innovazione derivava da studi precedenti di Leon battista Alberti e Bramante, ma palladio riuscì
a creare una fusione più armoniosa tra le diverse parti della chiesa, conferendo maggiore equilibrio e
monumentalità alle sue facciate.
6.TEATRO OLIMPICO (Vicenza,1580)
Il teatro olimpico, progettata nel 1580 e inaugurata nel 1585, e il primo teatro
stabile coperto dall’epoca moderna.
Commissionato dall’Accademia olimpica di Vicenza per la rappresentazione di
commedie classiche, il teatro fu l’ultima opera di palladio prima della sua morte
rappresenta una sintesi perfetta dei suoi studi sull’architettura teatrale antica.
Il teatro fu costruita all’interno di un preesistente complesso medievale e le
celebri scenografie fisse in legno furono realizzate da Vincenzo Scamozzi.
Queste scenografie, raffiguranti una città ideale con prospettiva illusionistiche,
sono le uniche strutture teatrali rinascimentali giunte fino a noi in ottimo stato di conservazione.
Il progetto del teatro si basa sugli studi di palladio sull’opera di Vitruvio e sui testi dei teatri romani antichi. Ancora oggi il teatro olimpico è stato di
spettacoli e concerti, ed è stato riconosciuto nel 1994 come patrimonio dell’umanità l’UNESCO, insieme alle altre opere palladiane di Vicenza.
In conclusione, Andrea palladio rivoluzionò l’architettura rinascimentale, reinterpretato i modelli classici e soluzioni innovative e funzionali. Dalla basilica
palladiana alle ville, dalle chiese veneziane al teatro olimpico, la sua opera è influenzata profondamente da architettura europea, dando origine al
palladiane, un linguaggio architettonico che si diffuse in tutto il mondo occidentale.
IL VIGNOLA
Nato a Vignola, a Modena nel 1507, iniziò la sua carriera come pittore prima di dedicarsi all’architettura. Influenzato da Sebastiano Serlio, si trasferì a
Roma dopo il 1530, lavorando alle fabbriche vaticane e diventando segretario dell’Accademia vitruviana.
Dal 1550, grazie alla protezione di Alessandro Farnese, ottenne incarichi prestigiosi, consolidandosi come una delle figure più rilevanti dell’architettura
manierista.
Dopo la morte di Michelangelo nel 1564 fu nominato direttore dei lavori della basilica di San Pietro, ruolo che mantenne fino alla sua morte nel 1573.
Le principali opere architettoniche sono state:
• VILLA GIULIA (Roma, 1550-55)
Commissionata da Papa Giulio terzo, la villa mostra una facciata semplice che nasconde un raffinato cortile ciclico
ispirato al belvedere Vaticano. Elementi distintivi includono logge, fontane e scalinate che creano un ambiente
armonioso tra architettura e natura.
• PALAZZO FARNESE A CAPRAROLA (1559-1573)
Costruito su una base pentagonale ideata da Antonio da Sangalli, il giovani, il Vignolo trasformò la fortezza in una
residenza principesca. Il cortile ellittico centrale, gli scaloni monumentali e i giardini geometrici culminano in un
giardino segreto e nella palazzina del piacere, un rifugio per Alessandro Farnese.
Scala regia: elemento spettacolare del palazzo, una scala elicoidale in peperino con una balaustra balaustrata e
colonne doriche decorate con i gigli Farnesiani. Affrescata da Antonio Tempesta, e sovrastata da una cupola con lo
stemma Farnese.
• CHIESA DEL GESÙ (Roma, 1568)
Progettata per i gesuiti su richiesta del cardinale Farnese, chiesa introduce la tipologia navata unica con cappelle laterali, ideale per la predicazione. I
pilastri gemelli e la volta a botte si ispirano a Sant’Andrea di Mantova di Alberti. Il contrasto tra la zona oscura della na